ho ormai recuperato tutte le segnalazioni arretrate: evviva!
Questa è una delle ultime che mi è pervenuta nella casella email...
Rubrica dedicata alle segnalazioni
di autori emergenti e case editrici
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Oggi mi sento di svolgere un compito importante perché vi sto presentando un libro-denuncia di alcuni abusi perpetuati da una degenerata psichiatria (lobotomia, elettroshock, somministrazione di psicofarmaci ai bambini...); l’autrice ha infatti vissuto in prima persona alcuni fatti che l’hanno portata a denunciarli utilizzando la narrazione.
Titolo: Maledetta-mente
Autrice: Adriana Pitacco
Editore: Lettere Animate
Genere: psicologico
Data di uscita: 9 settembre 2015
Pagine: 122
Formato: ebook
ASIN: B0155VSGM2
Prezzo: 2,29 € (ebook)
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Link per l'acquisto: amazon
Sinossi:
Sandra è ormai giunta alla fine dei suoi giorni, lo sa.
Il cancro la sta bramosamente sradicando dalla vita.
L’unico desiderio che le rimane è quello di raccontare all’eterna compagna che la sta attendendo, la morte, il racconto di Sergio, l’unico uomo che riuscì ad amare, in grado di farle raggiungere le piramidi dell’esistenza. Comprendendo la sua rapida fine si trasforma in un’abile narratrice pronta a cimentarsi nell’arte del racconto, mentre la morte in trepida attesa l’ ascolta.
L’affresco della memoria prende forma dal momento in cui Sergio, brillante psichiatra in carriera,decide di lasciare l’Italia per accettare un incarico nell’ospedale psichiatrico di Losanna.
Sergio intuisce sin da subito che da quel momento avrebbe dovuto scontrarsi con una rigida e degenerata impostazione della psichiatria , secondo la quale il compito prioritario del medico consiste nel contenere e annullare il paziente, nell’abolire qualsiasi suo desiderio. Folgorato dall’urlo lacerante di uomini e donne, Sergio percepisce il crescendo del loro dolore mentre la loro lontana quotidianità sta sprofondando in una voragine senza respiro.
Con l’avanzar dei giorni però egli riesce a confutare ogni idea di questa fuorviante e idolatrata psichiatria, sicuro di poter ottenere migliori risultati tramite il dialogo con i pazienti, non vedendoli come semplici numeri o come inguaribili malati da schedare e sedare, avvertendo il disperato richiamo del loro atavico istinto di sopravvivenza.
E’ convinto, così facendo, di avvicinarsi al fulcro dell’esistenza umana.
S’inoltra nell’inquieta vegetazione dei loro pensieri, nei loro ricordi chiusi in un profondo oblio, nei loro isterici movimenti, in quel pianto fagocitato dalla tortura di qualche elettroshock d’ultima generazione.
Il giovane medico abolisce le violente terapie mettendo in discussione le usuali pratiche psichiatriche.
Come uccelli migratori, gli ospiti del reparto migrano sulla rotta del cambiamento per ritrovare la perduta libertà.
Il cancro la sta bramosamente sradicando dalla vita.
L’unico desiderio che le rimane è quello di raccontare all’eterna compagna che la sta attendendo, la morte, il racconto di Sergio, l’unico uomo che riuscì ad amare, in grado di farle raggiungere le piramidi dell’esistenza. Comprendendo la sua rapida fine si trasforma in un’abile narratrice pronta a cimentarsi nell’arte del racconto, mentre la morte in trepida attesa l’ ascolta.
L’affresco della memoria prende forma dal momento in cui Sergio, brillante psichiatra in carriera,decide di lasciare l’Italia per accettare un incarico nell’ospedale psichiatrico di Losanna.
Sergio intuisce sin da subito che da quel momento avrebbe dovuto scontrarsi con una rigida e degenerata impostazione della psichiatria , secondo la quale il compito prioritario del medico consiste nel contenere e annullare il paziente, nell’abolire qualsiasi suo desiderio. Folgorato dall’urlo lacerante di uomini e donne, Sergio percepisce il crescendo del loro dolore mentre la loro lontana quotidianità sta sprofondando in una voragine senza respiro.
Con l’avanzar dei giorni però egli riesce a confutare ogni idea di questa fuorviante e idolatrata psichiatria, sicuro di poter ottenere migliori risultati tramite il dialogo con i pazienti, non vedendoli come semplici numeri o come inguaribili malati da schedare e sedare, avvertendo il disperato richiamo del loro atavico istinto di sopravvivenza.
E’ convinto, così facendo, di avvicinarsi al fulcro dell’esistenza umana.
S’inoltra nell’inquieta vegetazione dei loro pensieri, nei loro ricordi chiusi in un profondo oblio, nei loro isterici movimenti, in quel pianto fagocitato dalla tortura di qualche elettroshock d’ultima generazione.
Il giovane medico abolisce le violente terapie mettendo in discussione le usuali pratiche psichiatriche.
Come uccelli migratori, gli ospiti del reparto migrano sulla rotta del cambiamento per ritrovare la perduta libertà.
L'autrice:
Adriana Pitacco è un’insegnante, amante dell’arte e della letteratura.
“Maledetta-mente” è il terzo dei suoi cinque romanzi, edito da Lettere Animate dopo essere rimasto a lungo chiuso nel cassetto.
Adriana Pitacco è un’insegnante, amante dell’arte e della letteratura.
“Maledetta-mente” è il terzo dei suoi cinque romanzi, edito da Lettere Animate dopo essere rimasto a lungo chiuso nel cassetto.
Penso che dovremmo prestare maggiore attenzione a romanzi come questi, quando c'è qualcosa di autobiografico.
Si tratta di libri coraggiosi che affrontano argomenti scomodi e/o tabù e io sono per la libertà di parola e la denuncia della verità dei fatti.
Cosa ne pensate, carissimi?
Spero siate d'accordo con me...
Io l'ho letto; è bellissimo, drammatico, ironico e commovente. Spero che l'autrice pubblichi presto gli altri suoi romanzi
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