martedì 30 agosto 2016

Domino Letterario #2: Recensione "Amore Obliquo" di Maria Teresa Casella

Carissimi astronauti,
questo è il secondo mese che partecipo all'iniziativa Domino Letterario, e sono la prima per quanto riguarda la giornata di oggi!




L'iniziativa s'ispira al classico gioco del domino, con la differenza che le tessere sono costituite dai libri. Ogni mese ci si organizza per un massimo di 20 blog partecipanti dove ognuno sceglie un libro da recensire, a patto che sia in qualche modo attinente al libro scelto dal precedente partecipante (l'ordine corrisponde all'ordine delle adesioni; chi primo risponde, prima comincia, a partire dal 26 del mese). L'accostamento può essere fatto per autore, casa editrice, genere, colore della cover o altri elementi della copertina, insomma, la scelta è ampia e aperta, così che ognuno può leggere ciò che vuole.

Questo mese mi collego alla scelta di Sara Boniperti del blog Diario di un sogno, quindi, dal libro "Il salone dell'amore" di Anna Jansson prendo la parola "amore" e propongo questa tessera-libro: "Amore obliquo" di Maria Teresa Casella! :)




Titolo: Amore Obliquo
Autrice: Maria Teresa Casella
Editore: Self-Publishing
Genere: Thriller psicologico
Data di pubblicazione: novembre 2015
Formato: ebook
ASIN: B017GMYOMY
Pagine: 254
Prezzo: 2,49 euro
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
Umberto Capasso è un giornalista, un tipo tranquillo che non ama le complicazioni. Linda Brandi è una ragazza taciturna, ambigua e molto, molto complicata. Non sembrano fatti uno per l'altra, eppure la coppia per un po' funziona. I ruoli sono ben distinti: lei fragile, sfuggente e sensuale, lui che preso al laccio la rincorre, la conforta, la spalleggia. Per amore, lui sopporta tutto. O quasi. Sopporta fino a quando una remota ipotesi si trasforma in un dubbio inquietante. Il sospetto incrina il rapporto, i due si allontanano. Nel momento peggiore della crisi interviene il fratello maggiore di Linda, Alex, amico di Umberto dai tempi del liceo, ma è un giudice parziale, in più rende conto a Monica, una fidanzata scomoda. Monica soffre a vedere Alex succube della sorella e una sera si confida con Umberto, lo mette in guardia: Linda non è quella che sembra, c’è da aver paura. Umberto non le crede, vuole aiutare Linda che sta male, perciò si rivolge a Francesca Maffei, la psichiatra che un tempo curava la ragazza. Dall’incontro tra Umberto e la Maffei, gli eventi precipitano svelando una precisa strategia d’azione. Amore obliquo è un romanzo estremo, la cruda analisi di una passione torbida e struggente.


L'autrice:
Maria Teresa Casella, anche nota come Theresa Melville, si diploma in Scienze della comunicazione dopo la maturità classica. Esordisce nel giornalismo sportivo e di costume. Lavora come copywriter per diverse agenzie di pubblicità, successivamente cura l’Ufficio Stampa e le Pubbliche Relazioni di aziende multinazionali. Dal 1987, sotto pseudonimo, inizia a pubblicare romanzi rosa ed erotici con diverse case editrici, tra cui la Curcio. Svolge incarichi come ghostwriter. Nel 1996 pubblica per Mondadori Anima prigioniera, il primo romance storico che firma “Theresa Melville”, pseudonimo caratteristico dell’ampia produzione nelle collane da edicola Mondadori. Dal 2010, parallelamente al romance, si dedica al genere noir firmandosi con il suo vero nome. Amore Obliquo, romanzo noir, esce nella prima versione nel 2011 pubblicato da Emmabooks. Dal 2011 al 2013 collabora con la rivista Romance Magazine, Ed. Delos, come curatrice della rubrica “Consigli di scrittura”. Dal giugno 2013 al marzo 2014 dirige la collana di narrativa Fleurs, Mezzotints Ebook. Ha pubblicato narrativa con Mondadori, Curcio, Carocci, Emmabooks, MilanoNeraEbook, Fanucci Leggereditore, Delos e in auto-pubblicazione. È una delle socie fondatrici di EWWA, European Writing Women Association, l’associazione che riunisce scrittrici, giornaliste, sceneggiatrici e in generale donne che operano nel settore della Scrittura, istituita a Roma nel settembre del 2013.


Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati

Ho letto questo libro tutto d'un fiato: freneticamente di giorno, ansiosamente la sera, tanto che era difficile che mi addormentassi serenamente e anzi, mi risvegliavo dopo qualche minuto tra immagini torbide e incubi terrificanti! Non riuscivo a smettere di leggere, ossessionata quanto i protagonisti a scoprire i loro oscuri e profondi segreti, e ho adorato questo libro fin dalle prime pagine proprio per il coinvolgimento che riesce a creare, anche se ciò significa immergersi in un'atmosfera inquieta, ambigua, violenta, malata e tormentata.
Una lettura "forte" e dai temi crudi e pesanti, tuttavia godibile, specie per i lettori curiosi come la sottoscritta che tentano d'indovinare gli sviluppi della trama, qui assolutamente imprevedibili.

Il libro si apre con un incipit potente e azzeccatissimo, narrato in prima persona: è la voce di Umberto, chiuso in carcere con un'agenda tra le mani; l'ha rubata a Linda, e accenna che se avesse letto prima il suo diario "forse le cose sarebbero andate in modo diverso". E' così che la trama si tuffa nel passato per ripercorrere gradualmente gli eventi, snodandosi, al contempo, tra le attuali emozioni di Umberto e la sua vita in carcere, e il vissuto di Linda che emerge dalle pagine della sua agenda assieme alle sue perversioni; di tanto in tanto, la trama ci riporta, come in un racconto in terza persona, anche gli eventi che coinvolgono altri personaggi come la psichiatra Francesca.

L'originalità della storia è che qui la vittima è un uomo, mentre la carnefice è una donna: Linda è la peggiore degli stalker travestita da ragazza fragile e innocente; fino all'ultimo la sua personalità si regge in perfetto equilibrio tra genio e follia, difficile da etichettare.
Linda è infatti il personaggio che più di tutti mi ha colpito per la sua complessità: giudicarla "malata" sarebbe sbrigativo e riduttivo. E' come se la sua mente fosse costantemente lucida, per cui ciò che fa non è mai dato al caso, e le sue idee, pur se contorte, hanno una logica, anche se estrema.
Linda è una ragazza che, come dice il testo, non risponde alle emozioni: talvolta spettatrice, altre attrice e altre ancora regista, in ogni caso è sempre impassibile, come se non avesse un cuore. Senza emozioni e con una mente fredda, l'unica cosa che le rimane per rapportarsi agli altri è il corpo. Ed è qui che il romanzo si tinge, oltre che di giallo, del rosso dell'erotico.



Le persone non dovrebbero aver bisogno di gridare per far vedere che esistono; dovrebbero semplicemente esprimere i propri bisogni, ma questo non basta mai. E allora vedi, avevo ragione: le parole non servono.
Toccarsi, assaggiarsi, conoscersi attraverso il piacere e il dolore,
queste sono le uniche esperienze significative.






Le scene memorabili sono proprio quelle che riguardano il comportamento di Linda, a partire dall'evento che la riguarda da bambina (e a quella sua non-azione che la rende comunque responsabile), alle iniziative inaspettate che riguardano sempre il sesso, per finire con gli ultimi eventi drammatici in un crescendo di violenza e ingiustizia.

Sembra incredibile, ma in questa storia non si tratta mai di odio. Al tempo stesso, però, non lo definirei nemmeno amore.
"Amore obliquo" fa appello, infatti, a un'ossessione: ogni personaggio è ossessionato nei confronti di qualcuno, senza eccezioni: Umberto, Linda, suo fratello Alex e persino la psichiatra Francesca. L'intreccio tra i protagonisti genera continue sorprese, e nel suo vortice include persino i personaggi secondari come la fidanzata di Alex, e i genitori dei due fratelli; è una famiglia maledetta, quella dei Brandi.
Per tutto il libro non ho mai compatito Umberto e, piuttosto, ho provato un desiderio di rivalsa, un po' appellandomi alla giustizia divina (della serie: "prima o poi verrà fuori ciò che ha fatto... Non può passarla liscia!") e un po' in attesa di un passo falso da parte di Linda. In effetti ci si può schierare dalla parte di Umberto fino a un certo punto, perché nemmeno lui è perfetto, così come la psichiatra Francesca (un personaggio a cui mi sono affezionata), Alex... in questo libro non esistono personaggi senza macchia, ed è questo che li rende più umani che mai.

Lo stile dell'autrice predilige il discorso diretto alla narrazione; è descrittivo nell'essenziale perché vuole chiaramente focalizzarsi sui personaggi e le loro storie.
Nulla da ridire sull'editing: sembra un libro pubblicato da un grande editore, redatto con cura professionale.
Il linguaggio semplice ed esplicito è adatto per una trama così complessa e ricca di eventi. Per tutto il romanzo regna la suspance e una tensione palpabile, con qualche rivelazione che crea aspettativa e accresce la curiosità, ma la matassa si conserva e si scioglie, in modo eclatante, solo sul gran finale; proprio nelle ultimissime pagine!

Non leggo molti thriller, ma questo mi ha fatto voglia di leggerne altri... solo che sento il bisogno di una pausa, prima, e di leggermi qualcosa di più leggero!
Raccomandato agli appassionati del genere; consigliato a chi ha voglia di sorprese.


Il voto di Universi Incantati:






Cosa ne pensate della mia recensione? Vi ho incuriosito?
A me questo libro è piaciuto tantissimo e l'ho subito consigliato alla mia migliore amica!
Non mi resta che salutarvi e ricordarvi tutti gli appuntamenti di questo fantastico Domino Letterario!



24 commenti:

  1. Devo dire che la recensione mi ha incuriosito!

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  2. Non lo conoscevo proprio, ma dalla recensione sembra molto interessante!

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    1. Confermo: interessante e avvincente! Non una storia piatta, anzi... ;)

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  3. Nemmeno io leggo molti thriller, ma questo libro mi ha incuriosito già dalla trama. E poi leggendo la tua recensione mi sono convinta: dovrò leggerlo!

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    1. Ha ha ha! Ottimo! ;)
      In effetti mi sto riavvicinando al genere, che poi è strano che abbia bisogno di essere motivata in questo senso dal momento che non disdegno affatto i film thriller! Riguardo i libri sono un po' fissata sulle storie fantastiche... Ad ogni modo, questa lettura è servita per rompere il ghiaccio ;)

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    2. Anche io preferisco i fantasy, ma se mai inizio mai saprò se i thriller sono il mio genere.
      Magari romperò il ghiaccio anche io con questo xD

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  4. Sembra bello,anche se i thriller non sono proprio il mio genere,a volte mi cimento nella loro lettura,quindi lo aggiungo in WL! :D

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  5. Già leggo pochi thriller, quelli psicologici poi mi mettono un'ansia fuori dal mondo xD

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    1. Ha ha ha! In effetti è un libro che può impressionare... è successo anche a me, ma sono sopravvissuta ed è stato un gustoso diversivo. Sul serio: non è stato solo piacevole, ma proprio Bello con la "b" maiuscola: intrattenimento allo stato puro!

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  6. Wow Vale... Io amo il thriller! Sei riuscita ad incuriosirmi. A questo proposito mi sento di consigliarti Sophie Hannah, è stata lei ad iniziarmi al genere e non ho mai letto thriller psicologici più originali e avvincenti dei suoi, sono sicura che potrebbe piacerti. :)

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    1. Grazie del consiglio! Vado a cercare qualche suo libro, allora! ;)

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  7. Lettura molto interessante e ottima la recensione che fa venire voglia di prenderlo subito e leggerlo

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  8. il libro già mi aveva incuriosito, ma la tua recensione è riuscita a farlo ancora di più <3


    -Hanna della tana dei libri sconosciuti

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  9. Ciao =), ammetto che il thriller psicologico non è il mio genere ma qualcosa nella tua recensione mi spinge a leggerlo...
    Ella

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  10. Nonostante non sia decisamente il mio genere, la trama e la recensione mi hanno coinvolto molto!

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  11. Questo è uno di quei libri che non leggerò MAI XD Sono troppo codarda.

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  12. Questo libro mi ha davvero incuriosita.Dalla recensione si capisce che ne sei stata totalmente coinvolta, si percepisce dalle tue parole. Mi segno il titolo, perché di solito non leggo i thriller però potrei sempre dargli una possibilità :D

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    1. E' vero: mi ha molto coinvolta! Mi ha saputo catturare dall'inizio alla fine, il che è una qualità che non tutti i libri hanno.
      Te lo consiglio davvero! ;)

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