Rubrica
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Lettera di presentazione di "Profumo d'incenso"
I miei romanzi sono il mio pensiero fisso, oramai.. e in attesa di proporre il secondo libro, nella mia cartella "documenti" sul PC ho trovato questa lettera di presentazione di
"Profumo d'incenso"
all'editore, e ora la riporto qui; contiene una piccola scheda dei personaggi e descrive le tematiche trattate.[...]
Il racconto è un continuo intreccio fra sogno e realtà (da Marta a Iside) dove incontri, emozioni, magia e sentimenti, porteranno la protagonista a non riconoscere più la sua vera identità.
La storia funge da cornice a quelle che sono le grandi tematiche dell’esistenza: l’indecisione sul cosa fare nella vita, il rapporto fra genitori e figli, la difficile integrazione nella società, la fede cristiana e le altre religioni, e tra le tante, si narra anche di nascita e di morte. A questo proposito, preciso che della leggenda ho volutamente aggirato alcuni particolari dal tono un po’ troppo forte (elementi comunque non fondamentali ai fini della storia) secondo me non adatti al pubblico giovane, ma non per questo ho escluso argomenti quali la maternità ed il sentimento di vendetta, poiché il tema centrale del mito è l’uccisione del dio Osiride, marito d’Iside.
I personaggi:
Marta, la protagonista, rappresenta l’adolescente sognatrice che non sa concretamente cosa vuole fare nella vita; Laura, è l’esatto contrario ed è colei che aiuta la sorellina fin dall’inizio (ma inconsapevolmente) a trovarsi un obiettivo; la madre Marinella rappresenta la ragione, è psicologa di professione e il suo modo di pensare è continuamente in contrasto con quello della protagonista.
Mi sono poi permessa d’inventare una personalità specifica ad ogni divinità: Iside con la sua potenza mista all’insicurezza e ai pensieri di Marta; il dio sciacallo Anubi e la sua benevolenza nonostante l’aspetto che incute timore; Osiride, che rappresenta la forza dell’amore e la fiducia nel futuro; il dio falco Horus, figlio d’Iside e Osiride, rappresentante anch’esso la forza dell’amore unita alla speranza.
Vista la natura della leggenda essenzialmente drammatica, ho sentito la necessità di alleggerire l’atmosfera, talvolta con l’ingenuità di Marta, ma soprattutto attraverso il grottesco dio Bes al quale ho affidato un ruolo comico.
[...]
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