venerdì 8 ottobre 2010

Recensione "Luna nera" (Anita Blake vol. 4) di L. K. Hamilton

Recensione "Luna nera" (Anita Blake vol. 4) di L. K. Hamilton (ediz. Nord/Tea)





Volendo, un umano ci sarebbe...

Premetto che stavolta ho letto il libro a singhiozzo e probabilmente perché l'azione si spezza in una miriade di situazioni diverse: l'appuntamento con Richard, l'intromissione di una vampira, il "solito" caso di omicidio, situazioni dove la polizia si comporta in modo scorretto, l'allucinante ritrovo coi licantropi, film porno, triangolo amoroso, il recupero di un nagi... e sicuramente ho dimenticato qualcosa. Insomma, forse un po' troppa carne al fuoco, di conseguenza ci si perde, si rischia anche di confondersi con i nuovi personaggi introdotti (quanti nomi!) e sinceramente speravo di vedere in azione anche la nuova recluta (il ragazzino) incontrata nell'episodio precedente.

E' comunque un libro importante nella saga, perché ci mostra il lato sensibile di Anita, quella che dice "Ti amo" e addirittura risponde sì ad una proposta di matrimonio. Forse è anche un po' troppo. Ecco, lei dice di amare Richard, ma proprio non riesco a capacitarmi di questo sentimento, piuttosto percepisco l'attrazione fisica nei suoi confronti, ma è una cosa che le succede anche con il vampiro Jean-Claude (che preferisco, comunque) e che anzi, "odiandolo", credendolo indegno, non fa altro che indurre a pensare che sia proprio lui l'oggetto dei suoi desideri. Mah. Oltretutto, accettare così su due piedi una proposta di matrimonio...

Nonostante non ami i triangoli amorosi (al contrario li snobbo!), la scena più emozionante e di tensione, è stata quella nell'appartamento di Anita, con Richard da una parte e Jean-Claude dall'altra. Attenzione però, tra i due litiganti il terzo gode, e non si sa mai che rimangano fregati entrambi: Anita si lamenta sempre di non riuscire a trovare un ragazzo umano, ma basterebbe semplicemente aprire gli occhi, c'è Edward! Al contrario del "perfetto" Richard, che si scandalizza per il sangue freddo della ragazza, Edward è uno spirito affine, molto simile a lei, e visto che lei non vuole dare spiegazioni, non vuole storie... secondo me è lui il ragazzo più adatto. Pur conservando un debole per Jean-Claude, sia chiaro!

Per finire, vorrei soffermarmi sul lato a dir poco bestiale dei licantropi: abituata alla saga di Twilight son rimasta sconcertata dalla loro bramosia di sangue e sesso; un punto a loro sfavore. Avrei preferito una visione più magica e che li vedesse in relazione alla natura, piuttosto che ai piaceri carnali. L'animo buono di Richard non basta. Ho apprezzato invece gli sforzi di Jason, lì sì, ho visto qualcosa d'interessante.

L'epilogo è un po' frettoloso anche questa volta, spero almeno che ci lasci "vedere" l'appuntamento che Anita deve a Jean-Claude e che non sia già passato in quel riassunto di eventi.

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