eccoci a un nuovo appuntamento con la rubrica ideata dal blog Twins Book Lovers.
L'iniziativa si svolge ogni venerdì, e ogni volta si tratta un argomento diverso; dai libri ai fumetti, dai telefilm ai film, talvolta anche canzoni e locations!
Vi ricordo che la partecipazione è libera e aperta a tutti; basta iscriversi QUI.
5 Titoli di Libri che cambierei
1. "Il ragazzo che entrò dalla finestra e si infilò nel mio letto" di Kirsty Moseley
Questo è il primo titolo che mi è venuto in mente, e penso sul serio che sia uno dei peggiori titoli che io abbia mai visto in un libro!
Non l'ho ancora letto perché il titolo mi ha sempre indotto a pensare a un romance a sfondo erotico, quasi buffo, ma le recensioni che ho trovato poco fa dicono che si tratta di un libro che parla di violenza familiare e di un'amicizia che si trasforma gradualmente in amore, con questo ragazzo, all'epoca bambino, che entra dalla finestra per consolare l'amica che si era rifugiata in camera per piangere. Mmm... dopo questa trama potrei farci un pensierino...
Per curiosità, sono andata a cercare il titolo originale: "The Boy Who Sneaks in My Bedroom Window", letteralmente "il ragazzo che s'infila dalla finestra della mia stanza"... direi che non migliora! Però almeno non s'infila nel letto e da già un'altra impressione (tipo Joey e Dawson ^^), anche se vaga e di libera interpretazione. Si sarebbe potuto fare di meglio, ne sono certa!
Non l'ho ancora letto perché il titolo mi ha sempre indotto a pensare a un romance a sfondo erotico, quasi buffo, ma le recensioni che ho trovato poco fa dicono che si tratta di un libro che parla di violenza familiare e di un'amicizia che si trasforma gradualmente in amore, con questo ragazzo, all'epoca bambino, che entra dalla finestra per consolare l'amica che si era rifugiata in camera per piangere. Mmm... dopo questa trama potrei farci un pensierino...
Per curiosità, sono andata a cercare il titolo originale: "The Boy Who Sneaks in My Bedroom Window", letteralmente "il ragazzo che s'infila dalla finestra della mia stanza"... direi che non migliora! Però almeno non s'infila nel letto e da già un'altra impressione (tipo Joey e Dawson ^^), anche se vaga e di libera interpretazione. Si sarebbe potuto fare di meglio, ne sono certa!
Vi prego non uccidetemi XD
Se ci ho messo lune per decidermi a leggere questa saga (iniziata appunto quest'anno) la "colpa" è anche del titolo di questo primo volume. Capisco "La camera dei segreti", "Il prigioniero di Azkaban", "Il calice di fuoco", "L'ordine della fenice" e tutti gli altri, ma questa "pietra filosofale" che cavolo è? Mi risponde Wikipedia: "è, per eccellenza, la sostanza catalizzatrice simbolo dell'alchimia, capace di risanare la corruzione della materia". Ammetto la mia ignoranza, ma forse è un titolo troppo ricercato, specie per un primo volume che deve fare da calamita per tutto il resto della saga. Solo per questo primo libro avrei scelto un titolo diverso, anche un banalissimo "il maghetto di Hogwarts" semplicemente perché gli da una precisa identità. Solo a lettura ultimata si capisce il senso del titolo e si comprende che la pietra filosofale è il nucleo della vicenda, un oggetto che ha un grande significato perché ci catapulta nell'impresa di Voldemort... è molto forte l'espressione "titolo che cambierei", diciamo che non sono sicura che, dopotutto, questo sia il titolo più azzeccato. E lo dico da amante della saga!
Se ci ho messo lune per decidermi a leggere questa saga (iniziata appunto quest'anno) la "colpa" è anche del titolo di questo primo volume. Capisco "La camera dei segreti", "Il prigioniero di Azkaban", "Il calice di fuoco", "L'ordine della fenice" e tutti gli altri, ma questa "pietra filosofale" che cavolo è? Mi risponde Wikipedia: "è, per eccellenza, la sostanza catalizzatrice simbolo dell'alchimia, capace di risanare la corruzione della materia". Ammetto la mia ignoranza, ma forse è un titolo troppo ricercato, specie per un primo volume che deve fare da calamita per tutto il resto della saga. Solo per questo primo libro avrei scelto un titolo diverso, anche un banalissimo "il maghetto di Hogwarts" semplicemente perché gli da una precisa identità. Solo a lettura ultimata si capisce il senso del titolo e si comprende che la pietra filosofale è il nucleo della vicenda, un oggetto che ha un grande significato perché ci catapulta nell'impresa di Voldemort... è molto forte l'espressione "titolo che cambierei", diciamo che non sono sicura che, dopotutto, questo sia il titolo più azzeccato. E lo dico da amante della saga!
3. "La fattoria degli animali" di George Orwell
Oggi mi sento piovere insulti e pomodori XD
Chiarisco subito col dire che il titolo è perfetto per racchiudere l'ambientazione, però l'ho sempre trovato fuorviante. Cioè, leggendo solo il titolo io avrei detto che trattasse letteralmente di una fattoria con gli animali, della serie "quella vecchia fattoria ia-ia-o"; una favola per bambini! Invece si respira tutt'altra atmosfera ed è un'incredibile metafora socio-politica. Avrei trovato più intrigante l'enigmatico "Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri", anche perché adoro questa frase, bizzarra e sarcastica, in linea con lo spirito del libro.
Per approfondire vi rimando alla mia recensione QUI.
Questo è l'unico titolo per cui, anche dopo aver letto il libro, mi sfugge il senso.
A dire il vero è una cosa che mi succede con tutti i libri di questa saga ("La stella dell'Eire", "L'uccello del Tuono"...); i riferimenti sono minimi e passano quasi inosservati, ma sopratutto, cosa vogliono dire, a parte la citazione interna al libro? Un titolo, secondo me, deve essere fortemente evocativo ed essere attinente alla storia che racchiude. Se penso alla croce della vita mi vengono subito in mente le divinità egizie Iside e Osiride, dove la croce è il simbolo della loro unione, quindi del loro amore. Ma nel caso di questa serie, cosa c'entra? Solo perché la furia Deva ha un ciondolo con questo simbolo? Testimonia forse l'amore tra lei e Gabriel? Personalmente credo che si poteva intitolare questo libro in mille modi diversi, tutti più azzeccati, magari con riferimenti alla furia che sta per scatenarsi... ^^ Ciò non toglie quanto ho adorato questo libro, per me il migliore della saga! Se volete saperne di più, trovate QUI la mia recensione.
A dire il vero è una cosa che mi succede con tutti i libri di questa saga ("La stella dell'Eire", "L'uccello del Tuono"...); i riferimenti sono minimi e passano quasi inosservati, ma sopratutto, cosa vogliono dire, a parte la citazione interna al libro? Un titolo, secondo me, deve essere fortemente evocativo ed essere attinente alla storia che racchiude. Se penso alla croce della vita mi vengono subito in mente le divinità egizie Iside e Osiride, dove la croce è il simbolo della loro unione, quindi del loro amore. Ma nel caso di questa serie, cosa c'entra? Solo perché la furia Deva ha un ciondolo con questo simbolo? Testimonia forse l'amore tra lei e Gabriel? Personalmente credo che si poteva intitolare questo libro in mille modi diversi, tutti più azzeccati, magari con riferimenti alla furia che sta per scatenarsi... ^^ Ciò non toglie quanto ho adorato questo libro, per me il migliore della saga! Se volete saperne di più, trovate QUI la mia recensione.
5. "Giovane carina molla tutto e cambia vita" di Lisa Owens
A parte l'assenza di virgole che rende questo titolo uno scioglilingua (XD), sia dal titolo, sia dalla trama, io mi ero fatta un'idea completamente sbagliata rispetto alla storia raccontata. La protagonista è giovane e molla tutto, ma in realtà non cambia nulla! Il cambiamento risiede unicamente nel fatto che non va più a lavorare, e più che cambiare vita, resta sospesa (come quel palloncino della copertina ^^) senza inseguire i suoi desideri, perché sembra proprio che di desideri non ne abbia.
Ho capito, leggendolo, che il libro narra un momento delicato, un passaggio che è l'uscita dalla depressione. Claire cambia vita, sì, ma solo nell'epilogo, e non ci è dato vedere in che modo...
Come ho scritto nella recensione (che trovate QUI) è un libro che, per questo e altri motivi, si odia o si ama; difficilmente ci si può esprimere con una via di mezzo.
Ma sono assolutamente certa riguardo al titolo, che trovo più adatto nella versione originale: "Not Working".
Anche stavolta mi sono sentita acidella, e anche un po' esagerata nel nominare i grandi come J.K. Rowling e Orwell!
Cosa ne pensate delle mie scelte?
E voi? Quali sono i cinque titoli che cambiereste?
Lasciate nei commenti le vostre opinioni in proposito e le vostre eventuali 5 scelte; se poi siete tra i blog partecipanti all'iniziativa, passo volentieri a curiosare! ;)
Nel gruppo di discussione Facebook "Blogger: 5 Cose Che " stiamo decidendo gli argomenti delle prossime settimane.
Stay tuned!
Anch'io avevo pensato a quello di Kirsty Moseley che penso potrebbe aggiudicarsi senza problemi il premio per il titolo peggiore e più banale di sempre!!!
RispondiEliminaPer quanto riguarda il libro di Lisa Owens...beh...letto il titolo sei già stanco :-P
Baci
Eleonora C
LA BIBLIOTECA DELLA ELE
Il libro di Lisa Owens si dilunga più nel titolo che nel testo! I capitoli sono brevissimi!
EliminaCiao! Il primo titolo mi porta a scartare il libro senza nemmeno soffermarmi a sbirciare la trama.
RispondiEliminaSul libro della Rowling mi trovo a dissentire, ma forse perchè io sin da piccola mi sono interessata di mitologia/storia/leggende/magia e simili, quindi quando alle medie ho preso il libro sapevo di cosa si trattasse.
Sono sempre stata molto curiosa e già alle elementari scrivevo racconti fantasy con maghi e streghe, figurati XD
Il romanzo n.5 non l'ho letto, ma hai perfettamente ragione.
Il titolo è lunghetto e stona un pò con la trama, sembra quasi un riassunto anche se poi non rende il messaggio di chi lo ha scritto.
Credo che scegliere un buon titolo per un romanzo sia davvero difficile, spezzo questa lancia a favore delle CE.
Un salutone da
Leryn di
Libera tra i Libri
Certo, il titolo è una delle cose più importanti per presentare il libro: un'enorme responsabilità!
EliminaIl primo titolo fa ribrezzo, sembra esso stesso il romanzo... ti passa la voglia di leggerlo. Sull'ultimo hai perfettamente ragione, odio poi quando il titolo suggerisce una cosa e il contenuto va da tutt'altra parte. Una chicca Newton! Guarda la cover de "La sottile linea dell'amore" di M. Murphy... nota come sono andati a capo nel titolo! >.<
RispondiEliminaCiao Ophelie! Caspita, non è allineato nemmeno il titolo, in quella cover! Sarebbe stato meglio rimpicciolirlo, credo :P
EliminaCiao mi diverte un sacco il tema di questa settimana :D per quanto riguarda il primo libro lo conosco di fama e per questo prima di leggerlo ti consiglio di vedere le video recensioni di matteo fumagalli in proposito, ti farai un idea più precisa della trama :)
RispondiEliminaLa fattoria degli animali non l'ho mai letto proprio perche non mi ispira dal titolo!
E harry Potter è scontato che non sia d'accordo con te ma forse sono troppo influenzata dai bei ricordi dell'infanzia :)
Ciao Emili! Certo, ho citato la Rowling sapendo che avrei creato un mezzo putiferio! I classici sono quasi innominabili (come Voldemort XD) quando si tratta di criticarli.
EliminaCon la storia delle vide recensioni mi hai incuriosito: vado a sbirciare!
Ahahah è vero, il primo titolo che hai citato è terribile! Io lo trovo anche un po' inquietante eh.
RispondiEliminaHarry Potter no, povero. :D Sull'ultimo titolo concordo in pieno: io ho sempre snobbato il libro, senza leggere neanche la trama (lo so, non si fa), perchè dal titolo mi sembrava una specie di chick-lit.
Ciao Elsa! Beh, è l'esatto contrario di un chick-lit: la protagonista è una donna disoccupata che si lascia trascinare dalle situazioni.
EliminaIl primo titolo è osceno O_o Non ti fa venire assolutamente voglia di leggerlo!
RispondiEliminaGià! Per quello ci sono sempre stata lontana!
EliminaA me Harry Potter piace :), ma concordo su Giovane e carina molla tutto e cambia vita!!
RispondiEliminaCiao Vale!!! Uh meno male, allora non solo l'unica, quando ancora non conoscevo nè il libro nè Orwell quando sentivo "La fattoria degli animali" ho sempre pensato allo zio Tobia ahahah "Il ragazzo che entrò dalla finestra e si infilò nel mio letto", concordo con te, è uno dei titoli più brutti in circolazione. La ragazza in copertina esprime bene l'espressione "Cioè, ma che stai a dì?!"
RispondiEliminaHa ha ha! In effetti l'espressione della modella è in linea con l'effetto che provoca il titolo XD
EliminaIncredibile: abbiamo in comune anche Zio Tobia per la fattoria degli animali! Non è da tutti XD