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giovedì 27 aprile 2017

Recensione: "Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde" di Robert L. Stevenson | Iniziativa Una Blogger per Amica - Le letture di Rory Gilmore

Carissimi astronauti,
dopo aver discusso ieri i capitoli finali del libro QUI su Universi Incantati, l'ultima tappa di questo mese con l'iniziativa "Una Blogger per Amica" si conclude con la recensione del libro!



Come per il mese scorso, in quest'ultima tappa troverete, sia qui, sia nel blog Niente di Personale, sia nel blog The Reading Pal, la recensione a "Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde", ognuna, ovviamente, secondo l'opinone della blogger che gestisce la pagina.
Se anche voi avete scritto una recensione a questo libro potete lasciarmi il link nei commenti: sono sempre curiosa di conoscere le opinoni altrui! ;)




Titolo: Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde
Autore: Robert L. Stevenson
Editore: Giunti
Genere: Horror
Data di uscita: 24 aprile 2012
Pagine: 144
Formato: ebook e cartaceo
ISBN: 978-8809772878
Prezzo: € 5,00 cartaceo / € 1,49 ebook
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
Nella Londra fuligginosa di fine Ottocento si aggira un essere dall'aspetto ripugnante che commette crimini terribili per poi scomparire nel nulla. La sua identità è un mistero per tutti, tranne che per l'insospettabile Dr. Jekyll...


Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati


Chi non conosce il mito di Dr. Jekyll e Mr. Hyde? Non solo trasposizioni cinematografiche e citazioni in altre opere letterarie; Dr. Jekyll/Mr. Hyde è un modo di dire ormai quotidiano, entrato nel linguaggio comune per indicare chi manifesta una doppia personalità. Ma quanti di noi hanno davvero letto la celebre opera di Robert L. Stevenson? Io ho finalmente colmato la mia lacuna, e ora posso affermare che in questo breve e piccolo libro, ci sono enormi e profondi concetti di psicanalisi, racchiusi in un eccellente giallo che svela il suo mistero unicamente nel capitolo finale.

Riuscire a tenere il lettore incollato, scatenare la sua fantasia in quelle briciole di indizi nonostante si tratti di una storia di cui bene o male conosciamo già la verità, non fa che portarmi a riconoscere l'estrema abilità dell'autore nel creare coinvolgimento, sia a livello emotivo sia a livello di puro e godibile intrattenimento.

Se ancora pensate che i classici della letteratura siano pesanti, con questo libro vi ricrederete senz'altro, complici lo stile scorrevole (lo si potrebbe leggere in una giornata!) e le descrizioni brevi ma fortemente evocative nella loro semplicità:






Fu durante una di queste passeggiate errabonde che il caso li portò in una via secondaria di un popoloso quartiere di Londra. La strada, che durante la settimana era piena di fiorenti commerci, appariva piccola e tranquilla. Gli abitanti dovevano essere tutti agiati e decisi a fare ancora di più con spirito di emulazione. Dovevano investire l'eccedenza dei loro guadagni in lavori di abbellimento, poiché le facciate delle botteghe lungo la via avevano una certa aria invitante, simili a una fila di sorridenti commesse. Persino la
domenica, quando le sue attrattive più manifeste erano celate e, in proporzione, vi
passava poca gente, la via risplendeva in contrasto con gli squallidi dintorni come un fuoco nella foresta.



Il particolare di questo libro è che non è raccontato dal dottor Jekyll ma da un terzo personaggio, un avvocato di nome Utterson: egli ci narra il susseguirsi degli eventi e li incatena gli uni con gli altri man mano che si presentano, per cui è molto facile entrare in empatia con lui e tentare di risolvere il mistero del perché una persona stimata e rispettabile come il dottor Jekyll protegga e salvi da situazioni scomode un personaggio, prima maleducato, poi diabolico, come il signor Hyde, addirittura nominandolo come erede nel suo testamento. Ovviamente, noi del XXI secolo sappiamo benissimo che Jekyll difende Hyde poiché è l'altra faccia di se stesso, eppure è inevitabile subire la crescente attesa, affascinati della prospettiva di scoprire l'esatto momento in cui Jekill svelerà le sue carte, e soprattutto, come lo farà. Anche qui, lo stimato autore stupisce nuovamente, non solo perché condensa l'intera soluzione dell'enigma nell'ultimo capitolo, ma poiché in questo ultimo capitolo lascia che sia finalmente il dottor Jekyll a raccontare direttamente la sua esperienza: è un'immersione nella personalità disturbata del dottore, divisa tra la consapevolezza di sé e l'irrazionale volontà di cedere al lato selvaggio. Come saggiamente dice Jekyll, ognuno di noi ha un lato buono e uno malvagio, ma l'idea che mi sono fatta al termine della lettura è che il lato nascosto ("hide") del dottore, fosse in realtà la sua parte predominante, come dimostra l'eterno e irrefrenabile desiderio di liberarlo senza considerare le conseguenze ma unicamente i propri sadici bisogni. Non si tratta di denaro né di fama, poiché di queste Jekyll ne ha a sufficienza, quindi di pura malvagità; un distorto modo di divertirsi. C'è autocommiserazione, un disperato attacco alla vita, un negare le proprie responsabilità nel tentativo di estraniarsi dai fatti, ma la coscienza, in fondo, tiene sempre il conto delle azioni commesse.

Tra le righe emerge anche una parabola religiosa, con Hyde come il diavolo in persona che tenta continuamente il dottor Jekyll: cedendo ogni volta a lui, il dottore firma la sua condanna in quello che è il gesto più disprezzato dalla Chiesa.

Il libro ha rispettato le mie aspettative regalandomi una storia con la giusta dose di suspance e uno dei personaggi miglior riusciti di sempre, con un profilo psicologico perfettamente delineato.
L'unico senso d'insoddisfazione che ho provato è stato assistere all'improvviso abbandono di Utterson quando cede la parola al dottor Jekyll e alla sua lettera; speravo (e credevo) che l'avvocato sarebbe riapparso in seguito per trarre le sue conclusioni e agire di conseguenza.
Dopotutto, però, se è vero che Utterson è la personificazione del lettore, allora sapremo come avrà reagito alla verità osservando la nostra stessa reazione; Mr. Hyde potrebbe anche essersi risvegliato nel frattempo, e con questi ultimi interrogativi si creerà il mito.





Il voto di Universi Incantati:








La sfida continua!
Quale sarà la lettura del mese di maggio?
Decidiamola insieme con questo sondaggio:


Avete tempo fino al 3 maggio per votare e iscrivervi.
Per il regolamento e l'iscrizione vi rimando al post QUI.

Mercoledì 3 maggio ci sarà anche
l'estrazione della vincitrice del giveaway!
(commentate prima che sia troppo tardi ;))


Spero che vi sia piaciuta questa recensione, e che vi sia piaciuta anche questa nostra esperienza di lettura condivisa.
A presto, amiche blogger! ;)


Universi Incantati - Niente di Personale - The Reading Pal
clicca sui blog per leggere le altre recensioni al libro!

3 commenti:

  1. Questo libro mi è piaciuto molto di più di quando l'ho letto a scuola ahaha (ma va? Se non ti costringono è molto diverso e fai più attenzione a certi passaggi!)

    Insomma, le prime due letture ci sono piaciute, chissà la terza!

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    Risposte
    1. Ti capisco!
      E scommetto che ci piacerà anche la terza lettura: sembrano tutti ottimi libri! *__*

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  2. Mi è molto piaciuta questa lettura, soprattutto mi ha sorpresa per la consistenza morale che nasconde tra le righe e che viene poi esplicitata nel capitolo dieci che non mi aspettavo proprio potesse arricchire la famosa storia.
    Conoscevo a grandi linee la trama, ma ho apprezzato molto il fatto che la narrazione fosse appunto portata avanti da Utterson e non da Jekyll, e ancora di più mi è piaciuta come scelta quella di passare poi il testimone al dottore nel finale, con un riepilogo più che completo della sua esperienza. Le sue emozioni e le sue intenzioni, scritte nero su bianco a scagionare parzialmente Hyde e quell'idea della perfetta linea tra bene e male.
    Il finale come hai detto, sembra terminare in modo netto, ma chissà se alla fine Hyde non sia davvero riuscito ad evadere dal dottore e scappare, dopo l'estremo gesto..!

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