giovedì 7 ottobre 2010

Recensione "Candy Candy" di Kyoko Mizuki e Yumiko Igarashi

Recensione "Candy Candy" di Kyoko Mizuki e Yumiko Igarashi




Le pubblicazioni di Candy Candy in Italia


Amori e tragedie, ma non dimentichiamo formazione e crescita: Candy Candy è molto di più!

Non sapevo se recensire questo manga visto che è praticamente introvabile in Italia, ma l'ho letto in questi giorni, mi è piaciuto, e vorrei dare un piccolo contributo alla diffusione della cultura manga in generale, quindi perché mai dovrebbe mancare l'opera che ha inaugurato il genere Shojo (storie per ragazze)?
So cosa vi sta passando per la testa: "ma se è introvabile, tu dove l'hai trovata?" E' presto detto! L'unica edizione italiana è stata pubblicata da Fabbri Editore intorno agli anni '80, in 77 giornalini colorati, che per nostra fortuna sono scaricabili qua: http://mangacomics.splinder.com/tag/mc+-+candy+candy
L'indirizzo per il download resterà disponibile finché le "carissime" Kyoko Mizuki (autrice) e Yumiko Igarashi (mangaka) non placheranno le loro controversie legali, permettendo così una nuova e fedele edizione (naturalmente anche nel Bel Paese, grazie).
Ad essere precisi, l'edizione della Fabbri arriva fino a 326 giornalini, ma dopo il 77esimo si tratta di un prolungamento tutto italiano (quindi non originale) con disegnatori diversi (e italiani) e storie improbabili; ovviamente recensirò solo l'opera originale, da brava "purista".

[Avviso Spoiler]

Questo è un manga/romanzo (perché in realtà è tratto dal romanzo della stessa Kyoko Mizuki che altri non è che una storia di formazione.
Conosciamo Candy da neonata, un'orfanella che trova accoglienza nella Casa di Pony, e che un giorno viene assunta dai signori Legan come compagnia per i viziati figli Neal e Iriza; tra crudeli dispetti e innumerevoli ingiustizie, grazie a loro Candy conoscerà tre simpatici e fedeli amici, i fratelli Archie e Stear ed il cugino Anthony che tanto assomiglia al "principe della collina", un ragazzo in kilt incontrato nella collina di Casa Pony quand'era solo una bambina.
Questi amici daranno una svolta alla vita di Candy: appresa la notizia che la bambina sarà cacciata dai Legan a causa di un tranello messo a punto da Iriza, i ragazzi convinceranno il ricco zio William ad adottarla, e Candy quindi entrerà a far parte della famiglia Andrew, come l'amato Anthony.
Il crudele destino, però, è in agguato: a seguito di un tragico incidente a cavallo che costa la vita ad Anthony, i rapporti già precari scatenano una rabbia ingiustificata verso la ragazza, ma per fortuna Candy troverà salvezza e conforto in Albert, un giovane naturalista e amico degli animali, e successivamente anche lo zio William le darà supporto, pensando al suo futuro e iscrivendola al prestigioso collegio di Londra dove si riunirà con Stear e Archie, ma anche con Neal e Iriza - senza contare che ritroverà l'amica d'infanzia Annie, anche lei orfana alla Casa di Pony -.
Nel collegio troverà una nuova amicizia, Patty, e un nuovo amore capace di farle dimenticare le pene per la morte di Anthony, Terence. Purtroppo l'invidiosa Iriza metterà lo zampino anche in questa occasione: i due giovani innamorati rischieranno gravi conseguenze, soprattutto Candy, dato che Terence è nobile ed il padre provvede costantemente a finanziare il collegio; per la ragazza si penserà all'espulsione, e di conseguenza, la perdita dell'adozione, così Terence si offrirà di lasciare l'edificio al posto suo, oltretutto rinnegando il padre.
A questo punto Candy, abbandonata da Terry e lontana anche dall'avventuriero-giramondo Albert sentirà il bisogno di trovare anch'essa la propria strada: il suo sogno, scoperto grazie ad una lettera inviata dall'amico Albert, sarà di diventare infermiera.

Per parlare di formazione dovevo per forza fare un breve riassunto! Ora posso passare alle altre considerazioni.
La prima cosa che viene in mente pensando a questa storia, comunque, è senza dubbio l'amore.
La bionda e lentigginosa Candy contesa da diversi ragazzi (i fratelli Stear e Archie, addirittura il viziato Neal verso la fine), ma il cui cuore viene rapito all'istante dal misterioso "principe della collina", poi dal romantico Anthony, infine, all'esuberante Terence.
Tuttavia il destino sembra slegare i rapporti in favore di uno solo, il primo: è stato un istante, un colpo di fulmine dato da sorrisi, e frasi semplici, invece... Candy lo scopre solo alla fine, in realtà ha avuto il "principe della collina" sempre al suo fianco, dal salvataggio nel fiume a ogni momento di grave sconforto, come un angelo custode lì a consolarla, a darle un motivo per accettare le avversità e restituendole il sorriso: "il principe della collina" è Albert! E non è tutto, l'ha tutelata dai Legan, le ha permesso di studiare, le ha regalato vestiti bellissimi e ha fatto anche in modo che incontrasse Terence, infine l'ha salvata dal fidanzamento con quell'insopportabile Neal: lo zio William è sempre Albert! E il finale è un cerchio che si chiude: un nuovo incontro sulla collina di Pony, le stesse persone con le identità rivelate... perfetto!

C'è chi pensa che il vero amore di Candy sia Terence, ma non sono d'accordo.
Anthony era tenero.
La sua morte è stata un colpo al cuore: un ragazzo dolcissimo e romantico, un vero galantuomo, serio e gentile, capace però di schiaffeggiare Candy quando fa perdere sue notizie; passionale, quindi. E le rose? Possiamo dimenticare la rosa Dolce Candy a lei dedicata? E la tenerezza che suscita per il fatto che lei somigli alla sua defunta madre? Era un grande amore anche quello per Anthony e il dolore era comprensibile, addirittura palpabile al lettore.
Terence è travolgente.
Non può non conquistare con i suoi modi tra il simpatico e l'antipatico, tra il disinvolto e il distaccato, tra il dolce e il rude. In una parola: un nobile ribelle (definizione già di per sé affascinante!). Riesce a far dimenticare il trauma dell'amor perduto di Anthony con il suo stile brusco, ma lo fa per il bene di Candy e si vede. Poi  però mi è calato l'entusiasmo quando ho appreso che desiderava diventare attore (come la madre) e ho subito avuto la sensazione che l'altra faccia della medaglia non fosse quella adatta alla campagnola e semplice Candy. Da qui, il tracollo. La scelta di abbandonare il collegio non la condivido: abbandonare una ragazza che era già stata abbandonata dai genitori; un vero trauma! Possibile che non ci fosse un'altra soluzione? Tuttavia, quanto tormento, quanta passione! I due si separano ma continuano a cercarsi e quando finalmente si ritrovano... che delusione, Terry! Quello per Susanna non è amore! Un amore basato unicamente sulla compassione e sul fatto di "sentirsi in obbligo morale" non può durare. Addirittura quando ha Candy davanti a sé non fa che pensare all'altra, poi quando sta per perderla e sa che finirà definitivamente tra loro, l'abbraccia con furore e... e... e basta! Mah, tanta passione e poca azione per i miei gusti; sono del parere che se ami veramente una persona non devi lasciartela scappare, anzi, devi lottare per lei fino alla fine (tranne nel caso di un amore non corrisposto, ovviamente). Posso capire la difficile situazione con l'attrice che gli ha salvato la vita sacrificando se stessa ma anche lei dovrebbe capire che è un'egoista, e Terry non sarà mai felice al suo fianco. Vederlo recitare ubriaco e in un teatrino da quattro soldi mi ha fatto pena: si è lasciato andare, non ha avuto la forza di reagire come Candy, e anche se tornerà da Susanna, lei sarà sempre e solo un ripiego... insomma, Terry travolgente fino a (s)travolgersi da solo. Mi dispiace ma non è affidabile, mi ha proprio deluso.
Albert è... casa.
E' sicurezza, è maturità, è consapevolezza. E' l'innamorato che aspetta pazientemente che Candy cresca (anche d'età!) e sia pronta ad accoglierlo nel suo cuore, anche se, dopotutto, c'è stato sempre, solo che lei non lo sapeva! E' lui "Il principe della collina" di quand'era bambina... non è romantico? Se poi pensiamo che lei si sia innamorata di Anthony proprio perché assomigliava al "principe" (infatti è suo zio) e aggiungiamo l'episodio della notte in cui Terence piomba nella sua stanza ferito e lei esce per cercare le medicine, poi se ne dimentica perché incontra Albert (quindi dimentica Terry stesso!), beh, è evidente che Albert è sempre stato più di un amico. All'inizio sembrava un personaggio secondario, e sebbene intuissi che quello della barba e gli occhiali fosse un travestimento, non avrei mai pensato che in lui fossero nascoste tutte queste identità, che poi sono le più importanti, anzi, le fondamentali nella vita di Candy ("il principe della collina" e lo zio William). Ha in comune con Terry la caratteristica di essere un nobile fuori dagli schemi, che quasi disdegna la sua appartenenza sociale, ma è un ribelle a modo suo, che preferisce la libertà dell'esplorazione e della natura selvaggia al lusso e gli sfarzi di una gigantesca dimora. Amante degli animali, semplice, altruista e gentile: è il tipo giusto per Candy! Nonostante la differenza d'età, con lui si è sempre sentita a suo agio, probabilmente di più rispetto a tutti gli altri (riserva a lui anche tutte le confidenze), e tra di loro non ci sono incomprensioni, a volte le parole sono superflue, c'è alchimia, e soprattutto, una fiducia totale e assoluta. E' un legame fortissimo. Oltretutto, pare proprio che Albert abbia fatto di tutto per fare incontrare Candy e Terence, un vero altruista che mette al primo posto il realizzare i desideri della ragazza: mi riferisco all'episodio in cui Terry piomba nella stanza di Candy (in seguito Terry confida che fu Albert ad accompagnarlo ai dormitori del collegio, ma a quanto pare si era sbagliato con quello femminile...), per la festa di maggio (è lui a inviare a Candy, come zio William, i costumi di Giulietta e Romeo che le consentano di travestirsi quando finisce in punizione), infine l'ultimo incontro nel teatro sperduto (Albert invia a Candy un pacco regalo facendo intendere d'essere in quel posto, sapendo che lei avrebbe cercato di raggiungerlo e guarda caso lei non trova Albert, ma Terry...). Probabilmente l'ultima azione la studia perché Candy possa incontrare Terry un'ultima volta; da una parte, la presenza di Candy stimola il ragazzo a uscire da quella brutta situazione e a reagire, dall'altra, Candy ottiene la consapevolezza d'essere ancora amata da Terry nonostante tutto. Non è che scegliere di non raggiungerlo e affrontarlo sia dato, oltre che per la presenza di Susanna, perché nel profondo del suo cuore Candy ha già scelto Albert? Tra l'altro la dichiarazione di quest'ultimo, nelle scene in cui i due convivono, è dolcissima: (Candy suggerisce di dividere il panino a metà e Albert dice) "mi piacerebbe dividere tutto a metà, anche le gioie e i dolori della vita..." *__*

E' solo per non dilungarmi ulteriormente che concludo questa recensione: ci sarebbe ancora da dire a proposito della guerra e di Stear che si arruola volontario, del rapporto di Archie che sceglie Annie nonostante i suoi veri sentimenti, di Annie stessa che all'inizio finge di non conoscere Candy solo per paura d'essere esclusa dalla società dei ricchi... mi limiterò solo a citarli come ho appena fatto, altrimenti anche la recensione diventa un "polpettone" come questo romanzo/manga!

Un'ultima cosa, fondamentale.
Il finale del manga edito dalla Fabbri è tagliato: non capisco proprio il motivo ma mancano due tavole (visto che non è minimamente malizioso, non c'entra la censura). Ebbene, ho cercato questi scan sul web! Li ho trovati in inglese e li inserisco alla fine di questo post. Ho inserito anche la tavola finale che c'è anche nell'edizione italiana perché le frasi pronunciate da Albert sono diverse, qui si capisce che è innamorato pazzo! In italiano dice frasi che in fin dei conti non hanno molto senso... Rimedio così, in attesa, e lo ripeto, di un'edizione italiana coi fiocchi!

(nella versione italiana Albert dice: "non è più tempo di piangere..." mah.
In realtà dice: "amo i tuoi sorrisi, non li dimenticherei mai. Candy, non ti dimenticherei mai...)



("sei più carina quando sorridi", la famosa frase del "principe della collina";
ma come si fa a omettere un'immagine simile! E' un sacrilegio! >_<)





13 commenti:

  1. Io da piccola avevo una cotta per Anthony e non volevo accettare fosse morto-all'epoca si vociferava che nel libro fosse scritto che in realta'fosse rimasto menomato dalla caduta da cavallo e rinchiuso in una torre-poi crescendo son stata contenta che lei rimanesse con Terence-Nel manga invece so che il finale e' con Albert pero' tranne quando incarna il principe della collina non propendevo per lui-

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  2. Quella di Anthony rinchiuso in una torre non l'avevo mai sentita O_O Comunque anch'io son rimasta male per la sua prematura scomparsa. L'anime, sono sincera, non me lo ricordo molto bene, so però che alla fine sta con Terence... preferisco la fine del manga, perché, come scrivo nella recensione, è un finale in linea con tutta la storia, e soprattutto, è Albert il vero principe della collina! :D

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  3. Oddio oddio oddio! Mi hai fatto venire una nostalgiaaa! E poi, te lo devo dire: sei L'UNICA persona che ho sentito dire le cose come effettivamente stanno. Terence sta' a Candy come Abel sta' a Georgie e milioni di bad boys stanno con milioni di brave ragazzine prima di metterle incinta e scappare per nuove avventure. In una parola, è uno strrrr. Sì. Mentre Anthony... oh, Anthony! DEVO recuperare il romanzo, a costo d'imparare il giapponese!
    M.

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    1. Hihihihi! Però su una cosa ti devo contraddire: Abel. Io adoro Abel! Mentre da piccina preferivo Arthur, che prova nei confronti di Georgie un amore puro (e infatti...). Magari mi spiegherò meglio in una recensione sul manga di Georgie (letto anni e anni fa) ;)

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  4. Forse posso provare io a rispondere alla tua domanda sul perché, nella versione italiana del manga, manchino le ultime tavole. Probabilmente la cosa nasce dal fatto che gli editori non volevano entrare in contraddizione con la ben nota versione animata della storia.
    Il finale italiano del cartone mostra una Candy adulta che ripensa alle persone care: Anthony e Stear (che, come sappiamo, sono morti), Patty (che dopo la morte dell' amato ha lasciato il paese) e Terence, mentre la voce narrante dice: "Candy è diventata una donna ormai, affronterà la vita con coraggio e l' amore di Terence l' accompagnerà per tutta la vita". Poco prima però Candy aveva incontrato Albert in kilt e con la cornamusa, che le aveva svelato di essere proprio lui quel ragazzo di tanti anni prima. Candy, a questa rivelazione, commenta dicendo: "Ho ritrovato il mio principe e l' ho ritrovato sulla collina di Pony!". Successivamente assieme a lui, Archie, Annie e i bambini dell' orfanotrofio, scende dalla collina per raggiungere la casa di Pony, dove è stata organizzata una festa in suo onore.
    Probabilmente ai doppiatori italiani sembrava impossibile che un amore così intenso come quello tra Candy e Terence, non potesse avere un futuro. Lui ama profondamente Candy: il bel Terence, ribelle e un po' rude, nasconde in realtà un cuore sensibile e generoso, tanto da accorrere in suo aiuto ogni volta che lei si trova nei guai (pensiamo ad es. a quando lui si nasconde nel suo letto in prigione, per non far scoprire a Iriza che Candy ha preso parte alla festa di maggio, travestita prima da Romeo e poi da Giulietta; oppure a quando Candy rischia per punizione di rimanere al collegio durante le vacanze estive; o ancora quando lui rimane tutta la notte a suonare l' armonica per lei, che si trovava in prigione; fino all' epilogo finale, quando decide di andarsene lui dalla scuola per evitare a Candy l' espulsione, cosa che sarebbe rimasta come un' onta nella vita della ragazza e salvare così l'onore dell' amata e tanti altri episodi ancora...). D' altra parte Candy è l' unica che potesse far breccia nel suo cuore, perché soltanto un' orfana poteva capire lo stato di solitudine e di abbandono in cui lui si sentiva, nonostante avesse entrambi i genitori (quando lei lo incontra la prima volta sul piroscafo, che dall' America la portava a Londra a studiare, scorge in lui uno sguardo estremamente triste).
    L' amore di Albert per Candy invece è, per così dire, un amore da "dietro le quinte" nel senso che non si impone agli occhi dei telespettatori con la forza e l' intensità con cui si mostra invece quello di Terence (prova ne sia il fatto che, quand' ero piccola, io e le mie amiche eravamo tutte innamorate di Terence e, solo rivedendo il cartone da grande, sono riuscita a cogliere qualcosa dell' amore di Albert per Candy).
    Vorrei dire ancora una cosa su questo anime... a mio parere il tema principale della storia è un altro: Candy incarna perfettamente i principi fondamentali della spiritualità giapponese e cioè: "sorridi sempre a tutti e, qualunque cosa accada, non perdere mai la serenità" (anche se io, da occidentale, preferisco dire LA SPERANZA). A tal proposito vi invito a leggere l' intervista rilasciata dalla doppiatrice del personaggio di Candy, LAURA BOCCANERA, sul sito IL MONDO DEI DOPPIATORI.
    P.S. non ho mai letto il manga, ma conosco molto bene l' anime che, se non si fosse capito, è uno dei mei cartoni animati preferiti.

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    1. Wow, grazie per questa spiegazione dettagliata! :D
      Io non ho visto l'anime (o meglio, non lo ricordo), ma conoscendo il manga mi sembra che il ruolo protettivo di cui parli tu io l'ho visto in Albert, piuttosto che Terence! Infatti è Albert che giunge ogni volta in soccorso di Candy... urge confronto e rispolverata di entrambe le opere! ;)
      Sono invece d'accordo sul fatto che Candy incarni i principi giapponesi; non ci avevo pensato ma è proprio così. Grazie per avermelo fatto notare!

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  5. Ho seguito il consiglio che mi avevi dato tu e ho letto il manga di Candy: quante differenze con l' anime! Impossibile farne qui un elenco dettagliato... una però è assolutamente degna di nota: nell' anime è proprio Terence a svolgere maggiormente un ruolo protettivo nei confronti di Candy!
    Ricordo che, molti anni fa, un mio compagno di liceo, appassionato ed esperto di manga e anime (tanto che la sua cartella, oltre ai libri di scuola, era piena di fumetti giapponesi e riviste specializzate di approfondimento sul mondo anime e manga -tutte cose che noi ci facevamo regolarmente passare durante le ore di supplenza-), mi raccontava che in Giappone, soltanto per i manga di maggior successo, viene realizzata una trasposizione animata e che quasi mai quest' ultima ricalca fedelmente il fumetto da cui è tratta ma, anzi, presenta variazioni anche molto importanti e sostanziali (solo per dare l' idea e restare in tema, il manga di Candy si compone di 9 volumetti (in Giappone) mentre l' anime di ben 115 episodi!).
    Alla mia domanda stupita: "Perché!?", lui rispose semplicemente dicendo: "Perché altrimenti nessuno guarderebbe il cartone".
    Vera o falsa che sia questa sua affermazione, resta il fatto che anime e manga sono da considerarsi "prodotti" completamente differenti e, come tali, rispondono a regole stilistiche e narrative diverse.
    A questo punto mi sento di dire: a ciascuno il suo genere.
    Io, personalmente, prediligo gli anime perché amo moltissimo i colori (invece i manga sono in bianco e nero), la "magia" e la "poesia" dei disegni in movimento e, soprattutto, la voce dei doppiatori, che contribuisce in maniera determinante a delineare la personalità dei personaggi (scusa la cacofonia).

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    1. Alla fine lo hai letto! :D Esatto, in Giappone fanno gli anime solo quando i manga hanno un certo successo: l'ho imparato da "Bakuman" che è la storia di due mangaka che sognano di sfondare in questo mondo, consapevoli che l'apice del successo vorrebbe dire che si realizzi anche un anime... e da qui mi viene in mente che c'è anche il discorso degli anime "indipendenti", ossia storie originali pensate subito in forma animata, come "Neon Genesis Evangelion", ad esempio, che ha vissuto proprio il contrario: visto il successo dell'anime hanno poi fatto il manga e svariati film. Io penso che, operazione di marketing a parte (leggasi: sfruttamento del franchise - se pensiamo poi a tutti quei pupazzetti...) una persona che ha amato la storia originale è sicuramente interessato a vederla realizzata secondo le altre "forme": ci può trovare approfondimenti o differenze... e a me personalmente piace dare la caccia a queste ultime! In linea generica non preferisco l'una o l'altra forma, piuttosto mi preme che la trasposizione sia il più vicino possibile all'originale; se se ne discosta troppo arrivo a boicottarla! XD

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  6. Mi accorgo solo ora di aver sbagliato "finestra" per inviarti la mia risposta del 9 agosto ore 16.10 circa. Sono la stessa ragazza che ti ha inviato il commento del 14 luglio scorso. Scusami se utilizzo questa modalità per comunicare con te, ma cliccando su "SCRIVIMI" mi dice che è impossibile eseguire l' operazione. Ciao!

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    1. No problem! Avevo capito che eri tu ;)
      Cliccando su "scrivimi" dovrebbe apparirti una e-mail vuota col mio indirizzo già pronto, procedimento che avviene tramite il programma di posta elettronica installato sul tuo computer (ad esempio Outlook Express). Ciao!

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  7. Bellissima recensione, molto interessanti le considerazioni su Albert.

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  8. Hai capito!! Dopo la tua recensione, il finale dell'anime mi piace sempre meno! Ma non potevano essere più chiari? Perché saltare un passaggio così?! :/

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