Carissimi astronauti,
chi mi segue potrà pensare: la scrittrice spirituale che legge un thriller italiano dal titolo "Satan Klaus is coming to town", la cui copertina contiene un simbolo simile (vedi la "T")? Sacrilegio! Difatti non mi sentivo attratta, anzi, respinta, ma l'autore mi ha contattata personalmente per una collaborazione e non ho potuto fare a meno di dargli un'opportunità. Risultato? Mai fermarsi alle apparenze!
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Recensione "Satan Klaus is Coming to Town" di Michele Mazzolino |
Titolo: Satan Klaus is coming to town
Autore: Michele Mazzolino
Editore: PAV edizioni
Genere: Thriller nordico
Data di uscita: 28 Aprile 2025
Pagine: 538
ISBN: 979-8281844116
Formato: cartaceo ed ebook
Prezzo: € 20,50 / € 2,69
Link per l'acquisto: amazon
Sinossi:
Natale, 1979. A Vihreäjärvi, l’atmosfera si colora di rosso. Ma non sono le luci e gli addobbi della festa. Il presunto suicidio di una donna dà l’avvio a una scia di sangue che si protrae per più di un quarantennio. Un assassino deciso a vendicarsi, pronto a spargere sangue in tutta la Finlandia, e un poliziotto sulle sue tracce. Un lungo viaggio “sul posto” in cui la quotidianità incontra l’imprevedibile e la natura umana, nelle sue fragilità, si scontra con la forza di una follia omicida “demoniaca”.
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Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati |
Il libro di Michele Mazzolino è un corposo e avvincente thriller nordico emergente, ambientato in Finlandia, che scorre sotto gli occhi come se fosse un raccontino di cento pagine. Invece ne conta 538! L'ho letto su kindle e sono rimasta senza parole quando ho visto il cartaceo durante una presentazione dell'autore.
Rispetto ad altri romanzi del genere che ho letto, in "Satan Klaus is coming to town" di Michele Mazzolino è palese chi sia l'artefice dei delitti: lo vediamo in copertina, nel titolo, ovunque! Perciò la trama di questo thriller nordico si basa piuttosto sulle mosse del killer, sul riuscire a intercettarlo prima del crimine, o magari prevederlo, oppure ancora a tirare a indovinare il ruolo dei vari personaggi: ti catapulta in una catena di eventi come uno spettatore che non può far altro che chiedersi chi sarà il prossimo a lasciarci le penne e se morirà anche quel personaggio al quale ti stai appena affezionando... perché il killer, pur avendo un suo schema, è un pazzo imprevedibile!
Babbo Natale non sembrava molto in forma; aveva gli occhi arrossati e due profonde occhiaie da entrambe le parti. I vestiti erano lerci e attorno a lui aleggiava un leggero olezzo di urina.
Mauri aveva lanciato uno sguardo di disprezzo alla moglie e lei aveva abbassato gli occhi, delusa.
"Su, Akseli, è ora di andare", aveva detto il padre, alzandosi e affettandolo per un braccio. "Saluta Babbo Natale."
"Ciao, signor Babbo Natale!"
L'uomo aveva sorriso, mostrando una fila di denti gialli; le gengive sopra di esse scure,
quasi nere.
Una delle cose più appassionati di questo thriller nordico emergente è che al suo interno c'è anche una sorta di saga famigliare: si presentano famiglie dove quei bambini li ritroviamo poi adulti, con traumi da superare; ogni personaggio può finire nel mirino del killer.
Di personaggi ne incontriamo diversi, nella narrazione in terza persona che non lascia sfuggire nemmeno un dettaglio di sottofondo; ho trovato questa cura degna dei maestri del thriller.
Mi ha entusiasmato ogni singolo salto temporale che consentiva di esplorare tutti i retroscena dei personaggi coinvolti: il passo indietro prima che si compisse il delitto; la scena che si svolgeva in parallelo e che faceva intendere si fosse svolta in modo diverso... lo scrittore sembra voler giocare a tranelli col lettore, provocando a livello emozionale e mentale... E io sì, ci sono cascata quasi sempre!
Il bello è che sembra che anche i personaggi secondari siano protagonisti in prima linea; niente e nessuno si lascia indietro e ognuno ha un suo ruolo, preciso e importante, che compone il tassello di questo enorme puzzle.
L'atmosfera si mantiene costantemente tesa; la leggerezza non è prevista.
Le scene dei delitti sono dettagliate e atroci, schiette come uno schiaffo in faccia...
Oltretutto i delitti suonano come una denuncia plateale del giustiziere Satan Klaus: l'amore non si tradisce; le famiglie devono restare salde; a farne le spese sono sempre i bambini.
Ma Satan Klaus è un giustiziere controverso, un antieroe il cui senso di giustizia è distorto, contorto, malato. Ed è difficile trovare un limite al suo istinto omicida.
Trovo sempre molto interessante la parte psicologica, specialmente nella figura dell'antagonista, e questo romanzo mi ha soddisfatta perché consente di entrare nella mente malata del "Satan Klaus".
Il finale è teatrale, lungo come un intero atto ad ampio respiro; un'apoteosi di tensione, susseguirsi di azioni e dialoghi chiarificatori, compresi dei colpi di scena!
In conclusione, se dovessi definire con una sola parola questo thriller nordico emergente direi: maestoso.
Mi sento di consigliare caldamente "Satan Klaus is coming to town" di Michele Mazzolino anche a chi non mastica abitualmente questo genere (e di andare veloce nelle scene splatter se non si tollera l'horror!) mentre se sei amante del thriller nordico... sarebbe un delitto se te lo perdessi!
Con un esordio così, tengo Michele Mazzolino d'occhio per i suoi prossimi libri!
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