Rubrica
che raggruppa tutte le notizie su di me e le mie opere;
un
viaggio sulla luna ("pianeta donna" per eccellenza) e
ritorno! ;)
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Dall'archivio del 12 Marzo 2010
Il mio 4° romanzo!
Sottotitolo: ma preferisco chiamarlo "romanzetto" visto che è un romanzo breve.
Ecco che si spiega automaticamente il motivo della mia lunga assenza in questo blog.
Chi mi segue su Facebook, volente o nolente ha assistito alla mia missione passo dopo passo, dalla stesura (in meno di una settimana, giorno e notte!) alla revisione/seconda bozza (sofferta, 3 settimane circa) fino alla conclusione (esattamente oggi).
Rispondo alla prima domanda che sorge spontanea (e che mi sono sentita formulare): "Che? Hai scritto un romanzo - breve - in 7 giorni? Ma come hai fatto?"
Semplicemente, nonpotevoperdermiquestaoccasione (è una ragione che va scritta tutta attaccata ^^); ho scelto di partecipare a un concorso il cui termine per l'invio era di un mese, e non potevo proporre "Una leggenda scritta nel destino" perché è già in attesa da diversi editori, quindi, per fare le cose per bene, dovevo inventarmi qualcosa di completamente nuovo.
Ci vuole molto anche per trovare l'idea, ma son stata fortunata: ho rispolverato una trama che avevo pensato per un concorso di racconti lo scorso ottobre - cui non ho partecipato - quindi mi è bastato cambiare qualche cosetta, fare delle ricerche e svilupparla. E' poi capitato a pennello che quella settimana il mio moroso è dovuto partire per un viaggio di lavoro, così mi sono tuffata completamente nella scrittura (e non mi sono depressa per la distanza!): di giorno, sul mio posto di lavoro (tanto sono la capa! ^^) e la sera fino a mezzanotte, nella mia comoda cameretta; andavo a letto che mi girava la testa... ma ogni battaglia comporta dei rischi, quindi, pazienza! Io dovevo scrivere, era la mia priorità! C'era la notte per recuperare...
... ma la mattina alle 6 e qualcosa mi svegliavano i rumori e le martellate dei muratori che nel frattempo stanno mandando avanti l'altro importante progetto: costruire la mansarda, il mio futuro nido! Svegliarsi con quel baccano non è il massimo, specie per una testolina già affitta da emicrania, ma pensavo: "questa è musica per le mie orecchie, si sta realizzando l'altro mio sogno!" (sono solita fare della auto-opere di convincimento -_-'')
La sera esatta in cui ho messo la parola "fine" alla stesura del romanzetto, proprio qualche minuto dopo, è iniziato a piovermi in casa! O_O In breve, per costruire la mansarda hanno abbattuto il tetto per procedere poi con la sopraelevazione di quella che ora è una piatta soffitta, e al momento siamo nella fase "scoperchiata"! Il nylon non è bastato, anzi, è volato via a causa del vento, e nonostante la guaina stesa sul pavimento, l'acqua ha iniziato a infilarsi là dove il muro laterale era stato spaccato... ahinoi! Io e mia madre abbiamo passato un'intera nottata a fare avanti e indietro ogni ora a svuotare le bacinelle che si riempivano! :((((
Era il momento di procedere con la seconda bozza ma ero stressata, sfiduciata, svogliata... uno straccetto come quello che cercava di assorbire le gocce che cadevano dal soffitto della cucina; la mia adorata cameretta si era bagnata per tutto il soffitto e persino in una parete! L'umidità, le mensole con cd e dvd nonché i miei adorati videogiochi Nintendo che colleziono come se fossero cimeli, coperti da buste di plastica stese nel miglior modo possibile... è durata 3 giorni, ma che disagio! Così sono passata da una fase entusiasta, dove scrivevo divertendomi, in piena frenesia letteraria e gioendo come se una bambina davanti al più brillante dei giochi, a una fase di totale apatia... Non sopportavo di vedermi così e da una parte mi dicevo: "Datti una svegliata! Il concorso scade, muoviti!" ma dall'altra ero proprio il protagonista de "I malavoglia".
Su facebook scrissi: "La revisione del racconto continua: oggi sono sempre combattiva ma decisamente meno schizzata. Che fatica combattere contro se stessi! Ma ho vinto! ;)" Era il 25 febbraio, ma era solo il primo round; ho dovuto combattere ancora con me stessa, obbligandomi a rileggere, a correggere, ad aggiungere e a togliere ogni cosa che istintivamente sentivo non andasse... mi son persino trovata a modificare completamente un personaggio secondario, a ricostruire un intero dialogo, e correggere qua è là perché le informazioni che avevo trovato attraverso le ricerche erano inesatte (!). Insomma, ci avrò anche messo poco, ma che fatica! E ripeto, soprattutto, combattere contro me stessa, che tra le altre mi diceva che forse farei meglio a cambiar mestiere, e a proposito, anche il lavoro mi dava qualche problema (sarà anche il finalino di coda della crisi, ma si sente ancora, accidenti!) ma di cose strettamente personali come queste, preferisco evitare di parlare... magari le metterò sotto metafora in uno dei miei romanzi ;)
La lotta contro me stessa si è conclusa con la vittoria della vera me, quella positiva, due sere fa: la mia lettrice ideale - nomina che ho assegnato alla mia migliore amica a seguito della lettura di "On writing" di Stephen King - ha dato la sua approvazione, dicendo che il mio romanzetto è scorrevole, prende molto e al di là dell'entusiasmo per alcune scene in particolare, e mi ha scritto che... rullo di tamburi... ho superato me stessa! *__*
Ero fuori di me dalla felicità.
E cos'ho fatto il giorno dopo?
Mi sono messa a correggere di nuovo e a migliorare ancora, ovviamente! ;)
E da ieri si può ben dire che ho finito l'operetta; è pronta.
E lo sono anch'io.
Per motivi legati al regolamento non posso fare alcun accenno al concorso, tanto meno alla cosetta che ho scritto; per questo mi sono limitata ("limitata" è un parolone vista la lunghezza del post) a descrivere solo le mie emozioni.
Spero che sarà una bella esperienza, magari costruttiva, e non vedo l'ora di parteciparvi! :D
In ultimo, tengo a dire una cosa: mi è capitato spesso che mentre pensavo al nome dei miei protagonisti mi veniva da scrivere il nome di coloro che fanno parte de "Una leggenda scritta nel destino"; ho pensato molto a loro, e da una parte ho sentito che mi stavano chiamando... devo, anche lì, procedere con la revisione/seconda bozza (di "Una leggenda scritta nel destino 2" che sarebbe quello che definivo il terzo romanzo). Calma e sangue freddo, pian piano riuscirò a fare tutto (vogliamo dimenticare il quarto, o meglio, ORA è il quinto romanzo, che ho in mente da 3 anni?), intanto sarebbe bello se qualcuno s'accorgesse di me...
PS: Un abbraccio a tutti i miei sostenitori (lettori e scrittori, soprattutto amici!): è bello poter leggere i vostri commenti su FB; ogni volta mi date forza, mi rallegrate e mi date un motivo in più per continuare a lottare. Nonostante la distanza vi sento vicini, ed è bello poter contare sul vostro appoggio. Non mi stancherò mai di dire "grazie", anche a costo di risultare monotona ed eccessivamente kawaii (rubo il termine ai giapponesi) perché veramente mi si apre il cuore quando leggo ciò che mi scrivete! Sono felice...
Ecco che si spiega automaticamente il motivo della mia lunga assenza in questo blog.
Chi mi segue su Facebook, volente o nolente ha assistito alla mia missione passo dopo passo, dalla stesura (in meno di una settimana, giorno e notte!) alla revisione/seconda bozza (sofferta, 3 settimane circa) fino alla conclusione (esattamente oggi).
Rispondo alla prima domanda che sorge spontanea (e che mi sono sentita formulare): "Che? Hai scritto un romanzo - breve - in 7 giorni? Ma come hai fatto?"
Semplicemente, nonpotevoperdermiquestaoccasione (è una ragione che va scritta tutta attaccata ^^); ho scelto di partecipare a un concorso il cui termine per l'invio era di un mese, e non potevo proporre "Una leggenda scritta nel destino" perché è già in attesa da diversi editori, quindi, per fare le cose per bene, dovevo inventarmi qualcosa di completamente nuovo.
Ci vuole molto anche per trovare l'idea, ma son stata fortunata: ho rispolverato una trama che avevo pensato per un concorso di racconti lo scorso ottobre - cui non ho partecipato - quindi mi è bastato cambiare qualche cosetta, fare delle ricerche e svilupparla. E' poi capitato a pennello che quella settimana il mio moroso è dovuto partire per un viaggio di lavoro, così mi sono tuffata completamente nella scrittura (e non mi sono depressa per la distanza!): di giorno, sul mio posto di lavoro (tanto sono la capa! ^^) e la sera fino a mezzanotte, nella mia comoda cameretta; andavo a letto che mi girava la testa... ma ogni battaglia comporta dei rischi, quindi, pazienza! Io dovevo scrivere, era la mia priorità! C'era la notte per recuperare...
... ma la mattina alle 6 e qualcosa mi svegliavano i rumori e le martellate dei muratori che nel frattempo stanno mandando avanti l'altro importante progetto: costruire la mansarda, il mio futuro nido! Svegliarsi con quel baccano non è il massimo, specie per una testolina già affitta da emicrania, ma pensavo: "questa è musica per le mie orecchie, si sta realizzando l'altro mio sogno!" (sono solita fare della auto-opere di convincimento -_-'')
La sera esatta in cui ho messo la parola "fine" alla stesura del romanzetto, proprio qualche minuto dopo, è iniziato a piovermi in casa! O_O In breve, per costruire la mansarda hanno abbattuto il tetto per procedere poi con la sopraelevazione di quella che ora è una piatta soffitta, e al momento siamo nella fase "scoperchiata"! Il nylon non è bastato, anzi, è volato via a causa del vento, e nonostante la guaina stesa sul pavimento, l'acqua ha iniziato a infilarsi là dove il muro laterale era stato spaccato... ahinoi! Io e mia madre abbiamo passato un'intera nottata a fare avanti e indietro ogni ora a svuotare le bacinelle che si riempivano! :((((
Era il momento di procedere con la seconda bozza ma ero stressata, sfiduciata, svogliata... uno straccetto come quello che cercava di assorbire le gocce che cadevano dal soffitto della cucina; la mia adorata cameretta si era bagnata per tutto il soffitto e persino in una parete! L'umidità, le mensole con cd e dvd nonché i miei adorati videogiochi Nintendo che colleziono come se fossero cimeli, coperti da buste di plastica stese nel miglior modo possibile... è durata 3 giorni, ma che disagio! Così sono passata da una fase entusiasta, dove scrivevo divertendomi, in piena frenesia letteraria e gioendo come se una bambina davanti al più brillante dei giochi, a una fase di totale apatia... Non sopportavo di vedermi così e da una parte mi dicevo: "Datti una svegliata! Il concorso scade, muoviti!" ma dall'altra ero proprio il protagonista de "I malavoglia".
Su facebook scrissi: "La revisione del racconto continua: oggi sono sempre combattiva ma decisamente meno schizzata. Che fatica combattere contro se stessi! Ma ho vinto! ;)" Era il 25 febbraio, ma era solo il primo round; ho dovuto combattere ancora con me stessa, obbligandomi a rileggere, a correggere, ad aggiungere e a togliere ogni cosa che istintivamente sentivo non andasse... mi son persino trovata a modificare completamente un personaggio secondario, a ricostruire un intero dialogo, e correggere qua è là perché le informazioni che avevo trovato attraverso le ricerche erano inesatte (!). Insomma, ci avrò anche messo poco, ma che fatica! E ripeto, soprattutto, combattere contro me stessa, che tra le altre mi diceva che forse farei meglio a cambiar mestiere, e a proposito, anche il lavoro mi dava qualche problema (sarà anche il finalino di coda della crisi, ma si sente ancora, accidenti!) ma di cose strettamente personali come queste, preferisco evitare di parlare... magari le metterò sotto metafora in uno dei miei romanzi ;)
La lotta contro me stessa si è conclusa con la vittoria della vera me, quella positiva, due sere fa: la mia lettrice ideale - nomina che ho assegnato alla mia migliore amica a seguito della lettura di "On writing" di Stephen King - ha dato la sua approvazione, dicendo che il mio romanzetto è scorrevole, prende molto e al di là dell'entusiasmo per alcune scene in particolare, e mi ha scritto che... rullo di tamburi... ho superato me stessa! *__*
Ero fuori di me dalla felicità.
E cos'ho fatto il giorno dopo?
Mi sono messa a correggere di nuovo e a migliorare ancora, ovviamente! ;)
E da ieri si può ben dire che ho finito l'operetta; è pronta.
E lo sono anch'io.
Per motivi legati al regolamento non posso fare alcun accenno al concorso, tanto meno alla cosetta che ho scritto; per questo mi sono limitata ("limitata" è un parolone vista la lunghezza del post) a descrivere solo le mie emozioni.
Spero che sarà una bella esperienza, magari costruttiva, e non vedo l'ora di parteciparvi! :D
In ultimo, tengo a dire una cosa: mi è capitato spesso che mentre pensavo al nome dei miei protagonisti mi veniva da scrivere il nome di coloro che fanno parte de "Una leggenda scritta nel destino"; ho pensato molto a loro, e da una parte ho sentito che mi stavano chiamando... devo, anche lì, procedere con la revisione/seconda bozza (di "Una leggenda scritta nel destino 2" che sarebbe quello che definivo il terzo romanzo). Calma e sangue freddo, pian piano riuscirò a fare tutto (vogliamo dimenticare il quarto, o meglio, ORA è il quinto romanzo, che ho in mente da 3 anni?), intanto sarebbe bello se qualcuno s'accorgesse di me...
PS: Un abbraccio a tutti i miei sostenitori (lettori e scrittori, soprattutto amici!): è bello poter leggere i vostri commenti su FB; ogni volta mi date forza, mi rallegrate e mi date un motivo in più per continuare a lottare. Nonostante la distanza vi sento vicini, ed è bello poter contare sul vostro appoggio. Non mi stancherò mai di dire "grazie", anche a costo di risultare monotona ed eccessivamente kawaii (rubo il termine ai giapponesi) perché veramente mi si apre il cuore quando leggo ciò che mi scrivete! Sono felice...
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