lunedì 24 aprile 2017

Segnalazione Urban Fantasy: "Hergàstiul - L'albero del mare" di Ilaria Bellomo (Self-Publishing)

Cari astronauti,
buon lunedì!
Comincia una nuova settimana, per cui, in una giornata come questa, cosa c'è di meglio di una nuova segnalazione? ;)

Rubrica dedicata alle segnalazioni
di autori emergenti e case editrici
(per la tua segnalazione, scrivimi)

Torniamo a parlare di uno dei generi più nelle corde di questo blog: l' urban fantasy!
Vi preannuncio che si tratta di una saga, e oggi vi presento il primo volume.




Titolo: Hergàstiul L'albero del mare (Hergàstiulsaga Vol. 1)
Autrice: Ilaria Bellomo (peudonimo I. Bells)
Editore: Self-Publishing
Genere: Urban Fantasy
Data di uscita: Novembre 2016 (seconda edizione)
Formato: cartaceo ed ebook
Pagine: 352
ISBN: 978-1540481481
Prezzo: € 8,83 cartaceo / € 0,99 ebook
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
Anche se abbandonarsi alle sue emozioni sembra essere la cosa giusta da fare in quel momento, Lizzie si ritrova intrappolata in una visione fuori dai confini della realtà. Vede la figura sfocata di un ragazzo contorcersi e i suoi occhi neri tenebrosi la scuotono a tal punto da fuggire ancora una volta dai suoi sentimenti per Eric.

Quando subentra la notte, è scossa da vividi incubi che le fanno incontrare Karpò, colei che sarà la sua gnoma protettrice, la quale la condurrà nei meandri del passato, in cui si combatteva una battaglia per il potere del trono di Hergàstiul, la terra d'origine di Lizzie.

Nel momento in cui il sogno svanisce e Lizzie si accorge che Karpò è ancora lì con lei, scatta il panico. Si crede pazza e cerca di fuggire, ma la curiosità di scoprire il più possibile su quegli occhi neri che l'hanno trafitta, è più forte. La magia della gnoma la rende consapevole del mondo in cui è nata, e per Lizzie ha inizio un nuovo scopo: scoprire perchè è stata costretta a vivere sulla terra, lontano dal suo pianeta natale.

Scopre così di essere l'erede al trono e l'unica in grado di appropriarsi dell'albero del mare, un minerale molto potente che nelle mani di Màlcatraz, colui che ha ucciso il suo vero padre, può diventare pericoloso. Solo con le sette pietre entrate in possesso dei sette prescelti, l'albero può essere attivato, rivelando i suoi poteri. Lizzie è una di loro e tra i suoi compagni di viaggio incontra Kai, un tipo ambiguo e solitario che tende a nascondere la sua vera identità. Solo in seguito Lizzie capirà che entrambi sono la chiave del misterioso viaggio che li attende: il seme di un amore che non può sbocciare sarà il tormento più grande.


“Che c’è Karpò?”
Una gnoma dai capelli rossi fiammeggianti, indietreggiò intimidita dal tono austero del suo padrone; poi, in un impeto di coraggio, gli fece cenno di avvicinarsi.
“Signore...cosa sta dicendo? Pensi a sua figlia!”
“Ho la faccenda sotto controllo, Karpò, fidati”.
Primus la guardò un’ultima volta, cercando di darle sicurezza, prima di tornare a fissare Màlcatraz. “Non voglio che i miei abitanti siano in pericolo a causa tua” continuò Primus. Il suo tono piatto dimostrava la fermezza con cui stava affrontando la situazione.
“I tuoi abitanti sono anche i miei, ricordi? Metà sta dalla mia parte, l’altra metà spetta a te”.
“Sono creature come noi, non hai diritto di paragonarli a regni!”
“Il popolo non c’entra niente. La disputa è tra noi due, adesso” annunciò Màlcatraz, sfoderando una spada.
“Cosa vuoi fare? Uccidermi per impadronirti del Corallo? Non ti porteranno nulla ricchezza e potere, se prima non conquisterai la fedeltà del tuo popolo, restituendo l’energia a questo pianeta!” il grido furibondo di Primus squarciò il silenzio della notte, facendo stridere alcuni corvi svolazzanti.
“Dopo stanotte, vedremo chi sarà all’altezza di possedere il potere supremo del Corallo e di meritarsi la fiducia del regno di Hergàstiul”.
Màlcatraz piegò le labbra in un sorriso soddisfatto, e si inchinò, pronto a cominciare il duello.
“Voglio mia figlia, prima” ordinò sprezzante Primus, impugnando anch’egli una spada costellata di rubini.
Màlcatraz rise forte, ma alla vista dell’arma, i suoi lineamenti scavati vennero deformati dalla rabbia. Evidentemente era sorpreso di vederla e qualcosa nel suo sguardo si incendiò.
Lizzie si svegliò nuovamente. Si mise a sedere: cosa le stava succedendo? Cos’era quel sogno? Rimase con la fronte aggrottata per un minuto, ripensando a tutto quello che aveva vissuto; stranamente, ricordava tutti i particolari di quell’incubo, cosa che non era mai accaduta.
Accese la luce dell’abat-jour e gettò un grido agghiacciante.
“Sta zitta!” sbottò Karpò infastidita, minacciandola con il suo dito indice bitorzoluto.
Lizzie continuò a strillare, cominciando a saltare sul letto, tenendosi ben lontana da quella che, se non era diventata pazza, somigliava molto ad una bambola di porcellana parlante.
“Urla quanto vuoi, tanto non ti sente nessuno!” cantilenò la gnoma, scoppiando in una risata.
“VIA!” la scacciò Lizzie, sgranando gli occhi e cominciando a sudare copiosamente. Non avrebbe più mangiato peperonata prima di andare a dormire. Lo giurò a sè stessa.
Karpò la squadrò furibonda: “Smetti di agitare le braccia, mi fa innervosire”.
La ragazza scese dal letto e ignorò la gnoma, guardando da tutt'altra parte e bevendo un sorso d'acqua. Fece un respiro profondo e si avviò verso la porta della sua camera. Nel momento in cui la sua mano poggiò la maniglia e l'abbassò per fare scattare la serratura, i suoi occhi ancora dormienti si spalancarono. Il cuore cominciò a martellare forte e la sua mente si interrogò sulle possibilità che aveva una porta di chiudersi inspiegabilmente a chiave da sola.
"Che assurdità! Non si è chiusa a chiave da sola. L'ho chiusa io!" La vocetta stridula che aveva sentito nel suo sogno, risuonò nel piccolo abitacolo della sua camera.
Lizzie riprese a urlare, senza voltarsi, troppo spaventata per comprendere a pieno che non stava più sognando.
"Non ti sente nessuno, vuoi capirlo o no?" la gnoma la raggiunse e le toccò un lembo del pigiama, come se fosse una bambina in attesa di essere presa in braccio.
"Non toccarmi! VATTENE!"
“Non posso!" replicò Karpò, roteando gli occhi infastidita. "Devo rimanere con te! Stai calma che ti spiego tutto. Ti prego ascoltami: non stai sognando... è essenziale che tu capisca. Vuoi che quest’incubo finisca al più presto vero?” Si guardarono negli occhi: l’azzurro cristallino della gnoma divenne di colpo rosso fuoco.
Quell'iride infiammata la tranquillizzò all’istante.
Deglutì lentamente quel poco di saliva che le era rimasta, per quanto asciutta e insapore fosse diventata la sua bocca,e poi disse: “Aiutami”.
“Lo farò. Ora però dobbiamo partire. Sei pronta?” La gnoma le tese una mano piccola e raggrinzita. Lizzie la guardò inorridita, ma alla fine l’afferrò. “Dove and...?”
“A Hergàstiul”.




L'autrice:
Mi chiamo Ilaria. Sono laureata in pianoforte e sono un’insegnate (supplente per ora) di musica alle scuole medie. Nel tempo libero amo leggere e mi porto praticamente sempre dietro il mio kindle. Quando sono ispirata (il che capita non di rado ma solo in determinati momenti) scrivo. Ho molte idee in mente, ma al momento sto completando una storia che ho iniziato anni fa e che non vedo l’ora di finire. 

Mi sono avvicinata al mondo della scrittura perché, in primis, amo leggere. Ricordo che avevo undici anni quando comprai il mio primo libro. Ricordandomi del compleanno di mia madre, sono uscita per comprarle un regalo. Quando sono entrata in un negozio di articoli da regalo, c’era una sezione dedicata ai libri. Così ne ho preso uno (mi attirava sicuramente la copertina, era arancione fluorescente) ho letto la trama e l’ho acquistato. È stato il primo libro (da pseudo adulta) che ho letto e mi sono innamorata dello stile di Danielle Steele, l’autrice del libro. In generale, tuttavia, mia madre mi leggeva sempre tante storie da piccola e io amavo ascoltarla. 

Ho scritto molte bozze che non hanno mai visto la luce del sole. Questo per un solo motivo: mi sono concentrata solo su una saga fantasy, intitolata “Hergàstiul” che, in realtà, sto ancora scrivendo. Sono stati pubblicati solo i primi due libri e il terzo è in uscita. Direi che è la mia opera prima: al suo interno ci sono la me bambina, la ragazzina e l’adulta. In generale, la saga narra la storia di Lizzie, giovane erede al trono di Hergàstiul, un paese appartenente al pianeta Syumphoc. Lei crede di essere umana, ma Karpò, una simpatica gnoma, la informa della sua vera identità e, per questo, è costretta a trasferirsi a Syumphoc. Ciò può farlo grazie al Vortice Molecolare, una speciale formula combinata di vari gas che permette di scomporre le molecole e gli atomi di un individuo per farlo viaggiare nello spazio. Il primo libro della saga è “L’albero del mare”. Il secondo, invece, è “La vendetta delle Serfices”: nel primo capitolo sono presentate diversi tipi di creature sconosciute, tra cui le Serfices, delle sirene con una coda di drago, dei capelli intrecciati da piume di uccello e la pelle del tronco squamata dalla famosa “pelle di Serfices”, l’ingrediente magico che permette a tutte le creature del pianeta di praticare incantesimi. Il terzo libro lo sto ancora scrivendo e il titolo è in elaborazione. 

Il target a cui è rivolto il libro è sicuramente Young Adult, a cui possono facilmente avvicinarsi ragazzi dai 13 anni in su, amanti del genere fantasy a trecento sessanta gradi: all’interno della saga sono presenti incantesimi, creature magiche come gnomi e fate e il tutto è condito da una storia d’amore insolita che non si svilupperà nel primo capitolo della saga, lasciando il lettore in sospeso. La storia, narrata in terza persona, è ambientata nel nostro presente e dunque nell’epoca moderna, anche se, volutamente, non è specificato il luogo d’origine della protagonista né l’anno in cui sta vivendo. 
La particolarità del primo libro della saga è che ha, al suo interno, una sezione dedicata ad uno spartito per pianoforte, come una sorta di colonna sonora. La composizione musicale è prettamente collegata alla storia, poiché la protagonista sente più volte una melodia che la condurrà successivamente alla risoluzione dell’enigma finale. La composizione è originale e, pertanto, non copiata né edita.


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Raramente ho trovato un fantasy dove gli gnomi sono protagonisti, e qui sono addirittura eroi! Per la maggior parte si tratta di elfi, per cui penso che questo sia un'ottimo diversivo.
Voi cosa ne pensate?




2 commenti:

  1. Non è proprio il mio genere ma devo dire che la trama mi ha incuriosito molto...Buona settimana Vero

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