Visualizzazione post con etichetta Incontri con l'autrice. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Incontri con l'autrice. Mostra tutti i post

giovedì 7 settembre 2017

Incontri Ravvicinati: Reportage di "Eleinda" all'evento "Altrofuturo" a Montegridolfo!

Carissimi astronauti,
domenica scorsa sono stata a Montegridolfo per l'evento "Altrofuturo" assieme al mio "Eleinda - Una Leggenda dal Futuro" nuova edizione; in questi giorni ho riempito i miei profili Instagram e Facebook delle foto che ho fatto in quell'occasione, ma è ora di scrivere anche un breve post qui, per la rubrica:


Rubrica dedicata a incontri, presentazioni, eventi letterari ecc.
Non sono un'aliena, ma sicuramente un po' alienata XD

Comincio col dirvi che l'evento si svolgeva nell'arco di un'intera e unica giornata, dalle 10 a mezzanotte, ma visto che la mattina non ha fatto altro che piovere, io sono incinta, e la presentazione era prevista per le 17, me la sono presa con comodo arrivando giusto per quell'ora!
Soprattutto per non stancarmi troppo, altrimenti, sicuro che avrei presenziato dalla mattina :P




Essendo di Rimini non ho avuto molta strada da fare, ma quando sono arrivata nel bellissimo borgo e ho visto una ragazza che stava sul palco col microfono in mano davanti al leggio, vi confesso che la parte di me introversa e timorosa stava per fare dietrofront e darsela a gambe!
Poi ho incontrato l'organizzatore Alessandro "Thaurwath" Ahrens che mi ha informata che subito dopo sarebbe toccato a me salire sul palco per presentare il mio libro: con mio marito accanto e il bebé nel pancino, mi sono seduta tranquilla preparandomi mentalmente al discorso...


io sul palco che presento "Eleinda - Una Leggenda dal Futuro" nuova edizione

Salita sul palco ho iniziato a parlare e devo dire che per la prima volta non ho avuto il batticuore nè le gambe che mi tremavano! Che mi è successo? Esperienza o effetti benefici della gravidanza? Ai posteri l'ardua sentenza.
Ho iniziato il mio discorso precisando che "Eleinda - Una Leggenda dal Futuro" è una nuova edizione, ora self-published
, di un libro pubblicato nel 2014 con un editore, versione ora ampliata e arricchita. In seguito, sono passata a raccontare la trama e descrivere a grandi linee gli argomenti trattati, focalizzandomi in particolare sul rapporto telepatico/empatico tra la ragazza e il drago Indaco.


...avventura, mitologia e leggende», ecco come finiva la frase!


Quando ho finito di parlare, Alessandro mi ha fatto alcune domande, poi ha fatto salire sul palco anche il sindaco di Montegridolfo
, e una coppia di prestigiatori, padre e figlia, che a loro volta mi hanno fatto domande; in quest'ultimo caso ci siamo trovati affini perché entrambi usiamo la fantasia e la creatività per evadere dalla realtà. Ma ho precisato che nel mio caso è proprio dalla realtà che attinge la mia fantasia! Uso le avventure fantastiche per trasmettere messaggi che riguardano la nostra quotidianità.


Intervistata dal sindaco e dalla coppia di prestigiatori!

Terminata la conversazione, Alessandro mi ha invitata a prendere posto nella grotta azzurra dove c'erano altri autori che esponevano i loro libri e un piccolo mercatino di artigianato.
Mio marito è andato a prendere il tavolino di plastica che ci eravamo portati da casa, et voilà, mi sono piazzata accanto a quello di Alastor Maverick (co-autore assieme a L.A. Mely di "Steambros Investigations: L'armonia dell'imperfetto" edito da DarkZone)
e Jessica Maldini (autrice del fantasy "Angel - La voce del destino" di Giovanelli Edizioni). Accanto a loro, c'era un altro tavolino con un autore self come me, Fabio Andruccioli (autore, tra gli altri, della serie horror "Il cacciatore di incubi").
Il nostro quartetto era circondato da bancarelle di artigianato vario
: dai gioielli in pietra alle lampade in vimini, dagli abiti di sartoria in stile ottocentesco alle... uova di drago! C'era anche una mostra fotografica e un'abile illustratrice.



Poco dopo che mi ero sistemata con il mio banchetto (a organizzare le copie ci ha pensato mio marito, mentre io chiacchieravo con Alastor Maverick e stendevo, ehm, il mio velo di seta di danza del ventre come copertura del tavolo - sacrilegio!), è entrata diversa gente: ho attirato l'interesse di qualcuno che ha preso il dépliant dell'ebook gratuito "Eleinda Prequel - La vita prima della Leggenda"
(scaricabile QUI previa iscrizione alla Newsletter), e tempo qualche chiacchiera siamo stati tutti richiamati da Alessandro per il momento dedicato alle letture!


Con "Eleinda - Una Leggenda dal Futuro"

A quel punto siamo usciti dalla grotta e siamo tornati nella piazzetta, e per ognuno di noi Alessandro ha affidato un angolino: ho preso una sedia pronta a leggere per il mio pubblico
, solo che in questo caso non avevamo microfoni, e io ho una voce talmente sottile che dovevo sgolarmi per farmi sentire! Siccome nelle mie vicinanze c'era Fabio Andruccioli che leggeva accompagnato dalla chitarra acustica del suo musicista, ho atteso che terminasse, poi ho cominciato a leggere i vari estratti che avevo selezionato da "Eleinda - Una Leggenda dal Futuro".
Vi dicevo che non ero sicura che il pubblico mi udisse, perciò ho chiesto che si avvicinassero il più possibile a me, ma ho notato l'attenzione visto che dopo ogni passo mi venivano fatte delle domande
... e sicuramente, il piccolo nel pancino mi ha sentito perfettamente: scalciava, e io non avevo pace con le gambe, una volta le accavallavo e una volta le divaricavo! 



Terminate le letture, siamo tutti tornati nella grotta ho venduto qualche copia del mio libro!
 
Verso le 20 abbiamo cominciato a riprendere le nostre cose, per cui alla fine sono stata all'evento solo tre ore, per cui sono più che soddisfatta del risultato ottenuto: nuove conoscenze, prima esperienza di lettura dal vivo, prima presentazione della nuova edizione, location splendida (con la vista sul mare), il tempo ci ha graziato, e ho venduto delle copie!


Firma copie!

Devo dire che dopo questo appuntamento ci ho preso gusto... gravidanza permettendo, forse parteciperò a un altro evento nei prossimi giorni; vi tengo aggiornati!

Cosa ne pensate di questo reportage? Spero vi sia piaciuto!




lunedì 23 novembre 2015

Incontri ravvicinati: presentazione di "Eleinda" al Caffè Letterario Notturno Sud a Bologna!

Cari astronauti,
eccomi finalmente a scrivervi il reportage dell'evento "Libri, Libri, Libri!" che si è tenuto lo scorso sabato 21 novembre 2015 al Caffè Letterario Notturno Sud a Bologna.
E' l'occasione giusta per creare una nuova rubrica perché, incredibile ma vero, questa presentazione mi ha entusiasmato così tanto che mi è venuta subito voglia di farne altre!
Per questo, ho deciso di racchiudere questo tipo di post nell'inquietante rubrica:

Rubrica dedicata a incontri, presentazioni, eventi letterari ecc.
Non sono un'aliena, ma sicuramente un po' alienata XD

"Libri, Libri, Libri!" è stato organizzato dalla deliziosa Daisy Raisi di Eventi Letterari Emergenti in collaborazione con l'Associazione Culturale Notturno Sud, che sotto la direzione di Riccardo Perna, ha poi concluso l'evento con un divertente gioco letterario dove tre del pubblico hanno visto aggiudicarsi una copia a scelta tra i nostri libri.
Dovete sapere, infatti, che "Eleinda - Una leggenda dal futuro" era in buona compagnia: c'erano "Amata Tela" di Giulia Madonna, e "Io, Claudia e Pluk" di Maria Grazia Crozzoli, quest'ultimo nonostante l'autrice fosse purtroppo assente per motivi di salute; Daisy Raisi l'ha presentato comunque, e, organizzata con le risposte preventivamente dettate dall'autrice, è riuscita a procedere anche con la sua intervista!

"Io, Claudia e Pluk", "Eleinda" e "Amata tela"!

Poteva poi fermarci quel diluvio? Giammai!
Al massimo ci ha fatto iniziare con un po' di ritardo (causa tipico traffico bolognese, causa navigatore che non si cura di farci entrare in una zona a traffico limitato, e siccome noi lo evitiamo, continua imperterrito a insistere con un "fare un'inversione a U in qualsiasi corsia" - grazie Google Maps!, e per via della mia mancanza di orientamento che, a piedi, sotto la pioggia e senza ombrello - sono come Eleonora Giusti di "Eleinda" che sfida le previsioni! - col GPS del cellulare per trovare il Caffè Letterario sono riuscita a passargli davanti e a tirare dritto, finché quella buon'anima di mio marito, diversamente da me sprovvisto di cappuccio e carico della mia scatola con i libri, ha preso le redini della situazione e ha interpretato correttamente la strada indicata da quell'aggeggio infernale).
Alle 17:20 circa eravamo pronte per la diretta con Radio Emozioni, condotta da Tony Esposito live da Bruxelles!


Io che configuro il portatile (rubato a mio suocero, shh!) per la diretta radio

La presentazione è iniziata proprio con me, con Daisy Raisi che mi ha introdotto a partire dalla luuuuunga biografia (la stessa che trovate qui) commentandola con un "certo che ne hai fatte di cose!", seguita dalla trama di "Eleinda - Una leggenda dal futuro" e dalla lettura di un estratto da parte di un'allieva attrice della scuola teatrale Notturno Sud.


[Il legame tra la ragazza e il drago è cresciuto al punto che la loro empatia si manifesta in una speciale dimensione: a Eleonora basta incontrare lo sguardo del drago per entrare nella “dimensione infinita”, un luogo parallelo - ed esclusivo - dove le menti dei due si fondono per comunicare tra loro; la percezione è istantanea, pertanto è spesso il drago a concludere i pensieri della ragazza. L’estratto riguarda le sensazioni di Eleonora durante il primo dialogo con Indaco]

Eleonora era rimasta folgorata da Indaco nel momento esatto in cui aveva aperto quell’incubatrice: quando aveva appreso la sua vera natura e scoperto che era un drago, si era aggiunta meraviglia, incredulità e ammirazione. Ora la creatura si apriva totalmente a lei, in un modo sorprendente, impensabile, e le mostrava la sua essenza, il lato più profondo di sé e che desiderava condividere con lei. C’era adorazione, riconoscenza; si sentiva prediletta.
L’essere più raro di questo mondo si offriva a lei.
L’essere più raro di questo mondo desiderava stare con lei.
Proprio con lei.
In più, la conosceva nel profondo come nessun altro avrebbe potuto, in un modo che nessun altro avrebbe compreso, perché Indaco era in grado di percepire tutti i suoi più sottili messaggi.
Quella creatura era lì per lei.
Se all’inizio era capitato tra le sue mani per caso, ora capiva che lui l’aveva scelta, in qualche modo, consapevolmente.
Sarebbe potuto andarsene quando voleva, invece era ancora lì al suo fianco. Per lei.
Eleonora si sentiva così felice che i suoi occhi s’inumidirono, e una volta distaccato lo sguardo dalla creatura, il capannone ritornò a essere lo stesso.
Uscirono dal rifugio, consapevoli che niente sarebbe più tornato come prima; respirarono quella nuova aria fresca a pieni polmoni.
Si guardarono e decisero di abbandonarsi alle piccole gioie della vita: Indaco aprì le fauci e sollevò la lingua per assaporare la neve fresca che scendeva dolcemente dal cielo grigio; la ragazza lo imitò. Si diressero al parco giochi abbandonato, ed Eleonora lavorò la neve con le mani fino a creare la sagoma di un drago, quindi Indaco tracciò un segno con le unghie, una figura femminile stilizzata che sul fianco della creatura sembrava camminasse
con lei. Infine corsero, lasciando impronte sui sentieri innevati.
Eleonora udiva le proprie risate, poi si sdraiava sulla terra ghiacciata, su quell’impronta appena stampata, e il suo corpo disteso rientrava completamente nella forma della zampa del drago. “Sono parte di te”, pensava, e mentre sognava di tenere quella creatura tutta per sé, lui volò via, quasi a insegnarle qualcosa, in un distacco che la fece sentire improvvisamente sola.
Solitudine. Fosse anche solo per un attimo, senza di lui tutto ciò che la circondava — il resto — diventava superfluo. Con lui si sentiva come in una casa, che sebbene sconosciuta, era capace di creare sensazioni da considerarla come tale; poteva girovagare con disinvoltura, ma se lui se ne andava, diventava notte fuori e
dentro; era come se si spegnessero bruscamente le luci. Silenzio. Nulla. Poi Indaco tornava, e con lui, la sicurezza.
Era con lui che la neve era bianca, era con lui che il terreno era soffice. Era con lui che fuori era freddo, eppure dentro, nella parte sinistra del petto, era più caldo delle giornate estive.
E cos’erano quelle risate?
Forse perché udiva solamente la propria voce, comunque le sembrava di non essersi mai lasciata andare a delle note così acute. Erano davvero possibili? Erano davvero le sue?
Per risposta, rise ancora.
Ridere per ogni sciocchezza. Così, senza un perché.
O forse c’era un motivo; era solamente difficile da definire.
Era un gioco che sapeva di corteggiamento.
Semplicemente, amore.
Un amore surreale, incomprensibile e paradossale, ma in fondo,
non sono proprio questi gli aggettivi che appartengono a
questo sentimento?
Una ragazza e un drago.
Occhi verdi e occhi blu.
Corpo bianco e freddo, corpo indaco e caldo.
Due, ma una cosa sola.



Una degli allievi attori della scuola teatrale Notturno Sud recita Eleinda!

Subito dopo è giunto il momento clou, quello per cui nei giorni precedenti avevo avuto l'incubo della scena muta addirittura due volte: l'intervista!
Come vi avevo anticipato, a differenza delle altre presentazioni stavolta mi sono preparata, e a parte l'imbarazzo iniziale (che di solito, francamente, è sempre stato peggio di così XD) mi sono sciolta fino ad avere una certa dimestichezza, alla fine. Poi va beh, secondo mio marito mi devo rilassare ancora un bel po', ma personalmente penso di aver fatto dei progressi... un po' alla volta, eh! ^^

L'intervista


1) Il tuo fantasy dal titolo "Eleinda" è ricco di insegnamenti, Valentina. In particolar  modo, mi ha colpito una frase che recita così: "Fuori non c'è luce, ma non permettere al male di soffocare quello che c'è in te".  Vuoi commentarla?
Questa frase è un mantra che mi ripeto spesso quando sono triste, quando vedo che comincio a entrare in quel vortice oscuro che annega tutte le speranze; pur cadendo giù, ho sempre un pensiero positivo che mi rende possibile la risalita. In effetti, è una frase che mi rispecchia molto. Ho deciso d'inserirla perché potesse essere un pensiero, mi azzardo a dire “filosofia di vita”, utile anche agli altri, e se consideriamo gli avvenimenti di questi ultimi giorni, sono un esempio perfetto: i media esercitano un terrorismo psicologico costante, senza tregua. Che si tratti del telegiornale o dei quotidiani siamo circondati da fatti di cronaca nera, disastri mondiali ambientali, atti di terrosimo, crisi economiche... ci  mostrano una visione fin troppo oscura di quella che è la nostra realtà. Per questo spengo la TV, seleziono gli articoli da leggere e vivo le mie giornate tenendo ben presente i sogni e gli obiettivi che mi sono prefissata. E mi circondo d'amore, che come dice una celebre canzone: l'amore è la risposta. Sempre. Queste considerazioni sono un po' l'essenza di “Eleinda”: la denuncia ai mass media, e la salvezza della Terra che si ripone nell'amore, in questo  caso, nel legame tra due esseri completamente diversi capaci di guardare oltre le apparenze, senza usare gli occhi, ma il cuore.


2) I  protagonisti della tua storia sono un drago, Indaco, e una ragazza, Eleonora. Il titolo del tuo libro, "Eleinda", è il risultato della fusione dei loro nomi. Li unisce un forte amore spirituale e sono essi stessi simbolo di nobiltà d'animo e di eroismo. Come hanno preso forma nella tua fantasia? Da cosa hai tratto spunto per creare questi due personaggi?
C'è un episodio a cui accenno nel libro che in realtà è preso proprio dalla mia vita: racconto di Eleonora quando aveva un piccolo inseparabile nella sua casa a Verona, e lei dice che col tempo aveva legato così tanto con quella creatura che le sembrava di capire tutto (o quasi) quello che l'animale intendesse comunicarle. Ecco, io avevo un'inseparabile di nome Luce e abbiamo vissuto, nella sua breve vita, un rapporto platonico, poiché lei non era di quei pappagallini ammaestrati, quindi sì, la facevo uscire dalla gabbia, ma lei non mi si arrampicava addosso; volava per casa, esplorava nei vasi... la lasciavo libera, insomma. Quando la guardavo nei suoi piccoli occhi neri, mi ci perdevo: la fissavo e mi sembrava che tra i nostri sguardi intercorresse qualcosa di più profondo oltre le apparenze... inoltre le avevo insegnato dei comandi che lei eseguiva prontamente, tipo “capriola”, “vieni qua”, e quando vedi che un animale che non parla la tua stessa lingua ti capisce comunque e reagisce di conseguenza è di una soddisfazione unica. Non mi sono più di tanto stupita quando ho letto, di recente, che tra gli animali e l'uomo, attraverso lo sguardo, si rilascia una sostanza che la possiamo paragonare all'amore incondizionato e alla gioia di un neonato quando vede il genitore. Quindi il legame empatico tra il drago Indaco ed Eleonora deriva da questa mia piccola esperienza. Da tre anni a questa parte ho un cane che vive in casa con me: ho trovato Indaco in lei! Sta male quando sto male io, riflette il mio stato d'animo ma al tempo stesso mi provoca, come per stimolarmi a reagire... La figura del drago, comunque, è nata perché ho una passione innata per queste creature: mi affascina la mitologia in generale, ma i draghi sono tra tutte, le creature più sagge, austere, potenti, coraggiose...  hanno diversi poteri e hanno le ali! Mi piacerebbe avere un drago!

3) Eleonora vivendo in simbiosi con Indaco e accompagnandolo nella ricerca delle sue origini adempie a un compito ben preciso. Vuoi parlarcene?
Bella domanda! In “Eleinda” convivono un romanzo di formazione e un romanzo che con le sue metafore riflette una visione che si estende alla nostra realtà.
Il percorso di formazione riguarda sia Eleonora sia Indaco. Quest'ultimo, essendo un drago creato in laboratorio non è come quelli di cui si narra nelle leggende: non ha poteri, il che lo rende vulnerabile e debole rispetto agli altri, perciò, lui ed Eleonora evolveranno insieme, non solo nelle capacità fisiche ma anche in quelle emotive; affrontando diverse prove impareranno che dalla loro piccola lotta per la sopravvivenza (i due sono infatti costantemente braccati dagli scienziati della European Technology) dipendono le sorti dell'umanità, perché le idee dello scienziato dottor Brandi potrebbero portare a conseguenze catastrofiche: Indaco non è il suo unico esperimento, e come lo scienziato dice spesso, lui è quello mal riuscito. Come scritto nel prologo, il dottor Brandi ritiene d'avere la chiave per la svolta dell'umanità, quella che noi comunemente chiamiamo “apocalisse”... sinceramente preferisco fermarmi qui per evitare anticipazioni! Dico solo che l'apocalisse cristiana prevede l'arrivo di un drago a sette teste, e nella mia fantasia, l'apocalisse s'intreccia con la profezia del regno dei draghi. A questo punto: ogni parola in più è un'anticipazione! Mi fermo qui.


4) Il racconto è ambientato in un'epoca lontana dalla nostra, nella quale la società è frutto dell'omologazione più assoluta e il rapporto fra uomo e natura è completamente compromesso. Aspetti questi che stanno diventando sempre più allarmanti anche nella società attuale. Eleonora si muove in un ambiente a lei estraneo: è decisamente una ragazza controcorrente. Quanto c'è di te in lei?
Tutto! O meglio, quella che ero fino a qualche anno fa: nell'adolescenza e da ragazza quando dovevo rapportarmi con i miei compagni di scuola e i professori, dai venti ai ventisei anni quando mi sentivo un piccolo ingranaggio schiavo del sistema. Mi sono sempre ribellata, ma col pensiero, con le idee, senza fare rumore, senza pestare piedi... per questo apparivo come una che, siccoma stava zitta, allora le andava bene tutto. In realtà non vedevo l'ora di essere libera e indipendente; uscire dall'ambiente scolastico, lavorare in proprio nell'azienda di famiglia. In passato mi sentivo fuori posto, fuori dal tempo se guardavo le persone intorno a me. Mi considero piuttosto tecnologica, ma come Eleonora ho posto dei limiti perché non voglio dipendere da questi strumenti. Quando al pomeriggio sto un po' troppe ore davanti al computer, approfitto della mia cagnolina per uscire a farci lunghe passeggiate. Sono tendenzialmente solitaria, e il silenzio, o meglio, i rumori della natura, sono per me sinonimi di pace e tranquillità. Mi rigenero. Per questo adoro il mio lavoro, quello dei mercati in piazza, perché anche se molti lo ritengono un lavoro pesante perché ci si alza presto la mattina e si subiscono le varie temperature al massimo, per me è stimolante, e al tempo stesso mi da l'apertura mentale necessaria a pensare a un nuovo libro! I mercati mi stanno così a cuore che gli ho dedicato un intero capitolo in “Eleinda”. C'è anche qualche riferimento al tempo atmosferico, perché nel mio lavoro mi capita spesso di sentire gli altri ambulanti lamentarsi, come se fosse giusto pretendere che il tempo faccia come vogliamo noi! Allora in “Eleinda” ho creato “le perfette previsioni del tempo”, a titolo provocatorio. Sembra che sia nella natura dell'essere umano quella di avere il controllo su tutto... Devo dire, comunque, che c'è anche un po' dell'antagonista dottor Brandi, in me: è un po' il mio lato oscuro, ed essendo uno scienziato che sperimenta e crea siamo simili, visto che anch'io creo e sperimento attraverso la scrittura!

5) Il tuo romanzo è pieno di riferimenti storici, mitologici e geografici: sono frutto di approfondimenti e/o studi condotti individualmente?
Sì, mi sono documentata come autodidatta. Sono una persona curiosa! Riguardo le località, tra le mete del viaggio di Indaco ed Eleonora ci sono anche dei luoghi che ho visitato in prima persona, tipo il Colosseo a Roma, le terme di Saturnia, il relitto a Capo Verde, i siti archeologici del Messico... Conducevo le mie ricerche sulle leggende dei draghi e intanto organizzavo le tappe del viaggio di Indaco ed Eleonora tenendo presente i luoghi che, a seguito delle mie visite,  desideravo omaggiare. E' seguendo le leggende dei draghi che i due tentano di scoprire le origini e i poteri perduti di Indaco, e di leggende sui draghi ce ne sono in tutto il mondo! Devo dire però che non tutte le creature che ho inserito sono prettamente dei draghi: ad esempio, il “serpente piumato” in Messico e la divinità egizia Apopi sono identificati come serpenti o mostri simili ad essi; è nel mio immaginario che li ho visti come draghi. Comunque, trattandosi di leggende, non riportano la verità al 100%, quindi mi sono sentita libera di giocarci sopra!


6) Nel tuo libro assume particolare importanza il tema della modificazione genetica, degli esperimenti condotti in laboratorio,  alterando o addirittura sconvolgendo le leggi della natura, nella pretesa assurda dell'uomo di sostituirsi a Chi ha creato la vita. Vuoi parlarcene, sottolineando il tuo punto di vista in merito?
Il mio punto di vista rispecchia quello di Eleonora: penso che ci siano dei limiti che non bisogna valicare, ad esempio, generare una vita scegliendo tutte le caratteristiche fisiche a priori. Nel libro tratto anche la clonazione, e a tal proposito confesso che non sarei capace di trattare diversamente degli esseri creati in laboratorio; mi comporterei esattamente come Eleonora che pur avendo una sua precisa etica non può fare a meno di affezionarsi a Indaco e amarlo così com'è. La mia visione romantica mi porta a credere che ci sia un'anima in ogni cosa, e appunto per questo certi passi “azzardati” mossi dalla scienza mi fanno paura. Mi chiedo fino a che punto sia giusto spingersi... con “Eleinda” metto tutto questo in discussione.

7) Al termine del libro  si accenna a un seguito delle vicende narrate in "Eleinda". Ci stai già lavorando?
In realtà io e l'editor lo stiamo già editando! Dovrebbe uscire tra gennaio-febbraio 2016. Eleonora e Indaco continuano a seguire le leggende per riunire le creature rimaste in un nuovo regno dei draghi. Nel frattempo, il dottor Brandi non ha smesso di pensare a una strategia per riprendersi Indaco: il suo ultimo esperimento è un'idea bizzarra, ossia trasformarlo in un essere umano! In questo modo il drago sarà nuovamente vulnerabile e mortale... Il titolo del libro è “Eleinda 2 – La formula dell'immortalità” perché, diciamolo, il dottor Brandi aspirava a questo fin dall'inizio. Una delle novità di questo secondo volume è che seguiremo molto più da vicino le vicende di Alessandro; l'amico di Eleonora conoscerà una dragonessa con cui instaurerà un legame. Al tempo stesso, il legame tra lui ed Eleonora è come un elastico fatto di allontanamenti e riavvicinamenti: il rapporto con un drago è esclusivo e disarmante per gli esseri umani, e se Indaco diventasse umano, come si sentirebbe Eleonora? Nel frattempo è uscito anche il racconto prequel della serie: “Eleinda Prequel- La vita prima della leggenda” e lo sto distribuendo gratuitamente in formato ebook tramite l'iscrizione alla Newsletter di Eleinda Books; trovate il modulo per l'inserimento della vostra e-mail nel sito di Eleinda http://valentinabellettini.wix.com/eleinda. Iscrivendovi sarete aggiornati sui prossimi volumi e leggerete estratti in anteprima!


Signor barista, uno spritz e una copia di "Eleinda", grazie!

Il pubblico era formato da una ventina di persone; non sono pervenute ulteriori domande, così, i riflettori sono passati a puntare Giulia Madonna e il suo "Amata Tela" seguendo lo stesso procedimento della mia presentazione, e subito dopo la stessa sorte è toccata a Maria Grazia Crozzoli e il suo "Io, Claudia e Pluk".
A quel punto si è conclusa la diretta con Tony Esposito di Radio Emozioni, e nel Caffè Letterario Notturno Sud l'atmosfera si è rilassata fino a esplodere nel divertimento del gioco letterario a cura di Riccardo Perna! Tra gli agguerriti e acuti versi animali per aggiudicarsi la possibilità di rispondere alle domande del quiz (requisito fondamentale per la prenotazione dopo il "buzz"), la pesca di alcune frasi sui libri e le bizzarre penitenze, è stato necessario persino uno spareggio prima di decantare i tre vincitori. Alla fine del gioco, anche le autrici hanno guadagnato in questo modo un nuovo lettore :)
Tra dediche, autografi, e complimenti dal pubblico ricevuti a tu per tu, si è consumato il gustoso, ricco, e vario buffet, con tanto di gaffe finale da parte mia che ho rovesciato e rotto un bicchiere... la parte imbarazzata di me doveva per forza mostrarsi, prima o poi! >_<


Si banchetta!

L'evento si è protratto fin quasi alle 20, complice le mie chiacchiere con l'autrice Giulia Madonna, una persona squisita, umile, e sicuramente anche capace visto che il suo "Amata Tela" ha ricevuto la Menzione Speciale della Giuria al Premio Kafka Italia 2015.

Si conclude così il mio diario di questa bella esperienza! Ringrazio tutti coloro che l'hanno resa possibile, in particolar modo Daisy Raisi per la professionalità e il tempo che ha dedicato ai nostri libri (prima la lettura dei romanzi, poi la preparazione delle domande, l'organizzazione dell'evento...) e l'Associazione Culturale Notturno Sud per averci offerto la location, il buffet, e per la possibilità di lasciare una copia dei nostri libri in vetrina per un mese! Grazie anche a Tony Esposito di Radio Emozioni per la diretta da Bruxelles!
Presto caricherò il video dell'intevista su YouTube, nel frattempo, grazie anche a chi ha seguito questo reportage!
A presto!


mercoledì 13 giugno 2012

San Giorgio di Mantova Fantasy: the day after!


Una valigetta, la borsa, e una scatola con le copie di "Profumo d'incenso": inizia così la mia avventura al San Giorgio di Mantova Fantasy, partita di buon'ora per raggiungere il Centro Culturale in via Frida Kahlo entro le 10 di mattina, possibilmente un po' prima. A differenza dei vari Saloni del Libro a Torino e i Lucca Comics & Games, stavolta avevo uno stand da condividere assieme ad altri autori, ma la mission non era solo quella di vendere copie: in veste di "Official Photo & Writing Reporter" (titolo appena inventato ^^) di Universi Incantati e TrueFantasy ho seguito alcuni degli eventi e presentazioni, il tutto saltellando come un folletto da una parte all'altra del Centro Culturale, per salutare o conoscere di persona alcuni autori.

Dopo aver sistemato la mia parte di stand, mi sono subito lanciata nel giro del cortile interno: spazioso, ma al tempo stesso raccolto. Tutt'intorno alla "piazzetta" c'erano gli stand degli editori: Linee Infinite, Domino EdizioniLa Corte EditoreIl Ciliegio, La Penna BluTabula Fati0111, Plesio Editore, e GDS.
Erano presenti anche alcuni stand di oggettistica fantasy, nonché quelli della libreria Mel Book Store di Mantova e, per la prima volta non solo online, Libreria Fantasy, con la libraia Leda Muraro ora anche autrice, visto il suo recente esordio con il romanzo "Il Riflesso dell'anima" (0111 Edizioni).
Lo spazio riservato ai più giovani comprendeva lo stand di Domino City (con gadget come le carte di Pikachu e Yu-ghi-oh! con relativi tornei in loco) e un gazebo dedicato ai duelli con le bacchette magiche, arbitrato da Francesca D'Amato.

Alle 14:30, nella spaziosa sala dell'Auditorium, ho assistito alla tavola rotonda di Antonio Lanzetta col suo "Ulthemar, la Forgia della Vita" (GDS), Daniele Nicastro con "La Bambina con il Basco Azzurro" (Runde Taarn Edizioni) e Angelo Berti con "Jagalor - l'Alba degli Eterni" (MJM editore). La tavola era moderata dallo scrittore - nonché membro dello Staff del San Giorgio di Mantova Fantasy - Fabio Cicolani ("Le magie di Omnia", La corte Editore) che ha pensato bene di lasciar parlare gli autori dei propri libri, per poi inventare una sorta di "intervista-gioco", distribuendo delle domande prescritte su dei bigliettini che venivano pescati a caso dagli spettatori nella platea; tra le altre, domande che mettevano in seria difficoltà il malcapitato!

Da sinistra: Antonio Lanzetta, Angelo Berti, Daniele Nicastro e Fabio Cicolani.
Terminata la presentazione, i tre autori hanno lasciato il palco a quattro donne di spicco nel panorama fantasy italiano: Cecilia Randall con la saga di "Hyperversum" (Giunti) e "Gens Arcana" (Mondadori), Giulia Marengo con "Un Antico Peccato" (Reverdito), Paola Boni con la saga di "Amon" (Casini) e Anna Giraldo con "436" e "Thunder+Lightning" (Casini). A moderare l'incontro c'era Andrea Storti del blog "Le Mele del Silenzio", con le sue domande mirate ad approfondire le storie di questi diversi romanzi.

Da sinistra: Anna Giraldo, Cecilia Randall, Giulia Marengo, Paola Boni e Andrea Storti.
Nel tardo pomeriggio è toccato a me con "Profumo d'incenso" (Giraldi Editore) e Nicola Fossati con "Il Momento del Risveglio" (Lampi di Stampa); la location era quella dell'intima Biblioteca del Centro Culturale, e a moderare l'incontro era il-sempre-più-professionale Andrea Storti, capace di metterci a nostro agio, interrogandoci con domande che non avrebbero potuto far altro che tirare fuori il meglio dai nostri romanzi.
Poco più tardi, lo stesso scenario ha visto Anna Giraldo - anche lei parte dello Staff dell'evento - presentare Gianni Gavioli, fumettista della serie strips "Storie della Natura", viaggiatore "fai da te", e ora autore de "Il Cristallo Anima - La via del Drago" (MJM editore), in un incontro interessante tra spiritualità e pillole di saggezza.

Da sinistra: Andrea Storti, Nicola Fossati e Valentina Bellettini (ossia, io!)
La sera abbiamo trovato rifugio presso l'Hotel Abat-jur convenzionato con l'evento; lo Staff del San Giorgio di Mantova Fantasy ha pensato proprio a tutto, e l'indomani si è aperta la giornata con il benvenuto del Presidente Mauro Fantini, che, ricordiamo, per entrambe le giornate, assieme al Vice Presidente Alfonso Zarbo, è riuscito ad essere costantemente presente e disponibile, pronto a raggiungere ogni presentazione per scattare foto e garantire a tutti lo stesso servizio! A seguire, un toccante discorso del Vice Sindaco del Comune di San Giorgio di Mantova, Patrizia Modena, a proposito dell'importanza della Cultura, discorso ripreso con enfasi dalla scrittrice Fabiana Redivo, che con l'Associazione Culturale "I Sogni nel Cassetto" ha distribuito premi ai vincitori e segnalazioni ai meritevoli.
Per quanto riguarda il Premio Cittadella, è stato decretato vincitore Francesco Barbi, ma con capolavori come "L'Acchiapparatti" e "Il Burattinaio" (Baldini Castoldi Dalai) non poteva essere altrimenti, tanto che me lo aspettavo mentre seguivo la schermata di proclamazione che ricorda la finale di "Amici" (con tanto di "We are the Champions" dei Queen, mancavano solo le "carte"!); secondo classificato Roberto Re con "La Valle dei Dimenticati" (Sangel Edizioni)terzo classificato Alfonso Zarbo con "Ivengral - la Via dell'Acciaio" (Linee Infinite). Sono inoltre stati segnalati: "Il Condottiero delle Isole" (Domino Edizioni) di Adriana Comaschi per le migliori battaglie epiche; "L'Emblema del Drago" (ArteStampa) di Martino Vecchi per aver dato cuore, voce e dignità di popolo alla stirpe dei draghi (sto leggendo il suo libro e non posso che sottoscrivere!); "Il Secondo Guardiano" (Plesio) di Sonia Barelli, segnalazione Luce e Ombra per aver trattato in maniera originale tale dualità; "Enelsin Artigton e la Petra Regia" (il Filo) di Annarita Pizzo, l'unico fantasy in chiave di lettura semiseria; "Finisterra, le Sorgenti del Dumrak" (Domino Edizioni) di Massimiliano Prandini, Gabriele Sorrentino, Marcello Ventilati, Simone Covilli e Sara Bosi per l'incredibile impresa d'aver redatto una stesura a dieci mani!
Il Premio Magia Urbana Pret-a-Porter, invece, ha visto un ex-aequo tra "Niccolò Spirito, quando le ombre svelano chi sei" (Serra Tarantola) di Sara Furia e "Dolcemente Tenebroso. Il Risveglio di Lucilla" (Felici Editore) di Serena Pieruccini; secondo classificato "Ali di Tenebra" (Plesio) di Mauro Saracino; terzo classificato "Toby Rice e la Cappella Oscura" (GDS) di Ray Anthony Treays. I segnalati sono stati "Amailija" (Anguana Edizioni) di Romina Casagrande e "I Guardiani delle Anime" (Domino Edizioni) di M. P. Black, segnalazione Romanticamente Urban.
Infine, il Premio Nuove Chimere è stato assegnato a "Ulthemar, la Forgia della Vita" (GDS) di Antonio Lanzetta; al secondo posto "Panteos, i Sigilli" (il Filo) di Angela Gagliano, e al terzo "Un Antico Peccato" (Reverdito) di Giulia Marengo.

Francesco Barbi ritira il Premio Cittadella da Fabiana Redivo
In mattinata si è svolto il Workshop con Fabio Porfidia sul tema dell'illustrazione digitale; non ho assistito all'evento ma ho avuto modo di fare due chiacchiere (traduzione: un ora) con l'illustratore, e scoprire un mondo che prima non conoscevo, un mondo che non è poi così lontano da quello degli autori/scrittori! Nella Sala degli Illustratori erano in bella mostra i lavori di Fabio Porfidia, Francesca Resta e Ilaria Trombi.
Nel pomeriggio sono arrivati gli ospiti d'onore: i doppiatori della serie-tv "Il Trono di Spade" - tratta dalla serie di libri "Cronache del Ghiaccio e del Fuoco" di George R.R. Martin - ossia Daniele Giuliani (Jon Snow) ed Edoardo Stoppacciaro (Robb Stark); ad accompagnarli, un solido Trono di Spade e i cosplayer dei vari personaggi, "i cantori del Westeros".

Fabio Porfidia al lavoro, prima di una tempesta di domande
Alle 18 ho raggiunto l'Aula Shannara per assistere alla presentazione de "La Regina degli Inferi - Il Risveglio del Fuoco" (Tabula Fati) della promettente Chiara Cilli. La giovane autrice, assieme all'editore Marco Solfanelli, ha annunciato che la saga si compone di quattro libri, ognuno dei quali ha già la sua copertina pronta (ne distribuivano le cartoline presso lo stand, e io le ho "arraffate" tutte!).
Subito dopo ho raggiunto la Tana del Drago per seguire la presentazione di Loredana Rossetti, autrice e illustratrice delle fiabe "I Sogni di Priscilla" (Edizioni Segno), "La Principessa del Parco" (Gilgamesh Edizioni) e "Fiabe dal Mondo Segreto" (La Casa dell'Amico), assieme a Paola Scagliarini con "Il Sangue di Kain" (ilmiolibro.it) e Davide Zaffaina con "Bran il Paladino" (Midgard Editrice).

Chiara Cilli e la saga de "La Regina degli Inferi" (Tabula Fati)
Intorno alle 20, complice l'avvicinarsi del maltempo, editori e autori hanno cominciato a liberare gli stand e a salutarsi: amici di due giornate lunghe una vita, sospesi in un'oasi protetta. Non avevo ancora raggiunto l'autostrada che mi è improvvisamente scesa una lacrimuccia...
Il San Giorgio di Mantova Fantasy 2012 ha sofferto di una limitata affluenza di visitatori (assenti per via del terremoto) ma chi c'era si è portato a casa una ricchezza che va oltre i ricavi sulle vendite; un prezioso che mi si è incastonato nel cuore. Tanti autori così diversi, eppure, con qualcuno bastava uno sguardo per sentirsi complici, una parola per riconoscersi, qualche battuta per sentirsi affini, come anime riunite in due soli, speciali giorni, capaci di creare un'atmosfera che non può che chiamarsi magia. Allora, come compagni di un viaggio-vacanza, ci siamo scambiati indirizzi e-mail e recapiti telefonici, poi si sa, ci si vedrà su Facebook... ma quella magia, in fondo, so che non la ritroverò nemmeno se c'incontreremo al Lucca Comics & Games o al Salone del Libro a Torino.
Perché la magia vive nel San Giorgio di Mantova Fantasy.







Grazie di cuore a tutti!

Non sai dove trovare il mio "Profumo d'incenso"?
Eccolo!

mercoledì 6 ottobre 2010

Nelle scuole aleggia un "Profumo d'incenso"

Dall'archivio del 21 Maggio 2010
Stamattina ho tenuto il mio primissimo incontro con l'autore! :D Il che va detto con un certo entusiasmo perché io che sono una timidona ero intimorita da queste cose, e pur avendo una gran voglia di farle mi son sempre bloccata, soprattutto perché se dovevo partire di mia iniziativa, da sola e alla cieca, non avrei saputo da che parte cominciare.
Invece ho avuto la fortuna che una mia ex compagna di classe notasse il mio libro su Facebook (e i commenti positivi sul web), quindi lo proponesse a sua madre, Professoressa di una scuola media, e che quest'ultima accogliesse l'idea con grande entusiasmo, specie dopo aver passato il suo esame di lettura.
La mia fortuna non è stata solo questo incontro telematico, ma anche l'enorme ospitalità della Professoressa, che mi ha subito fatta sentire a mio agio, creando un ambiente familiare e complice, e la sua organizzazione, poiché aveva preparato gli alunni a farmi delle domande, assieme, addirittura, a un "rinfresco/merenda" con torte e biscotti fatti a mano proprio dagli stessi.

Ma partiamo dal'inizio.
L'incontro si è tenuto nella libreria della Scuola media "Panzini" di Bellaria (Rimini) e i ragazzi (la III D) erano disposti in cerchio attorno a me.
Si sono alzati appena sono entrata, e io ho sorriso perché fino a "poco" tempo fa, ero io dall'altra parte a dovermi alzare! Ci siamo presentati, e a turno ho conosciuto tutti i loro nomi, quindi hanno cominciato, con un lieve imbarazzo, a farmi delle domande su "Profumo d'incenso", che, preciso, lo avevano letto e "studiato" durante le lezioni d'italiano (e io che quando andavo a scuola sognavo un giorno d'essere letta in classe come Manzoni! *__*)
Mi ha fatto un po' impressione che mi dessero del "lei", e nonostante la mia autorizzazione (lecita) a darmi del "tu" hanno continuato con le formalità, perché comunque c'era un certo timore (tanto che ho confessato che sicuramente avevo più "paura" IO di loro!), ma in effetti, guardandomi, chiunque mi avrebbe scambiato per una degli alunni; avrei potuto mimetizzarmi tra loro tranquillamente, visto la faccia pulita e l'altezza/bassezza! :D
Le domande erano mirate, e alcune mi sono risultate completamente nuove; ne riporto alcune.

D: Com'è nato il libro?
D: Perché il titolo "Profumo d'incenso"?
D: Chi è Primo (ndr. colui cui ho dedicato il libro)?
D: Hai scritto qualche altro libro?
D: Il libro mi ha dato l'impressione di una conclusione un po' affrettata; cosa succede dopo a (SPOILER) Marta e al suo ragazzo quando tornano in Egitto?
Una delle cose più belle che mi son state dette, è che un ragazzo ha dichiarato che il mio libro è stata una lettura più interessante rispetto a ciò che leggono di solito perché li riguarda (riferendosi al fatto che la protagonista non sa cosa fare della sua vita, e in primis la spaventa la scelta dell'indirizzo superiore, scelta cui si trovano davanti anche loro che sono in III media); questa osservazione è stata davvero gratificante, perché era un po' lo scopo della storia, lo scopo del mio libro.
Intanto che parlavo poi, sentivo un profumo d'incenso per la sala, tanto che credetti d'avere una sorta d'allucinazione/suggestione... (che testa stramba) e solo quando mi appostai ad una scrivania per firmare le copie mi venne fatto notare che c'era davvero un bastoncino d'incenso che bruciava! :D


Firmate e dedicate le 28 copie (di cui una per la Prof. e un'altra per la biblioteca scolastica) e dopo il "servizio fotografico" di un improvvisato ma provetto fotografo (con queste parole gli ho dedicato la sua copia), mi son state offerte torte e biscotti, e ci voleva proprio visto che ero partita a stomaco vuoto! Abbiamo chiacchierato, sono venute a presentarsi la Preside, la Vice Preside, e altre insegnanti, e così, è passata velocemente un'ora piacevole e divertente (come dimenticarsi le battute dei ragazzi!).
Una volta risistemati ai propri posti, sono stata affiancata da un ragazzo davvero promettente che ha saputo realizzare in breve una bozza dell'articolo dell'evento per proporlo al Resto del Carlino: ha chiesto se avevo qualcosa da dichiarare, poi mi ha dato il piacere di rileggere il tutto; mi ha sorpreso con le sue considerazioni sull'ambiente scolastico e il suo desiderio di esprimere il fatto che i ragazzi, i giovani, sono capaci anche di organizzare eventi del genere, ossia utili e piacevoli al tempo stesso. Bravo!
Prima di salutarci mi è stata fatta un'altra sorpresa: un mazzo di fiori (quello che era sulla scrivania. Ma non mi aveva nemmeno sfiorato l'idea che potesse essere per me)! E tra poche altre parole se non i ringraziamenti, più un "in bocca al lupo" per gli esami, mi sono congedata, e nel contempo mi hanno garantito quattro ragazzi, i più alti della classe, a scortarmi fino all'uscita come dei perfetti bodyguards! Mi hanno persino aperto la porta e fatto strada (ma allora la galanteria NON è morta! :D)

 

Non credo d'essere mai stata viziata tanto in vita mia, quanto stamattina in quella classe! Grazie a tutti, non vi dimenticherò mai!


(foto nella mia cameretta piena di cose "nintendose". In realtà dopo l'incontro sono andata a lavorare in negozio... e ho venduto una copia anche lì!)

Per le risposte alle domande di cui sopra, prossimamente in questa pagina (ora devo chiudere il negozio e tornare a casa)!
20 migliori siti