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mercoledì 3 marzo 2021

Riflessi di un'Anima Incarnata #20: Non c'è Giardino


Non c'è Giardino


Vivo in una grande città: asfalto, cemento, segnaletica, rotonde che lasciano intravedere un po' di verde mentre sei in corsa, e agglomerati di mattoni alti più degli alberi; sono le nuove unità residenziali, con piccolo parco giochi annesso, poche piante usate nel solo vantaggio di ombreggiare, e una solitaria, costantemente presa d'assalto per via dei suoi frutti.

Le vecchie case indipendenti si sono adattate al contesto: l'esigenza del lavoro e i ritmi frenetici per mantenerlo hanno prevalso sui cortili, che da marroni e verdi sono diventati grigi.

Asettici.

Addio lumache e formiche, talvolta una lucertola passa veloce a salutare, mentre restano zanzare e scarafaggi. Le api sono rare; frequenti i nidi di vespe.

Panorami impersonali poiché le persone non vivono più.

Non vivono nelle case, né fuori, poiché non è vita, quella davanti alla tv o quella che si fa correndo dietro al lavoro.

L'assenza del giardino riflette l'assenza della vita, e le piante nei sparuti vasi qua e là sono briciole che una parte di noi ha lasciato per non smarrirsi.

Noi topi di città dobbiamo produrre: il giardino occupa troppo tempo; meglio schiacciarlo sotto le piastrelle così non disturba più.

Ma la distrazione vera è il lavoro.

Il giardino è il luogo dove il tempo si ferma, dove prendendosene cura si custodisce anche se stessi.

Fino a due anni fa pagavamo per andare alle terme a rilassarci, o partiva il succo della nostra intera produzione per una sola settimana in un luogo esotico.

Oggi quei soldi non puoi nemmeno usarli per andare in montagna a sciare, e quest'estate in spiaggia chissà.

In nome di cosa abbiamo sacrificato le nostre vite? Affermazione, vanto, averi; falsa idea di sopravvivenza?

Il denaro non è mai stato un dio; la natura è la Sua manifestazione e ora sembra inarrivabile.

Il denaro serve

a noi servi

per servire.

Ma io voglio sporcarmi di terra

inginocchiarmi sull'erba

dissetare la vita.

Rivoglio il mio giardino.

E lui è lì sotto 

qui dentro

che aspetta.

Basta solo spaccare.

Che tu sia consapevole oppure no,

qualche stelo verde ha già trovato la via; nessun artificio lo può bloccare.

Puoi tagliarlo ma non estirpare

poiché la vita non finisce.

Mai.

Si nasconde solamente.





Testo © Valentina Bellettini
Artwork © Dario De Vito




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