Un santuario di perle e sassi
Ho dato un buon voto a questa raccolta di racconti ma va precisato che le storie non sono tutte sullo stesso livello: si parte con un inizio entusiasmante, una parte centrale di alti e bassi ed un finale che, personalmente, mi ha emozionato. Quindi, gran parte del merito va a Luca Azzolini ("L'inizio di ogni fine" e "La fine di ogni inizio"), che apre e chiude la raccolta, con un linguaggio semplice e diretto (al contrario di altri che annoiano con lunghe descrizioni), una storia interessante, nonché la splendida idea del protagonista che si trova davanti a diverse carte dei tarocchi che sono poi i racconti degli altri autori.
Curioso e che fa riflettere "La casa dei millepiedi" (di Pierdomenico Baccalario), esilarante "Le storie che nascono in questa città" (di Francesco Dimitri), e originale-spassoso outsider "Saint Vicious" (di Luca Tarenzi). Il resto dei racconti mi ha lasciato un sapore amaro, a parte "Angeli e uomini" (di Cecilia Randall) che però non mi ha convinta pienamente sul finale.
I racconti sono molto diversi tra loro, come annunciato nella prefazione, però si può dire che sono tutti governati da un'aurea drammatica, tranne "I passi della sera" (di Fabiana Redivo) ed il già citato "Saint Vicious"; va però precisato che il tono scanzonato de "I passi della sera" risulta eccessivo, specialmente se confrontato con il resto.
In generale mi è piaciuta la scelta delle creature fantastiche - per la maggior parte si tratta di angeli - anche se la mia preferita, il drago, appare come un innocuo soprammobile (o meglio, fa parte della "catena di montaggio") ne "La fabbrica delle leghe perfette" (di Solomon Troy Cassini); quanto avrei voluto che si ribellasse! Poverina...!
In conclusione, è da apprezzare il coraggio della sperimentazione e lo scopo benefico della raccolta, però ci sono certe storie che verrebbe voglia di accantonare il libro... un libro che andrebbe comunque letto per quelle perle interessanti che ho citato all'inizio.
Ho dato un buon voto a questa raccolta di racconti ma va precisato che le storie non sono tutte sullo stesso livello: si parte con un inizio entusiasmante, una parte centrale di alti e bassi ed un finale che, personalmente, mi ha emozionato. Quindi, gran parte del merito va a Luca Azzolini ("L'inizio di ogni fine" e "La fine di ogni inizio"), che apre e chiude la raccolta, con un linguaggio semplice e diretto (al contrario di altri che annoiano con lunghe descrizioni), una storia interessante, nonché la splendida idea del protagonista che si trova davanti a diverse carte dei tarocchi che sono poi i racconti degli altri autori.
Curioso e che fa riflettere "La casa dei millepiedi" (di Pierdomenico Baccalario), esilarante "Le storie che nascono in questa città" (di Francesco Dimitri), e originale-spassoso outsider "Saint Vicious" (di Luca Tarenzi). Il resto dei racconti mi ha lasciato un sapore amaro, a parte "Angeli e uomini" (di Cecilia Randall) che però non mi ha convinta pienamente sul finale.
I racconti sono molto diversi tra loro, come annunciato nella prefazione, però si può dire che sono tutti governati da un'aurea drammatica, tranne "I passi della sera" (di Fabiana Redivo) ed il già citato "Saint Vicious"; va però precisato che il tono scanzonato de "I passi della sera" risulta eccessivo, specialmente se confrontato con il resto.
In generale mi è piaciuta la scelta delle creature fantastiche - per la maggior parte si tratta di angeli - anche se la mia preferita, il drago, appare come un innocuo soprammobile (o meglio, fa parte della "catena di montaggio") ne "La fabbrica delle leghe perfette" (di Solomon Troy Cassini); quanto avrei voluto che si ribellasse! Poverina...!
In conclusione, è da apprezzare il coraggio della sperimentazione e lo scopo benefico della raccolta, però ci sono certe storie che verrebbe voglia di accantonare il libro... un libro che andrebbe comunque letto per quelle perle interessanti che ho citato all'inizio.
Confesso che non ho letto il libro, ma la tua recensione è interessante, e in linea con altre che ho letto.
RispondiEliminaAnch'io avevo partecipato alla selezione pubblica: ero tra i finalisti, ma purtroppo c'era un posto solo nell'antologia... Se per caso ti andasse di leggere il mio racconto, te lo manderò volentieri. Buon Anno!
Angela
Ciao Angela,
RispondiEliminaad ogni modo sei rientrata nei finalisti, mica male! :) Vedrai che il tuo racconto troverà un'altra via per la pubblicazione, intanto, in bocca al lupo!
PS: Buon anno anche a te!