Pagine

martedì 7 luglio 2015

Segnalazione: "Come l'acqua che scava la roccia" di Maria Iside Polizzi (Nulla Die)

Rubrica dedicata alle segnalazioni
di autori emergenti e case editrici
(per la tua segnalazione scrivimi)

Cari astronauti,
ogni promessa è debito, quindi eccomi qui a recuperare le segnalazioni arretrate (che frana -_-')! Anche oggi si tratta di un'uscita Made in Italy, a cura di Nulla Die (la casa editrice che pubblica il mio "Eleinda" ;)) la cui trama riguarda la nostra storia recente: ricordate il terremoto dell'Aquila?





Titolo: "Come l'acqua che scava la roccia"
Autore: Maria Iside Polizzi
Editore: Nulla Die
Collana: Ventitrenta / Narrativa
Data di edizione: giugno 2015
ISBN:978-88-6915-014-2
Pagine: 220
Prezzo: € 20,00 

Quarta di copertina:

Roberto è un giovane barista dell’Aquila con un passato complicato alle spalle. Alice è un’anziana giornalista che coltiva un sogno: diventare scrittrice. I due si conoscono per un’intervista alle persone colpite dal terremoto del 2009, com’è Roberto.
Tra loro sboccia una sincera amicizia che metterà in luce emozioni e segreti sepolti nel cuore del ragazzo.
Incontrandosi, scoprono che non è mai troppo tardi per realizzare un sogno e che la vita, proprio quando tutto sembra perso, sta per concedere un’altra possibilità.
Alice intuisce quanto la storia d’amore e dolori di Roberto sia sublime e singolare, ma ancora non sa che lei ne diverrà partecipe. E che scriverà proprio il romanzo della vita di Roberto, diventandone un personaggio.

Biografia dell'autrice:
Maria Iside Polizzi, nata a Caltagirone nel 1993, è una studentessa di psicologia residente a Piazza Armerina. Sin da piccolissima coltiva la passione per la scrittura e, a 19 anni, scrive “Come l’acqua che scava la roccia”, con cui vince il premio letterario “La Giara” per la regione Sicilia. Al momento sta preparando una nuova opera narrativa.



Questo libro mi ha subito colpito per la sua immagine di copertina, il titolo evocativo, e per la trama da cui sento emergere una certa sensibilità, oltre al fatto che punta i riflettori su alcune vicende ormai dimenticate. Diciamolo: chi non vive all'Aquila dimentica più in fretta, ma ci sono ancora questioni irrisolte... è un bene che i romanzi si mettano al servizio della nostra storia, o almeno, io la penso così ;)
E voi, invece, cosa ne pensate?
V'incuriosisce?
Intanto vi do appuntamento a domani con una nuova segnalazione!

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia una traccia di te nello spazio! Io la seguirò, e ti risponderò :)