lunedì 10 marzo 2014

Recensione: "Strada Facendo" di Maurizio Milazzo (Nulla Die Edizioni)


Trama:
Con Nicola Enaldi si viaggia da Roma a Großostheim-Ringheim, piccolo centro ai margini della Foresta Nera, in Germania. Nicola deve raggiungere il piccolo aeroporto “Flughafen airport” per incontrare la sua amata. All’interno del suo microcosmo, l’automobile, Nicola trae ispirazione dalla radio per degli spunti di riflessione, guardando il mondo da viaggiatore e non più da turista. Canzoni, film, artisti, rievocazioni storiche, leggende, incontri surreali, caratterizzano il percorso. Il viaggio avviene l’11 settembre del 2001. Con le torri si sbriciolano molte certezze sul futuro, compreso quello di Nicola. Alla fine del viaggio forse non saremo migliori ma certamente migliorati.

Cronaca di un viaggio che non è solo fisico

"Strada Facendo" è un romanzo breve che racconta il viaggio solitario di Nicola.
Questa, però, non è la semplice cronaca di un viaggiatore che visita nuovi luoghi e città; di fatto Nicola non esce quasi mai dalla sua auto se non per fermarsi all'autogrill, o quando arriva a destinazione.
Il luogo dell'ambientazione è sempre lo stesso: la strada.
Nel libro, il viaggio è da intendersi come l'azione che si compie per passare da un luogo a un altro, e in fondo, la storia d'amore, il movente che spinge Nicola a percorrere chilometri, è solo un pretesto.
Il vero viaggio che compie il protagonista è un viaggio interiore, che però penso sia più azzeccato definire con la parola "mentale", poiché Nicola viaggia con la mente, ed è con questa che si sofferma sulle città che via via attraversa, fornendoci nozioni, curiosità, ed elencando gli aspetti che le caratterizzano (non è un mistero che le abbia già visitate in passato), e il modo in cui ce le presenta credo rimanga più impresso rispetto alla tradizionale descrizione dell'ambientazione! Perché la mente di Nicola è spiritosa e viaggia veloce, passando da aneddoti storici a informazioni culinarie (soprattutto durante il viaggio in Italia, non a caso!), da leggende a personaggi famosi, da trasmissioni televisive a film, il tutto tenendo sempre in considerazione la musica, costante sfondo della sua traversata tanto da diventare un'altra protagonista, come del resto si può notare dal titolo del libro.

L'evento dell'11 settembre 2001 è l'unico fatto riportato nello stile proprio della cronaca, ma come si può intuire dalle massime citate all'inizio di ogni capitolo, il fine ultimo del libro è un altro, cosa che l'evento delle torri gemelle ha il compito di rafforzare: filosofare sul senso della vita; il nostro viaggio più grande.
Ed è così che la verità del libro si mostra, finalmente in modo esplicito, nell'epilogo.

C'è da dire che talvolta ho avuto l'impressione che le voci del protagonista e del narratore si sovrapponessero, come se fossero la stessa persona; ebbene, il viaggio che affronta Nicola lo affrontiamo tutti, compreso il lettore. Nicola è la perfetta incarnazione del lettore. "Strada facendo", dunque, è il nostro viaggio.



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