domenica 30 aprile 2017

Made in Italy Books Challenge: Aprile - Un autore/libro che ti ha sempre incuriosito ma non hai ancora letto

Carissimi astronauti, buona domenica!
Siamo al quarto appuntamento con la Made in Italy Books Challenge!
Per chi si fosse imbattuto nell'iniziativa solo ora ricordo che le iscrizioni sono sempre aperte: in palio, un cartaceo ogni mese (direttamente dalla mia traboccante libreria) + un maxi givaway finale!


Leggi il regolamento e/o iscriviti QUI!

L'obiettivo di questo mese era leggere un autore/libro che ti ha sempre incuriosito ma non hai ancora letto; ho dunque finalmente soddisfatto la mia curiosità a proposito di un'autrice italiana emergente, Romina Casagrande. Quello che ho letto è uno dei due libri che da tempo attendevano sul mio scaffale... ora che l'ho conosciuta voglio recuperare tutte le sue opere: mi ha conquistata!
Non mi resta che farvela conoscere attraverso la mia recensione ;)

Ma partiamo con ordine e cominciamo con i dati della mia lettura.
Come al solito, seguite il mio esempio lasciandomi un commento a questo post secondo questo schema (attenetevi il più possibile, per favore, così mi sarà più facile creare il post!):

- Nome con cui partecipate alla sfida
- Titolo e autore del libro scelto
- Due/tre righe (non di più!) di valutazione (la valutazione in stelle non è obbligatoria ma sarebbe visivamente carina)
- Eventuale link alla recensione completa (sul blog, amazon, goodreads...)

Avete tempo fino al 6 Aprile 2017 alle 23:59 per partecipare all'estrazione della Mistery Box contenente un libro cartaceo a sorpresa!
Buon divertimento! :D


Aprile - Un autore/libro che ti ha sempre incuriosito 
ma non hai ancora letto 
(fino a oggi ^^)


Valentina Bellettini ha scelto:
"La Medusa" di Romina Casagrande
"L'autrice si dimostra essere all'altezza della trama complessa che ha tracciato, sorprendendoci mentre unisce, poco alla volta, fatti e persone, in un intreccio che attraversa il tempo e lo spazio, incatenando anime ed eventi: una cosa che prima d'ora avevo visto fare solo a J.K. Rowling!"



Sono curiosa di conoscere nuove opere e autori attraverso le vostre recensioni: fatevi sotto con le vostre schede! :D


sabato 29 aprile 2017

Recensione: "La Medusa" di Romina Casagrande (Arkadia Editore)

Carissimi astronauti,
la recensione che vi propongo oggi, riguarda l'obiettivo del mese dell'iniziativa che ho lanciato io stessa: la Made in Italy Books Challenge!
Per chi non lo sapesse, la sfida consiste nel leggere i libri scritti dagli autori nostrani; se volete partecipare siete sempre in tempo. Trovate QUI il regolamento ;)




Per il mese di Aprile era prevista la lettura di un autore/libro che ti ha sempre incuriosito ma non hai ancora letto.
Per quanto mi riguarda, la mia scelta è caduta su un'autrice che mi ha sempre incuriosito con le sue trame che si fondano sulla mitologia, ma non avevo ancora avuto l'occasione di leggere un suo libro, pur avendone almeno un paio in attesa sul mio scaffale.
E' giunto il suo momento!




Titolo: La medusa
Autrice: Romina Casagrande
Editore: Arkadia Editore
Collana: Eclypse
Genere: Storico
Data di uscita: 1 gennaio 2014
Pagine: 208
Formato: cartaceo
ISBN: 978-8868510138
Prezzo: € 12,75 
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
Costa del Senegal, 1816. La fregata francese Méduse, con a bordo il battaglione Africa e il nuovo governatore della colonia di Saint Louis, appena strappata agli inglesi, si incaglia mettendo fine a un viaggio tranquillo. Mentre i passeggeri più illustri abbandonano la nave sulle poche scialuppe, il resto dei passeggeri viene abbandonato al proprio destino. Per evitare di essere inghiottiti dal mare i superstiti decidono di costruire un'enorme zattera con la quale inizieranno un'epica avventura, costellata di sofferenze e atrocità. Parigi, 1818. L'eco di quanto accaduto nella lontana Africa affascina a tal punto il giovane e promettente pittore Géricault da indurlo a dipingere per il Salone Annuale di pittura un quadro che raffiguri il naufragio, intitolandolo "La Méduse". In una città drammaticamente vivida, tra il boudoir di Madame e la polvere delle Salpêtrière, l'ospedale psichiatrico, tra gli acrobati e le magie del circo, tra riti voodoo e personaggi di tutti i tipi, Géricault incontrerà nella sua ricerca anche la giovane Liz e il piccolo Titù, il bambino senza voce, costretti loro malgrado a recuperare un passato orrendo e guardare negli occhi la propria Medusa.


Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati

Avevo adocchiato Romina Casagrande da tempo, e finalmente mi sono decisa a leggere uno dei suoi libri dando precedenza a questo romanzo storico: dopo questa conoscenza non potrò più fare a meno di un suo libro...

"La Medusa", con le sue 208 pagine, è un concentrato di generi che spaziano dallo storico alla leggenda, dal romantico alla tragedia, dalla realtà alla spiritualità, passando anche per l'avventura, il thriller e persino l'horror, in una profondità di sentimenti e insegnamenti che ho dovuto sottolineare non so quante pagine, al punto da decidere che nei prossimi giorni questo libro sarà protagonista della rubrica degli estratti "Leggi Universali", una rubrica dove solitamente inserisco i grandi classici, mentre tra gli autori recenti sono entrati (per ora) solo Murakami, Zafòn e Lois Lowry col suo "The Giver"; insomma, è una rubrica riservata unicamente a quei testi che mi hanno toccato nel profondo dell'anima.

Al contrario di come potrebbe indurre a pensare la copertina "seria" (definizione riduttiva per il capolavoro di Théodore Géricault, ma prestatemi il termine per spiegarmi meglio) e il genere trattato (storico), non si tratta affatto di una lettura pesante, ma di un'affascinante storia che sviluppa abilmente le sue trame, offrendoci una visione su diverse vite ad alcuni anni di distanza; filo conduttore, il naufragio della fregata Méduse, un evento che sconvolse (ed è capace di farlo tuttora) l'opinione pubblica del primo decennio del 1800.
Si tratta dunque di un viaggio nel tempo e nello spazio, un alternarsi tra il 1816 e il 1819, tra la Costa del Senegal e Parigi, dove i protagonisti della vicenda sono anime tormentate, in qualche modo collegate tra loro, anche se alcuni legami si riveleranno solo nello struggente finale.

La storia comincia con Dominique che sta sognando la moglie Liz, ma si risveglia bruscamente per farci conoscere la vera ambientazione: lui è al largo della Costa del Senegal, sulla zattera assieme ad alcuni altri sopravvissuti dell'equipaggio della Méduse, ormai affondata; sono stati scartati dalle scialuppe di salvataggio (insufficienti per contenere tutti) e si ritrovano alla deriva di un oceano che ingoia silenziosamente le sue vittime ogni giorno. Ma sono ancora tante le bocche da sfamare, la zattera imbarca continuamente acqua, e la disperazione induce a prendere decisioni drastiche; disumane.
Nel salto temporale di due anni, siamo a Parigi, dove Liz e il suo bambino Titù sono protetti da Madame nel suo bordello, dove il ruolo della ragazza è però quello di domestica. Non si conosce il passato di Liz, ma sappiamo che la sua anima non è in pace per la scomparsa di Dominique, e perché il figlio ha continue visioni di morte e sangue che trasferisce nei suoi disegni ogni volta che si sveglia: le visioni riguardano sempre e solo il naufragio della Méduse. Per combinazione, Liz e Titù s'imbattono in Louis, giovane assistente del pittore Théodore Géricault, che sta giusto realizzando quella che poi diverrà la celebre opera "La zattera della Medusa".
Due anni prima, nella Costa del Senegal, una colonia francese è sconvolta dall'arrivo dei sopravvissuti della zattera: dai racconti emergono fatti che finiscono col coinvolgere una ragazzina di nome Charlotte e il fratellino Luc, che si affida alle percezioni dell'anziana Mama Lu del vicino villaggio africano.

Molta carne al fuoco dove l'autrice si dimostra essere all'altezza della trama complessa che ha tracciato, sorprendendoci mentre unisce inaspettatamente, poco alla volta, fatti e persone, in un intreccio che attraversa il tempo e lo spazio, incatenando anime ed eventi: una cosa che prima d'ora avevo visto fare solo a J.K. Rowling! Tocca infatti anche alcuni personaggi secondari, oggetti e frasi che passano inosservati per poi ripresentarsi in una nuova veste e con un altro significato.
Mi ha conquistata completamente nella fase finale, come se ci fosse una cinepresa che torna a un punto esatto della storia e lo riprende come se tutti gli eventi narrati fino a quel momento fossero un'enorme parentesi su quello che sta per rivelarsi solo ora.  Ho apprezzato il modo in cui i nodi della trama si tengano ben stretti per sciogliersi solamente in questo finale imprevedibile.

Lo stile dell'autrice ha personalità: il suo è un linguaggio ricercato, poetico ed evocativo. Non c'è solo un pittore che dipinge, ma una poetessa che lo descrive. La scrittura di Romina Casagrande è un arte: le parole sono scelte con la consapevolezza che abbinandole si scatenerà un'emozione.
I personaggi "maledetti" mi hanno ricordato lo stile decadente, non a caso, il mio periodo preferito della letteratura.






Lottò per non addormentarsi. Doveva trovare una soluzione, doveva valutare e riflettere. Ma il sonno è un ladro senza volto, che ti prende di soppiatto e ti ruba i pensieri, facendoli suoi, trasformandoli in sogni. Che rallenta il respiro e orchestra i battiti in una musica che non è più tua.


[...]

Le notti di agosto hanno profumo di tigli a Parigi. La senna è una sirena dalla coda di madreperla, che scorre placida, intrappolando le stelle, l'argento e il fuoco dei lampioni. Scivolando
fra tenebre che nascondono segreti fragili come sussurri.
Liz entrò, sfiorò con le dita il pesante portone nero. E pregò Parigi e i suoi rumori di restare ad aspettarla.




"La Medusa" è una storia dove i protagonisti sono costretti a guardare in faccia ai propri demoni, affrontarli e superare i traumi, per questo può essere vista anche come una storia di formazione, o meglio, di rinascita. Ho trovato in Liz una simbologia perfetta quando si tratta di compiere una certa scelta... interessante anche la parte storica, sia l'evento del naufragio, sia la biografia del pittore Géricault: la lettura mi ha spinto a fare ulteriori ricerche d'approfondimento in merito, il che dimostra come il libro sappia legare il lettore a sé anche dopo che ha sfogliato l'ultima pagina; un pregio di cui pochi libri possono vantarsi.

Scene condotte da una regia magistrale come se si trattasse di un kolossal, profondità degli argomenti trattati, linguaggio poetico, metaforico, con simbologia, emozioni forti, mistero, tormento, passione, amore, intreccio intrigante... cosa si può volere di più?
Candidato alle mie migliori letture del 2017.





Il voto di Universi Incantati:







venerdì 28 aprile 2017

5 Cose Che... #56: 5 Titoli di Libri che cambierei

Carissimi astronauti,
eccoci a un nuovo appuntamento con la rubrica ideata dal blog Twins Book Lovers.
L'iniziativa si svolge ogni venerdì, e ogni volta si tratta un argomento diverso; dai libri ai fumetti, dai telefilm ai film, talvolta anche canzoni e locations!
Vi ricordo che la partecipazione è libera e aperta a tutti; basta iscriversi QUI.




5 Titoli di Libri che cambierei


1. "Il ragazzo che entrò dalla finestra e si infilò nel mio letto" di Kirsty Moseley


Questo è il primo titolo che mi è venuto in mente, e penso sul serio che sia uno dei peggiori titoli che io abbia mai visto in un libro!
Non l'ho ancora letto perché il titolo mi ha sempre indotto a pensare a un romance a sfondo erotico, quasi buffo, ma le recensioni che ho trovato poco fa dicono che si tratta di un libro che parla di violenza familiare e di un'amicizia che si trasforma gradualmente in amore, con questo ragazzo, all'epoca bambino, che entra dalla finestra per consolare l'amica che si era rifugiata in camera per piangere. Mmm... dopo questa trama potrei farci un pensierino...
Per curiosità, sono andata a cercare il titolo originale: "The Boy Who Sneaks in My Bedroom Window", letteralmente "il ragazzo che s'infila dalla finestra della mia stanza"... direi che non migliora! Però almeno non s'infila nel letto e da già un'altra impressione (tipo Joey e Dawson ^^), anche se vaga e di libera interpretazione. Si sarebbe potuto fare di meglio, ne sono certa!


2. "Harry Potter e la Pietra Filosofale" di J.K. Rowling


Vi prego non uccidetemi XD
Se ci ho messo lune per decidermi a leggere questa saga (iniziata appunto quest'anno) la "colpa" è anche del titolo di questo primo volume. Capisco "La camera dei segreti", "Il prigioniero di Azkaban", "Il calice di fuoco", "L'ordine della fenice" e tutti gli altri, ma questa "pietra filosofale" che cavolo è? Mi risponde Wikipedia: "è, per eccellenza, la sostanza catalizzatrice simbolo dell'alchimia, capace di risanare la corruzione della materia". Ammetto la mia ignoranza, ma forse è un titolo troppo ricercato, specie per un primo volume che deve fare da calamita per tutto il resto della saga. Solo per questo primo libro avrei scelto un titolo diverso, anche un banalissimo "il maghetto di Hogwarts" semplicemente perché gli da una precisa identità. Solo a lettura ultimata si capisce il senso del titolo e si comprende che la pietra filosofale è il nucleo della vicenda, un oggetto che ha un grande significato perché ci catapulta nell'impresa di Voldemort... è molto forte l'espressione "titolo che cambierei", diciamo che non sono sicura che, dopotutto, questo sia il titolo più azzeccato. E lo dico da amante della saga!


3. "La fattoria degli animali" di George Orwell


Oggi mi sento piovere insulti e pomodori XD
Chiarisco subito col dire che il titolo è perfetto per racchiudere l'ambientazione, però l'ho sempre trovato fuorviante. Cioè, leggendo solo il titolo io avrei detto che trattasse letteralmente di una fattoria con gli animali, della serie "quella vecchia fattoria ia-ia-o"; una favola per bambini! Invece si respira tutt'altra atmosfera ed è un'incredibile metafora socio-politica. Avrei trovato più intrigante l'enigmatico "Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri", anche perché adoro questa frase, bizzarra e sarcastica, in linea con lo spirito del libro.
Per approfondire vi rimando alla mia recensione QUI.


4. "La Croce della Vita" di Valentina Marcone


Questo è l'unico titolo per cui, anche dopo aver letto il libro, mi sfugge il senso.
A dire il vero è una cosa che mi succede con tutti i libri di questa saga ("La stella dell'Eire", "L'uccello del Tuono"...); i riferimenti sono minimi e passano quasi inosservati, ma sopratutto, cosa vogliono dire, a parte la citazione interna al libro? Un titolo, secondo me, deve essere fortemente evocativo ed essere attinente alla storia che racchiude. Se penso alla croce della vita mi vengono subito in mente le divinità egizie Iside e Osiride, dove la croce è il simbolo della loro unione, quindi del loro amore. Ma nel caso di questa serie, cosa c'entra? Solo perché la furia Deva ha un ciondolo con questo simbolo? Testimonia forse l'amore tra lei e Gabriel? Personalmente credo che si poteva intitolare questo libro in mille modi diversi, tutti più azzeccati, magari con riferimenti alla furia che sta per scatenarsi... ^^ Ciò non toglie quanto ho adorato questo libro, per me il migliore della saga! Se volete saperne di più, trovate QUI la mia recensione.


5. "Giovane carina molla tutto e cambia vita" di Lisa Owens


A parte l'assenza di virgole che rende questo titolo uno scioglilingua (XD), sia dal titolo, sia dalla trama, io mi ero fatta un'idea completamente sbagliata rispetto alla storia raccontata. La protagonista è giovane e molla tutto, ma in realtà non cambia nulla! Il cambiamento risiede unicamente nel fatto che non va più a lavorare, e più che cambiare vita, resta sospesa (come quel palloncino della copertina ^^) senza inseguire i suoi desideri, perché sembra proprio che di desideri non ne abbia. 
Ho capito, leggendolo, che il libro narra un momento delicato, un passaggio che è l'uscita dalla depressione. Claire cambia vita, sì, ma solo nell'epilogo, e non ci è dato vedere in che modo...
Come ho scritto nella recensione (che trovate QUI) è un libro che, per questo e altri motivi, si odia o si ama; difficilmente ci si può esprimere con una via di mezzo. 
Ma sono assolutamente certa riguardo al titolo, che trovo più adatto nella versione originale: "Not Working".




Anche stavolta mi sono sentita acidella, e anche un po' esagerata nel nominare i grandi come J.K. Rowling e Orwell!
Cosa ne pensate delle mie scelte?
E voi? Quali sono i cinque titoli che cambiereste?

Lasciate nei commenti le vostre opinioni in proposito e le vostre eventuali 5 scelte; se poi siete tra i blog partecipanti all'iniziativa, passo volentieri a curiosare! ;)

Nel gruppo di discussione Facebook "Blogger: 5 Cose Che " stiamo decidendo gli argomenti delle prossime settimane.
Stay tuned!











giovedì 27 aprile 2017

Recensione: "Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde" di Robert L. Stevenson | Iniziativa Una Blogger per Amica - Le letture di Rory Gilmore

Carissimi astronauti,
dopo aver discusso ieri i capitoli finali del libro QUI su Universi Incantati, l'ultima tappa di questo mese con l'iniziativa "Una Blogger per Amica" si conclude con la recensione del libro!



Come per il mese scorso, in quest'ultima tappa troverete, sia qui, sia nel blog Niente di Personale, sia nel blog The Reading Pal, la recensione a "Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde", ognuna, ovviamente, secondo l'opinone della blogger che gestisce la pagina.
Se anche voi avete scritto una recensione a questo libro potete lasciarmi il link nei commenti: sono sempre curiosa di conoscere le opinoni altrui! ;)




Titolo: Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde
Autore: Robert L. Stevenson
Editore: Giunti
Genere: Horror
Data di uscita: 24 aprile 2012
Pagine: 144
Formato: ebook e cartaceo
ISBN: 978-8809772878
Prezzo: € 5,00 cartaceo / € 1,49 ebook
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
Nella Londra fuligginosa di fine Ottocento si aggira un essere dall'aspetto ripugnante che commette crimini terribili per poi scomparire nel nulla. La sua identità è un mistero per tutti, tranne che per l'insospettabile Dr. Jekyll...


Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati


Chi non conosce il mito di Dr. Jekyll e Mr. Hyde? Non solo trasposizioni cinematografiche e citazioni in altre opere letterarie; Dr. Jekyll/Mr. Hyde è un modo di dire ormai quotidiano, entrato nel linguaggio comune per indicare chi manifesta una doppia personalità. Ma quanti di noi hanno davvero letto la celebre opera di Robert L. Stevenson? Io ho finalmente colmato la mia lacuna, e ora posso affermare che in questo breve e piccolo libro, ci sono enormi e profondi concetti di psicanalisi, racchiusi in un eccellente giallo che svela il suo mistero unicamente nel capitolo finale.

Riuscire a tenere il lettore incollato, scatenare la sua fantasia in quelle briciole di indizi nonostante si tratti di una storia di cui bene o male conosciamo già la verità, non fa che portarmi a riconoscere l'estrema abilità dell'autore nel creare coinvolgimento, sia a livello emotivo sia a livello di puro e godibile intrattenimento.

Se ancora pensate che i classici della letteratura siano pesanti, con questo libro vi ricrederete senz'altro, complici lo stile scorrevole (lo si potrebbe leggere in una giornata!) e le descrizioni brevi ma fortemente evocative nella loro semplicità:






Fu durante una di queste passeggiate errabonde che il caso li portò in una via secondaria di un popoloso quartiere di Londra. La strada, che durante la settimana era piena di fiorenti commerci, appariva piccola e tranquilla. Gli abitanti dovevano essere tutti agiati e decisi a fare ancora di più con spirito di emulazione. Dovevano investire l'eccedenza dei loro guadagni in lavori di abbellimento, poiché le facciate delle botteghe lungo la via avevano una certa aria invitante, simili a una fila di sorridenti commesse. Persino la
domenica, quando le sue attrattive più manifeste erano celate e, in proporzione, vi
passava poca gente, la via risplendeva in contrasto con gli squallidi dintorni come un fuoco nella foresta.



Il particolare di questo libro è che non è raccontato dal dottor Jekyll ma da un terzo personaggio, un avvocato di nome Utterson: egli ci narra il susseguirsi degli eventi e li incatena gli uni con gli altri man mano che si presentano, per cui è molto facile entrare in empatia con lui e tentare di risolvere il mistero del perché una persona stimata e rispettabile come il dottor Jekyll protegga e salvi da situazioni scomode un personaggio, prima maleducato, poi diabolico, come il signor Hyde, addirittura nominandolo come erede nel suo testamento. Ovviamente, noi del XXI secolo sappiamo benissimo che Jekyll difende Hyde poiché è l'altra faccia di se stesso, eppure è inevitabile subire la crescente attesa, affascinati della prospettiva di scoprire l'esatto momento in cui Jekill svelerà le sue carte, e soprattutto, come lo farà. Anche qui, lo stimato autore stupisce nuovamente, non solo perché condensa l'intera soluzione dell'enigma nell'ultimo capitolo, ma poiché in questo ultimo capitolo lascia che sia finalmente il dottor Jekyll a raccontare direttamente la sua esperienza: è un'immersione nella personalità disturbata del dottore, divisa tra la consapevolezza di sé e l'irrazionale volontà di cedere al lato selvaggio. Come saggiamente dice Jekyll, ognuno di noi ha un lato buono e uno malvagio, ma l'idea che mi sono fatta al termine della lettura è che il lato nascosto ("hide") del dottore, fosse in realtà la sua parte predominante, come dimostra l'eterno e irrefrenabile desiderio di liberarlo senza considerare le conseguenze ma unicamente i propri sadici bisogni. Non si tratta di denaro né di fama, poiché di queste Jekyll ne ha a sufficienza, quindi di pura malvagità; un distorto modo di divertirsi. C'è autocommiserazione, un disperato attacco alla vita, un negare le proprie responsabilità nel tentativo di estraniarsi dai fatti, ma la coscienza, in fondo, tiene sempre il conto delle azioni commesse.

Tra le righe emerge anche una parabola religiosa, con Hyde come il diavolo in persona che tenta continuamente il dottor Jekyll: cedendo ogni volta a lui, il dottore firma la sua condanna in quello che è il gesto più disprezzato dalla Chiesa.

Il libro ha rispettato le mie aspettative regalandomi una storia con la giusta dose di suspance e uno dei personaggi miglior riusciti di sempre, con un profilo psicologico perfettamente delineato.
L'unico senso d'insoddisfazione che ho provato è stato assistere all'improvviso abbandono di Utterson quando cede la parola al dottor Jekyll e alla sua lettera; speravo (e credevo) che l'avvocato sarebbe riapparso in seguito per trarre le sue conclusioni e agire di conseguenza.
Dopotutto, però, se è vero che Utterson è la personificazione del lettore, allora sapremo come avrà reagito alla verità osservando la nostra stessa reazione; Mr. Hyde potrebbe anche essersi risvegliato nel frattempo, e con questi ultimi interrogativi si creerà il mito.





Il voto di Universi Incantati:








La sfida continua!
Quale sarà la lettura del mese di maggio?
Decidiamola insieme con questo sondaggio:


Avete tempo fino al 3 maggio per votare e iscrivervi.
Per il regolamento e l'iscrizione vi rimando al post QUI.

Mercoledì 3 maggio ci sarà anche
l'estrazione della vincitrice del giveaway!
(commentate prima che sia troppo tardi ;))


Spero che vi sia piaciuta questa recensione, e che vi sia piaciuta anche questa nostra esperienza di lettura condivisa.
A presto, amiche blogger! ;)


Universi Incantati - Niente di Personale - The Reading Pal
clicca sui blog per leggere le altre recensioni al libro!

mercoledì 26 aprile 2017

GDL / Reading Challenge: "Una Blogger per Amica" | Aprile: "Lo strano caso del dr. Jekyll e mr. Hyde" - Discussione capitoli 8-10

Carissimi astronauti,
vi do il benvenuto alla penultima tappa dell'iniziativa:




Per chi non lo sapesse, si tratta di una sfida di lettura ma anche di una lettura di gruppo ^^
A ispirarci è stata Rory Gilmore di "Gilmore Girls" (o "Una mamma per amica" che dir si voglia), e tra gli oltre 300 libri della sua lista, io con Universi Incantati, Rosaria col blog Niente di Personale e Francesca con The Reading Pal stiamo leggendo insieme a voi (anzi, ormai lo abbiamo finito ;)) il libro che proprio voi avete scelto alla fine del mese scorso: "Lo strano caso del dr. Jekyll e mr. Hyde" di Robert Louis Stevenson!

Per chi fosse arrivato solo ora ricordo che si è sempre in tempo per iscriversi e partecipare: basta commentare il post introduttivo QUI, e in più, alla fine di questo post troverete il sondaggio per scegliere la lettura del mese di Maggio!
Per i partecipanti a questa iniziativa ci sono dei giveaway in palio: un ebook ogni mese e un maxi premio finale ;)


Gli appuntamenti precedenti di questa GDL:
- capitoli 1-3 su The Reading Pal
- capitoli 4-7 su Niente di Personale


Nella tappa di oggi discuteremo insieme gli ultimi tre capitoli di questo corto ma intenso libro.




Robert L. Stevenson ha disseminato indizi vaghi per ben sette capitoli, riservando a questi ultimi tre, la luce sul mistero del dottor Jekyll.
Il capitolo otto, "L'ultima notte", si presenta inaspettato fin dal principio, col maggiordomo Poole che bussa alla porta del nostro ormai dimentico della strana faccenda, l'avvocato Utterson, pregandolo di aiutarlo e precipitarsi con lui a casa del dottor Jekyll. Il motivo? Si è consumato un delitto. 




Era una tipica notte di marzo, burrascosa e fredda, con una luna pallida appoggiata sul dorso come se il vento l'avesse fatta rovesciare, e delle nubi sfilacciate che correvano nel cielo.
Il vento, che arrossava le guance, rendeva quasi impossibile ogni conversazione. 
Inoltre sembrava che avesse spazzato le strade, insolitamente deserte, sicché il signor Utterson pensò che non aveva mai visto quella parte di Londra così disabitata.




L'atmosfera è sempre più torbida e la tensione raggiunge il suo apice: Poole confessa d'avere paura; tutte le persone al servizio del dottore si sono rintanate nella stessa stanza e sono ansiosi, alcune cadono vittime d'isteria. Utterson è sempre più confuso e brancola nel buio più completo; non gli resta che affidarsi alla migliore conoscenza che i domestici hanno del dottor Jekyll (Poole in primis), e riconoscere che la voce che gli ha risposto oltre la porta del laboratorio non sembra appartenere esattamente al dottore... 
Come mi piace che l'autore lasci questi sottili indizi! Per noi che già conosciamo più o meno la storia, è davvero godibile riconoscere in questi piccoli dettagli che si tratta di una doppia personalità!




"Secondo lei, signore, quella era la voce del mio padrone?", disse guardando negli occhi il signor Utterson.
"Sembra molto cambiata", rispose l'avvocato, pallidissimo e senza abbassare lo sguardo.
"Cambiata? Be', sì, penso di sì", disse il maggiordomo. "Dopo vent'anni che sono
in questa casa, potrei forse sbagliarmi sulla voce del mio padrone? No, signore;
l'hanno fatto fuori; l'hanno fatto fuori otto giorni fa, quando abbiamo sentito
invocare il nome di Dio, e chi ci sia là dentro al suo posto, e perché, è una cosa che grida vendetta al cielo, signor Utterson!"

A seguito del resoconto di Poole sui giorni passati (riguardante le assidue richieste di una certa medicina che non soddisfa mai le esigenze del dottor Jekyll), emerge l'aneddoto che costui abbia effettivamente visto un'altra persona al posto del dottor Jekyll aggirarsi nell'aula di anatomia: indossava una "maschera sulla faccia" e accorgendosi d'essere stato visto si era "messo a strillare come un topo".
Questa è, secondo me, una delle parti più intriganti ed enigmatiche, di un grottesco quasi buffo ai miei occhi! In base alla descrizione fisica sembrerebbe trattarsi di Hyde ("il mio padrone è un bell'uomo alto, mentre quello era una specie di nano"), invece, come il documento chiarificatore dell'ultimo capitolo ci svelerà, quello era il dottor Jekyll a tutti gli effetti, poiché Hyde aveva ormai preso il sopravvento sul corpo del dottore, diventando lui quello più forte, quello più alto... ecco perché colui che era scappato via strillando, piuttosto che affrontare Poole, era Jekyll!

Tornando a noi e al capitolo 8, dopo il racconto del maggiordomo sono tutti d'accordo che sia il momento di porre fine a questa maledetta storia: è umanamente impossibile andare avanti così. 
L'idea, un po' pazza e irresponsabile, perché non chiamare la polizia, dico io! impulsiva e rischiosa, è di sfondare la porta dello studio del dottor Jekyll consapevoli che l'assassino potrebbe essere ancora là dentro, pronto a reagire. La decisione è presa: non resta che dividersi i compiti e agire compatti, con Poole e Utterson che si organizzano per abbattere l'entrata mentre altri due domestici saranno pronti ad acciuffarlo nel caso in cui cerchi di scappare dalla porta posteriore. 
La scarica d'adrenalina, però, si acquieta poco dopo: sfondata la porta, Utterson e Poole trovano il cadavere di Edward Hyde in quella che è stata l'estrema quanto inaspettata scelta del dottor Jekyll, come vedremo nell'ultimo capitolo.
In questo esatto punto, non so voi, ma io personalmente ero ancora con mille interrogativi in testa e una gran confusione: Hyde (perché allora credevo fosse Hyde) suicida, Utterson nominato al suo posto come erede del dottor Jekyll, poi l'improvviso stacco di scena del nono capitolo con il racconto del dottor Lanyon e le strane manovre tra Jekyll/Hyde per avere tramite lui la "pozione", fino alla vera, prima trasformazione di Hyde in Jekill vista con i nostri occhi... tuttora non ho compreso a pieno questo gesto: Jekyll si è rivelato al dottor Lanyon sperando che lo salvasse? Voleva lasciare testimoni? Perché avrebbe dovuto spostare la pozione dal suo studio, altrimenti? E perché Hyde ha voluto la pozione per tornare Jekyll? L'ho riletto tre volte ma mi sfugge il senso: qual'è la vostra interpretazione a tal proposito?

Il decimo capitolo è invece il mio capitolo preferito: l'ho riletto tre volte e lo adoro. Mi piace soprattutto perché, come da titolo, è la "relazione completa di Henry Jekyll sul proprio caso": dopo tanti misteri ci è finalmente rivelata l'intera vicenda da niente meno che Jekyll stesso!
E' un'immersione nella sua mentalità disturbata, divisa tra bene e male eppure già maledetta e condannata nel momento stesso in cui Jekyll concretizza l'idea di sfogare quel suo lato "polittically incorrect" separando (o creando?) una controparte animalesca, desiderando lui stesso di lasciarla libera, senza opporvisi mai o giudicarla (e dunque, giudicarsi) considerandola una parte esterna a sé.
Ma se lui era tormentato da questo suo lato e aveva un tale bisogno di sfogarlo, allora io credo che la sua anima fosse già oscura e dedita al male, e lo dimostra anche quando scrive che faceva opere di bene per compensare... ma come si può credere di compensare col denaro un omicidio? Era il suo personalissimo modo di scontare la pena (comodo, eh?) e nutrire il suo ego smisurato: voleva comportarsi come un criminale senza perdere la posizione sociale e la stima guadagnata col tempo. Tipico personaggio (chi ha detto persona? ;)) insoddisfatta di ciò che ha. Il suo è uno dei migliori profili psicologici che siano mai stati tracciati, e che in qualche modo ora io tento di semplificare!
Perché la coscienza di Jekyll, che lui tanto abilmente cerca di raggirare, si manifesta in continuazione tra il desiderio di tenere lontani gli amici (e forse qui è davvero generoso, ma più che altro con Utterson, direi), e il modo in cui si lascia andare all'emozione (dal racconto di Poole: "piangeva come una donna o come un anima perduta"), e se fino a un istante fa avrei scritto che la coscienza si manifestasse anche nel modo disperato in cui cercava di procurarsi la medicina ("per amor di Dio", aveva aggiunto, "trovatemene un po' di quella vecchia"), ripensandoci mi sembra più un disperato attaccamento alla vita. 
Eppure si suicida.
Contorto e doppio fino alla fine.

Mi è piaciuto come questo racconto sia realista e si fondi sulla psicanalisi: ognuno di noi ha due personalità, una che mostra, e una che "hide", ossia nasconde.
Ne emerge anche una parabola religiosa, con Hyde come il diavolo fatto persona, che tenta un "povero" Jekyll che, per l'atteggiamento scritto sopra, in fondo non è esule da colpe; non a caso la sua metà "buona", Jekyll, si trasforma progressivamente in Hyde per quanto riguarda l'aspetto, segno che l'oscurità ha ormai consumato completamente quel che di (poco) buono c'era in lui.
Ora che ci penso, anche il suicidio è considerato un peccato dalla Chiesa, il che rafforza l'idea del protagonista quale "peccatore", e in quanto tale, condannato.

L'aspetto per me un po' deludente è che non ci è dato sapere come abba reagito Utterson dopo aver letto il rapporto del dottor Jekyll, e come si è comportato una volta appresa la verità: avrà comunque deciso di salvargli la reputazione? Lo avrà dichiarato scomparso?
Mi sorge poi un altro dubbio: nel rapporto del dottore si evince che egli muore e rinasce ogni volta che l'altra personalità prende il sopravvento, e a poche pagine dalla fine è Hyde che sta vincendo, perciò... siamo sicuri che Hyde sia morto davvero con Jekyll? Utterson e Poole se ne vanno dallo studio lasciando il cadavere che "i muscoli del volto si muovevano ancora in un apparenza di vita" e prima di andarsene danno "una sfuggevole occhiata di sgomento al cadavere"... Forse sto solo fantasticando e ho troppa immaginazione.
Ma, in fondo, è conservando un alone di mistero che si genera un mito.



Gruppo di Lettura: "Lo strano caso del dr. Jekyll e mr. Hyde"

12 aprile: discussione capitoli 1-3 su The Reading Pal
19 aprile: discussione capitoli 4-7 su Niente di Personale
26 aprile: discussione capitoli 8-10 su Universi Incantati
27 aprile: recensione in tutti i blog (anche nei vostri, se volete! ;)) + estrazione giveaway



E anche questa volta le mie considerazioni sono state piuttosto lunghe! XD Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggerle!
E voi? Condividete ciò che ho scritto?
Che cosa vi ha colpito di più?
Il libro vi è piaciuto?
Commentate pure che mi fa solo piacere parlarne insieme! :D

Siccome non organizzatrici non perdiamo tempo, abbiamo già preparato il sondaggio per scegliere il libro da leggere a Maggio (personalmente li leggerei tutti e tre)!
Fate la vostra scelta!




Non mi resta che darvi appuntamento domani su i nostri tre blog con la recensione, ognuna col suo punto di vista (pensate forse che abbia terminato gli argomenti in proposito? Giammai! XD e fu così che le partecipanti andarono a leggere tutte le recensioni tranne la sua).





martedì 25 aprile 2017

Anteprime Newton Compton Editori in uscita il 27 e il 29 Aprile 2017

Cari astronauti,
è sempre tempo di segnalazioni in anteprima quando si tratta di uscite Newton Compton Editori!


Rubrica dedicata alle segnalazioni
di autori emergenti e case editrici
(per la tua segnalazione, scrivimi)


Tra i generi trattati troviamo romanzi rosa, thriller, gialli, manuali e saggi.
Andiamo ad approfondire la conoscenza con queste schede ;)




Titolo: Destini incrociati
Autrice: Giulia Ross
Editore: Newton Compton
Collana: Narrativa
Genere: Narrativa
Data di uscita: 24 Aprile 2017
Pagine: 288
Formato: ebook
ISBN: 9788822705679
Prezzo: € 2,99
Link per l'acquisto: amazon

Dall'autrice del bestseller "Ho scelto te".

Sinossi:
Amy Smith lavora in un caffè e abita in un piccolo monolocale nella periferia di Houston. È riservata, scontrosa e abitudinaria. Ogni martedì e giovedì pranza al Red Dragon, un ristorante cinese dove riesce a rilassarsi. Amy non si è ancora accorta che in quel locale qualcuno la osserva in silenzio e aspetta il suo arrivo. Finché un giorno, partecipando alle riprese di una specie di gioco che verrà trasmesso su YouTube, Amy conosce Cai, il ragazzo che lavora al ristorante. All’inizio è quasi infastidita dall’odore di fritto che lui emana, ma quando le sue braccia la stringono, qualcosa cambia. Cai inizia a corteggiarla: ha dei modi di fare eleganti ed è molto delicato. Ma il suo passato è inaccessibile. La sua storia prima del suo arrivo a Houston è un mistero. Lentamente Amy si lascia andare e s’innamora. Lei è l’altro capo del filo rosso che lega il loro destino di anime gemelle, le dice Cai una sera. Il giorno dopo però, scompare nel nulla… Chi è, allora, quel ragazzo che Amy incontra quattro anni dopo? Che ha un nome diverso ma è identico a Cai?


L'autrice:
E' nata a Milano nel 1981. Si è laureata in Biotecnologie e ha proseguito i suoi studi con un dottorato di ricerca in Immunologia. Insieme al suo amore per la scienza coltiva da sempre le sue due grandi passioni: la musica e la scrittura. La Newton Compton ha pubblicato con successo Ho scelto te e Una notte per non dimenticarti.







Titolo: Il giallo di Villa Ravelli (Un'indagine del commissario Adalgisa Calligaris Vol. 2)
Autrice: Alessandra Carnevali
Editore: Newton Compton
Collana: Narrativa
Genere: Giallo
Data di uscita: 27 Aprile 2017
Pagine: 256
Formato: cartaceo ed ebook
ISBN: 9788822705419
Prezzo: € 8,42 cartaceo / € 2,99 ebook
Link per l'acquisto: amazon

Dalla vincitrice del premio Ilmioesordio, un altro giallo intricato e indecifrabile, in perfetto stile Agatha Christie.
Un’indagine del commissario Adalgisa Calligaris

Sinossi:
Non c’è pace per il commissario Adalgisa Calligaris. Pensava di poter staccare la spina, dopo il suo trasferimento a Rivorosso, e invece, risolto un caso, in meno di ventiquattr’ore se ne presenta un altro. Il corpo senza vita di Silvia Ravelli è stato trovato dalla sorella, Antonia, nel salotto della sua villa. È un colpo d’arma da fuoco ad averla uccisa, ma non c’è traccia della pistola. Con l’aiuto del magistrato Gualtiero Fontanella, il commissario Calligaris scopre che tra le due sorelle non correva buon sangue, a causa dell’eredità di uno zio. Ma Adalgisa capisce ben presto che, se vuole arrivare alla verità, deve allargare il suo raggio d’indagine. Soprattutto quando le vittime aumentano e la lista dei sospettati si allunga: l’imprenditore agricolo Giorgio Moretti, l’ex di Silvia Ravelli; il notaio Paride Calzone; il ricco compagno di Antonia Ravelli, Luigi Corbellini, vecchia conoscenza del commissario, oltre a una serie di figure losche legate al mondo della malavita e al gioco d’azzardo. Come in un puzzle all’inizio indecifrabile, i contorni della vicenda si vanno a mano a mano delineando. Il colpo di scena finale è assicurato…

«Una storia ironica e piacevole. Deliziose le espressioni in umbro e le descrizioni del paesaggio così come il mondo femminile di Rivorosso. Brava l’autrice e al prossimo caso di Adalgisa!!!»
Claudia

«Brillantissimo giallo scritto con maestria che regala personaggi dipinti a tinte vivaci, una storia molto originale e un finale a sorpresa!»
Sara

«Bellissimo libro, interessante, avvincente e mai prevedibile, che cattura l’attenzione per poi riversarla in un finale avvincente!»
Luca

«Una lettura piena di ironia, una storia che coinvolge per le descrizioni vivaci dei personaggi e della protagonista, il commissario Adalgisa, ruvida, schietta e pungente. Da leggere!»
Carla


L'autrice:
È nata a Orvieto ed è laureata in Lingue. Nel 1996 si diploma come autrice di testi presso il CET di Mogol. Ha partecipato, in veste di autrice, al Festival di Sanremo 2002 con il brano All’infinito eseguito da Andrea Febo. Scrive romanzi, racconti e poesie. Nel 2007 è la prima blogger ufficialmente accreditata al Festival di Sanremo. Dal 2005 al 2012 ha curato online il blog Festival, sulla musica italiana e Sanremo, per il network Blogosfere. Dal 2007 si occupa di promozione web per eventi e artisti emergenti. La Newton Compton ha pubblicato Uno strano caso per il commissario Calligaris, libro vincitore del Premio Ilmioesordio nel 2016 e Il giallo di Villa Ravelli.







Titolo: L'enigma di Einstein
Autore: José Rodrigues dos Santos
Editore: Newton Compton
Collana: Narrativa
Genere: Thriller
Data di uscita: 27 Aprile 2017
Pagine: 480
Formato: cartaceo ed ebook
ISBN: 9788822705396
Prezzo: € 8,42 cartaceo / € 2,99 ebook
Link per l'acquisto: amazon

Un autore da oltre 1 milione di copie
Tradotto in 20 lingue
Un grande thriller
Un manoscritto perduto, una verità che non deve essere rivelata
Cosa aveva scoperto Albert Einstein?

Sinossi:
Princeton, 1951.
La CIA sta ascoltando la conversazione privata tra David Ben-Gurion, primo ministro di Israele, e Albert Einstein, lo scienziato ebreo famoso in tutto il mondo. Al centro della discussione ci sono due argomenti delicati: le armi nucleari e l’esistenza di Dio.
Il Cairo, giorni nostri.
Thomas Noronha, crittografo di grande esperienza, è in compagnia di una donna affascinante, Ariana Pakravan, che gli affida una missione per conto del governo iraniano: svelare i segreti contenuti in un manoscritto di Einstein mai venuto alla luce.
L’enigma di Einstein è un libro unico che riesce a fondere avventura, thriller, scienza, religione. Un viaggio affascinante alla ricerca dell’essenza dell’universo e dei suoi reconditi significati.

«In meno di tre mesi, José Rodrigues dos Santos ha trasformato L’enigma di Einstein nel bestseller dell’anno, surclassando autori del calibro di José Saramago, Dan Brown, Isabel Allende e Paulo Coelho.»
Jornal de Notícias

«Una sorta di big bang letterario. Potrebbe forse essere questo il libro di cui la letteratura ha bisogno? L’autore ci seduce con questo suo viaggio universale sin dal primo capitolo. Umberto Eco ha fatto lo stesso con Il pendolo di Foucault.»
Diário de Notícias

«È possibile trovare la prova scientifica dell’esistenza di Dio? Il romanzo di José Rodrigues dos Santos mescola cosmologia, thriller, sentimenti, spiritualità, indagini investigative… cioè, la formula per attrarre qualsiasi tipo di lettore.»
El Mundo

«Se dovessimo scegliere il vero successo della prossima estate, scommetteremmo senza dubbio su L’enigma di Einstein.»
Le Figaro

«L’enigma di Einstein è un romanzo appassionante. L’autore segue l’esempio di autori quali Umberto Eco e Dan Brown.»
Bookreporter


L'autore:
È nato in Mozambico nel 1964. I suoi romanzi hanno venduto più di un milione di copie in Portogallo e sono stati tradotti in 20 lingue. Tra questi ricordiamo: Codice 632, Einstein e la formula di Dio, Il settimo sigillo e Vaticanum, pubblicato con successo nel 2012 da Newton Compton. Tra i volti più noti della TV nazionale portoghese, conduce il telegiornale della sera sul canale RTP. Giornalista, scrittore e reporter di guerra, ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti e insegna giornalismo alla Nuova Università di Lisbona.







Titolo: La rosa del califfo
Autrice: Renée Ahdieh
Editore: Newton Compton
Collana: Narrativa
Genere: Romance
Data di uscita: 27 Aprile 2017
Pagine: 384
Formato: cartaceo ed ebook
ISBN: 9788822705068
Prezzo: € 8,50 cartaceo / € 2,99 ebook
Link per l'acquisto: amazon

Dall'autrice del bestseller La moglie del califfo
Bestseller del New York Times
Finalista al Goodreads Choice Awards 2016

Sinossi:
Shahrzad è stata la moglie del califfo del Khorasan. Era giunta nella sua dimora con lo scopo di vendicare la morte di altre fanciulle andate in sposa a lui. Poi il suo piano è saltato, Khalid non è infatti il mostro che tutti credono. È un uomo tormentato dai sensi di colpa, vittima di una potente maledizione. Ora che è tornata dalla sua famiglia, Shahrzad dovrebbe essere felice, ma quando scopre che Tariq, suo amore d’infanzia, è alla guida di un esercito e sta per muovere guerra al califfo, la ragazza capisce che deve intervenire se vuol salvare ciò che ama. Per tentare di evitare una sciagura, spezzare quella maledizione, ricongiungersi a un uomo di cui ora scopre di essersi innamorata, Shahrzad farà appello ai suoi poteri magici, a lungo rimasti sopiti dentro di lei…

«Il giusto mix tra azione e romanticismo.»
School Library Journal

«Un’eroina piena di coraggio. Una storia d’amore ardente.»
Booklist

«Eccitante, pieno di sentimento. Un racconto da mille e una notte.»
Kirkus Reviews


L'autrice:
Vive a Charlotte, in North Carolina, con il marito e il loro cane. La rosa del califfo è il seguito del suo primo romanzo di grande successo, uscito per la Newton Compton in Italia, dal titolo La moglie del califfo.






Titolo: La dieta Fasting
Autore: JB Rives
Editore: Newton Compton
Collana: Manuali e Guide
Genere: Manuale
Data di uscita: 20 Aprile 2017
Pagine: 224
Formato: cartaceo ed ebook
ISBN: 9788822707147
Prezzo: € 8,50 cartaceo / € 4,99 ebook
Link per l'acquisto: amazon

Il metodo per dimagrire subito e vivere cent'anni
La dieta Fasting è veloce, sicura e definitiva
Con il digiuno a intermittenza perdi peso, ritrovi la vitalità e vivi cent’anni

Sinossi:
Il digiuno a intermittenza è un semplice ed efficace metodo per dimagrire. Non c’è bisogno di andare a correre, in palestra o contare le calorie: si perdono i chili di troppo con un minimo sforzo, senza privazioni, frustrazioni, e soprattutto senza stare a pensare al cibo tutto il giorno. E tutto questo con una rinnovata energia. Troppo bello per essere vero? No, recenti studi dimostrano che è possibile. Il Fasting è una forma di digiuno che risveglia il metabolismo semplicemente intervallando i pasti. L’organismo viene incoraggiato a utilizzare le riserve di grasso per fornire l’energia necessaria. Risultato: si perdono dai tre ai cinque chili al mese anche senza fare sport. Migliaia di persone sono riuscite a dimagrire con questo metodo, e sarà facile sperimentarlo grazie a questo libro che ti guida passo dopo passo verso un nuovo modo di mangiare.


L'autore:
Appassionato di nutrizione, ha perso venti chili e trovato il metodo ideale per perdere peso in modo permanente, senza dipendere dallo sport o contare le calorie di ogni giorno. Il suo libro La dieta Fasting è diventato un bestseller in Francia.






Titolo: Un imprevisto chiamato amore
Autrice: Anna Premoli
Editore: Newton Compton
Collana: Narrativa
Genere: Romance
Data di uscita: 27 Aprile 2017
Pagine: 288
Formato: cartaceo ed ebook
ISBN: 9788822706690
Prezzo: € 8,42 cartaceo / € 5,99 ebook
Link per l'acquisto: amazon

Numero 1 in classifica in Italia
Il nuovo emozionante bestseller dall’autrice di Ti prego lasciati odiare
Un’autrice da mezzo milione di copie
Vincitrice del Premio Bancarella

Jordan è arrivata a New York con l’obiettivo di sposare un medico benestante, poi ha incontrato un “imprevisto” di nome Rory sulla sua strada…

Sinossi:
Jordan ha collezionato una serie di esperienze disastrose con gli uomini. Consapevole di avere una sola caratteristica positiva dalla sua parte, ovvero una bellezza appariscente e indiscutibile, è arrivata a New York intenzionata a darsi da fare per realizzare il suo geniale piano. Il primo vero progetto della sua vita, finora disorganizzata: sposare un medico di successo. Jordan ha studiato la questione in tutte le sue possibili sfaccettature e, preoccupata per le spese da sostenere per la madre malata, si è convinta di poter essere la perfetta terza moglie di un primario benestante piuttosto avanti con gli anni. Ma nel suo piano perfetto non era previsto di svenire, il primo giorno di lavoro nella caffetteria di fronte all’ospedale, ai piedi del dottor Rory Pittman. Ancora specializzando, per niente ricco, molto esigente e tutt’altro che adatto per raggiungere il suo obiettivo...

«Anna Premoli è capace di tuffare il genere del rosa nazionale in suggestioni internazionali e ben piantate nello spirito del nostro tempo.» 
la Repubblica

«Anna Premoli è uno spot vivente del self-publishing: dal web al Premio Bancarella con il suo romanzo d’esordio.»
Vanity Fair

«Il primo vero caso italiano di self-publishing fortunato.»
La Stampa

L'autrice:
È nata nel 1980 in Croazia e vive a Milano, dove si è laureata alla Bocconi. Ha lavorato alla J.P. Morgan nell’Asset Management e per un lungo periodo in ambito Private Banking per una banca privata, prima di accettare una nuova sfida nel campo degli investimenti finanziari per una holding di partecipazioni. La scrittura è arrivata per caso, come “metodo antistress” durante la prima gravidanza. Ti prego lasciati odiare è stato il libro fenomeno del 2013: è stato per mesi ai primi posti nella classifica, i diritti cinematografici sono stati opzionati dalla Colorado Film e ha vinto il Premio Bancarella. I suoi romanzi sono tradotti in diversi Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato anche Come inciampare nel principe azzurro, Finché amore non ci separi, Tutti i difetti che amo di te, Un giorno perfetto per innamorarsi, L’amore non è mai una cosa semplice, È solo una storia d’amore, L’importanza di chiamarti amore e Un imprevisto chiamato amore.






Titolo: L'oro del Duce
Autrice: Giuseppina Mellace
Editore: Newton Compton
Collana: Saggistica
Genere: Saggi
Data di uscita: 27 Aprile 2017
Pagine: 336
Formato: cartaceo ed ebook
ISBN: 9788822705464
Prezzo: € 12,00 cartaceo / € 4,99 ebook
Link per l'acquisto: amazon

La storia del più grande mistero del regime fascista
La vera storia dell’oro di Dongo e degli altri tesori occultati dal regime fascista
Che fine ha fatto l’oro del Duce?

Sinossi:
Cosa accadde davvero gli ultimi giorni prima della caduta della Repubblica Sociale Italiana e della definitiva liberazione d’Italia? Questo pregevole saggio ricostruisce, con dovizia di particolari e una ricca documentazione, il contesto di quell’epoca, focalizzando l’attenzione sulla fuga del Duce da Milano, insieme ad alcuni gerarchi fascisti. Una vicenda dai contorni misteriosi, dalla cattura all’esecuzione finale, in cui si inserisce la storia controversa dell’Oro di Dongo. Un tesoro che secondo alcune ricostruzioni consisteva in lingotti d’oro, gioielli e banconote italiane ed estere, una fortuna sottratta a molte famiglie ebree e non solo e che Mussolini portò con sé. Ma che fine fece una volta che il Duce venne catturato dai partigiani? Ha arricchito la popolazione locale? Ha rimpinguato le casse del PCI? È stato trafugato da agenti segreti stranieri? Una storia che ha il sapore di un thriller, fatta di falsi ritrovamenti e bufale giunte fino ai nostri giorni, senza dimenticare il mega processo che si tenne a Padova nel 1957, con la presenza di trentasette imputati e oltre trecento testimoni. La verità, a oltre settant’anni di distanza, sembra ancora lontana per uno dei maggiori misteri della storia moderna.

«Sono passati settant’anni ma sembrano secoli. Quest’Italia in bianco e nero, disperata, affamata, devastata e violenta, rivive nelle pagine di questo libro che ha la potenza evocativa di un grande romanzo storico e la precisione di un saggio.»
Massimo Lugli

Tra i principali argomenti del libro:
La vita nella RSI
L’operazione Sunrise
Il giorno della liberazione: 25 aprile 1945
Il colonnello Valerio
La morte di Mussolini e di Clara Petacci
Piazzale Loreto
Il testamento del Duce
Il tesoro del Duce: i documenti, il carteggio e l’oro
Il processo di Padova
Il tesoro dei nazisti


L'autrice:
Nata a Roma nel 1957, di professione insegnante, è anche autrice di pièces teatrali, saggi, romanzi e racconti, soprattutto di tema storico. Ha scritto un romanzo a più mani con il laboratorio della scrittrice Cinzia Tani. Per la Newton Compton ha pubblicato nel 2014 Una grande tragedia dimenticata, sull’eccidio delle Foibe, con cui nello stesso anno ha vinto il premio “Il Convivio” per la sezione saggistica storica, Delitti e stragi dell’Italia fascista e L'oro del Duce.







Titolo: Il tradimento (The Campus Series Vol. 3)
Autrice: Elle Kennedy
Editore: Newton Compton
Collana: Narrativa
Genere: Romance
Data di uscita: 27 Aprile 2017
Pagine: 352
Formato: ebook
ISBN: 9788822707499
Prezzo: € 4,99 
Link per l'acquisto: amazon

Dall'autrice del bestseller Il contratto
Numero 1 sul web
Una serie che ha conquistato l'Italia
La scintilla è appena scoccata...

Sinossi:
Allie Hayes è in crisi. Dopo estenuanti tira e molla, la lunga storia con il suo ragazzo è giunta al capolinea. A peggiorare le cose c’è la preoccupazione per il futuro, visto che non ha la più pallida idea di ciò che farà dopo il college. Niente panico, Allie è una tipa tosta che sa reagire, anche se a modo suo. Una mattina, complice una serie di coincidenze e qualche bicchierino di troppo, si ritrova nel letto del playboy del campus. È stata solo una notte bollente da archiviare prima possibile? Lei ne è sicura, mentre non la pensa così Dean Di Laurentis, stella della squadra di hockey locale. Nella sua vita Dean è abituato ad avere – e a lasciare – le ragazze che vuole, senza rimpianti. E ora vuole lei, Allie, e farà di tutto per farle cambiare idea sul suo conto. Solo che a poco a poco a entrambi accade qualcosa di inaspettato che sconvolgerà le loro vite…


L'autrice:
È cresciuta a Toronto, in Ontario. Autrice di romanzi d’amore contemporanei, ha un debole per le eroine forti e gli uomini alfa, sensuali e determinati, e ama aggiungere pericolo e sesso quel tanto che serve per rendere tutto molto, molto più interessante. La Newton Compton ha già pubblicato i primi due episodi della Campus Series: Il contratto e Lo sbaglio.







Titolo: Una notte in più (Seductive Nights Series Vol. 3)
Autrice: Lauren Blakely
Editore: Newton Compton
Collana: Narrativa
Genere: Romance
Data di uscita: 29 Aprile 2017
Pagine: 200
Formato: ebook
ISBN: 9788822707437
Prezzo: € 4,99 ebook
Link per l'acquisto: amazon

Seductive Nights Series
Due amanti roventi
Una storia di passione, desiderio e pericolo

Sinossi:
L’avvocato Clay Nichols pensa di aver finalmente raggiunto il lieto fine: Julia Bell, la barista sexy che gli ha fatto perdere la testa, ha chiuso con i problemi del passato e ora vive con lui a New York. Per Clay è ovvio che più niente ostacola la loro bollente storia. Ma la vita, si sa, riserva sempre delle sorprese e i due appassionati amanti si troveranno a fronteggiare nuove sfide proprio quando si apprestano a coronare il loro rapporto. Ancora una volta la minaccia più grande proviene dal passato di Julia: chi è l’uomo che la segue ovunque e la osserva nascosto nell’ombra? E riuscirà Clay a proteggere la donna che ama?


L'autrice:
Autrice bestseller di New York Times, USA Today e Wall Street, da quando ha pubblicato il suo primo romanzo ha venduto più di un milione di libri. Le sue storie romantiche e sexy sono piene di calore, cuore e umorismo. È una grande fan di dolci e cani, e ha immaginato interi romanzi mentre portava a spasso i suoi amici a quattro zampe. Vive in California con la sua famiglia.




Noto con enorme piacere sempre più nomi di autrici italiane! :D
Qual'è la novità che v'ispira di più?


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