Incorporea
Incorporea me
che ondeggi leggiadra
ancorata nei respiri
finché cadi nell'oblio.
Fiato, piedi, mani, cuore
stacchi tutte le zavorre
eppure le mantieni insieme
mentre mi fai viaggiare.
Resto e volo
sospesa in avventure d'azione
esploratrice d'affascinanti misteri
fiduciosa nell'ignoto.
Cosa mi mostri? Cosa mi dici?
Perfetta, pura meraviglia
che un po' riconosco e un po' è extraterrestre
come la mia stessa sostanza.
Il mio corpo attende eppur si muove
ne ho memoria e lo uso anche qui;
lavoro solo con le mani
mentre foglie mi accarezzano.
Tremano i muscoli nella posizione
voci interne invitano a sviare
suoni dall'esterno a distrarre
ma il silenzio mi avvolge.
Si sente con un altro elemento
si visiona;
entra in circolo un'energia potente
accogliendo l'illogico come regola.
Senza giudizi
senza spiegazioni
al controllo un'altra guida.
Qui sono veramente Io.
E mi tuffo finché basta
non so per quanto e non so come,
non sono sola ma chi c'è?
nulla conosco.
Eppure so come non ho mai saputo
sento oltre le orecchie e oltre il tocco
scrivo come un'alunna immatura
e vedo una me diversa.
Allo specchio
dentro gli occhi
cristalli di luce e d'amore
incorporea me.
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