venerdì 15 luglio 2016

5 Cose Che... #13: 5 Citazioni Preferite dai libri

Carissimi astronauti,
questa volta è stata accolta una delle mie proposte per l'iniziativa di Twins Books Lovers 5 Cose Che...!
Attraverso un sondaggio nel gruppo Facebook "Blogger: 5 Cose Che " abbiamo scelto di dedicarci ancora una volta ai libri, elencando le nostre cinque citazioni preferite.

Vi ricordo che l'iniziativa è aperta a tutti e ci si può ancora iscrivere; v'invito a leggere il post di presentazione qui!

Come al solito sono impaziente di cominciare ^^




5 Citazioni preferite dai Libri


1) "Il Palazzo della Mezzanotte" di Carlos Ruiz Zafón


"Maturare non è altro che il processo attraverso il quale si scopre che tutto ciò a cui credevi da giovane è falso mentre tutto quello a cui ti rifiutavi di credere in gioventù risulta vero"


Ho scelto questa frase tra tutti i libri di questo autore perché è l'ultima sua opera che ho letto. E' una frase dal tono un po' cinico, ma ci ho trovato la mia verità! Di questo libro ho raccolto molte altre citazioni; potete leggerle all'interno della mia rubrica "Leggi Universali", qui!


2) "Diario" di Anna Frank


"Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà. È un gran miracolo che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare. Eppure me li tengo stretti perché, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore. Semplicemente non posso fondare le mie speranze sulla confusione, sulla miseria e sulla morte. Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale; sento avvicinarsi il
tuono che distruggerà anche noi; posso percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità."


La cara Anna Frank... è stata un modello della mia infanzia, e mi sono spesso sentita in linea con i suoi pensieri, sogni e ideali. Il suo libro è uno dei miei preferiti da sempre perché riflette la sua personalità: spensierata e al tempo stesso matura. Fa riflettere, sorridere; commuovere.


3) "1Q84 (Libro 2)" di Haruki Murakami


"Non provava riluttanza all'idea di perdere la propria identità. Anzi, per
certi aspetti la cosa le piaceva. Non aveva rimpianti né per il proprio viso,
né per il proprio nome. Non le veniva in mente nulla del suo passato che
le sarebbe dispiaciuto veder svanire. Anzi, forse, poter ricominciare da
zero era proprio ciò che aveva atteso e sperato.
Era strano, ma se pensava a qualcosa di sé che non avrebbe voluto perdere, l'unica cosa che le veniva in mente erano i suoi seni così miseri. Da quando aveva vent'anni, Aomame si era sempre, costantemente sentita insoddisfatta per la forma e la dimensione di quei seni. Aveva pensato
spesso che se il suo petto fosse stato un poco più florido, chissà, magari anche la sua vita sarebbe stata più serena. Ma ora che le era stata offerta l'opportunità reale di modificarne la dimensione (era un'opzione che si accompagnava a una necessità), si accorgeva di non desiderare affatto quel cambiamento. Le andava bene tenerseli così com'erano.
Provò a toccarseli da sopra la canottiera. Erano quelli di sempre. Sembravano due mucchietti di pasta di pane non lievitata a dovete. E per di più avevano misure leggermente diverse l'uno dall'altro. Aomame scosse il capo. «Non importa, – pensò, – sono miei».
«Cosa resterà di mio a parte questi seni?»
«Naturalmente mi resterà il ricordo di Tengo. La sensazione della sua mano. Quel tremito violento al cuore. Il desiderio impaziente di essere stretta tra le sue braccia. Se anche diventassi un'altra persona, niente potrebbe strapparmi il sentimento che ho per lui. Questa è la grande differenza tra me e Ayumi. Al centro del mio essere non c'è il vuoto. E nemmeno uno spazio arido e desolato. Al centro del mio essere c'è amore. Io continuerò sempre ad amare quel bambino di dieci anni di nome Tengo.
Continuerò ad amare la sua forza, la sua intelligenza, la sua gentilezza.
Lui non è qui. Ma un corpo che non si può vedere non è soggetto a decadenza,
e le promesse che non sono state scambiate non possono essere
infrante»"


Ci sono tanti estratti che ho raccolto dall'opera di Murakami, ma ho scelto questo perché quello più intimo, e non di certo perché Aomame si riferisce ai seni! Sono rimasta profondamente colpita dal romanticismo e dalla dolcezza e semplicità disarmante con cui mette a nudo i suoi sentimenti. Da brividi!


4) "Fahrenheit 451" di Ray Bradbury


"La maggior parte di noi non può correre qua e là notte e giorno, parlare con tutti, conoscere tutte le città della Terra, non abbiamo tempo, denaro, nemmeno tanti amici. Le cose che voi cercate, Montag, sono su questa Terra, ma il solo modo per cui l'uomo medio potrà vederne il novantanove per cento sarà un libro."


Un altro dei miei libri preferiti. Ci sono tante massime che ho raccolto in occasione della recensione (cliccare per leggere), ma se dovessi limitarmi a una, questa è la mia preferita perché racchiude il senso dell'intera opera (la critica alla società) e si riferisce ai libri, che poi sono i veri protagonisti della storia.


5) "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéry


"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente" , disse.
" Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre.
Ma ne ho fatto il mio amico e ne ho fatto per me unica al mondo".
E le rose erano a disagio.
" Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. " Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata.
Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro, Perché è lei che ho riparato col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato
lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa" E ritornò dalla volpe.
" Addio", disse.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".
" L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
" E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
" Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare.
Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato.
Tu sei responsabile della tua rosa…"


Non poteva di certo mancare la mia citazione preferita in assoluto: "L'essenziale è invisibile agli occhi". Mi sono innamorata di questa frase dal primo momento in cui l'ho letta, anche se, come scrivo sempre qui sul blog, riporterei "Il Piccolo Principe" per intero quando si tratta di citarlo! Non riesco a tagliare le parti: ogni frase porta con sé un concetto importante. Lo rileggerei all'infinito.
Questo libro ha un effetto devastante su di me: mi sono commossa già a rileggere questo estratto! *___* Insomma: ho un debole particolare per questo libro; non a caso ho scelto il piccolo principe come personaggio dell'header del blog ;)




Amo le parole. E non poteva essere altrimenti, visto che leggo e scrivo!
Tuttavia, ho cominciato di recente a raccogliere i miei estratti preferiti; grazie alla rubrica qui sul blog che mi aiuta a mantenerli saldi nella memoria.

Ho già letto alcuni dei post degli altri blog partecipanti, ma non vedo l'ora di andare a scoprire anche le citazioni di coloro che le hanno raccolte nello stesso momento in cui l'ho fatto io, perciò, ci becchiamo nei commenti! :D



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