venerdì 21 aprile 2017

5 Cose Che... #55: 5 libri che mi sono piaciuti nonostante la copertina brutta

Carissimi astronauti,
eccoci a un nuovo appuntamento con la rubrica ideata dal blog Twins Book Lovers.
L'iniziativa si svolge ogni venerdì, e ogni volta si tratta un argomento diverso; dai libri ai fumetti, dai telefilm ai film, talvolta anche canzoni e locations!
Vi ricordo che la partecipazione è libera e aperta a tutti; basta iscriversi QUI.




5 libri che mi sono piaciuti nonostante la copertina brutta
perché non ci si deve fermare all'aspetto fisico, nemmeno quando si tratta di libri!


1. "Jane Eyre" di Charlotte Brontȅ ediz. Poligrafici Editoriale


Trattandosi di un libro acquistato come supplemento a un quotidiano tantissimi anni fa (per cui non ricordo quale fosse), capisco che non si possa pretendere chissà che. Ma sfido chiunque a dire che questa sia una bella copertina! E' così anonima che non rende giustizia all'opera che contiene, e se penso che tutti i classici siano stati stampati sostituendo semplicemente il titolo del libro e il nome dell'autore, direi che l'impresa di svalutare libri e allontanare dalla lettura è riuscita perfettamente 😝
Questo libro è sul mio scaffale perché avevo già letto "Jane Eyre" in quanto mi era stato prestato da un'amica, ma a ripensarci, dovevo essere proprio disperata per comprare un'edizione del genere! Mi passa la voglia di rileggerlo ed è uno dei miei libri preferiti: roba da matti!
Forse dovrei sostituirlo con un'altra edizione.


2. "1984" di George Orwell ediz. Oscar Mondadori


Non che questa copertina sia così brutta, anzi, ha il suo perché, ma a me personalmente non attira: è troppo astratta. Se ho acquistato il libro è perché ne avevo così tanto sentito parlare che a un certo punto mi sono finalmente decisa: sono stati il titolo e l'autore a catturarmi, mentre la copertina tuttora non mi convince. Il soggetto è un'opera di M.C. Escher e non discuto il suo lavoro, è solo che non lo trovo così adatto. Secondo me, per "1984" non c'è copertina più azzeccata di quella che vi ho postato qui sulla destra: l'occhio del Grande Fratello è per me indispensabile! Mi piace davvero tantissimo quest'altra cover.
Ad ogni modo, il fascino e la grandezza di "1984" non si discute, e la mia recensione QUI conferma che dev'essere letto indipendentemente dalla copertina che lo racchiude.



3. "Barboni e Volontari" di Marco Cauda (Bonanno Editore)


L'idea alla base di questa copertina non è affatto male: gli occhi e le palpebre sfumate sono il simbolo perfetto per indicare gli "invisibili" protagonisti di questo libro, sia i barboni sia i volontari. Ma il fatto che i due volti non siano allineati crea un difetto nell'immagine complessiva. Secondo me poteva bastare anche solo un volto per intero, quello superiore, piuttosto che due metà disposte in malo modo. Non è il massimo nemmeno quell'enorme rettangolo blu in cima, che gli da un'impronta fin troppo seria. Certo, si trattano argomenti seri ed è un saggio, ma non credo che lo avrei letto se non fossi stata attratta dalla trama che ho avuto modo di conoscere perché mi era stato chiesto di segnalare il libro qui sul blog. Insomma, i contenuti mi hanno spinto alla lettura, esperienza che ho trovato interessante e ricca di spunti di riflessioni; anche di massime sulla vita.
A questo bellissimo libro, profondo al punto che durante la lettura ho sentito cambiare qualcosa in me, ho dato cinque stelle. Se siete curiosi, trovate la mia recensione QUI.


4. "L'erede della luce" (I Rami del Tempo vol. II) di Luca Rossi


Il titolo e i colori dell'immagine mi inducono tuttora l'idea che si tratti di un romanzo spirituale. Invece si tratta di un fantasy/sci-fi.
Leggendolo, e conoscendo la saga, ho capito che le intenzioni della copertina sono quelle di mostrare la terraferma e l'isola, e raggiungere l'isola è uno dei temi portanti di questo libro; ma stando all'immagine scelta, l'isola non è poi così lontana come la si descrive nel racconto! E nonostante i dettagli piazzati qua e là che rimandano l'opera (s'intravede un altro pianeta, poi c'è il mare, l'isola e la terraferma) secondo me l'effetto nel complesso è debole e anonimo. Non c'è paragone alla più riuscita copertina del primo volume che trovate qui a destra: una vera bomba! Il primo volume viene subito voglia di leggerlo; il secondo no. E non è un caso se prima di leggerlo sono appunto trascorsi diversi mesi... penso anche che trattandosi di una serie, le due copertine avrebbero dovuto avere un'impostazione grafica in comune, invece non c'è nulla, del secondo volume, che rimandi al primo: è completamente di un altro stile. Ad ogni modo, "L'erede della luce" mi è piaciuto più del suo predecessore, pertanto v'invito a scoprire questa saga e a leggere la mia recensione QUI.


5. "Il Serpente di Fuoco" di Sara Bosi e Massimiliano Prandini (Delos Digital)


L'ambientazione è quella del deserto. 
Le impronte sono esattamnte quelle di due persone che camminano insieme.
I caratteri del titolo sono perfetti (probabilmente l'unica cosa azzeccata).
Ma il disegno di un serpente stilizzato sullo sfondo di una foto del deserto sembra voler dire: "non c'è tempo per curare la copertina; piazziamo questi due elementi chiave e via, pubblichiamolo!" 
Penso che si poteva fare mille volte meglio.
Soprattutto perché la storia merita! L'ho letta la scorsa estate ma mi è rimasta indelebile nella memoria: uno dei migliori libri che ho letto nel 2016. Per saperne di più, vi lascio alla mia recensione QUI.
Non è una copertina così brutta, solo che non è affatto curata e non presenta gli elementi fantasy, e addirittura poteva osare con un'impronta post-apocalittica; scommetto che a quel punto nessuno saprebbe resisterle ;)




Mi sento un po' acidella, con questo post; non mi piace scrivere le note negative!
Quando scrivo le recensioni non valuto mai la copertina perché ritengo non pregiudichi la bellezza di un libro, la sua trama e gli argomenti trattati... tuttavia, quando è ben fatta, è senz'altro un valore aggiunto.
La copertina è però, indubbiamente, uno degli elementi fondamentali, se non il primo, ad attirare il potenziale lettore: quanti bei romanzi passano inosservati per colpa di una copertina brutta?

E voi? Qual'è la vostra cinquina di peggiori cover che però nascondono delle belle letture?

Lasciate nei commenti le vostre opinioni in proposito e le vostre eventuali 5 scelte; se poi siete tra i blog partecipanti all'iniziativa, passo volentieri a curiosare! ;)

Nel gruppo di discussione Facebook "Blogger: 5 Cose Che " abbiamo deciso gli argomenti delle prossime settimane.
Non perdetevi il prossimo appuntamento:

28 Aprile - 5 titoli di libri che cambierei








8 commenti:

  1. La prima cover ..be'...molto minimal!!! Le ultime due non sono male però i libri non li ho letti ed anche io ho inserito libri che hanno cover poco attinenti con la trama

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    1. Direi TROPPO minimal! XD
      Infatti le ultime non sono così brutte, ma se non fosse stato per la trama, queste copertine sarebbero passate inosservate ai miei occhi...

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  2. In effetti sono copertine abbastanza bruttine, l'unica su cui mi dissocio è 1984 :)
    Non ho ancora letto il libro ma la copertina mi intriga molto

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  3. Aaaaa che cos'è quella cosa con "Jane Eyre" scritto sopra?! xD Sono d'accordo, le copertine dovrebbero attirare il lettore ma cover del genere li fanno correre via! Già avvicinarsi ai classici è difficile, queste copertine rendono il tutto ancora più difficile! Anche le altre non mi fanno impazzire, anche quella di 1984, che dovrei ancora leggere, ormai quello strano simbolo è diventato un segno distintivo del romanzo ma, nonostante questo, io avrei preferito la seconda copertina che hai inserito!

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