Pagine

giovedì 31 ottobre 2019

Recensione: "L'imbustastorie - Fogli d'Autore IV: Incubo" di AA. VV. (ABEditore)

Cari astronauti,
un paio di giorni fa avevo pubblicato un post sul mio profilo Instagram a tema horror (QUI), annunciando che avrei letto uno o più racconti di questo genere in occasione di Halloween.
Ebbene, l'ho fatto sul serio!
La scelta è ricaduta su una pubblicazione ABEditore, che da tempo ero curiosa di scoprire.
Vi lascio dunque alla recensione veloce di questa lettura particolare, perfetta per trascorrere la serata o la nottata di Halloween... ma vi avviso che potrebbe nuocere ai vostri sogni! Non a caso la raccolta di racconti contenuta ne "L'imbustatorie - Fogli d'Autore" (e di autori famosissimi si tratta) è intitolata "Incubo"... preparatevi a rabbrividire!




Titolo: L'imbustastorie - Fogli d'Autore IV: Incubo
Autori: Charles Dickens, Marcel Schwob, Virginia Woolf, Jean Cocteau, Howard P. Lovecraft
Editore: ABEditore
Genere: Horror
Data di uscita: 6 Dicembre 2018
Pagine: 4
Formato: cartaceo
ISBN: 978-8865512968
Prezzo: € 3,50
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
L'Imbustastorie "Pagine d'autore" comprende 4 bustine, ognuna delle quali avrà al suo interno 4 o 5 storie, tutte appartenenti a scrittori celebri (ci sono Dickens, Stevenson, Kafka, Woolf, ...). Anche questi racconti sono tradotti dai professionisti della "Bottega dei traduttori". Ogni foglio vestirà la caratteristica grafica di ABEditore, con la carta effetto "invecchiato" che conferisce al progetto la tipica peculiarità un po' vintage.


Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati


Trattandosi di cinque racconti brevissimi, alcuni lunghi appena un foglio A4 e un altro addirittura di appena dieci righe scritte in caratteri grandi, questa recensione sarà diversa dal solito: sarà veloce, schietta e concisa, senza cenni alla trama, perché sono storie che vanno prese "al buio", scoperte e vissute sul momento per essere inondati dai clamorosi finali a sorpresa.

Nella raccolta  "L'imbustastorie - Fogli d'Autore IV: Incubo" regna l'atmosfera tesa e cupa dei racconti horror delle penne di Charles Dickens, Marcel Swheb, Virginia Woolf, Jean Cocteau e Howard Philips Lovecraft.
Impossibile dire quale sia il racconto migliore: ognuno regala qualcosa di diverso, ognuno ha il suo messaggio e il suo insito divertimento, ognuno privilegia un'atmosfera in particolare.

Trattandosi di quattro fogli ripiegati su loro stessi potete scegliere liberamente da quale racconto iniziare, o affidarvi alla sorte pescando a caso; ad ogni modo non riuscirete a fare a meno di divorare un foglio/racconto dietro l'altro, accesi da una curiosità insaziabile.

"Capitan Omicidio" di Charles Dickens è un racconto per stomaci forti, che mi ha infatti trasmesso una sensazione di ribrezzo, quasi di voltastomaco! La storia comincia alla larga, toccando immagini di bambini orfani (tema così caro all'autore inglese) per poi precipitarci nel grottesco modus operandi di tale Capitan Omicidio. La trama è forte, e il ritmo serrato si ripete nelle azioni  del Capitan come il ritornello di una canzone che imparerete a memoria in attesa della nota che cambierà la strofa e il corso della storia. Indimenticabile! Questo racconto in particolare è impreziosito da illustrazioni che sono anche delle gag sulla storia in questione, capaci di dare il valore aggiunto dell'esilarante.

"Le Imbalsamatrici" di Marcel Schweb è inquietante. Probabilmente mi darà degli incubi! E' il racconto che mi ha trasmesso più tensione e ansia, oltre che disgusto, e il perché si può facilmente immaginare. Non conoscevo l'autore e non avevo mai letto niente di suo prima d'ora; mi ha colpito per la descrizione dell'ambientazione (mi ha subito trasportato nel deserto Libico) e per il sapore d'avventura. Estremo ed emozionante.




E' terribile, certo, pensare che - quando la notte tessalica è nera e gli uomini che cambiano pelle sono liberi di vagabondare - gli incantesimi di queste donne riescano a incastonare la luna in un astuccio di specchio, immergerla, quando è piena, in un secchio d'argento a mollo con le stelle, o friggerla in padella come una medusa di
mare gialla; tutto ciò è terribile; ma avrei meno paura di queste cose che di incontrare, di nuovo, nel deserto color sangue, le imbalsamatrici libiche.




"La Casa Infestata" di Virginia Woolf l'ho trovato malinconico e romantico. Teso e misterioso dall'inizio alla fine,  ci lascia a una libera interpretazione della storia che personalmente ho interpretato come romantica, per quanto paranormale. Le illustrazioni che lo abbelliscono ricalcano l'atmosfera: tra disegni e parole sembra d'essere realmente in una casa infestata. Un classico dell'orrore impreziosito dalla sensibilità femminile.

"Il Gesto della Morte" di Jean Cocteau è un racconto lampo, quello a cui avevo accennato nella premessa, lungo appena dieci righe scritte in caratteri grandi. Eppure, in quelle dieci misere righe c'è tutto: inizio, svolgimento e fine. E' perfetto. E' geniale. Vorrei saper scrivere così: condensare in poche parole tre personaggi probabili, un'ambientazione viva, un'intera storia e un messaggio. Che stile. Che classe.

"Azathoth" di Howard Philips Lovecraft è in sottile equilibrio tra sogno e realtà, tra magia e immaginazione. Il racconto ha come particolarità quella d'essere senza tempo: può sembrare che sia stato scritto giusto ieri tanto è attuale sia come ambientazione sia per il tema che si cela tra le righe. E' l'esempio perfetto del fantastico al servizio della realtà quotidiana ed è scritto divinamente: pare una poesia.
Questo racconto segna il mio battesimo con le opere di Lovecraft, autore che da tempo volevo recuperare: dato che mi è piaciuto molto, ora ho una ragione in più per farlo.

Sono pienamente soddisfatta dalla lettura e confermo l'idea che mi ero fatta della casa editrice riguardo al progetto, realizzato con la massima cura sia nella traduzione a cura de La Bottega dei Traduttori, sia nella veste grafica: illustrazioni a tema e nello stile di ogni singolo racconto, particolarità dei caratteri, siparietti comici laddove il racconto permette che sia preso anche con leggerezza, e infine quella caratteristica nelle pagine che ricordano l'effetto antico, raro e prezioso, che sembra sia stato l'autore stesso a scrivere su quel foglio.

"L'imbustastorie - Fogli d'Autore IV: Incubo" è davvero la raccolta perfetta da leggere ad Halloween, consigliata agli amanti del genere horror e a chi non vuole proprio perdersi nulla di un autore classico capace di regalare ancora sorprese, suspance ed emozioni.
Questi racconti sono delle vere chicche.
E mi è appena venuta fame.


Il voto di Universi Incantati:




Conoscevate queste raccolte?
Cosa ne pensate della mia recensione?
Fatemi sapere nei commenti!



1 commento:

Lascia una traccia di te nello spazio! Io la seguirò, e ti risponderò :)