Tocca
Un bel ragazzo viene al mio banco a comprare.
Al momento del pagamento mi chiede se può pagare con la carta, e noi abbiamo acquistato quell'aggeggio giusto una settimana fa, poiché in questa grande città ne dipendono, e qualcuno, qui, si era stancato di sorbirsi denigrazioni o lezioncine sullo "stare al passo coi tempi".
Il tipo vede cos'ho in mano e mi chiede se è "contact less"; io rispondo che presumo lo sia... È la mia prima volta.
Proviamo.
Lui tira fuori dai pantaloni un altro affare, il fidato smartphone, e mentre io mi diletto incerta tra lo smartphone di mio marito e il POS, il cliente avvicina lo smartphone e...
Nessun suono
nessuna reazione.
Il POS chiede se vuole la ricevuta ma il tipo la rifiuta.
Vado a fare lo scontrino e ricontrollo il POS perché mi sembra che stia regalando la merce, o che quel ragazzo me la stia legalmente rubando.
Uno scambio virtuale di denaro astratto senza toccare la carta colorata, senza aprire la cassa facendo tintinnare le monetine e cambiare la carta consumata col gioco degli altri colori.
Cosa resterà di noi nella terra dove solo gli apparecchi elettronici giocano e fanno l'amore?
Due giorni fa, mio marito ha ricevuto una stretta di mano da una cliente: l'eccitazione di un gesto che prima quasi infastidiva, ora è diventato prezioso segno emozionante di fratellanza e complicità.
Al funerale ho stretto forte forte
per trasmettere la mia energia
per mostrare la mia totale vicinanza
per essere un saldo appoggio
per mettermi al servizio
e il prete ha detto:
"io posso chiudere un occhio ma il virus non guarda in faccia a nessuno";
bestemmia in chiesa
perché Colui che vede oltre ogni cosa, e davanti al Quale siamo tutti unici non ha certo un nome in codice.
Eppure il bizzarro comandamento ha ripristinato l'importanza del contatto,
bisogno primario degli ormai abituati animali sociali.
Eravamo vittime inconsapevoli di questa necessità.
Ora abbiamo riconosciuto questa parte della nostra essenza; molti, tantissimi continuano a reprimere l'impulso.
Ma come il sangue pulsa
prima o poi esploderà.
E noi luci, siamo pure in attesa
poiché l'esperienza va completata:
raggiungere il contatto che finora era il meno
il secondario
l'inascoltato.
Abituarci allo straordinario
della nostra autentica natura.
Com'era, non tornerà più
ogni cosa diversa
come non hai mai immaginato.
Doppi sensi per un'unico senso:
ci tocca.
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia una traccia di te nello spazio! Io la seguirò, e ti risponderò :)