giovedì 16 marzo 2017

Recensione: "Dreamology" di Lucy Keating (Newton Compton Editori)

Carissimi astronauti,
in ritardo come sempre, pubblico la recensione al libro che ho letto per la sfida del blog Le Parole Segrete di Gaia.

Per Febbraio era prevista la lettura di un libro d'esordio, e io ho scelto questo:




Titolo: Dreamology
Autrice: Lucy Keating
Editore: Newton Compton
Collana: Vertigo
Genere: Romance
Data di uscita: 20 ottobre 2016
Pagine: 288
Formato: cartaceo ed ebook
ISBN: 9788854194748
Prezzo: cartaceo 9,90 € / 4,99 € ebook
Link per l'acquisto: amazon

Un caso editoriale in tutto il mondo
Un esordio da sogno
Un successo del passaparola

E se il ragazzo dei tuoi sogni esistesse davvero?
Un bestseller internazionale
Tradotto in 13 Paesi

Sinossi:
Per quanto Alice può riuscire a ricordare, Max è sempre stato parte integrante dei suoi sogni. Insieme hanno girato il mondo, vissuto esperienze straordinarie e si sono innamorati alla follia. Max è il ragazzo perfetto… Peccato che non sia reale. Perché Max non esiste. O almeno, così ha sempre pensato Alice. Fin quando entra nella sua nuova classe, il primo giorno di scuola, e… non riesce a credere ai suoi occhi: il suo Max è lì, davanti a lei, in carne e ossa. Ben presto però dovrà fare i conti col fatto che il Max reale è molto diverso dal Max dei sogni. Il Max reale è testardo e problematico, ha una vita complicata e intensa, di cui Alice non fa parte, nonché una ragazza, Celeste. Anche il loro incontro e il loro rapporto non sono così perfetti come lei aveva sperato. Quando si è vissuto un amore da sogno, ci si potrà mai accontentare della realtà?


L'autrice:
Vive a Los Angeles, anche se è cresciuta a Boston, nel Massachusetts. Ha frequentato il Williams College nel Berkshires, e le manca molto la costa orientale degli Stati Uniti. Quando non scrive ama rilassarsi ascoltando musica, inventando nuovi gusti di gelato o intrattenendosi in lunghe e del tutto plausibili conversazioni con il suo cane, Ernie.


Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati

Questo libro mi ha colpito immediatamente sia per la copertina sia per la trama. Di solito non leggo romance, ma qui c'era una bella porzione di fantasy e quel mix tra sogno e realtà che mi affascina da sempre; ora che l'ho letto posso dire che ci avevo visto giusto!

La storia alla base di questo libro è adorabile. Innocente, quasi.
Fin da bambina, Alice sognava Max: prima era una compagnia, poi un amico quasi fraterno, ma in età adulta si è trasformato in qualcosa di più. Alice è cresciuta insieme a lui; lui è il suo punto di riferimento, il suo rifugio. La sua migliore amica cerca spesso di ricordarle che lui in realtà non esiste, ma la sua presenza nei sogni è la costante di una vita intera, quindi come si fa a non ritenerlo parte di essa? Solo perché gli altri non possono vederlo non significa che i sentimenti di Alice non siano importanti. Poi però, accade qualcosa d'incredibile: Alice incontra Max davvero, nella realtà. Solo che è completamente diverso dal ragazzo dei suoi sogni, e c'è di peggio perché la ignora deliberatamente in un atteggiamento quasi da snob. Ha pure una splendida ragazza, Celeste, a cui non si può fare a meno di volere bene, perciò questo è uno dei rari casi in cui non ci si può nemmeno schierare contro la rivale in amore, perché Celeste ha tutte le carte in regola per diventare una grande amica di Alice.

Come potete vedere sto già esprimendo delle simpatie; ebbene, quel che rende speciale "Dreamology" sono proprio i suoi personaggi; le descrizioni del carattere di ognuno toccano persino il linguaggio del corpo, oltre a rivelarsi nei dialoghi. I personaggi sono dei pilastri così ben caratterizzati che sembra siano reali: hanno pregi e difetti, si comportano seguendo l'onda delle proprie emozioni e perciò talvolta agiscono in modo discutibile, mentre altre volte sono parecchio enigmatici, perché, soprattutto nel caso di Max, cadono preda dell'insicurezza e sono in continuo mutamento; del resto si tratta di adolescenti!

Non si può parlare di "Dreamology" senza pensare che questo sia anche un romanzo di formazione. La storia che c'è dietro questi romantici, magici, irresistibili e assurdi sogni, è drammaticamente reale: ho amato questo libro soprattutto perché l'autrice ha valorizzato l'eterno bilico tra sogno e realtà trovando una congiunzione tra i due mondi, un legame che rende gli eventi addirittura credibili.
In realtà il secondo genere trattato non è il fantasy, ma la fantascienza con tanto di scienziati e spiegazioni scientifiche.
E' davvero affascinante tutta l'analisi del cervello, dal lavoro subconscio alle memorie, di come ogni informazione che quotidianamente viviamo, ed è apparentemente superficiale, venga registrata in qualche angolo della nostra mente per poi essere riproposta e personalmente rielaborata nei nostri sogni.
Insomma, l'autrice non si è limitata a fare una favoletta superficiale: ha creato una storia verosimile e profonda che abbraccia la psicanalisi.

"Dreamology" è un'immersione nella mente umana e nelle emozioni, un viaggio verso la guarigione di ferite che hanno radici lontane, che non "curate" (cioè, non superate) si ripercuotono continuamente influenzando la vita presente.
Il libro affronta veri e propri traumi che passano dall'abbandono alla perdita precoce di quella spensieratezza tipicamente infantile: solo nei sogni Alice e Max possono fare cose assurde, spassarsela come fossero due bambini senza pagare conseguenze; solo nei sogni possono concedersi quell'infanzia rubata.
Alice e Max sono due personaggi che si approcciano alla vita in modo completamente diverso, ma entrambi si aggrappano ai loro sogni; scegliere di staccarsi da questo mondo che hanno così abilmente creato, aggrappandosi l'una all'altro, è il primo e unico grande passo verso l'età adulta. Rinunciare ai sogni per cominciare a vivere davvero.

Diversamente dalla maggior parte dei libri di genere young adult, in questo libro la famiglia ha un ruolo d'importanza fondamentale ai fini della trama. E' interessante osservare il rapporto tra genitori e figli, in particolare quello tra Alice e suo padre.

Il libro comincia come una favola per poi diventare drammatico; mi ha trasmesso una grande malinconia man mano che mi avvicinavo al finale. Ho provato compassione per i protagonisti: sono entrata in empatia con Alice, e poco alla volta, anche con Max. Tra loro c'è una complicità che fa una gran tenerezza; mi è sembrato esserci un rapporto fraterno più che amoroso, e per questo mi stuzzicava l'idea di Oliver come ragazzo "vero" di Alice; il biondo protagonista, coi suoi eccessi e la sua pazzia, sembra riavvicinare i sogni della ragazza alla realtà. Non a caso è l'altro mio personaggio preferito!
Bisogna dire, infatti, che oltre alla sua dose di dramma, il libro ha una massiccia dose d'ironia e comicità: mi sono spesso ritrovata a ridere e non solo davanti alle scene o agli eventi bizzarri, ma per l'effervescente modo di pensare e di esprimersi di Alice, così come la tecnica dei flashback e degli aneddoti passati per paragonare la situazione che sta vivendo in quel preciso momentoEsilaranti, poi, i siparietti che riguardano il cane e il rapporto che Alice ha con lui; ho trovato delle similitudini con la mia vita a sei zampe!
Alice è un personaggio fantastico: la adoro, soprattutto quando è un po' imbranata e impacciata.




Ho un milione di presentazioni d'effetto che mi mulinano nella testa. Frasi che mi farebbero apparire arguta e fantastica, la femme fatale dei sogni - il che, tecnicamente, è quello che sono. La sua femme fatale dei sogni. Tipo "E' un sogno incontrarti nella realtà", oppure "Hai avuto delle fasi REM interessanti di recente?". Lui mi sorriderebbe e mi attirerebbe a sé e ci baceremmo e poi lui mi spiegherebbe ogni cosa e non mi lascerebbe andare via mai più.
Invece è "Ciao" l'unica cosa che riesco a dire mentre fisso Max con aria imbambolata. E' come se ogni nervo del mio corpo fosse improvvisamente all'erta, e avessi un bisogno
disperato di correre molto in fretta e molto lontano da qui.
Max si concede qualche istante prima di alzare gli occhi, dandomi l'impressione di
avermi vista mentre, per braccarlo, attraversavo il cortile con studiata indifferenza.




Eviterò di pronunciarmi sulla trama perché fino all'ultimo non si sa come andrà a finire, complice la serie di misteri dietro una certa CSS e lo scienziato che ne fa a capo. La storia riesce ad essere enigmatica e avvincente, persino tesa, perché i personaggi principali non sono esenti da un grande e inaspettato rischio.

Ho però chiuso il libro con un vago senso d'insoddisfazione: quell'alone di magia è completamente schiacciato dalla maturità e dalla ragione, e questo un po' mi dispiace perché mi sarei aspettata uno slancio finale ricco di pathos, invece i protagonisti diventano eccessivamente seri, cauti e adulti. Forse, però, la delusione più grande è nella madre di Alice: non c'era modo peggiore per concludere la situazione. Capisco che ciò rende il romanzo estremamente reale e chiarisce il suo messaggio, però avrei preferito che non si perdesse totalmente il romanticismo che lo caratterizzava.
Un'altra nota negativa è che mi è sembrata eccessivamente rapida la ripresa di Oliver e il trasferimento delle sue attenzioni su un'altra persona; io lo vedevo bene con Alice! Insieme, i due sono uno spasso, e in un certo senso mi sento un po' tradita, perché da qualche segnale avrei creduto che la ragazza stesse mettendo da parte Max per Oliver: in certe occasioni si sostituisce nei suoi sogni! Ma forse sarebbe stato troppo scontato e i due sono troppo simili. Max è più serio e maturo (diversamente da Alice, lui è pronto a crescere), e non è che mi stia antipatico, ma tra l'incontro nella realtà che non è il massimo, aggiunto al fatto che spesso è incoerente, ero partita prevenuta nei suoi confronti. Ciò nonostante, non ho potuto fare a meno di avere il batticuore in certe occasioni.

Come nota finale vi riporto una curiosità: dato che nei ringraziamenti l'autrice si esprime riguardo alla scelta della copertina originale, sono andata a cercarla su internet. Non mi sembrava niente di che, ma poi ho trovato il retro:


Ho sempre scritto di amare la cover italiana, ma l'originale è perfetta! Leggere il libro, terminare la lettura, e poi voltare la pagina scoprendo il retro di questa copertina, ecco che fa tornare quel senso di magia. Il messaggio diventa ancora più evidente nella forma di queste due immagini; complimenti all'artista!

In conclusione, lo stile dell'autrice è semplice ma curato, "ad effetto" perché sa catturare l'attenzione del lettore con battute intelligenti, e non si può fare a meno di amare la sua protagonista.
Le ultime righe prima della fine sono semplicemente intense.
In generale, il libro scorre così veloce che è un peccato staccarvisi, proprio come succede quando si fa uno splendido sogno.
Prima o poi, però, arriva il momento di riaprire gli occhi; accettare la realtà.
"Dreamology" ci insegna che, in fondo, nemmeno questa è così male.






Il voto di Universi Incantati:






2 commenti:

  1. Sembra davvero molto bello... uffa, la mia lista dei libri da leggere sta diventando davvero infinita!

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