La mia personale collezione *_* |
La parola alle immagini
(Recensione complessiva di tutti i 13 volumi)
(Recensione complessiva di tutti i 13 volumi)
Sono del parere che ci sono manga, fumetti e videogiochi, che non hanno niente di meno rispetto ad un buon romanzo; quel che conta sono le storie, i messaggi che trasmettono, le riflessioni che generano nella nostra mente.
"Video Girl Ai" è uno di questi.
La trama può sembrare banale: Yota, detto anche "senzadonne", timido ed imbranato, è cotto di Moemi, bellissima e irraggiungibile, infatti non se lo fila proprio, anzi a lei piace il migliore amico di lui.
Ecco, l'intero rischio di banalità cade sconfitto dal momento in cui arriva Ai, una "video girl" uscita dallo schermo (e dal video) a causa di un mal funzionamento del videoregistratore di Yota. E' compito delle video girl, consolare cuori infranti, essere accondiscendenti con il proprio "padrone" (noleggiatore del video) ed esaudire ogni desiderio e richiesta, ma Ai è difettosa: è mascolina, ma soprattutto, un uragano di emozioni, e ben presto s'innamora di Yota.
Sarebbe lunghissimo descrivere tutte le situazioni che si creano, gli intrecci tra i personaggi, la realtà e la fantasia, le vampate di comicità e la drammaticità dovuta all'età difficile dell'adolescenza, le incomprensioni, i segreti, le parole non dette, i traumi, i rapporti complicati dell'amicizia vera e dell'amore... groviglio di sentimenti (talvolta contrastanti) il cui nucleo principale è la paura: dalla paura di ricevere un rifiuto, alla paura di perdere chi si ama (Ai ha un periodo di riproduzione ed è destinata a scomparire una volta terminato il nastro), dalla paura derivante da una malattia terminale che rischia di lasciare questioni irrisolte, alla paura di riconoscere la verità (Nobuco fa di tutto per conquistare Yota, però poi...), dalla paura di ferire i sentimenti altrui alla paura di lasciarsi andare (Moemi e il suo terribile trauma).
Un altro tema ricorrente è il coraggio, specialmente nel caso di Yota, sia nelle questioni di cuore, sia nella realizzazione del sogno di pubblicare un fumetto. Collegato al coraggio, c'è l'impulso di appoggiarsi a qualcuno (magari più forte) per superare le difficoltà, modo di agire che si verifica anche quando ci si sente soli, per non dimenticare insicurezza e tendenza all'emulazione; tutto questo per dare un'idea della profondità del manga, poiché come evidenziato, racchiude tutta la complessità umana, e Ai in primis che dovrebbe essere, in sostanza, "un oggetto", si comporta più umanamente di quanto si possa immaginare (in crescendo, quanto più si prosegue la lettura dei volumi).
"Video girl Ai" è un viaggio dall'adolescenza alla maturità, ed alla fine, tutti i personaggi appaiono cambiati, merito di un lungo processo che porta alla crescita.
La fine è romantica e di una tenerezza disarmante, merito di un autore geniale: qualche riga di testo ed una sola immagine, perché a volte le parole non bastano...
Le tavole dell'intero manga suscitano sospiri d'ammirazione (talvolta ci sono delle sfumature così ben fatte che sembrano foto), ebbene, l'ultima immagine è la più semplice ed è addirittura stilizzata! Ma emoziona.
Parola alle immagini!
"Video Girl Ai" è uno di questi.
La trama può sembrare banale: Yota, detto anche "senzadonne", timido ed imbranato, è cotto di Moemi, bellissima e irraggiungibile, infatti non se lo fila proprio, anzi a lei piace il migliore amico di lui.
Ecco, l'intero rischio di banalità cade sconfitto dal momento in cui arriva Ai, una "video girl" uscita dallo schermo (e dal video) a causa di un mal funzionamento del videoregistratore di Yota. E' compito delle video girl, consolare cuori infranti, essere accondiscendenti con il proprio "padrone" (noleggiatore del video) ed esaudire ogni desiderio e richiesta, ma Ai è difettosa: è mascolina, ma soprattutto, un uragano di emozioni, e ben presto s'innamora di Yota.
Sarebbe lunghissimo descrivere tutte le situazioni che si creano, gli intrecci tra i personaggi, la realtà e la fantasia, le vampate di comicità e la drammaticità dovuta all'età difficile dell'adolescenza, le incomprensioni, i segreti, le parole non dette, i traumi, i rapporti complicati dell'amicizia vera e dell'amore... groviglio di sentimenti (talvolta contrastanti) il cui nucleo principale è la paura: dalla paura di ricevere un rifiuto, alla paura di perdere chi si ama (Ai ha un periodo di riproduzione ed è destinata a scomparire una volta terminato il nastro), dalla paura derivante da una malattia terminale che rischia di lasciare questioni irrisolte, alla paura di riconoscere la verità (Nobuco fa di tutto per conquistare Yota, però poi...), dalla paura di ferire i sentimenti altrui alla paura di lasciarsi andare (Moemi e il suo terribile trauma).
Un altro tema ricorrente è il coraggio, specialmente nel caso di Yota, sia nelle questioni di cuore, sia nella realizzazione del sogno di pubblicare un fumetto. Collegato al coraggio, c'è l'impulso di appoggiarsi a qualcuno (magari più forte) per superare le difficoltà, modo di agire che si verifica anche quando ci si sente soli, per non dimenticare insicurezza e tendenza all'emulazione; tutto questo per dare un'idea della profondità del manga, poiché come evidenziato, racchiude tutta la complessità umana, e Ai in primis che dovrebbe essere, in sostanza, "un oggetto", si comporta più umanamente di quanto si possa immaginare (in crescendo, quanto più si prosegue la lettura dei volumi).
"Video girl Ai" è un viaggio dall'adolescenza alla maturità, ed alla fine, tutti i personaggi appaiono cambiati, merito di un lungo processo che porta alla crescita.
La fine è romantica e di una tenerezza disarmante, merito di un autore geniale: qualche riga di testo ed una sola immagine, perché a volte le parole non bastano...
Le tavole dell'intero manga suscitano sospiri d'ammirazione (talvolta ci sono delle sfumature così ben fatte che sembrano foto), ebbene, l'ultima immagine è la più semplice ed è addirittura stilizzata! Ma emoziona.
Parola alle immagini!
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