mercoledì 5 gennaio 2011

Recensione "Evangelion 2.22 You can (not) advance" di Hideaki Anno

Recensione "Evangelion 2.22 You can (not) advance" di Hideaki Anno





"You can (not) advance" come "(non) puoi avvicinarti". Ma se significa "(non) puoi progredire" ha forse a che fare col progetto di perfezionamento dell'uomo?


Sentivo che dovevo vedere questo film. Lo aspettavo dal Lucca Comics & Games 2010, ma tra una cosa e l'altra ho perso l'occasione... fino a qualche sera fa su RAI4. Lo svelo subito, questo è il film di Evangelion che mi è piaciuto di più, nonostante mi abbia provocato ulteriori punti interrogativi (come se la serie e i precedenti film non ne avessero fatti sorgere abbastanza), perché, udite udite, in questo film ci sono delle differenze!

Ci è chiaro fin dall'inizio con l'arrivo di una ragazza con gli occhiali alla guida dell'EVA 05 e i sottotitoli dovuti a un doppiaggio in lingua inglese come a testimoniare che la vicenda si sta svolgendo in Europa; già, questa volta non si tratta di un remake dove si "riciclano" scene già viste, ma abbiamo una regia completamente nuova, una ventata di freschezza a cui è impossibile resistere, continuamente pervasi dal pensiero "e ora, cosa succederà?" Certo, la sostanza resta la stessa (per ora) ma le differenze sono comunque rilevanti, ad esempio gli angeli hanno un'altra forma e altre strategie d'attacco, di conseguenza anche l'affronto sarà diverso, e non riusciremo a indovinare a chi, fra i children (definizione ormai abbandonata) spetterà l'impresa.

Molte delle grandi differenze riguardano la saccente Asuka (il cui cognome è leggermente modificato); per forza di cose il suo arrivo è posticipato, e oltre a dimenticare il siparietto in cui le si alza la gonna (e che la vede picchiare il compagno di classe Toji), qui non si tratta di rispondere agli attacchi subacquei di un angelo, eppure la sua entrata in scena è ancor più "ganza": l'EVA 03 viene sganciato da un aereo in volo, quindi la vediamo volteggiare e sfidare la legge di gravità in modo agile ed elegante per poi arrivare dinanzi al nemico e combatterlo, come sappiamo, con grinta e decisione. Ma ben presto noteremo che la Asuka di Evangelion 2.22 fa un rapido cambiamento emotivo, un cambiamento che avveniva anche  nella serie e nei film precedenti, ma qui è enfatizzato, infatti a pensarci bene, nonostante tutto, negli altri film il suo carattere restava comunque piuttosto costante visto che manteneva l'atteggiamento da superiore, sfottente e irascibile; francamente, non se ne sente la mancanza. In "Evangelion 2.22 You can (not) advance", di Asuka viene evidenziata maggiormente la sua sensibilità, specie in quelle scene di solitudine e al buio della sua stanza quando dialoga con la bambola di pezza (quindi con se stessa), e la scena in cui si stende nel letto di Shinji; qui sembra andarci volontariamente, come se avesse bisogno di lui, come se si fosse improvvisamente accorta del peso della solitudine (dopo lo scontro con l'angelo che non avrebbe mai abattuto se non con la collaborazione di Shinji e Rei), e addirittura parla con il ragazzo tranquillamente, sfogandosi con lui in modo più aperto. Dunque emerge tutto il lato sensibile di Asuka pur non accennando minimamente al suo passato e alla vicenda di sua madre (spero comunque che verrà recuperata nel terzo film perché era di una drammaticità affascinante; chiariva i suoi modi d'agire). Sono d'accordo anche sul fatto d'aver eliminato il suo civettare con Kaji; era superfluo, sia ai fini della storia, sia per lo sviluppo del personaggio.
Ma la parte su Asuka non finisce qui.
Nonostante la mia preferenza per Rei, anche Asuka è un personaggio davvero interessante, cui mi sono affezionata subito nonostante la parvenza antipatica perché sentivo che era solo una facciata e, ebbene, quando questa facciata si sgretola, proprio quando Asuka capisce che il suo estraniarsi è controproducente, quando comprende il significato di parole come "collaborazione" e "amicizia", quando prepara il pranzo per Shinji ma soprattutto si mette da parte per lasciare che Shinji e Rei si godino un altro tipo di pranzo con Gendo (lo tratterò dopo) e arriva addirittura a confidarsi con Misato, ecco che succede l'evento che già nella serie mi aveva sconvolto più di tutti (spoiler! Leggete a vostro rischio e pericolo!), mi riferisco all'episodio in cui un nuovo EVA, in quel caso guidato da Toji, viene contaminato da un angelo e inglobato da esso al punto tale che la NERV è costretta ad abbatterlo, impresa che Gendo affida proprio a Shinji. Non era tanto il fatto in sé a sconvolgermi, ma quel che accadeva subito dopo: Shinji si ribellava al padre perché non voleva combattere e intanto quell'altro aveva attivato una modalità attraverso la quale l'EVA agiva senza bisogno del pilota (come un pilota automatico) quindi l'EVA attaccava e infieriva in modo atroce, spietato, bestiale, anche se l'angelo era ormai inerme e senza risparmiare l'entry-plug dove risiedeva l'amico. Quella volta ho pianto. Stavolta, sapendo che la stessa sorte sarebbe toccata ad Asuka, ho provato ancor più tensione, più rabbia verso Gendo, più compassione verso Shinji e la povera Asuka... il fatto che si trattasse di lei è stato ancor peggio perché essendo uno dei protagonisti mi sentivo maggiormente coinvolta, quindi ho pianto ancora, ancor più disperatamente; come può essere costui, un essere umano? Sì, perché anche se è un EVA a combattere, l'esecuzione, e il continuo e imperterrito attacco, è da parte di Gendo Ikari, quindi è come se fosse lui con le sue stesse mani ad uccidere l'innocente imprigionato nell'entry-plug (fine spoiler).

Poco fa ho accennato a una cena che vedeva protagonisti Rei, Shinji e il padre Gendo, ebbene, questa vicenda è una delle novità che oltretutto mette in luce un altro cambiamento, quello di Rei Ayanami, o meglio, la formazione di una sua personalità (chi sa come va a finire Evangelion sa di cosa parlo). Si ripete la scena dell'ascensore dove Asuka attacca Rei definendola come "una bambola" ma la Rei di Evangelion 2.22 è più umana che mai, e fa cose che nelle altre opere non avevamo mai visto: dice "grazie" quando Shinji le prepara il pranzo a scuola, e il giorno dopo entra in classe salutando tutti; desidera ricambiare Shinji cucinando per lui, poi pensa addirittura a organizzare un pranzo che lo veda riconciliarsi con il padre (anche Asuka era invitata); pur di imparare a cucinare per Shinji si è procurata dei taglietti sulle dita, e infine confessa ad Asuka che quando è con Shinji prova una sensazione di calore. Mi è piaciuta molto anche la parentesi della gita nell'Istituto per la ricerca e la conservazione dell'ecosistema marino, dove oltre a mostrare ai nostri eroi una parte del mondo prima del second impact (a questo proposito cito anche il terreno coltivato di Kaji), c'è una scena dove Rei guarda dei pesciolini nell'acquario, e mentre Shinji li commisera perché sono rinchiusi, lei dice che invece stanno bene e un qualcosa del tipo "sono al sicuro"; non ricordo la frase esatta, ma di lì a poco scopriremo che si tratta di un'analogia... ah, e quasi dimenticavo, nella famosa scena dell'ascensore con Asuka, stavolta Rei reagisce bloccandole il braccio; altro che bambola, non è affatto impassibile! Poi c'è la scena finale dove si lascia salvare da Shinji... ma mi sembra prematuro tentare di capire dove porterà (è anche la scena che rischia di far cadere le mie teorie) perché si annunca il third impact, ma so che ci sono ancora altri due film in cantiere e altre cose da raccontare... chissà cosa succederà. Son sempre più curiosa!

Spendo due parole anche per Shinji, che in questo film mi sembra meno debole, e un po' più grintoso del solito, ad esempio quando reagisce al padre che lo ha fatto combattere contro la sua volontà (e stavolta aveva tutte le ragioni), oltre alla sopracitata determinazione nel salvare Rei; tuttavia c'è sempre l'occasione in cui prende la strada della fuga... ma l'importante è che torni sui suoi passi, no?

Anche in Evangelion 2.22 vediamo qualche sporadica apparizione di Kaworu, troppo breve per acquistare senso; ancora una volta dice qualcosa che fa pensare che conosca Shinji da tempo, e oltre a questo particolare colpisce il fatto che nello spazio, più precisamente sulla luna dove giace il corpo inerme di un angelo, egli si fa scoprire e si lascia osservare da Gendo che è su una navetta spaziale, e oltre al fatto che Kaworu sia senza l'attrezzatura necessaria a sopravvivere nell'atmosfera (eppure ci sta), si riferisce a lui chiamandolo... va bene, lo lascerò scoprire a voi.

Concludo così come avevo iniziato, ossia tornando alla misteriosa ragazza con gli occhiali alla guida dell'EVA 05: a parte che mi sono accorta solo alla fine che non viene menzionato il suo nome (ma sul web non è più un mistero) anche lei fa delle apparizioni troppo brevi per risultarmi interessante, e credevo che l'avrei vista di più... insomma, per me è un po' insipida. Sembra aver sostituito Asuka in fatto di determinazione e grinta, però il suo modo di combattere ha un non so che di animalesco (the beast!) così come il suo spingersi oltre i limiti (la contaminazione); non abbiamo elementi sul suo passato e non ci è affatto detto perché agisca in modo indipendente, senza prendere ordini dalla NERV e sembrerebbe nemmeno dalla SELEE. Enorme punto interrogativo! E allora, speriamo che Evangelion 3.33 non si faccia attendere troppo.


Che bella questa plug suit!

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