giovedì 14 luglio 2011

Recensione "I guardiani delle anime - la maledizione della regina" di M.P.Black (Domino Edizioni)

Recensione "I guardiani delle anime - la maledizione della regina" di M.P.Black (Domino Edizioni)






Un fantasy "rosa"



A Jacob Ross, barbone col vizio dell'alcool, un giorno viene offerta l'immortalità in cambio di un compito particolare: diventare il Primo Guardiano delle anime. Dovrà occuparsi delle anime dei defunti e fare in modo che si riscattino dalla vita precedente, in breve, occuparsi del passaggio, affinché le anime siano pronte, senza rimpianti, a raggiungere la Luce.
A dispetto di ciò che mi aspettavo, il libro non mostra tanto le ardue imprese di Jacob Ross, quanto piuttosto il caso specifico delle anime di due ragazzi, Brandon e Vania, che non sono altro che la reincarnazione di due importanti personaggi storici di cui preferisco non anticipare l'identità per non rovinare la sorpresa. Basti sapere che Brandon e Vania, nella loro vita precedente, erano giovani amanti, e quest'amore passionale e travolgente costò loro la maledizione da parte del Sacerdote Ahmes, geloso perché innamorato (più carnalmente che spiritualmente, direi) della donna che ora è Vania. Non solo i due amanti si ritroveranno, si riconosceranno grazie allo Spirito Antico ancora "vivo" in loro, e al tempo stesso saranno perseguitati dalla reincarnazione di Ahmes, pronto con ogni mezzo a ostacolare la felicità dei due innamorati.

Il libro mi è sembrato prima di tutto una storia d'amore romantica, dove Jacob Ross e il suo ruolo passano in secondo piano, anche rispetto a personaggi secondari come le gemelle maghe/streghe Rose e Annette, il che lo riduce a mero contorno, al pari dell'hacker André, del Secondo Guardiano, e del migliore amico di Brandon (personaggio di cui penso si sarebbe potuto fare a meno, assieme alla sua vicenda con la più bella della scuola). Purtroppo, Jacob è anche antipatico e scontroso: le rare volte in cui si motiva il suo atteggiamento non sono sufficienti a far cambiare opinione, pertanto non si riesce a vederlo come eroe, soprattutto quando alla fine dei conti sembra che la sopravvivenza dei ragazzi dipenda dalle facoltà dei ragazzi stessi, Vania in primis.

Il romanzo si basa su una buona idea; ho apprezzato la narrazione che compie salti nel tempo, svelando il passato dei protagonisti, e ho provato entusiasmo davanti alla scelta di una celebre identità per i due giovani reincarnati.
Tuttavia, in certe situazioni sono rimasta perplessa: c'è uno sbalzo, all'inizio, dove Jacob parla con i Sette Re e conosce Rose, poi, nel capitolo successivo, Jacob bacia Rose appassionatamente e parla della sua missione come se fossero secoli che lo fa; certo, è proprio così, però mi ha spiazzato, forse perché manca qualcosa nel capitolo precedente quando si lascia con i Sette Re. In sostanza è stato difficile "ambientarmi". Ma questo può essere un aspetto soggettivo, più che altro, nel corso della storia, alcuni eventi sono risolti in maniera sbrigativa, ad esempio quando Brandon deve salvare Vania: anche Rose si prepara alla missione come se dovesse affrontare chissà cosa, infatti mi aspettavo un viaggio insidioso, pericoli, morte, e invece bastava parlare con uno dei Sette Re, che oltretutto si trova semplicemente chiudendo gli occhi; troppo facile, anche se sono indubbiamente parole importanti e difficili da esprimere quando il rapporto è così fresco, ma dalle premesse sembrava rischiassero la vita e questa tensione non l'ho percepita.
Con Rose e Annette sembra che l'autrice giochi col lettore: Annette è buona, poi è cattiva, poi è buona, poi di nuovo cattiva... e di nuovo buona. Va bene che non esistono solo il bianco e il nero, però i brutti gesti che compie li ho trovati più rilevanti rispetto alle azioni di bene.

Il colpo di scena finale mi ha spiazzato, mentre l'epilogo che si basa sulla realtà dell'autrice l'ho trovato molto carino.
A proposito dell'autrice, riguardo la scrittura ho notato che i dialoghi sono a volte un po' forzati (sembra di sentire parlare l'autrice piuttosto che i personaggi), e spesso il ritmo della narrazione è spezzato da virgole che racchiudono frasi che spostano l'attenzione su dettagli poco rilevanti.

Facendo una media, il mio giudizio è tre stelle.


2 commenti:

  1. Grazie Valentina, farò tesoro dei tuoi consigli! Unica cosa che specifico: Sì, Jacob può leggere solo nella mente degli umani (viene detto, ad un certo punto del libro) e Rose e Annette non lo sono. ^-^ Black.

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  2. Ah, allora mea culpa, scusami! @_@ Grazie della precisazione: correggo subito ;)

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