martedì 23 febbraio 2016

Buk Modena 2016: il reportage!

Carissimi astronauti.
come sempre, dopo la partecipazione a un evento che ha a che fare con i libri, non posso fare a meno di tornare in questo spazio per raccontarvi la mia avventura!


Rubrica dedicata a incontri, presentazioni, eventi letterari ecc.
Non sono un'aliena, ma sicuramente un po' alienata XD


Sabato 20 e domenica 21 febbraio si è tenuto il Buk Modena 2016, il Festival della Piccola e Media Editoria
Quella di quest'anno è stata la nona edizione, ma per me era la prima volta in questa fiera, comoda da raggiungere perché dalla stazione al Foro Boario è sufficiente una camminata di quindici minuti, (passando dal lato del parco abbiamo visitato l'affollato mercatino della domenica), l'ingresso è libero e gratuito, e sono rimasta piacevolmente colpita anche dall'ambiente raccolto ma che al tempo stesso offre una certa varietà con le sue quattro sale per gli incontri letterari


L'ingresso al Buk Modena

Di certo non serve una mappa per orientarsi: c'è la corsia centrale dalla quale si sviluppano altre piccole diramazioni che portano a strade senza uscita, o che si allungano fino a ritornare al corridoio centrale, sempre il più affollato. In ogni caso, l'esposizione domina ogni ambiente, ma c'è anche un piccolo bookshop, una mostra, che quest'anno era riservata alla "Sudden hush" di Idoutore (i cui disegni sono popolati da animali fantastici e immagini oniriche) e le già citate sale per gli incontri con l'autore, le presentazioni, gli approfondimenti di vario genere e le tavole rotonde. 
La novità di quest'anno era lo spazio BUKids, con incontri dedicati ai più piccoli tra favole e laboratori: il programma copriva le intere 48 ore del festival!

100 case editrici indipendenti italiane, 60 incontri e due ospiti speciali: Mélanie Chappuis e Marie-Christine Horn a rappresentare la letteratura svizzera in una conferenza tenuta dalla conduttrice di Sky TG24 Raffaella Cesaroni.
Al Festival c'era spazio anche per la musica, con Manu LJ, cantante e produttrice della dance internazionale che ha tenuto un incontro con alcuni dei rappresentanti dell'industria discografica italiana sul futuro della musica, e l'anteprima del film documentario "Tra le onde nel cielo", scritto e diretto da Francesco Zarzana, prodotto da Buk Festival e Progettarte, che racconta la tragedia aerea accaduta il 28 gennaio 1966 in cui hanno perso la vita tutti i passeggeri mentre l'aereo era in fase d'atterraggio all'aeroporto di Brema.

Ma le mie attenzioni, dato che ero in visita solo un giorno, la domenica, si sono riservate a loro, i protagonisti assoluti: gli editori e i libri!


Flusso di visitatori!

Tra editori che già conoscevo e nuove scoperte, mi ha colpito la varietà di generi: libri per bambini e ragazzi, libri di cucina, esoterici, gialli, horror, poesie, storie vere, classici per cui sono decaduti i diritti, oppure i grandi e noti autori con opere meno conosciute. Poi, una massiccia invasione del genere fantastico, fantasy in particolare!
Numerosi anche i libri presentati al Premio Strega, evidente segno che anche i piccoli/medio editori sanno proporre opere di qualità.
Ho notato anche la cura della grafica: copertine accattivanti, libri dal formato tascabile contro grossi e spessi volumi, idee originali come le tovagliette da cucina che replicano, nella forma del fumetto, le scene clou di classici come "Dracula" o "Moby Dick" (Bel-Ami Edizioni), e i "libri a sorpresa", con la copertina nascosta, taluni con qualche indizio sopra, proposti come appuntamento al buio, o camuffati dentro celebri confezioni (Satellite Libri).


Libri a sorpresa!

Per i piccoli e medi editori è tanta la voglia di emergere e farsi conoscere; in questo Festival sembra che ciò sia finalmente possibile, vista l'assenza dei colossi dell'editoria italiana. Così, mi sono imbattuta in editori che silenziosi osservavano i visitatori fermarsi a guardare i loro libri, e altri che, invece, appena passavi ti lasciavano in mano un libro che non potevi fare a meno di prendere al volo, e attaccavano bottone dicendo: "lo conosci questo?" dopodiché seguiva un rapido sunto della trama; in base alla tua risposta avvaloravano il libro in questione o ti proponevano qualcos'altro del loro catalogo.
Alcuni degli editori lasciavano i propri autori in pole position (A.car Edizioni) attrezzati con volantini o cartoline riportanti la trama e l'immagine della copertina.

Non solo editori; anche gli autori si erano infatti organizzati!
E in questa occasione ho scoperto "S.E.U." ovvero gli Scrittori Emergenti Uniti. Si tratta di un'associazione culturale no profit che riunisce tutti gli autori, che siano self o che abbiano pubblicato con un editore, in un'unica vetrina, sia online nel sito web, sia offline durante eventi come quello del Buk Modena. Associarsi costa 15 euro all'anno (per un autore, altrimenti ci si può associare come lettori, professionisti, o persino editori, e la quota varia a seconda del ruolo) ma la partecipazione alle fiere sembra implicare un ulteriore versamento; mi sto informando e appena ne saprò di più vi informerò ;)


Alcuni libri degli Scrittori Emergenti Uniti

Vorrei potervi dire che ho fatto lo stesso, che mi ero organizzata con volantini eccetera, che mi sono messa davanti al banco della casa editrice e ho iniziato a propormi anch'io dicendo: "sono l'autrice di questo libro!", ma ecco, vi mentirei!
Purtroppo non mi riesce.
E dire che di lavoro faccio proprio i mercati in piazza... ma vendere un cuscino è molto diverso rispetto a vendere una creaturina che è nata nell'intimità di una stanza, a cui ho affidato tutti i miei pensieri e ho aperto il mio cuore. 
Mostrarla mi fa sentire un po'... vulnerabile.
Il libro che ho scritto non è un oggetto che compro e poi rivendo, ma un qualcosa prodotto da me e che racchiude una parte profonda della mia essenza. Sento il bisogno di farmi conoscere, ma al tempo stesso dover espormi "fisicamente" e a tu per tu mi riesce difficile. Del resto sono del segno del cancro, e tendo un po' a rinchiudermi nel mio confortante "guscio". 
Riuscirò prima o poi a sbloccarmi, eh! 
Intanto, il mio obiettivo per questa fiera era di esserci, che ci fosse "Eleinda", ed era l'occasione giusta per incontrare lo staff della casa editrice. 
Non solo: ho conosciuto la squisita editor Tina Cancilleri, che non è la mia editor personale, ma sapendo che anche lei ha letto la serie le ho chiesto cosa ne pensava, sinceramente, e il lungo discorso che ha fatto mi ha lasciato a bocca aperta! Riflessioni sul legame tra il drago e la ragazza, su quel bisogno umano di sentirsi parte di qualcuno perché altrimenti ci si sente incompleti, la sofferenza fisica di quando l'altro non c'è, poi l'eterna lotta tra il bene e il male che si riflette anche sui personaggi secondari, il significato del nome "Indaco" per il drago, poiché è un colore di una specifica sfumatura... insomma, ha notato tante di quelle cose che le ho detto: "Ma se vieni tu a fare le mie presentazioni?" XD (e mio marito: "mi ha fatto venir voglia di comprarlo!" XD)
In sostanza, ho passato tanto tempo a chiacchierare, e più che dedicarmi alla vendita di "Eleinda" mi sono dedicata al lato umano, ossia a conoscere lo staff scambiandoci esperienze e storie di vita vissuta.

Il gran numero di visitatori apparso nel pomeriggio che rendeva difficile il passaggio (e non solo nella corsia principale) e la notizia che sono state registrate 25 mila presenze nelle due giornate del Festival sono buoni risultati per un evento di nicchia che oltretutto avviene nella quasi totale assenza di sponsor, ma non posso fare a meno di provare un po' di amarezza se penso che nella pausa pranzo, io e mio marito siamo andati in un ristorante poco distante dove i titolari nemmeno sapevano che ci fosse un evento simile nella loro città. E dire che il Buk Modena fa parte della rete Le Città del Libro del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e nel 2015 è stato insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica!
Mi sarei aspettata anche più attività su Twitter, con un uso più comune dell'hashtag #BukModena e #Buk2016 ma ho visto poco movimento.
Le cose sono due: o nel nostro paese c'è comunque, e in generale, una scarsa attenzione per gli eventi culturali, o l'assenza delle major dell'editoria fa sì che eventi come questi passino in secondo piano rispetto ad altri.

Ma in fondo, poco importa.
Perché in ogni tavolino c'era un editore e un autore che sorridevano per l'opportunità che il Buk Modena offre alle nostre piccole realtà.
E io sono fiera di farne parte :)
Grazie!

Souvenir dal Buk Modena: i due volumi di "Eleinda", il segnalibro e l'opuscolo Buk 2016!



2 commenti:

  1. Valentina, complimenti. Te lo meriti. Vola alto insieme a Indaco. Ho letto il primo libro della serie: e' bellissimo. Non vedo l'ora di leggere il secondo.

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    Risposte
    1. Grazie Cris, sei davvero dolce!
      Spero ti piacerà anche "Eleinda 2"! *__*
      Un abbraccio!

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