lunedì 29 febbraio 2016

Recensione: "Poison Fairies - La Guerra della Discarica" di Luca Tarenzi (Acheron Books)

Carissimi astronauti,
inizio la settimana con una nuova recensione!
Ho finito qualche ora fa di leggere... ;)

Questa è un'altra delle letture che ho scelto per partecipare alla #secretbookchallenge organizzata dal blog My Secret Diary; essendo diventata una sfida parecchio competitiva ho deciso di provare ad aggiungere un'ulteriore lettura, che incredibilmente sono riuscita a ultimare in tempo!
Da regolamento si deve scegliere un libro il cui titolo (o nome dell'autore) inizi con la lettera del mese corrente, così, per Febbraio, oltre a "La Fattoria degli animali" ho letto "Poison Fairies - La Guerra della Discarica", il primo volume della nuova serie di Luca Tarenzi.


Volume 1


Titolo: Poison Fairies - La Guerra della Discarica
Autore: Luca Tarenzi
Editore: Acheron Books
Genere: fantasy
Data di uscita: dicembre 2014
Pagine: 224
Lingua: italiano e inglese
Formato: cartaceo ed ebook
ISBN: 8899216185
Prezzo: 9,80 (cartaceo) 0,99 (ebook)
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
La vita nella discarica è dura, tra il pericolo mortale e onnipresente dei gabbiani, la difficoltà di procacciarsi il cibo e le faide con le altre tribù, come gli spaventosi Boggarts.
Ma Cruna ha deciso che le cose devono cambiare: convince i suoi amici Verderame e Disgelo a rubare la batteria di una macchina, in modo che il suo acido possa fornire energia alla sua gente, visto che l'inverno è alle porte. Come reagirà però il Re Albedo, fratello di Cruna, alla missione non autorizzata? Che cosa sta complottando Waspider, re dei Boggarts? E chi è il misterioso nuovo arrivato, dotato di un Glamour diverso da qualsiasi altro tipo di magia conosciuta?
La Guerra della Discarica è il primo capitolo di una trilogia che descrive la vita delle più feroci creature del mondo: LE FATE!

Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati


Il piccolo mondo mi ha sempre affascinato.
Quand'ero bambina guardavo le formiche e immaginavo le loro avventure in quella piccola realtà: mi chiedevo cosa si provasse a guardare i nostri oggetti così grandi, e al tempo stesso cosa volesse dire riuscire a captare le microscopiche caratteristiche di una foglia, un filo d'erba, o il petalo di un fiore. Forse starete pensando che ho visto troppe volte i film "Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi", "Z la formica" o il più recente (e meraviglioso) "Arietty, il mondo segreto sotto il pavimento", ma se invece siete come me, curiosi di scoprire le possibili avventure del mini-mondo, allora non potete di certo perdervi "Poison Fairies"!

Diversamente da come siamo stati abituati, "Poison Fairies" non vanta una natura incontaminata per ambientazione: proprio come suggerisce il titolo del primo volume, le vicende si svolgono in una discarica, in mezzo ai rifiuti umani, dove trovare una batteria o un cellulare sono eventi unici e rari capaci di sconvolgere l'intera piccola comunità. A parte che questi rifiuti non dovevano essere smaltiti con tanta leggerezza (il messaggio ambientalista è appena accennato e molto sottile da recepire), il problema è che possono essere usati come vere e proprie armi!
Ci troviamo infatti in un mondo fantasy quasi nascosto ai nostri occhi, poiché a parte gli enormi ratti o i terribili gabbiani, le vere protagoniste sono delle creaturine dalle dimensioni ancor più ridotte: le fate!
Questi esseri si sono organizzati in una società di tipo medioevale governata dalla monarchia, e da tempo hanno definito i propri confini territoriali. Gli esseri fatati, infatti, sono divisi in più razze, la cui differenza si nota principalmente dall'aspetto e dalle abilità personali; ognuno di loro possiede il "Glamour", ossia quello che potremo definire come "potere" o "magia", che si può passare temporaneamente a un altro tramite il sangue. Ad ogni modo, come anche la storia umana insegna, quando c'è una diversità c'è anche una lotta, e gli equilibri sono così fragili che nonostante gli accordi firmati la guerra è alle porte, complice la principessa Cruna e i suoi colpi di testa.
Del resto la protagonista è giovane, si affida alle emozioni e non pensa alle conseguenze, cosa che invece tocca a suo fratello il Re Albedo, su cui pesa l'eredità del padre e la responsabilità del regno. Ma anche in lui si nota una certa impreparazione, tanto che sembra più preso dal dare (dure) lezioni alla sorella ribelle e temere la mancanza di rispetto, piuttosto che fermarsi saggiamente a pensare al futuro del suo popolo.

Come potete dunque intuire, il libro presenta la tipica struttura di una trama fantasy: la giovane eroina irresponsabile che deve fare i conti con la portata delle sue azioni, la magia, la guerra, persino un mistero familiare che in questo volume è appena accennato... tuttavia, mi sono resa conto adesso che in questa guerra non è chiaro quali siano le forze del bene e quelle del male! Insomma, in fin dei conti ognuno agisce in base ai propri leciti interessi: la batteria si trovava nel territorio dei Boggarts, quindi Cruna e i suoi amici avrebbero dovuto starne alla larga, poi sì, è anche vero che la tregua da loro firmata è tutta a vantaggio della tribù rivale, ma ormai hanno firmato, i patti sono quelli! Insomma, voglio proprio vedere come si evolverà la vicenda.

Gli aspetti più interessanti, per non dire esilaranti, sono quelli che riguardano gli elementi fantastici: le creature fatate sono intriganti, sia per il loro aspetto particolare sia per i vari poteri di cui dispongono, per non parlare della diversificazione del carattere di ogni personaggio
Le descrizioni che ci aiutano a visualizzare le effettive misure di questi esseri sono geniali e buffe: "Portava una corazza fatta di rondelle di plastica e carapaci d'inserto", "[...] una delle guardie, un Goblin alto e largo di spalle incassato in una corazza di guscio di noce, gli si fece incontro puntando la lancia ricavata da un ago da cucito", e poi ancora, "[---] si ritirò dietro una lattina. - Sono sceso fino al torrente. Non è profondo, cinque o sei centimetri al massimo -. Verderame mandò un sibilo. -basta anche meno per annegarci-", così come mi è piaciuto il nomignolo "Pallide Morti" per i gabbiani; scoprirete il perché già nelle primissime pagine.
Il romanzo, infatti, non è esente da scene di violenza, dolore, e morte. 
Non ci sono molte scene d'azione, ma quando si presentano sono avvincenti e sembra di vederle come in un film, tanto sono abilmente descritte.

Oltre alla guerra e alla morte, l'amicizia è un altro dei temi principali. Non ho potuto fare a meno di affezionarmi a Cruna, Verderame e Disgelo. Quest'ultimo, però, confesso di averlo cominciato ad apprezzare solo verso la fine del romanzo. 
Inaspettato è l'amore omosessuale, accennato con delicatezza e naturalezza.

Un personaggio che mi ha colpito fin dall'inizio è la misteriosa creatura catturata da Argiope dei Boggards (di cui ancora non sappiamo nulla), la figura delle sirene e gli episodi che le riguardano, e infine, la parte mitologica riguardo l'origine di quel (o questo?) mondo.

L'epilogo è uno spassoso invito a leggersi il secondo volume, e dopo tutti questi aspetti positivi verrebbe da dare un cinque stelle, se non fosse che qualcosa mi frena. Forse il fatto che in certi punti ci siano delle scene un po' sottotono, un doveroso riempimento che i dialoghi da soli non riescono a risollevare, ma in compenso ci sono tutte le premesse perché il seguito possa aggiudicarsi il massimo dei voti, magari risolvendo qualcuno dei tanti misteri.
Intanto, vi consiglio di leggere questo primo volume: non è così semplice trovare dei libri altrettanto fantasiosi.


Il voto di Universi Incantati:




 

domenica 28 febbraio 2016

Eleinda: due recensioni positive, gadget, intervista, e i paragoni con i big della letteratura fantasy!

Carissimi astronauti,
da quando sono tornata dal Buk Modena 2016 è aumentato l'interesse verso Eleinda.
Per darvene un'idea, c'è stato un momento, lunedì intorno a mezzogiorno, dove mi son ritrovata a scambiare messaggi con tre persone diverse, e l'oggetto era sempre Eleinda: in due mi hanno proposto un'intervista, e l'altra persona era l'illustratore Dario De Vito che stava dipingendo la prima maglietta dedicata alla serie; un gadget che può darsi estenderemo ai fan, dato che subito dopo la mia commissione ne ha ricevuta un'altra! Quindi saremo già in due a sfoggiare le magliette e le borsette (in tela) di Eleinda!


Rubrica che raggruppa tutte le notizie su di me e le mie opere; un viaggio sulla luna ("pianeta donna" per eccellenza) e ritorno! ;)


Eh sì, oggi su Universi Incantati concedo un po' di spazio a me e a coloro che in questa settimana si sono dedicati a "Eleinda" con altrettanta passione.
Lunedì, infatti, ho ricevuto anche una bellissima e positiva recensione del primo volume della serie, "Eleinda - Una Leggenda dal Futuro", da parte di Christy del blog Un buon libro non finisce mai.
Ho scattato una foto ricordo che la racchiude per intero, ma se non riuscite a visualizzarla bene potete raggiungere il link cliccando direttamente sull'immagine:


La recensione del blog "Un buon libro non finisce mai"


Nel corso della settimana l'illustratore Dario De Vito si è dato un bel po' da fare con la sua arte realizzando delle splendide e uniche magliette e borsette in tela basate sui protagonisti di Eleinda; uniche perché non si tratta di stampe ma di dipinti realizzati a mano
Non ho parole per descrivere quanto siano splendide! Dunque ve le mostro, così troverete voi altri aggettivi con cui definirle ;)


E dopo questa, posso morire felice <3Guardate un po' che CAPOLAVORO ha creato l'illustratore di #Eleinda, Dario De Vito...
Pubblicato da Eleinda su Mercoledì 24 febbraio 2016



Poi venerdì, nel tardo pomeriggio, mi è arrivato un messaggio via e-mail da parte di Barbara del sito L'isola del sapere. Ha scaricato "Eleinda Prequel - La Vita prima della Leggenda" (E' gratis! Maggiori info qui), e scrive che l'ha colpita più di altri due ebook che aveva letto, pertanto mi chiedeva di rispondere a una breve intervista.
Mi ci sono subito dedicata, le ho inviato le risposte in serata, e ieri sera ho ricevuto questa incredibile sorpresa (cliccare sull'immagine per raggiungere il post completo):


La recensione de L'isola del Sapere


Cioè, vi rendete conto di cos'ha scritto? Io penso d'aver perso qualche battito!


Particolare della recensione a cura de L'isola del Sapere


Vi lascio immaginare come mi sono sentita...
E a seguito di queste bellissime parole, appare la mia intervista, che per comodità vi metto a parte:




L'avventura con Eleinda mi sta dando soddisfazioni impensabili, e ne sono incredibilmente felice perché penso a lei 24 ore su 24, giorno e notte, mentre lavoro, cucino, passeggio col cane, mi lavo, pulisco la casa... e pure quando sono in viaggio!
Fa parte di me, ogni giorno di più.
E sono davvero felice che cominci ad appartenere anche a qualcun altro.
Grazie a tutti! :D

sabato 27 febbraio 2016

Recensione: "La Fattoria degli Animali" di George Orwell (Mondadori)

Carissimi astronauti,
come vi avevo accennato l'altro ieri ho delle recensioni da recuperare, quindi eccomi qua!

Questa è la lettura che ho scelto, tra l'altro, per partecipare alla #secretbookchallenge organizzata dal blog My Secret Diary; dovendo scegliere un libro il cui titolo (o nome dell'autore) iniziasse con la lettera del mese corrente, per Febbraio ho colto l'occasione di leggere "la Fattoria degli animali" di George Orwell!




Titolo: La Fattoria degli Animali
Autore: George Orwell
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Mondadori
Genere: Satira politica
Data di pubblicazione: 1947
Formato: cartaceo
ISBN-13: 978-8804492528
Pagine: 140
Prezzo: 10,50 euro
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
Gli animali di una fattoria, stanchi dei continui soprusi degli esseri umani, decidono di ribellarsi e, dopo avere cacciato il proprietario, tentano di creare un nuovo ordine fondato sul concetto utopistico di uguaglianza. Ben presto, tuttavia, emerge tra loro una nuova classe di burocrati, i maiali, che con l'astuzia, la cupidigia e l'egoismo che li contraddistinguono si impongono in modo prepotente e tirannico sugli altri animali più docili e semplici d'animo. L'acuta satira orwelliana verso il totalitarismo è unita in questo apologo a una felicità inventiva e a un'energia stilistica che pongono La fattoria degli animali tra le opere più celebri della narrativa del Novecento.


Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati


Non avevo mai letto le opere di George Orwell prima d'ora.
Ultimamente il destino non ha fatto altro che mettermele davanti agli occhi: tra un paragone di "1984" col mio "Eleinda" (ancora da scoprire perché non l'ho ancora letto), aggiungiamoci il fatto che quest'estate mi sono dedicata alla trilogia "1Q84" di Murakami (che sembra trarre ispirazione dalla quasi omonima opera orwelliana), o che più volte mi è capitato di leggere questo titolo, "La Fattoria degli Animali", che tanto mi dava l'impressione di una favola per bambini perché lo associavo alla celebre canzoncina.
Niente di più sbagliato.
Certo, nella vecchia fattoria (ia-ia-o) c'è l'asinello, la mucca, le capre, il gatto e il cane, e quant'altro, ma le "bestie di zio Tobia" qui si sono ribellate, spinte dal sogno rivoluzionario di un maiale di nome Vecchio Maggiore. Basta infatti arrivare alla pagina n°6 e leggere la prima parola, il modo in cui il maiale si rivolge agli altri animali ("compagni") per capire che questo libro tratta di politica, e di come gli alti ideali condivisibili del comunismo finiscono col trasformarsi nell'esatto opposto, la dittatura totalitaria.
Il fatto è che Vecchio Maggiore diceva il giusto, ma le nuove cariche non tardano a dimenticarsi dei valori quando capiscono che possono avere una razione doppia di cibo rispetto agli altri (soldi) e la gigantesca casa piuttosto che la fredda stalla (comodità). Gli altri animali pendono dalle loro labbra (e questo è il potere) perché, paragonata alla situazione di prima, ossia di quando erano sotto la guida umana, ora stanno meglio; la fattoria è grande, è tutta per loro e possono fare quello che vogliono. O meglio, credono di poterlo fare; pensano di essere liberi ma non lo sono affatto!
Sono sfruttati, e più si va avanti con la lettura, peggio diventa.

Mi ha dato un senso di frustrazione assistere a queste povere bestie che non si rendono conto della realtà delle cose; si lasciano abbindolare dalle parole che la casta dei maiali abilmente sposta, aggiunge e corregge a piacere per stravolgere le regole della comunità, inoltre tendono a dimenticare, a lasciar perdere, o peggio, a giustificare! E se c'è da dare colpa a qualcuno seguono la corrente, proprio come il branco di pecore che non usa il cervello e ripete gli slogan del partito come un ritornello.

L'intero libro è un'evidente metafora: i politici sono i maiali, chi li segue senza pensare con la propria testa è il branco di pecore, poi c'è il cavallo che si fa in quattro per gli ideali e non si rende conto d'essere il più sfruttato. Ma che si tratti di pecore o cavalli, tutti gli altri animali siamo noi; il popolo.
Proprio come Orwell denunciava nel 1947, tuttora noi ci lamentiamo, passiamo tanto tempo a pensare agli ideali e a ciò che non va, ma al tempo stesso non muoviamo un dito per cambiare le cose, probabilmente per paura, e perché tutto sommato ciò che ci circonda non è poi così male.
Perché rischiare la grande incognita del cambiamento quando ancora abbiamo un tetto sotto la testa e un piatto caldo in tavola? Finché non ci rimettiamo noi, ce lo facciamo andare bene; la malasorte tocca sempre a qualcun altro.
La cosa sconvolgente è proprio questa: nel corso della storia ci sono pure le vittime, ma nemmeno questi terribili fatti smuovono le coscienze.
La verità è che in fondo siamo accomodanti, e ciò ormai ci riesce naturale visto quanto siamo bombardati psicologicamente anche dai media che ci trasmettono i continui complotti, gli accordi segreti, i voltagabbana, le raccomandazioni, le mazzette... che dietro ogni azione ci sono sempre altri interessi. Con questa delusione continua cresce l'idea che non ci si può fidare di nessuno.
La perdita della speranza è il primo ostacolo all'azione.

Se sono partita con questa serie di riflessioni è proprio grazie al libro. Le tematiche sono attuali, realistiche; sono la storia umana, passata, presente, e probabilmente anche futura.
Alla fine del libro (dell'edizione Oscar Mondadori) c'è la postfazione di Orwell dal titolo "Libertà di stampa": in questa lettera aperta al lettore, l'autore rivela che il libro si riferisce al totalitarismo della Russia Sovietica di Stalin. La storia de "La Fattoria degli Animali" ricalca fedelmente quanto accaduto sotto il regime, e nella postfazione (che l'autore desiderava fosse un'introduzione all'opera, ma all'epoca non fu pubblicata) denuncia anche la censura britannica nei confronti dell'alleata Russia.
Avendo delle grandi lacune in storia, il libro mi ha spinto anche a fare delle ricerche successive per colmarle, per conoscere ciò che ai tempi della scuola credevo non ci riguardasse più... non tutti i libri lasciano un così profondo segno dentro di noi.

A tratti macabro, a tratti amaramente ironico, si potrebbe comunque considerare questo racconto come una fiaba il cui lieto fine spetta a noi costruire.
Studiato, geniale, con associazioni e trovate brillanti, scorrevole, breve ma intenso; profondamente triste. Tanti sono gli aggettivi che continuerei a spendere per questo libro, ma sono quella malinconia, mista a un senso di compassione, unita a un desiderio di rivalsa che non può trovare espressione se non in questa recensione, fa sì che io non possa premiare quest'opera a pieni voti.
Poveri animali.
Poveri noi.
A volte fa davvero male guardarsi nello specchio di un libro.


Il Voto di Universi Incantati:



venerdì 26 febbraio 2016

Segnalazione steampunk/fantasy: "Vincolo di sangue" (Once Upon a Steam vol. IV) di Alessia Coppola (Dunwich Edizioni)

Cari astronauti,
ho un po' di segnalazioni della Dunwich Edizioni, ma piuttosto che raggrupparle in un unico post preferisco dare a ogni opera il suo spazio.
Comincio dunque con la prima proposta di lettura!


Rubrica dedicata alle segnalazioni
di autori emergenti e case editrici
(per la tua segnalazione, scrivimi)

Continuano le avventure del progetto "Once Upon a Steam", ovvero le favole classiche rivisitate in chiave Steampunk! Questo mese è la volta della prolifica Alessia Coppola.




Titolo: Vincolo di Sangue (Once Upon a Steam – Episodio IV)
Autore: Alessia Coppola
Editore: Dunwich Edizioni
Genere: Steampunk/Fantasy
Data di uscita: 26 febbraio 2016
Pagine: 114
Formato: ebook
Prezzo: 0,99
Link per l'acquisto: amazon


Presentazione del progetto
Steamwood non è un regno da favola. 
È immerso nel vapore e le sue esalazioni nascondono le stelle, 
lasciando intravedere nel cielo soltanto una cupa vastità illuminata da due lune gemelle. 
In un’ambientazione 
a tratti vittoriana e a tratti steampunk, 
si muovono i protagonisti delle novelle della serie, incontrandosi – e scontrandosi – 
sullo sfondo di un universo in bilico tra l’incanto e una minacciosa profezia circa l’arrivo della Stagione dell’Insomnia. 
Il Narratante, una figura misteriosa senza volto né voce, farà da collante alle varie storie, manifestandosi in modi sorprendenti. 
Ogni racconto è la rivisitazione di una fiaba classica, ben conosciuta dai lettori, 
ma che si rivelerà ai loro occhi con nuove sfumature.


Sinossi:
Una mantella rossa si aggira per gli oscuri meandri della Foresta di Steamwood. Rossa come il sangue versato in una battaglia tra il Clan dei Lupi e i Cacciatori. Cappuccetto Rosso è cresciuta ed è divenuta una combattente, erede di una stirpe di cacciatori e portatrice di un segreto. 
Tra lotte, inganni, sortilegi, scelte difficili e infine amore, Beatrix compirà il suo destino e quello dei lupi, designando una nuova era.



Il prigioniero rise, portando la testa indietro. 
«Che ti prende?» domandò lei.
«Lo sapevo che lo avresti sentito.»
«Cosa?»
«Il vincolo.»
«Di cosa parli?»
Minerva urlò e attirò la sua attenzione sulle tre belve che avevano fatto irruzione nelle segrete. Beatrix si sentì allo scoperto e si appiattì alle sbarre. Aveva paura, questa volta. Non portava armi con sé, se non Minerva. Un lupo arricciò il labbro e fili di bava colarono fino al pavimento. I suoi occhi dorati la fissavano.
Gli altri si avvicinarono alla cella e con poderose zampate cercarono di abbatterla. Uno dei due era riuscito a piegarne le sbarre, ma non a scardinare la serratura. 
«Liberami! Così come hai fatto prima con la piuma. Liberami e ti dirò cosa hai avvertito.»
«Non posso aiutare il mio nemico», ringhiò lei.
Il grande lupo nero balzò davanti a lei e soffiò a pochi centimetri dal suo volto. «Noi non siamo tuoi nemici», disse con una voce cavernosa e profonda, tanto da farla sentire smarrita.


L'autrice:
Alessia Coppola è una scrittrice, blogger e illustratrice.
Ha iniziato a pubblicare poesie. Del 2005 è la sua prima pubblicazione Pensieri nel Vento (Kimerik Edizioni), a cui fa seguito nel 2009 Canto di Te (Damiano Edizioni).
Nel 2012 viene alla luce Le Avventure di Billino lo Stregatto (Wip Edizioni);
Nel 2014 firma la sceneggiatura del fanmovie The Crow - Shreds of Memories, proiettato in prima nazionale al Cartoomic di Milano 2015.
Del 2014 è Rebirth - I Tredici Giorni (Dunwich Edizioni) e il prequel del romanzo Soulmates (Dunwich Edizioni).
Dello stesso anno è Tre gemme nello Scrigno (Balsamo-Ragione Edizioni);
Il 2015 è l'anno di Oltre lo Specchio (Edizioni il Ciliegio), Alice from Wonderland (Dunwich Edizioni), Adularia, la trafficante di storie (Edizioni Imperium) e Blue Dream (spin-off di Alice from Wonderland, Dunwich Edizioni).
Il 2016 si apre con Fire Sign. La Portatriice del Krips (Novella in edizione Self Publishing), Eleanor e il Principe delle Ninfee (Edizioni il Ciliegio) e la raccolta per l’infanzia Coccole d’Inchiostro (Edizioni Imperium).
Blog: erelneah.blogspot.it
Sito personale: erelneah.wix.com/acautrice




Cosa ne pensate di questa versione inedita di Cappuccetto Rosso?
Io mi chiedo se si alleerà con i lupi, e quali saranno, in questa occasione, i piani del Narratante, l'emblematica figura dietro tutte le storie di Once Upon a Steam.
Curiosi anche voi?


giovedì 25 febbraio 2016

Recensione: "Deserto Nero" di Andrea Biscaro (Self-Publishing)

Carissimi astronauti,
in questo ultimo periodo ho letto molto, perciò ora è tempo di dedicarmi alle recensioni!
Comincio oggi scrivendovi la mia opinione su "Deserto Nero", una raccolta di racconti di Andrea Biscaro in edizione limitata; per acquistarla, infatti, occorre contattare direttamente l'autore all'indirizzo e-mail che trovate nella scheda del libro poco dopo l'immagine di copertina.

Questa è la lettura che ho scelto, tra l'altro, per partecipare alla sfida di Febbraio de Le Parole Segrete di Gaia, che infatti prevedeva di leggere una raccolta di racconti.




Titolo: Deserto Nero
Autore: Andrea Biscaro
Editore: Self-publishing
Genere: Raccolta di racconti noir
Data di pubblicazione: raggiunta la quota di minimo 50 prenotazioni
Formato: ebook
Prezzo: 15 euro
Link per l'acquisto: ordinabile tramite e-mail all'indirizzo ufficiostampaseconda@libero.it


Sinossi:
Cinque. Come le dita di una mano, come le punte di un pentacolo. Un viaggio nelle tenebre della nostra coscienza attraverso 5 racconti di nero splendore.
Cosa succede se l'irrazionale irrompe di colpo nella vita di un cinico, scettico miscredente? (“Post mortem”)
Un famoso scrittore torna nei luoghi della propria infanzia con la speranza di rincontrare poesia e giovinezza: ci riuscirà? (“L'albero”)
Tutto è finito: il mondo, l'umanità, il pensiero. Resta solo una sterminata landa, cupa e desolata. O forse no? (“Deserto nero”)
Cosa nasconde quel tale alla panchina del primo binario? Perché ha tanta fretta di partire? (“Binario 1”)
Una donna bellissima passa sempre alla stessa ora nell'estate torrida della città deserta. Chi è realmente? (“Lilith”)


Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati


Mi piacciono i romanzi, ma trovo particolarmente gustose anche le raccolte di racconti, specie quando le storie hanno sapori così diversi e variegati, e sanno catapultare da una dimensione all'altra con leggerezza e immediatezza
Proprio come un buon antipasto, questa raccolta ci da un assaggio della versatilità di Andrea Biscaro  e la sua straordinaria capacità d'interpretare (visto che scrive in prima persona) un personaggio e poi un altro, per un totale di cinque protagonisti che hanno in comune solo l'essere uomini. 

Sono le storie di cinque personaggi molto diversi, ognuno con un proprio stato d'animo che persino nello spazio di un racconto di sole sei pagine si evolve; nel contempo, scopriamo infatti anche il loro vissuto. 
L'autore sintetizza il passato dei protagonisti, ma non si tratta di un semplice riassunto perché lo stile con cui scrive è così diretto e confidenziale che subito coinvolge in tutte le storie, nessuna esclusa, scatenando nel lettore gli stessi stati d'animo dei protagonisti. 

Ogni racconto è pervaso da emozioni che coinvolgono congiuntamente protagonista e lettore: il senso d'abbandono, la disillusione e poi la speranza ne "Post Mortem"; la malinconica nostalgia ne "L'albero"; la desolazione, il vuoto interiore e l'inquietudine ne "Deserto Nero"; la tensione e l'intrigante mistero in "Binario 1" e infine, la tensione, stavolta sessuale, nel racconto "Lilith".
Come preannunciato, però, in ogni racconto l'emozione generata subisce una trasformazione, talvolta improvvisa ("L'albero", "Deserto Nero", "Binario 1") altre volte graduale ("Post Mortem" e "Lilith"), il che coincide anche con la lunghezza del racconto (i primi tre citati sono i più brevi; i secondi sono quelli più lunghi).

Un altro fattore che mi ha colpito di questa raccolta è che pur appartenendo al genere noir si possono notare altre sfumature: c'è la spiritualità, la magia, l'amore (sia maturo sia giovanile), l'avventura, il thriller, il mistero, la passione e l'erotismo. Quest'ultimo è piuttosto spinto, per cui quasi ci si stupisce che l'autore di "Lilith" e "Post Mortem" sia lo stesso: da una parte, la donna è un oggetto sessuale, dall'altra, la donna è un punto di riferimento essenziale nella vita di un uomo. Tuttavia, a entrambe le figure tocca un simile destino.

Tra dolce poesia, amarezza e addirittura disgusto, si nota anche la caratteristica morale delle fiabe, chiaramente destinata a un pubblico adulto, sia per le scene sia per i contenuti.

Non sono sicura che porre "Lilith" a chiudere la raccolta sia la scelta più azzeccata (qui il motivo del sopracitato "disgusto"!), non tanto per il linguaggio esplicito quanto per la pesantezza delle scene che rischiano (come nel mio caso) di portare via tutto il piacere della lettura. 
"Post Mortem" e "L'albero" sono straordinari e poetici, "Deserto Nero" e "Binario 1" sono intriganti e amari, un po' come "Lilith" certo, ma quest'ultimo alla fine mi suscita un sentimento di rivalsa che in ogni caso non mi da piena soddisfazione... ero comunque nei (sudici) panni del protagonista! Non dico di cambiare il finale del racconto, tutt'altro; penso che sia perfetto così. Però, per me che ha un certo peso il finale di un libro, non mi è piaciuto essere lasciata con le emozioni scatenate da "Lilith". Al tempo stesso non saprei dire quale degli altri racconti sia meglio usare come dulcis in fundo, perché, dopotutto, il lieto fine qui non c'è per nessuno o quasi! Forse con "L'albero", ma il suo significato è sospeso nelle parole non dette... non mi resta che chiedere all'autore di aggiungere un'altra storia, anche se suona un po' come una scusa!

In conclusione, il libro "Deserto Nero" si compone di racconti leggeri e veloci che al tempo stesso possono vantarsi d'essere ricchi e profondi. 
Come se si trattasse di stuzzichini, dopo aver letto questa raccolta viene proprio voglia di leggerne altre...



Il Voto di Universi Incantati:




mercoledì 24 febbraio 2016

Segnalazione libri fantasy: "Il Giglio Nordico" (Temperino Rosso Edizioni) e "La Via del Richiamo" (Lettere Animate) di Alessandra Toti

Cari astronauti,
oggi torna la rubrica delle segnalazioni con un doppio avvistamento riguardo al genere preferito di questo spazio: il fantastico!


Rubrica dedicata alle segnalazioni
di autori emergenti e case editrici
(per la tua segnalazione, scrivimi)

Quelli che vi sto per presentare sono due opere di genere fantasy e young adult, entrambi scritti dalla stessa autrice ma pubblicati da due editori diversi; le storie sono infatti indipendenti l'una dall'altra, pur avendo degli elementi comuni.




Titolo: Il Giglio Nordico
Autrice: Alessandra Toti
Editore: Temperino rosso edizioni
Genere: Fantasy Young Adult
Data di pubblicazione: aprile 2015
Pagine: 264
Formato: cartaceo / ebook
ISBN-10: 8898894317
ASIN: B00WQBF9FW
Prezzo: euro 20 (cartaceo) / 4,99 (ebook)
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
Artemisia è una ragazza di venticinque anni, insoddisfatta della sua esistenza: ha poche amiche, i genitori vivono in un altra città, è single e non ha mai avuto grandi esperienze. Vive sola a Sarnico, un piccolo paese della provincia di Bergamo che lei definisce vuoto e monotono, dove la gente si affolla soltanto nel week end e nelle stagioni calde. Scoprirà grazie al suo intuito che la sua datrice di lavoro, nonchè migliore amica, Lisa Amaya, è una Janara: una strega dedita ai culti della dea Diana, praticante di magia bianca. In particolare la sua vita subirà un repentino mutamento quando casualmente conoscerà il misterioso Roy…

Quando la fantasia travalica la ragione, 
lo fa spesso suscitando sensazioni intrise sia di leggerezza che di fantastiche magie, 
molto prossime a mondi impossibili. 
Tuttavia in questo romanzo la fantasia non si limita a essere una descrizione fantastica, 
perché si dimostra in grado di aprire la porta al desiderio di superare i propri limiti. 
La storia che qui è raccontata non è dunque solo una bella storia, 
o se vogliamo una bella illusione, 
ma un modo per guarire dai propri mali, 
quelli che spesso si annidano dentro di noi. 
La magia racchiusa in questo libro non è più dunque solo una chimera, 
perché ha la capacità di creare un mondo prodigioso, 
quello che tramite l'amore sa curare gli uomini dalla loro tristezza.






Titolo: La via del Richiamo
Autrice: Alessandra Toti
Editore: Lettere Animate
Genere: Fantasy Young Adult
Data di pubblicazione: febbraio 2016
Pagine: 314
Formato: ebook
ASIN: B01BLYJX1U
Prezzo: 1,49
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
Astrid è certa che la sua esistenza non abbia una minima ragione: si sente una nullità, pensa di non avere un futuro e invidia la sua amica Ginger che ritiene avere una vita che sembra completa. Eppure non immagina quanto il cambiamento possa essere vicino, nascosto negli occhi di un giovane dall’aspetto di un normale trentenne, Connor. Astrid non sa chi sia, non l’ha mai visto, ma dal primo incrocio di sguardi sentirà una sorta di attrazione e timore reverenziale verso di lui. Quando Astrid scoprirà la sua identità sarà per lei il momento di fare delle scelte, e sarà obbligata ad affrontare il misterioso Leopardo del Crepuscolo…




Due protagoniste femminili solitarie e tristi, insoddisfatte della propria vita; la risposta sarà ancora una volta nell'amore?
E voi cosa ne pensate, carissimi?
C'è una storia che vi intriga di più o vi attirano entrambe? Dite la vostra!




martedì 23 febbraio 2016

Buk Modena 2016: il reportage!

Carissimi astronauti.
come sempre, dopo la partecipazione a un evento che ha a che fare con i libri, non posso fare a meno di tornare in questo spazio per raccontarvi la mia avventura!


Rubrica dedicata a incontri, presentazioni, eventi letterari ecc.
Non sono un'aliena, ma sicuramente un po' alienata XD


Sabato 20 e domenica 21 febbraio si è tenuto il Buk Modena 2016, il Festival della Piccola e Media Editoria
Quella di quest'anno è stata la nona edizione, ma per me era la prima volta in questa fiera, comoda da raggiungere perché dalla stazione al Foro Boario è sufficiente una camminata di quindici minuti, (passando dal lato del parco abbiamo visitato l'affollato mercatino della domenica), l'ingresso è libero e gratuito, e sono rimasta piacevolmente colpita anche dall'ambiente raccolto ma che al tempo stesso offre una certa varietà con le sue quattro sale per gli incontri letterari


L'ingresso al Buk Modena

Di certo non serve una mappa per orientarsi: c'è la corsia centrale dalla quale si sviluppano altre piccole diramazioni che portano a strade senza uscita, o che si allungano fino a ritornare al corridoio centrale, sempre il più affollato. In ogni caso, l'esposizione domina ogni ambiente, ma c'è anche un piccolo bookshop, una mostra, che quest'anno era riservata alla "Sudden hush" di Idoutore (i cui disegni sono popolati da animali fantastici e immagini oniriche) e le già citate sale per gli incontri con l'autore, le presentazioni, gli approfondimenti di vario genere e le tavole rotonde. 
La novità di quest'anno era lo spazio BUKids, con incontri dedicati ai più piccoli tra favole e laboratori: il programma copriva le intere 48 ore del festival!

100 case editrici indipendenti italiane, 60 incontri e due ospiti speciali: Mélanie Chappuis e Marie-Christine Horn a rappresentare la letteratura svizzera in una conferenza tenuta dalla conduttrice di Sky TG24 Raffaella Cesaroni.
Al Festival c'era spazio anche per la musica, con Manu LJ, cantante e produttrice della dance internazionale che ha tenuto un incontro con alcuni dei rappresentanti dell'industria discografica italiana sul futuro della musica, e l'anteprima del film documentario "Tra le onde nel cielo", scritto e diretto da Francesco Zarzana, prodotto da Buk Festival e Progettarte, che racconta la tragedia aerea accaduta il 28 gennaio 1966 in cui hanno perso la vita tutti i passeggeri mentre l'aereo era in fase d'atterraggio all'aeroporto di Brema.

Ma le mie attenzioni, dato che ero in visita solo un giorno, la domenica, si sono riservate a loro, i protagonisti assoluti: gli editori e i libri!


Flusso di visitatori!

Tra editori che già conoscevo e nuove scoperte, mi ha colpito la varietà di generi: libri per bambini e ragazzi, libri di cucina, esoterici, gialli, horror, poesie, storie vere, classici per cui sono decaduti i diritti, oppure i grandi e noti autori con opere meno conosciute. Poi, una massiccia invasione del genere fantastico, fantasy in particolare!
Numerosi anche i libri presentati al Premio Strega, evidente segno che anche i piccoli/medio editori sanno proporre opere di qualità.
Ho notato anche la cura della grafica: copertine accattivanti, libri dal formato tascabile contro grossi e spessi volumi, idee originali come le tovagliette da cucina che replicano, nella forma del fumetto, le scene clou di classici come "Dracula" o "Moby Dick" (Bel-Ami Edizioni), e i "libri a sorpresa", con la copertina nascosta, taluni con qualche indizio sopra, proposti come appuntamento al buio, o camuffati dentro celebri confezioni (Satellite Libri).


Libri a sorpresa!

Per i piccoli e medi editori è tanta la voglia di emergere e farsi conoscere; in questo Festival sembra che ciò sia finalmente possibile, vista l'assenza dei colossi dell'editoria italiana. Così, mi sono imbattuta in editori che silenziosi osservavano i visitatori fermarsi a guardare i loro libri, e altri che, invece, appena passavi ti lasciavano in mano un libro che non potevi fare a meno di prendere al volo, e attaccavano bottone dicendo: "lo conosci questo?" dopodiché seguiva un rapido sunto della trama; in base alla tua risposta avvaloravano il libro in questione o ti proponevano qualcos'altro del loro catalogo.
Alcuni degli editori lasciavano i propri autori in pole position (A.car Edizioni) attrezzati con volantini o cartoline riportanti la trama e l'immagine della copertina.

Non solo editori; anche gli autori si erano infatti organizzati!
E in questa occasione ho scoperto "S.E.U." ovvero gli Scrittori Emergenti Uniti. Si tratta di un'associazione culturale no profit che riunisce tutti gli autori, che siano self o che abbiano pubblicato con un editore, in un'unica vetrina, sia online nel sito web, sia offline durante eventi come quello del Buk Modena. Associarsi costa 15 euro all'anno (per un autore, altrimenti ci si può associare come lettori, professionisti, o persino editori, e la quota varia a seconda del ruolo) ma la partecipazione alle fiere sembra implicare un ulteriore versamento; mi sto informando e appena ne saprò di più vi informerò ;)


Alcuni libri degli Scrittori Emergenti Uniti

Vorrei potervi dire che ho fatto lo stesso, che mi ero organizzata con volantini eccetera, che mi sono messa davanti al banco della casa editrice e ho iniziato a propormi anch'io dicendo: "sono l'autrice di questo libro!", ma ecco, vi mentirei!
Purtroppo non mi riesce.
E dire che di lavoro faccio proprio i mercati in piazza... ma vendere un cuscino è molto diverso rispetto a vendere una creaturina che è nata nell'intimità di una stanza, a cui ho affidato tutti i miei pensieri e ho aperto il mio cuore. 
Mostrarla mi fa sentire un po'... vulnerabile.
Il libro che ho scritto non è un oggetto che compro e poi rivendo, ma un qualcosa prodotto da me e che racchiude una parte profonda della mia essenza. Sento il bisogno di farmi conoscere, ma al tempo stesso dover espormi "fisicamente" e a tu per tu mi riesce difficile. Del resto sono del segno del cancro, e tendo un po' a rinchiudermi nel mio confortante "guscio". 
Riuscirò prima o poi a sbloccarmi, eh! 
Intanto, il mio obiettivo per questa fiera era di esserci, che ci fosse "Eleinda", ed era l'occasione giusta per incontrare lo staff della casa editrice. 
Non solo: ho conosciuto la squisita editor Tina Cancilleri, che non è la mia editor personale, ma sapendo che anche lei ha letto la serie le ho chiesto cosa ne pensava, sinceramente, e il lungo discorso che ha fatto mi ha lasciato a bocca aperta! Riflessioni sul legame tra il drago e la ragazza, su quel bisogno umano di sentirsi parte di qualcuno perché altrimenti ci si sente incompleti, la sofferenza fisica di quando l'altro non c'è, poi l'eterna lotta tra il bene e il male che si riflette anche sui personaggi secondari, il significato del nome "Indaco" per il drago, poiché è un colore di una specifica sfumatura... insomma, ha notato tante di quelle cose che le ho detto: "Ma se vieni tu a fare le mie presentazioni?" XD (e mio marito: "mi ha fatto venir voglia di comprarlo!" XD)
In sostanza, ho passato tanto tempo a chiacchierare, e più che dedicarmi alla vendita di "Eleinda" mi sono dedicata al lato umano, ossia a conoscere lo staff scambiandoci esperienze e storie di vita vissuta.

Il gran numero di visitatori apparso nel pomeriggio che rendeva difficile il passaggio (e non solo nella corsia principale) e la notizia che sono state registrate 25 mila presenze nelle due giornate del Festival sono buoni risultati per un evento di nicchia che oltretutto avviene nella quasi totale assenza di sponsor, ma non posso fare a meno di provare un po' di amarezza se penso che nella pausa pranzo, io e mio marito siamo andati in un ristorante poco distante dove i titolari nemmeno sapevano che ci fosse un evento simile nella loro città. E dire che il Buk Modena fa parte della rete Le Città del Libro del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e nel 2015 è stato insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica!
Mi sarei aspettata anche più attività su Twitter, con un uso più comune dell'hashtag #BukModena e #Buk2016 ma ho visto poco movimento.
Le cose sono due: o nel nostro paese c'è comunque, e in generale, una scarsa attenzione per gli eventi culturali, o l'assenza delle major dell'editoria fa sì che eventi come questi passino in secondo piano rispetto ad altri.

Ma in fondo, poco importa.
Perché in ogni tavolino c'era un editore e un autore che sorridevano per l'opportunità che il Buk Modena offre alle nostre piccole realtà.
E io sono fiera di farne parte :)
Grazie!

Souvenir dal Buk Modena: i due volumi di "Eleinda", il segnalibro e l'opuscolo Buk 2016!



domenica 21 febbraio 2016

Segnalazione libro per bambini: "Alla Carica" di Cristina Hueller (EdiGiò)

Carissimi astronauti,
oggi sono al Buk Modena con "Eleinda 2", ma questo post era già stato programmato giorni fa perché il blog non si fermasse neanche per un giorno!
Ecco dunque che vi propongo una nuova segnalazione.
Diamo il via alla rubrica dedicata!


Rubrica dedicata alle segnalazioni
di autori emergenti e case editrici
(per la tua segnalazione, scrivimi)

L'avvistamento di oggi riguarda un libro perfetto per i bambini, ma adatto anche agli adulti; tra l'altro l'autrice ha deciso di devolvere l'intero ricavato delle vendite all'Associazione Peter Pan - Alto Adige, bambini con un tumore.




Titolo: Alla Carica
Autrice: Cristina Hueller
Editore: EdiGiò
Collana: I castori
Data di pubblicazione: agosto 2014
ISBN: 978-8862055505
Pagine: 220
Formato: cartaceo
Prezzo: 10,00 euro
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
11 Febbraio 2012.
Evviva!!! Finalmente dopo quattro figlie femmine, è arrivato in casa Olimpis il tanto atteso figlio maschio e papà Ulderico è al settimo cielo.

11 Febbraio 2028. Carlotta, Clotilde, Clelia e Caterina, insieme ai genitori, festeggiano il compleanno del fratello Fortunato. Intanto alla Smanettatech loschi individui tramano nell'ombra: vogliono rendere schiavi del mondo virtuale milioni di bambini e ragazzi.Chi riuscirà a salvarli?



All'interno della biblioteca regnava il caos assoluto. Draghi e principesse facevano il girotondo, lupi e streghette ballavano la quadriglia, giullari e re mangiavano lecca lecca zuccherati, ranocchi e marchesi sgranocchiavano liquirizia, alcune fate dai capelli argentati giocavano a scacchi con mastro Geppetto, un coniglio bianco brindava con un grosso leone. Folletti, gnomi, caprette e sirene ascoltavano divertiti il racconto di un caimano.
Insomma una festa in piena regola con una miriade di personaggi strampalati.
In ogni angolo della biblioteca e sui lunghi tavoli di lettura stavano centinaia di libri aperti.
Se la povera Beatrice, bibliotecaria meticolosa e ordinata, avesse visto quel disordine, nella sua biblioteca, sarebbe sicuramente svenuta.
«Un momento di silenzio, popolo della  fantasia – tuonò una voce imperiosa – sono tornati, missione compiuta!»


L'autrice:
Cristina Hueller, nata a Bolzano, vive in Trentino, in un minuscolo paese della val di Non.  Le passeggiate con Cody, l'inseparabile amico a quattro zampe nel verde dei boschi incantati, sono fonte di ispirazione per le sue storie.
Scrive soprattutto d'inverno quando, nel tepore della sua casa, le idee "raccolte" nei mesi più caldi, si trasformano in parole.
Ha scritto il romanzo per adulti "La bambola di pezza", edito da Youcanprint e disponibile anche in formato ebook.
Nel 2014 è uscito il suo romanzo per ragazzi "Alla carica", edito da Edigiò. Una storia dove i libri di fantasia e i personaggi che li popolano sono in grave pericolo e solo se qualcuno continuerà a credere in loro potranno salvarsi.
Laureata in pedagogia, ex insegnante, Cristina Hueller, svolge  oggi  il mestiere più bello del mondo, quello della nonna.




Tra favola e realtà; proprio il genere di storie che piace a me!
Poi questo libro è dedicato a dei bambini in particolare; acquistandolo si compie una buona azione.
Che ne dite?
Se avete figli, nipoti, cugini o giovani amici, regalategli questo libro; farete sorridere anche chi sta affrontando, così giovane, delle grandi e difficili prove...



sabato 20 febbraio 2016

Concorso gratuito per romanzi brevi inediti! In premio la pubblicazione con Antipodes Casa Editrice

Buon sabato, carissimi astronauti!
oggi ho acquistato i biglietti del treno per il Buk Modena, e domani raggiungerò "Eleinda 2" allo stand dell'Editore.
Se anche voi sognate la pubblicazione e avete un romanzo inedito nel cassetto, vi segnalo quest'opportunità; la partecipazione è gratuita!

Rubrica dedicata ai concorsi per scrittori/illustratori 
che desiderano emergere!


Concorso Letterario "Trizzi di Pensieri"


L’idea di creare un premio letterario che sia centrato sulla Valle del Triona e sui paesi che ne fanno parte, autentici gioielli nascosti all’interno di quel meraviglioso scrigno che è la Sicilia, nasce dalla volontà di valorizzare gli aspetti storici, monumentali, paesaggistici etc. per sottolineare che tali luoghi possono essere scenario di vicende narrative accattivanti, i cui personaggi siano impregnati della sicilianitudine cara a Sciascia ma nel contempo aperti al mondo secondo il vissuto odierno.
Poiché l’intreccio romanzesco e la trama della narrazione sono gli elementi fondamentali sui quali si basa questo assunto, è evidente che il titolo non può che essere “Trizzi di pinseri”, nel senso figurativo dell’ordito che mescola le storie e chi le vive per raccontare e far vivere la vicenda in modo empatico, partecipativo ed entusiasta.

La “Satyr” indice la Prima Edizione del Concorso letterario "Trizzi di pinseri" per romanzi brevi a partecipazione gratuita con pubblicazione finale dell'opera selezionata ad opera della Casa Editrice Antipodes di Palermo. Il concorso è finalizzato alla pubblicazione di opere inedite di narrativa scritte in lingua italiana dei generi di seguito specificati. Ai partecipanti è richiesto un testo originale, accattivante, dallo stile moderno e scorrevole, in cui prendano forma ambienti, personaggi, avventure ed atmosfere tipiche dei generi richiesti. Sarà criterio preferenziale per l’individuazione dei vincitori l’originalità delle trame, la caratterizzazione dei personaggi e la capacità descrittiva delle ambientazioni.
Per partecipare al concorso "Trizzi di pinseri", inviate le Vostre opere inedite entro e non oltre il giorno 15.06.2016 e attenetevi scrupolosamente al regolamento sotto riportato.




Regolamento:

Art. 1: Le opere dovranno essere inedite cioè mai pubblicate a mezzo cartaceo né digitale, né mai apparse integralmente o parzialmente online su blog/forum e di lunghezza non inferiore alle 120.000 battute e non superiore alle 400.000 battute spazi inclusi. È possibile partecipare con una sola opera. La partecipazione al concorso è libera e gratuita.

Art. 2: I racconti devono essere scritti in font Times New Roman dimensione 12, e inviati via mail all’indirizzo trizzidipinseri@gmail.com in un file .doc o .docx. L’oggetto della mail deve essere rigorosamente PARTECIPAZIONE CONCORSO “Trizzi di pinseri". Le opere inviate via mail dovranno essere accompagnate da un altro documento firmato in originale e scansionato contenente le generalità complete dell'autore (nome, cognome, indirizzo completo, email, numero di telefono) e la seguente dicitura: “Il sottoscritto [nome e cognome] dichiara: di essere l’autore dell’elaborato presentato a concorso; che l’opera presentata è inedita (vedi Art.1 del presente bando); di aver preso visione del bando integrale del concorso e che ne accetta le condizioni. Il/la sottoscritto/a fornisce il consenso al trattamento dei dati personali. DATA e FIRMA” Il mancato invio del suddetto documento o l'assenza della firma costituiscono esclusione dal concorso.

Art. 3: Il termine ultimo per partecipare al concorso è fissato al 15.06.2016. Farà fede la data di ricezione della mail d'iscrizione.

Selezione delle opere e giuria

Art. 4: La Giuria sarà composta da rappresentanti della cultura bisacquinese e loro invitati nonché da un rappresentante della Casa Editrice Antipodes che selezionerà, tra tutte le opere pervenute, n°1 romanzo che sarà pubblicato su supporto cartaceo (sistema di stampa print on demand). I romanzi dovranno necessariamente rientrare nei seguenti generi:
formazione/attualità
fantasy
giallo
storico
storie per ragazzi
Oggetto imprescindibile della narrazione dovrà essere la realtà siciliana, meglio se imperniata sulle cittadine della Valle del Triona. Le decisioni della Giuria sono inappellabili.

Premi

Art. 5: L'autore selezionato sottoscriverà un regolare contratto di pubblicazione della durata di 2 anni e riceverà GRATUITAMENTE tre copie del volume. Al vincitore verrà corrisposta una percentuale del 20% (venti per cento) sul prezzo di copertina, delle copie effettivamente vendute tramite il sito www.antipodes.it e del 5% (cinque per cento) sul prezzo di copertina, delle copie effettivamente vendute tramite terzi (librerie e siti specializzati), al netto delle rese. L'Autore percepirà altresì il 30% dei ricavi da eventuale cessione dei diritti per trasposizioni cinematografiche, fiction, ecc. L'opera selezionata verrà inclusa nel catalogo della casa Editrice Antipodes s.a.s. e sarà disponibile sul sito www.antipodes.it e sui principali store on line, e verrà pubblicizzata su social network, forum e blog specializzati. L'autore dell'opera selezionata riceverà comunicazione tramite mail entro il 1 agosto 2016.

Condizioni ulteriori

Art. 6: La partecipazione al concorso "Trizzi di pinseri" implica l’automatica accettazione del presente bando. La mancanza di una delle condizioni che regolano la validità dell’iscrizione determina l’esclusione dalla partecipazione al concorso.

Art. 7: Tutela dei dati personali: Ai sensi della legge 31.12.96, n. 675 “Tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali” la segreteria organizzativa dichiara che il trattamento dei dati dei partecipanti al concorso è finalizzato unicamente alla gestione del concorso; dichiara che con l'invio dei materiali letterari partecipanti al concorso l'interessato acconsente al trattamento dei dati personali; dichiara inoltre che l'autore può richiedere la cancellazione, la rettifica o l'aggiornamento dei propri dati rivolgendosi alla segreteria del concorso.

Per info :
trizzidipinseri@gmail.com
http://www.satyr.it/




Cosa ne dite, carissimi: parteciperete?
Se sì, esprimete il vostro desiderio: vi auguro di raggiungere la vostra stella!


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