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mercoledì 2 novembre 2016

Otaku Sailor: le novità Mangasenpai al Lucca Comics & Games 2016

Cari astronauti,
il Lucca Comics & Games si è concluso da qualche giorno e purtroppo non sono riuscita ad andarci, ma un comunicato stampa di Mangasenpai (casa editrice che pubblica manga italiani) mi ha informato delle novità del catalogo uscite proprio in occasione di questa fantastica fiera!


Rubrica che naviga nell'universo manga e anime!
non solo made in Japan

Questi volumi sono stati appunto presentati in anteprima al Lucca Comics & Games, e ora li vediamo qui insieme! ;)




Titolo: Riflessi di luce vol 2
Autrice: Giada Romano (aka Lost Jade)
Editore: Mangasenpai
Serie: Love Me
Genere: shoujo
Data di uscita: 28/10/2016
Pagine: 108
Formato: brossurato 15x21 b/n
Prezzo:  6,90 € 


Sinossi:
Vi siete mai disperatamente chiesti il perché delle cose terribili che accadono continuamente intorno a noi? Rimanete mai a fissare il vuoto, apatici, con la testa che vi si riempie di mille domande senza risposta, sentendovi impotenti davanti alla grande imprevedibilità della vita? Vale la pena vivere se poi dobbiamo perdere chi amiamo e soffrire così intensamente? Che senso ha tutto questo, ed in sostanza… perché le cose brutte accadono? Semplice. Per farci apprezzare maggiormente la bellezza effimera dell’amore puro e della felicità, per ricordarci ogni giorno di non darle mai per scontato. Perché è l’amore l’unica cosa veramente importante, lo scopo principale della nostra esistenza. Il resto è solamente rumore e futile apparenza.

Il blockbuster nato dalla mente di Giada Romano, la youtuber Lost Jade, arriva al secondo numero ed è un successo annunciato. Profonde riflessioni si alternano a problematiche di tutti giorni, in un andirivieni magico, giocato sul filo dei significati.






Titolo: Panna cotta vol 2
Autrice: Giulia Zucca (aka Nekucciola)
Editore: Mangasenpai
Serie: Love Me
Genere: shoujo
Data di uscita: 28/10/2016
Pagine: 120
Formato: brossurato 15X21 b/n
Prezzo:  6,90 €


Sinossi:
Siamo orgogliosi di ospitare nella nostra collana Love*Me, dedicata alle passioni in rosa e all’amore, la prima opera pubblicata di Giulia Zucca, conosciuta sul web con lo pseudonimo di Nekucciola.
Panna Cotta è una storia raccolta in tre volumetti da 6,90 euro, composti da 100 pagine circa. Il primo è uscito a Lucca2015, il successivo nel 2016, mentre il terzo uscirà nel 2017.  Disegnato in stile manga dalla bravissima Giulia, Panna Cotta non mancherà di emozionarvi, appassionarvi e… strapparvi anche qualche saporita risata.

Cicely non ha mai conosciuto un amore corrisposto infatti è da sempre respinta dai ragazzi per cui aveva una cotta a causa delle sue maniere poco femminili: Cicely infatti è un fenomeno d’intelligenza, ma negata per le maniere fini e raffinate degne un’autentica principessa. Per questo motivo abbandona le sue fantasie romantiche per dedicarsi completamente all’università e grazie ai suoi sforzi si trova tra le prime del suo corso. È durante una sessione di studio in biblioteca, però, che s’innamora a prima vista di un ragazzo misterioso. Talmente grande è la passione che la coglie che Cicely decide di concedersi un’ultima possibilità per far sì che il proprio amore non venga respinto: Frequentare un corso di pasticceria per migliorare se stessa e sfornare in questo modo il suo sogno d’amore.
Ma le cose non vanno tutte come lei si poteva aspettare (avrebbero potuto?), così Cicely si trova scaraventata in una sequela di situazioni ai limiti del surreale, nelle quali personaggi comici e allo stesso tempo drammatici condividono con lei le sue pene d’amore… e tutto questo sono gli occhi di Honorè Chevalier, prima suo mentore pasticciere…. che diventerà suo malgrado forse una persona speciale nella vita della nostra protagonista. Ma nulla può dirsi definito nel mondo di Panna Cotta.






Titolo: Eis (vol unico)
Autrice: Sabrina Sala
Editore: Mangasenpai
Serie: Love Me
Genere: shoujo
Data di uscita: 28/10/2016
Pagine: 94
Formato: brossurato 15X21 b/n
Prezzo:  6,90 €


Sinossi:
La nostra collana Love*Me, dedicata alle passioni in rosa e all’amore, ospita un volume unico davvero imperdibile, dedicato al mondo del pattinaggio artistico su ghiaccio. L’autrice, Sabrina Sala, molto nota sul territorio milanese come illustratrice e insegnante del corso manga alla scuola del fumetto, racconta una storia di passione e amori senza tempo, vissuta sulle lastre di ghiaccio di un palazzetto.

Katharina, la protagonista, è una ambiziosa pattinatrice. Convinta a voler diventare la numero uno, aveva chiesto in passato di poter far coppia con il ballerino della sua rivale diretto, Martina. Axel, bramato dalle due, però, non aveva fatto i conti con Matthias, attuale partner sul ghiaccio di Katahrina, che oltre ad essere cresciuto in abilità e talento, è anche diventato affascinante e… innamorato della compagna. Tanto da… arrivare a compiere un gesto “fuori programma”, per farle capire quanto lei gli stia a cuore.
Chi sceglierà a questo punto Katharina: il talentuoso Axel o l’inaspettato “fuori programma” Matthias?

La risposta in un volume di 100 pagine che vi farà battere il cuore grazie ad un’impaginazione efficace, in cui il bianco è il padrone assoluto della scena, il bianco dei sogni, il bianco del ghiaccio… il bianco di Eis.




Tutte le storie sono a sfondo amoroso ma sembrano trattare anche qualcos'altro; i disegni sembrano invece avere tre stili diversi, ma sono tutti e tre molto belli da vedere! *__*
Cosa ne pensate di queste uscite? E' un sacco che non leggo manga, e questi me ne fanno sentire la mancanza!






lunedì 16 aprile 2012

Recensione anime: Lovely Complex (Dynit)





Conquistare a suon di risate!

Qualche sera fa, stavo facendo zapping quando sono finita su Rai Gulp (canale 42 del digitale terrestre) dove trasmettevano un episodio di "Lovely Complex", serie anime del 2007 (2009 in Italia) di cui avevo sentito parlare ma che non avevo avuto modo di vedere prima. L'episodio in questione era il 16 ("La magia di Maity! Una mutevole immagine d'amore?") e subito mi colpì perché divertente e "serio" al tempo stesso, perché il rapporto tra due affiatati amici sfocia nell'amore (in modo evidente per quanto riguarda la ragazza) e mi colpì l'ottima realizzazione tecnica, in particolare la sequenza che vede i due tornare a casa in bicicletta, lui che guida e lei dietro, con un dialogo che ruota intorno ai sentimenti e la cui "pausa per riflettere su ciò che si è detto" coincide con il frenare della bicicletta dinanzi al semaforo rosso; la bici che riparte e pian piano tra i due si scioglie il gelo, un sorriso aperto mentre di nascosto si asciugano gli occhi, il mutismo del ragazzo e un'inquadratura che spinge a sperare, mentre una musica dolce sfuma fino a decretare la fine dell'episodio... e io che subito corro sul web per cercare gli episodi in streaming!

"Lovely Complex" ("Rabu Con", conosciuto anche con l'abbreviazione "Love Com") è tratto dall'omonimo manga di Aya Nakahara, e narra la storia d'amore tra Risa Koizumi e Atsushi Otani, entrambi vittime del complesso dell'altezza. Koizumi, infatti, è alta 170 cm quando la media delle ragazze giapponesi è circa 158 cm, mentre Otani è basso, 156 cm quando la media dei ragazzi giapponesi è intorno ai 172 cm.
Ciò che contraddistingue "Lovely Complex" da un classico shōjo è proprio la serie di gag esilaranti che ruotano intorno al complesso dei due, basti pensare che fin dal primo episodio assistiamo ai loro continui scambi di battutine, o al semplice fatto che il cognome della ragazza, "Koizumi", significa "piccola sorgente", mentre quello del ragazzo, "Otani", vuol dire "grande valle"; i siparietti dei due sono talmente comici che vengono subito etichettati dagli altri come gli "All Hanshin Kyojin", un duo comico molto famoso in Giappone. Certo, se la comicità della storia continuasse in tal senso finirebbe col non divertire più, ma il problema non è da porsi visto che abbiamo due protagonisti simpatici e buffi - specialmente Risa con la sua goffaggine che spesso cade negli eccessi - ed è una comicità a tutto tondo, dallo stile di disegno "super deformed", all'ottimo doppiaggio che valorizza gli stati d'animo dei protagonisti attraverso continue variazioni di voce. Personalmente, sono arrivata a piangere dalle risate: un anime spassoso come "Lovely Compex" non l'avevo mai visto.

Contemporaneamente, però, ho vissuto anche l'emozione opposta alle risate: l'amarezza. Questo sentimento è provocato da Risa, che com'è vero che è un po' maschiaccio, nerd (va pazza per i videogiochi al punto da confonderli con la vita reale) e a suo modo intraprendente e determinata, è anche volubile e lunatica, capace di sprofondare nella depressione per una delusione d'amore. Mi sono ritrovata nei suoi turbamenti, nelle sue insicurezze, nelle sue delusioni... mi ha fatto tanta tenerezza. Atsushi, d'altro canto, a parte l'essere eccessivamente tonto, in certe occasioni mi è sembrato avere caratteristiche femminili, ad esempio quando si mette delle forcine coi fiori per tenere i capelli mentre gioca a basket - ebbene sì, è un giocatore di basket e non è niente male! -, ha sani valori ed è un bravo ragazzo, talvolta sorprende coi suoi comportamenti, e per questo Risa se ne innamora, ma siccome dice sempre quello che pensa in modo diretto e senza fronzoli, spesso finisce col farla soffrire, senza contare che è anche testardo e orgoglioso. Ad ogni modo i due sono simili, e sono tante le passioni comuni, ad esempio quella per il rapper Umibozu (che sembrano conoscere solo loro, e sono fan sfegatati!) o la curiosità nel provare cose nuove nei menù; talvolta si ritrovano addirittura a dire le stesse cose (aspetto comune negli anime, devo dire) e avendo più o meno lo stesso carattere, è facile anche che si scontrino (a suon d'insulti o a pugni!).

L'anime conta 24 episodi che riassumono una storia di due anni.
La svolta decisiva si ha con l'arrivo in liceo del professor Maity, mentre l'episodio del compleanno di Risa è uno dei più belli (riguardo al mondo degli anime, la scena dei fuochi d'artificio è tra le mie preferite in assoluto). In seguito, la ex Kanzaki, l'ammiratore Haruka, la vicina di casa Mimi e il collega di lavoro Kohori scuotono il rapporto tra Risa e Atsushi, ma in modo interessante, perché aiutano i due protagonisti a comprendere meglio i loro sentimenti; i triangoli amorosi, piuttosto che dare il tipico impatto drammatico degli shōjo, danno il via a nuove situazioni comiche, specialmente nel caso della vicina Mimi che fa la modella ed è alta come Risa, quindi tra rivalità e complicità, e nel caso del collega Kohori, basso come Atsushi ma molto più intraprendente.
Un personaggio tutto particolare è la graziosa Seiko, su cui non mi sbilancio per non rovinare la sorpresa, ma basti pensare che attraverso lei si affronta un altro "complex", che per certi versi si confronta con quello di Risa; è un tema delicato affrontato con purezza e semplicità, in barba ai giudizi della massa e basato sul fatto che negare i propri sentimenti equivale a negare se stessi. Penso che sia questo l'episodio più profondo dell'anime, trattato con leggerezza solo in apparenza.

Risa e Atsushi sono poi circondati da un gruppo di amici: Nobu, la migliore amica di Risa che ogni tanto si sente come una mamma nei suoi confronti, prodiga di consigli e quella che più di tutti la sprona; Nakao, amico di Atsushi e giocatore nella stessa squadra di basket, sta insieme a Nobu fin dall'inizio e sono una coppia ben collaudata, due veri piccioncini; la timida Chiharu e l'altrettanto timido Suzuki, la coppia che si forma alla fine del primo episodio, che è proprio grazie a loro che Risa e Atsushi iniziano a frequentarsi, visto che Risa era interessata a Suzuki e Atsushi a Chiharu. Ci sono poi un paio di episodi che si concentrano sulle vicende delle due coppie, ma devo dire che le ho trovate piuttosto noiose, specie quella tra Chiharu e Suzuki che mi sembra puramente riempitiva; va comunque riconosciuto che le due storie, inserite come episodi finali della serie, hanno il compito di spostare l'attenzione verso il futuro dei protagonisti, ossia, cosa faranno, i nostri, una volta finito il liceo? Risa è, ovviamente, l'unica che non ha le idee chiare. Quello che ne consegue, per quanto interessante, è solo un accenno. Mi chiedo se il manga sappia mostrare qualcosa in più, per questo intendo acquistarlo quanto prima; può darsi che tornerò a integrare la recensione con queste informazioni e qualche confronto.

Come scrivevo all'inizio, la realizzazione tecnica è ottima: musiche azzeccate, incalzanti quando serve e dal sapore caraibico quando nella storia si aggiunge un po' di pepe, oppure ancora, esilaranti quando le solite melodie vanno via via stonando ad accompagnare un risvolto tragicomico; un doppiaggio italiano che per la prima volta non fa rimpiangere l'originale, uno dei migliori di sempre, mentre per le sigle preferisco di gran lunga le musiche e le immagini della versione giapponese. Una cosa che mi ha infastidito è stata invece la totale assenza di una traduzione per le parole scritte, ma non so se questo sia un difetto presente anche nei cofanetti DVD (2 box distribuiti da Dynit); magari ve lo saprò dire.
Il fatto è che "Lovely Complex" è entrato direttamente tra i miei preferiti, addirittura l'ho guardato due volte di seguito, la seconda con la scusa di farlo conoscere a mio marito che, a proposito, si è divertito e gli è piaciuto, tanto da volerlo vedere in due soli pomeriggi; del resto un episodio tira l'altro, grazie anche a dei tagli ben studiati.

Concludo dicendo che ho guardato persino il live action (pensare che con "Death Note" - un altro dei miei favoriti - non ho ancora provveduto...)!
Il film, rigorosamente sub ita e trovato in streaming sul web, mi ha fatto sorridere e mi ha regalato momenti piacevoli, anche se il professore e la sorella di Risa (che poi nell'anime è un fratello -_-'') sono oltremodo bizzarri e nonsense. In compenso, Ema Fujisawa nella parte di Risa, con le sue continue mosse (da schizzata) rende il personaggio piuttosto bene. Teppe Koike, invece, non è irresistibile quanto l'Atsushi dell'anime. Il live action conclude la storia a suo modo, in quello che per l'anime è l'episodio 16, in maniera semplificata e molto meno romantica, per cui consiglio vivamente di non perdervi l'anime.
Quasi quasi lo guardo una terza volta...





giovedì 7 ottobre 2010

Recensione "Candy Candy" di Kyoko Mizuki e Yumiko Igarashi

Recensione "Candy Candy" di Kyoko Mizuki e Yumiko Igarashi




Le pubblicazioni di Candy Candy in Italia


Amori e tragedie, ma non dimentichiamo formazione e crescita: Candy Candy è molto di più!

Non sapevo se recensire questo manga visto che è praticamente introvabile in Italia, ma l'ho letto in questi giorni, mi è piaciuto, e vorrei dare un piccolo contributo alla diffusione della cultura manga in generale, quindi perché mai dovrebbe mancare l'opera che ha inaugurato il genere Shojo (storie per ragazze)?
So cosa vi sta passando per la testa: "ma se è introvabile, tu dove l'hai trovata?" E' presto detto! L'unica edizione italiana è stata pubblicata da Fabbri Editore intorno agli anni '80, in 77 giornalini colorati, che per nostra fortuna sono scaricabili qua: http://mangacomics.splinder.com/tag/mc+-+candy+candy
L'indirizzo per il download resterà disponibile finché le "carissime" Kyoko Mizuki (autrice) e Yumiko Igarashi (mangaka) non placheranno le loro controversie legali, permettendo così una nuova e fedele edizione (naturalmente anche nel Bel Paese, grazie).
Ad essere precisi, l'edizione della Fabbri arriva fino a 326 giornalini, ma dopo il 77esimo si tratta di un prolungamento tutto italiano (quindi non originale) con disegnatori diversi (e italiani) e storie improbabili; ovviamente recensirò solo l'opera originale, da brava "purista".

[Avviso Spoiler]

Questo è un manga/romanzo (perché in realtà è tratto dal romanzo della stessa Kyoko Mizuki che altri non è che una storia di formazione.
Conosciamo Candy da neonata, un'orfanella che trova accoglienza nella Casa di Pony, e che un giorno viene assunta dai signori Legan come compagnia per i viziati figli Neal e Iriza; tra crudeli dispetti e innumerevoli ingiustizie, grazie a loro Candy conoscerà tre simpatici e fedeli amici, i fratelli Archie e Stear ed il cugino Anthony che tanto assomiglia al "principe della collina", un ragazzo in kilt incontrato nella collina di Casa Pony quand'era solo una bambina.
Questi amici daranno una svolta alla vita di Candy: appresa la notizia che la bambina sarà cacciata dai Legan a causa di un tranello messo a punto da Iriza, i ragazzi convinceranno il ricco zio William ad adottarla, e Candy quindi entrerà a far parte della famiglia Andrew, come l'amato Anthony.
Il crudele destino, però, è in agguato: a seguito di un tragico incidente a cavallo che costa la vita ad Anthony, i rapporti già precari scatenano una rabbia ingiustificata verso la ragazza, ma per fortuna Candy troverà salvezza e conforto in Albert, un giovane naturalista e amico degli animali, e successivamente anche lo zio William le darà supporto, pensando al suo futuro e iscrivendola al prestigioso collegio di Londra dove si riunirà con Stear e Archie, ma anche con Neal e Iriza - senza contare che ritroverà l'amica d'infanzia Annie, anche lei orfana alla Casa di Pony -.
Nel collegio troverà una nuova amicizia, Patty, e un nuovo amore capace di farle dimenticare le pene per la morte di Anthony, Terence. Purtroppo l'invidiosa Iriza metterà lo zampino anche in questa occasione: i due giovani innamorati rischieranno gravi conseguenze, soprattutto Candy, dato che Terence è nobile ed il padre provvede costantemente a finanziare il collegio; per la ragazza si penserà all'espulsione, e di conseguenza, la perdita dell'adozione, così Terence si offrirà di lasciare l'edificio al posto suo, oltretutto rinnegando il padre.
A questo punto Candy, abbandonata da Terry e lontana anche dall'avventuriero-giramondo Albert sentirà il bisogno di trovare anch'essa la propria strada: il suo sogno, scoperto grazie ad una lettera inviata dall'amico Albert, sarà di diventare infermiera.

Per parlare di formazione dovevo per forza fare un breve riassunto! Ora posso passare alle altre considerazioni.
La prima cosa che viene in mente pensando a questa storia, comunque, è senza dubbio l'amore.
La bionda e lentigginosa Candy contesa da diversi ragazzi (i fratelli Stear e Archie, addirittura il viziato Neal verso la fine), ma il cui cuore viene rapito all'istante dal misterioso "principe della collina", poi dal romantico Anthony, infine, all'esuberante Terence.
Tuttavia il destino sembra slegare i rapporti in favore di uno solo, il primo: è stato un istante, un colpo di fulmine dato da sorrisi, e frasi semplici, invece... Candy lo scopre solo alla fine, in realtà ha avuto il "principe della collina" sempre al suo fianco, dal salvataggio nel fiume a ogni momento di grave sconforto, come un angelo custode lì a consolarla, a darle un motivo per accettare le avversità e restituendole il sorriso: "il principe della collina" è Albert! E non è tutto, l'ha tutelata dai Legan, le ha permesso di studiare, le ha regalato vestiti bellissimi e ha fatto anche in modo che incontrasse Terence, infine l'ha salvata dal fidanzamento con quell'insopportabile Neal: lo zio William è sempre Albert! E il finale è un cerchio che si chiude: un nuovo incontro sulla collina di Pony, le stesse persone con le identità rivelate... perfetto!

C'è chi pensa che il vero amore di Candy sia Terence, ma non sono d'accordo.
Anthony era tenero.
La sua morte è stata un colpo al cuore: un ragazzo dolcissimo e romantico, un vero galantuomo, serio e gentile, capace però di schiaffeggiare Candy quando fa perdere sue notizie; passionale, quindi. E le rose? Possiamo dimenticare la rosa Dolce Candy a lei dedicata? E la tenerezza che suscita per il fatto che lei somigli alla sua defunta madre? Era un grande amore anche quello per Anthony e il dolore era comprensibile, addirittura palpabile al lettore.
Terence è travolgente.
Non può non conquistare con i suoi modi tra il simpatico e l'antipatico, tra il disinvolto e il distaccato, tra il dolce e il rude. In una parola: un nobile ribelle (definizione già di per sé affascinante!). Riesce a far dimenticare il trauma dell'amor perduto di Anthony con il suo stile brusco, ma lo fa per il bene di Candy e si vede. Poi  però mi è calato l'entusiasmo quando ho appreso che desiderava diventare attore (come la madre) e ho subito avuto la sensazione che l'altra faccia della medaglia non fosse quella adatta alla campagnola e semplice Candy. Da qui, il tracollo. La scelta di abbandonare il collegio non la condivido: abbandonare una ragazza che era già stata abbandonata dai genitori; un vero trauma! Possibile che non ci fosse un'altra soluzione? Tuttavia, quanto tormento, quanta passione! I due si separano ma continuano a cercarsi e quando finalmente si ritrovano... che delusione, Terry! Quello per Susanna non è amore! Un amore basato unicamente sulla compassione e sul fatto di "sentirsi in obbligo morale" non può durare. Addirittura quando ha Candy davanti a sé non fa che pensare all'altra, poi quando sta per perderla e sa che finirà definitivamente tra loro, l'abbraccia con furore e... e... e basta! Mah, tanta passione e poca azione per i miei gusti; sono del parere che se ami veramente una persona non devi lasciartela scappare, anzi, devi lottare per lei fino alla fine (tranne nel caso di un amore non corrisposto, ovviamente). Posso capire la difficile situazione con l'attrice che gli ha salvato la vita sacrificando se stessa ma anche lei dovrebbe capire che è un'egoista, e Terry non sarà mai felice al suo fianco. Vederlo recitare ubriaco e in un teatrino da quattro soldi mi ha fatto pena: si è lasciato andare, non ha avuto la forza di reagire come Candy, e anche se tornerà da Susanna, lei sarà sempre e solo un ripiego... insomma, Terry travolgente fino a (s)travolgersi da solo. Mi dispiace ma non è affidabile, mi ha proprio deluso.
Albert è... casa.
E' sicurezza, è maturità, è consapevolezza. E' l'innamorato che aspetta pazientemente che Candy cresca (anche d'età!) e sia pronta ad accoglierlo nel suo cuore, anche se, dopotutto, c'è stato sempre, solo che lei non lo sapeva! E' lui "Il principe della collina" di quand'era bambina... non è romantico? Se poi pensiamo che lei si sia innamorata di Anthony proprio perché assomigliava al "principe" (infatti è suo zio) e aggiungiamo l'episodio della notte in cui Terence piomba nella sua stanza ferito e lei esce per cercare le medicine, poi se ne dimentica perché incontra Albert (quindi dimentica Terry stesso!), beh, è evidente che Albert è sempre stato più di un amico. All'inizio sembrava un personaggio secondario, e sebbene intuissi che quello della barba e gli occhiali fosse un travestimento, non avrei mai pensato che in lui fossero nascoste tutte queste identità, che poi sono le più importanti, anzi, le fondamentali nella vita di Candy ("il principe della collina" e lo zio William). Ha in comune con Terry la caratteristica di essere un nobile fuori dagli schemi, che quasi disdegna la sua appartenenza sociale, ma è un ribelle a modo suo, che preferisce la libertà dell'esplorazione e della natura selvaggia al lusso e gli sfarzi di una gigantesca dimora. Amante degli animali, semplice, altruista e gentile: è il tipo giusto per Candy! Nonostante la differenza d'età, con lui si è sempre sentita a suo agio, probabilmente di più rispetto a tutti gli altri (riserva a lui anche tutte le confidenze), e tra di loro non ci sono incomprensioni, a volte le parole sono superflue, c'è alchimia, e soprattutto, una fiducia totale e assoluta. E' un legame fortissimo. Oltretutto, pare proprio che Albert abbia fatto di tutto per fare incontrare Candy e Terence, un vero altruista che mette al primo posto il realizzare i desideri della ragazza: mi riferisco all'episodio in cui Terry piomba nella stanza di Candy (in seguito Terry confida che fu Albert ad accompagnarlo ai dormitori del collegio, ma a quanto pare si era sbagliato con quello femminile...), per la festa di maggio (è lui a inviare a Candy, come zio William, i costumi di Giulietta e Romeo che le consentano di travestirsi quando finisce in punizione), infine l'ultimo incontro nel teatro sperduto (Albert invia a Candy un pacco regalo facendo intendere d'essere in quel posto, sapendo che lei avrebbe cercato di raggiungerlo e guarda caso lei non trova Albert, ma Terry...). Probabilmente l'ultima azione la studia perché Candy possa incontrare Terry un'ultima volta; da una parte, la presenza di Candy stimola il ragazzo a uscire da quella brutta situazione e a reagire, dall'altra, Candy ottiene la consapevolezza d'essere ancora amata da Terry nonostante tutto. Non è che scegliere di non raggiungerlo e affrontarlo sia dato, oltre che per la presenza di Susanna, perché nel profondo del suo cuore Candy ha già scelto Albert? Tra l'altro la dichiarazione di quest'ultimo, nelle scene in cui i due convivono, è dolcissima: (Candy suggerisce di dividere il panino a metà e Albert dice) "mi piacerebbe dividere tutto a metà, anche le gioie e i dolori della vita..." *__*

E' solo per non dilungarmi ulteriormente che concludo questa recensione: ci sarebbe ancora da dire a proposito della guerra e di Stear che si arruola volontario, del rapporto di Archie che sceglie Annie nonostante i suoi veri sentimenti, di Annie stessa che all'inizio finge di non conoscere Candy solo per paura d'essere esclusa dalla società dei ricchi... mi limiterò solo a citarli come ho appena fatto, altrimenti anche la recensione diventa un "polpettone" come questo romanzo/manga!

Un'ultima cosa, fondamentale.
Il finale del manga edito dalla Fabbri è tagliato: non capisco proprio il motivo ma mancano due tavole (visto che non è minimamente malizioso, non c'entra la censura). Ebbene, ho cercato questi scan sul web! Li ho trovati in inglese e li inserisco alla fine di questo post. Ho inserito anche la tavola finale che c'è anche nell'edizione italiana perché le frasi pronunciate da Albert sono diverse, qui si capisce che è innamorato pazzo! In italiano dice frasi che in fin dei conti non hanno molto senso... Rimedio così, in attesa, e lo ripeto, di un'edizione italiana coi fiocchi!

(nella versione italiana Albert dice: "non è più tempo di piangere..." mah.
In realtà dice: "amo i tuoi sorrisi, non li dimenticherei mai. Candy, non ti dimenticherei mai...)



("sei più carina quando sorridi", la famosa frase del "principe della collina";
ma come si fa a omettere un'immagine simile! E' un sacrilegio! >_<)





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