giovedì 25 febbraio 2016

Recensione: "Deserto Nero" di Andrea Biscaro (Self-Publishing)

Carissimi astronauti,
in questo ultimo periodo ho letto molto, perciò ora è tempo di dedicarmi alle recensioni!
Comincio oggi scrivendovi la mia opinione su "Deserto Nero", una raccolta di racconti di Andrea Biscaro in edizione limitata; per acquistarla, infatti, occorre contattare direttamente l'autore all'indirizzo e-mail che trovate nella scheda del libro poco dopo l'immagine di copertina.

Questa è la lettura che ho scelto, tra l'altro, per partecipare alla sfida di Febbraio de Le Parole Segrete di Gaia, che infatti prevedeva di leggere una raccolta di racconti.




Titolo: Deserto Nero
Autore: Andrea Biscaro
Editore: Self-publishing
Genere: Raccolta di racconti noir
Data di pubblicazione: raggiunta la quota di minimo 50 prenotazioni
Formato: ebook
Prezzo: 15 euro
Link per l'acquisto: ordinabile tramite e-mail all'indirizzo ufficiostampaseconda@libero.it


Sinossi:
Cinque. Come le dita di una mano, come le punte di un pentacolo. Un viaggio nelle tenebre della nostra coscienza attraverso 5 racconti di nero splendore.
Cosa succede se l'irrazionale irrompe di colpo nella vita di un cinico, scettico miscredente? (“Post mortem”)
Un famoso scrittore torna nei luoghi della propria infanzia con la speranza di rincontrare poesia e giovinezza: ci riuscirà? (“L'albero”)
Tutto è finito: il mondo, l'umanità, il pensiero. Resta solo una sterminata landa, cupa e desolata. O forse no? (“Deserto nero”)
Cosa nasconde quel tale alla panchina del primo binario? Perché ha tanta fretta di partire? (“Binario 1”)
Una donna bellissima passa sempre alla stessa ora nell'estate torrida della città deserta. Chi è realmente? (“Lilith”)


Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati


Mi piacciono i romanzi, ma trovo particolarmente gustose anche le raccolte di racconti, specie quando le storie hanno sapori così diversi e variegati, e sanno catapultare da una dimensione all'altra con leggerezza e immediatezza
Proprio come un buon antipasto, questa raccolta ci da un assaggio della versatilità di Andrea Biscaro  e la sua straordinaria capacità d'interpretare (visto che scrive in prima persona) un personaggio e poi un altro, per un totale di cinque protagonisti che hanno in comune solo l'essere uomini. 

Sono le storie di cinque personaggi molto diversi, ognuno con un proprio stato d'animo che persino nello spazio di un racconto di sole sei pagine si evolve; nel contempo, scopriamo infatti anche il loro vissuto. 
L'autore sintetizza il passato dei protagonisti, ma non si tratta di un semplice riassunto perché lo stile con cui scrive è così diretto e confidenziale che subito coinvolge in tutte le storie, nessuna esclusa, scatenando nel lettore gli stessi stati d'animo dei protagonisti. 

Ogni racconto è pervaso da emozioni che coinvolgono congiuntamente protagonista e lettore: il senso d'abbandono, la disillusione e poi la speranza ne "Post Mortem"; la malinconica nostalgia ne "L'albero"; la desolazione, il vuoto interiore e l'inquietudine ne "Deserto Nero"; la tensione e l'intrigante mistero in "Binario 1" e infine, la tensione, stavolta sessuale, nel racconto "Lilith".
Come preannunciato, però, in ogni racconto l'emozione generata subisce una trasformazione, talvolta improvvisa ("L'albero", "Deserto Nero", "Binario 1") altre volte graduale ("Post Mortem" e "Lilith"), il che coincide anche con la lunghezza del racconto (i primi tre citati sono i più brevi; i secondi sono quelli più lunghi).

Un altro fattore che mi ha colpito di questa raccolta è che pur appartenendo al genere noir si possono notare altre sfumature: c'è la spiritualità, la magia, l'amore (sia maturo sia giovanile), l'avventura, il thriller, il mistero, la passione e l'erotismo. Quest'ultimo è piuttosto spinto, per cui quasi ci si stupisce che l'autore di "Lilith" e "Post Mortem" sia lo stesso: da una parte, la donna è un oggetto sessuale, dall'altra, la donna è un punto di riferimento essenziale nella vita di un uomo. Tuttavia, a entrambe le figure tocca un simile destino.

Tra dolce poesia, amarezza e addirittura disgusto, si nota anche la caratteristica morale delle fiabe, chiaramente destinata a un pubblico adulto, sia per le scene sia per i contenuti.

Non sono sicura che porre "Lilith" a chiudere la raccolta sia la scelta più azzeccata (qui il motivo del sopracitato "disgusto"!), non tanto per il linguaggio esplicito quanto per la pesantezza delle scene che rischiano (come nel mio caso) di portare via tutto il piacere della lettura. 
"Post Mortem" e "L'albero" sono straordinari e poetici, "Deserto Nero" e "Binario 1" sono intriganti e amari, un po' come "Lilith" certo, ma quest'ultimo alla fine mi suscita un sentimento di rivalsa che in ogni caso non mi da piena soddisfazione... ero comunque nei (sudici) panni del protagonista! Non dico di cambiare il finale del racconto, tutt'altro; penso che sia perfetto così. Però, per me che ha un certo peso il finale di un libro, non mi è piaciuto essere lasciata con le emozioni scatenate da "Lilith". Al tempo stesso non saprei dire quale degli altri racconti sia meglio usare come dulcis in fundo, perché, dopotutto, il lieto fine qui non c'è per nessuno o quasi! Forse con "L'albero", ma il suo significato è sospeso nelle parole non dette... non mi resta che chiedere all'autore di aggiungere un'altra storia, anche se suona un po' come una scusa!

In conclusione, il libro "Deserto Nero" si compone di racconti leggeri e veloci che al tempo stesso possono vantarsi d'essere ricchi e profondi. 
Come se si trattasse di stuzzichini, dopo aver letto questa raccolta viene proprio voglia di leggerne altre...



Il Voto di Universi Incantati:




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