lunedì 9 ottobre 2017

Review Party: Recensione in Anteprima "Armonia Finale" di Hendrik R. Rose (La Ponga Edizioni)




Cari astronauti,
sono un po' influenzata ma resisto, dunque non manco all'appuntamento che avevo fissato con il Review Party del fantasy/distopico "Armonia Finale"!
Ho finito di leggerlo ieri mattina tra uno starnuto e l'altro, e devo dire che è stata una piacevolissima scoperta; l'autrice ha creato un interessante mix di generi, e come forse sapete, io adoro fusioni e  contaminazioni, specie quando mettono di mezzo il fantastico!
Vi lascio la scheda del libro dopodiché troverete la mia recensione.




Titolo: Armonia Finale
Autrice: Hendrik R. Rose
Editore: La Ponga Edizioni
Collana: Tanto è Fantasy
Genere: Fantasy Distopico
Data di uscita: 14 Ottobre 2017
Formato: cartaceo ed ebook
Pagine: 486
ISBN: 9788897823636
Prezzo: € 23,00 cartaceo / € 4,99 ebook
Link per l'acquisto: prossimamente


Quando il fantasy parla di razzismo

Sinossi:
Gli elfi sono tra noi, loro malgrado. In un futuro prossimo e dolorosamente simile al presente, una razza mitica quanto misteriosa è uscita allo scoperto solo per ritrovarsi oppressa vittima del razzismo degli umani. Rinchiusi in quartieri ghetto ai margini della società, gli elfi si ritroveranno sull’orlo dello sterminio totale, uccisi da ciò a cui un tempo erano più legati: la bellezza. Il loro destino è nelle mani di Elhand, riluttante leader di una rivolta sul punto di scoppiare.


Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati

Se credete di aver letto ormai tutto il possibile sugli elfi, l'autrice Hendrik R. Rose vi smentirà con questo romanzo. Per la prima volta vediamo gli elfi in un contesto moderno, anzi, futuristico/distopico, poiché non c'è alcuna aurea gloriosa e magica che li avvolge, non più, non dopo che uno di loro, in passato, ha involontariamente esposto le sue doti e fatto sì che venissero riconosciuti, poi segregati nel ghetto del Distretto 50; la lontananza dalla Natura ha progressivamente assopito i loro sensi, dunque i loro poteri, riducendoli alla stregua della peggior specie di esseri umani, ossia tossici, ladri e prostitute.
Gli umani, d'altra parte, hanno un controllo totale sulle loro vite, persino sulla morte: il protocollo impone che gli elfi non siano curati, dunque respinti quando si presentano in ospedale, e nel caso di decesso la polizia non è tenuta a effettuare alcuna indagine, nemmeno se si tratta di un sospetto suicidio dove non compaiono lesioni né armi, solo un'enigmatica videoripresa dell'elfo suicida che quasi sorride del suo estremo atto di ribellione. Con questo enigma comincia l'indagine di un poliziotto, Wallace Flynn, incurante del decreto e conscio di non aver più nulla da perdere dato che è prevista la chiusura del dipartimento a favore dell'esercito, e la sua migliore amica Ariel Scott, un medico che segue le orme del padre scomparso curando gli elfi in segreto. Ad affiancare i due ribelli della categoria degli esseri umani, c'è l'elfo Elhand Amdir Celebrindal, uno dei pochi fortunati che non è costretto a vivere nel Distretto 50 poiché al servizio di una famiglia benestante; si ritroverà coinvolto nel misterioso suicidio e si lascerà sfuggire un'informazione che potrà essere letale per ogni membro della sua specie quando giungerà nelle mani sbagliate...

Come si può intuire dalla mia breve introduzione, "Armonia Finale" non è solo un fantasy/distopico ma soprattutto un thriller/mistery con tanto di intrighi politici, corruzione, abusi di potere e alleanze ambigue, perché si sa, quando c'è di mezzo la politica (e il potere) gli attori giocano sempre sporco, e nemmeno gli eroi si possono considerare senza macchia: il poliziotto Wallace, il medico Ariel e l'elfo Elhand sono dei ribelli che si muovono per una giusta causa, eppure commettono numerosi sbagli; spesso agiscono d'impulso, vittime dei propri sentimenti, che siano il bisogno di rivalsa o la semplice voglia di rendersi utili, dimostrare d'essere qualcuno, insomma, di emergere da quella società che tenta l'omologazione di massa, sia per una, sia per l'altra fazione. L'autrice ci mostra i bassifondi in cui sono segregati i poveri elfi, poi le lussuosissime quanto noiose vite degli esseri umani benestanti: in entrambi i casi regna l'infelicità, mentre il benessere, gli stimoli e la vittoria spettano sempre e solo alla classe politica. Vi ricorda qualcosa? Come ogni distopico che si rispetti, in questo libro ci sono molteplici riferimenti all'attualità, ma "Armonia Finale" osa di più, rievocando anche fatti storici come l'olocausto.

Personalmente ho trovato anche dei riferimenti letterari, ad esempio mi ha ricordato "Fahrenheit 451" di Ray Bradbury, solo che anziché essere boicottati i libri, nella società di "Armonia Finale" i libri e la cultura sono i favoriti a discapito della musica, poiché la musica era l'arte eccelsa degli elfi. L'importanza del tema della musica lo si può intuire già dal titolo del libro, e nonostante sembri passare in secondo piano rispetto ai tanti eventi che si susseguono, citare il titolo di una canzone all'inizio di ogni capitolo vi ricorderà che è proprio questo il tema centrale; ho spesso avuto la tentazione di aprire YouTube e ascoltare qualche brano.
Le idee dell'autrice a proposito della musica sono molto chiare, e le condivido.




Ripensò ai vecchi grammofoni come dei mostri preistorici. Poi i grandi vinili brillanti come onice nera. Le audiocassette che si lasciavano leccare il nastro dai riproduttori magnetici I compact disc iridescenti che rilanciando la luce sembravano alieni con armi laser. Poi ai file che urlavano note, quando la musica si era affrancata dal giradischi, lettori e case discografiche. Pessima scelta. Non aveva valore, nessuno se la sentiva più di pagare
qualcosa che non aveva una forma e su cui non potevi poggiare le dita. Suoni
dozzinali mischiati senza un criterio da artisti improvvisati invase il mondo.




Oltre ad aver apprezzato l'ampio trattamento di questo tema, mi è piaciuta la graduale collaborazione che va a crearsi tra i vari personaggi, inclusi quelle inimmaginabili, frutto dell'intreccio di sotto trame che riguardano il passato di ogni protagonista.
Tra alcuni legami degni di colpi di scena e altri più scontati come quello d'amore tra l'umana Ariel ed Elhand, devo dire di avere, con mia stessa sorpresa, preferito i primi rispetto a quest'ultimo: i colpi di scena riguardano storie familiari e lontane amicizie, mentre il legame tra Ariel e l'elfo Elhand mi è piaciuto all'inizio, ma con l'arrivo di un terzo incomodo comincia a banalizzarsi, come se anche in questo fantasy ci fosse bisogno di un triangolo con una protagonista eternamente indecisa; avrei preferito che si evitasse, specie perché Ariel comincia a diventare antipatica, mentre i lettori (o meglio, le lettrici) sono ormai inevitabilmente e indissolubilmente conquistati da Elhand e dai suoi modi galanti e romantici degni d'altri tempi.
Mi hanno colpito anche i personaggi secondari, come la sensibile ma al tempo stesso agguerrita elfa Sybil e il misterioso spacciatore elfo Shanghainese, mentre tra gli umani, l'indecifrabile politico Paul Williams, e sul finale, persino la giovane ereditiera Isabella con la sua scelta. Il cattivo di turno Jaiden Flynn non mi è sembrato molto convincente in questo ruolo, ma considerando la sua presentazione iniziale e il finale, devo dire che coincide come personaggio in sé, come un nemico incapace, un esaltato da prendere sul serio ma fino a un certo punto, perché c'è chi è peggio di lui...

Il libro si legge bene, è scorrevole e mi ha tenuta incollata alla storia, complice lo stile di scrittura dell'autrice che talvolta evoca la poesia (quando tratta dell'essenza fantastica degli elfi e del legame di Elhand con Ariel) ma capace anche di trasformarsi e diventare tragicamente toccante quando si tratta invece del degrado della vita che porta poi alla morte.
Di contro, però, c'è un evento le cui dinamiche non ho ben compreso; non è un evento fondamentale, ma penso che l'autrice avrebbe potuto spendere qualche riga in più per facilitarne la comprensione e soprattutto, per consentire al lettore di entrare in empatia con Elhand e il suo dramma.

I capitoli finali si concentrano sull'azione e sulla guerra, e mi è sembrato di esserci, di vivere tutto il terrore; sia l'adrenalina sia l'attesa delle sorti. Ho trovato questa parte molto realistica.
Il finale lascia di stucco ed è amaro, mentre l'epilogo fa presagire l'arrivo di un secondo volume; me lo auguro, perché sembra ci sia ancora molto altro da dire e altrettanto da scoprire.

"Armonia Finale" è un libro che vanta l'originalità e il saper amalgamare quei generi apparentemente distanti come il fantasy, il distopico e il thriller. Consigliato a chi non disdegna le sperimentazioni ed è in cerca di qualcosa di diverso, specie se, come scrivevo all'inizio, pensate di aver già letto tutto il possibile sugli elfi.


Il voto di Universi Incantati:





Cosa ne pensate, carissimi?
La mia recensione vi ha incuriosito?
Intanto vi lascio il calendario con le recensioni degli altri blog partecipanti, e vi invito così a ingannare l'attesa che ci separa dall'uscita di quest'originalissimo libro.
Vi aspetto nei commenti!





2 commenti:

  1. Ciao Carissima, partecipo anch'io al Review Party e da oggi sono tua follower. Passa da me se ti va ;)
    N.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao! Grazie, ricambio volentieri e passo a leggere la tua recensione! :)

      Elimina

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