mercoledì 23 novembre 2016

Recensione: "Eternal War - Gli Eserciti dei Santi" di Livio Gambarini (Acheron Books)

Carissimi astronauti,
in questo periodo mi sono dedicata a piacevoli letture, dunque rieccomi con una recensione!
Questo ebook giaceva fermo nel mio kindle dall'inizio dell'anno, e ad essere sincera continuavo a rimandare la lettura perché credevo sarebbe stata bella tosta, insomma, un romanzo con dei protagonisti eccelsi come Guido Cavalcanti e Dante Alighieri, a sfondo storico... Maledetti i miei pregiudizi! Se avessi saputo che era così divertente e avvincente lo avrei letto prima!
Ve lo dico già da adesso: non perdetevi assoutamente questo libro.




Titolo: Eternal War - Gli eserciti dei santi
Autore: Livio Gambarini
Editore: Acheron Books
Genere: Fantasy storico
Data di uscita: 2 giugno 2015
Formato: cartaceo ed ebook
Pagine: 184
ISBN: 9788899216245
Prezzo: € 12,52 (cartaceo), € 4,00 (ebook)
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi: 
Firenze, tredicesimo secolo. La guerra tra Guelfi e Ghibellini distrugge intere famiglie. Tutta la Toscana è sconvolta, ma le due fazioni non sanno che la loro guerra è solo il pallido riflesso di uno scontro che dura da secoli tra i misteriosi abitanti delle lande dello Spirito.
Con ogni mezzo a sua disposizione, Kabal, spirito guida della famiglia Cavalcanti, trama per non soccombere e conquistare il potere. Ha un asso nella manica: il suo nuovo capofamiglia umano, il guerriero e poeta Guido Cavalcanti. Per salvare la sua città e coronare il suo sogno d'amore, Guido dovrà inseguire il sogno di una pace impossibile, e in questo lo aiuterà un giovane e timidissimo poeta, di nome Dante Alighieri...
Guerra, tradimenti, intrighi e magia in perfetto equilibrio tra la ricostruzione storica e il fascino di ciò che si cela dietro le quinte dell'umanità, con la cornice fiorentina della Divina Commedia!


Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati

Questo libro è una vera sorpresa: una delle migliori letture di quest'anno!
Non lasciatevi intimidire dalla sinossi e dai cenni storici: se come me avete dei brutti ricordi scolastici riguardo alla guerra tra Guelfi e Ghibellini, questo romanzo vi farà rimpiangere di non aver avuto un professore capace di farvi appassionare, cosa che all'autore Livio Gambarini riesce naturale e semplice.
Con la "scusa" di un'opera d'intrattenimento fantasy l'autore vi catapulta dentro la storia e al tempo stesso arricchisce le vostre conoscenze. E' un libro che consiglierei di adottare alle scuole per aiutare i ragazzi a comprendere le differenze tra queste due fazioni (Guelfi e Ghibellini mi sono chiare solo adesso!), conoscere personalità come Farinata degli Uberti e la famiglia Cavalcanti, memorizzare la Battaglia di Montaperti, e perché no, imparare a riconoscere uno schieramento già dallo stemma della bandiera! Il libro è davvero ben costruito: si nota la preparazione dell'autore in merito alle vicende trattate, e il tutto senza mai cadere nel pesante.

Ho una passione viscerale per le avventure fantastiche a sfondo realistico, ed "Eternal War" è la Storia, quella vera e antica, che si tinge di fantastico. E' incredibilmente affascinante il mondo parallelo che ha creato l'autore: all'interno dei capitoli c'è un continuo alternarsi tra la Materia (MMM) e lo Spirito (SSS); la stessa realtà con visioni diverse. A parte che adoro i dualismi in generale, qui si mettono a confronto la realtà tangibile, quella che si vive e si vede, con la verità delle emozioni, quella immateriale, invisibile e spirituale. La cosa più intrigante è che è lo Spirito che influisce sulla Materia: il cosiddetto "ancestrarca" Kabal, sprito protettore della famiglia Cavalcanti (Guelfi), ha il controllo totale degli esseri umani che seguono la sua linea di sangue; è la regola che vale per ogni capofamiglia, infatti, il nemico Farinata degli Uberti (Ghibellini) sottosta al volere di un ancestrarca di nome Chiaranima.
Per dare un esempio vi cito questo brano:



MMM

[...] Inspirò di nuovo. Quanta pace!
Un clima così caldo e secco sarebbe stato perfetto per l'uva. Ancora un paio di mesi e finalmente avrebbe assaggiato inl vino delle sue vigne.
Una lieve nota di agitazione gli punse lo stomaco.
Schiatta Cavalcanti smise di sorridere.

SSS

"Maledizione, maledizione, maledizione!"
Fluttuando sopra il cavallo da guerra, Kabal alzò il drappo grigio che pendeva dal suo braccio e lo passò una seconda volta sulle spalle di Schiatta. L'anima azzurrina del capofamiglia dei Cavalcanti divenne del colore del ferro.

MMM

Il cuore di Schiatta batteva rapido, la sua mente era vigile. Solitario sulla sommità del colle il vecchio mercante scosse la testa: per quale motivo si dava pena? Anche un facchino avrebbe intuito l'esito di quella battaglia.





Ciò significa che gli esseri umani sono come burattini nelle mani degli Spiriti, entità che sono superiori all'uomo ma il cui potere è soggetto a diverse limitazioni, ad esempio, gli stessi poteri (qualsiasi, dalla guarigione alla forza) si distribuiscono attraverso le quantità più o meno ingenti di gocce di Virtù, che a loro volta si guadagnano in diversi modi, poi c'è una precisa scala gerarchica, dunque ci sono entità superiori agli Spiriti, come ad esempio i Santi e i Patroni delle Città, e infine, per opposizione (o integrazione) c'è la possibilità di praticare la stregoneria, cosa che riguarda principalmente i "cattivi" Ghibellini.
Le battaglie si svolgono a scuon di fendenti nella Materia, ma la vera guerra è in atto nella realtà parallela dello Spirito a suon di preghiere, invocazioni ed evocazioni che spesso si verificano grazie a oggetti simbolici come un quadro della Vergine, mentre i vari ancestrarca intervengono coi loro drappi sulle anime dei pupilli per incoraggiarli, allietarli e così via. Tanta varietà e fantasia non fa che accrescere la mia ammirazione per quest'opera: originale, e pur sempre epica e dinamica.

Gli eroi di questo romanzo non sono solo i maschi della famiglia Cavalcanti (le donne contavano poco all'epoca): il co-protagonista ancestrarca Kabal è un (anti)eroe, che con le sue strategie, i voltagabbana e i sotterfugi, ha un'impresa personale da superare con Guido Cavalcanti, l'erede su cui ha investito tutte le sue energie, nonché l'unico essere umano della famiglia che non è in grado di controllare! Guido ha una particolarissima caratteristica che vi lascio il piacere di scoprire attraverso la lettura.

Un'altra "chicca" del libro sono gli  elementi tipici del gioco di ruolo che appaiono prevalentemente durante i combattimenti, ma è soprattutto la morte di alcuni personaggi a richiamare quest'idea: pur spezzando la narrazione è una parentesi che ho trovato sorprendente, originale e interessante, perché si evidenzia anche lo stato d'animo con cui il personaggio lascia la vita.
Una delle carte vincenti del romanzo è l'inaspettata ironia nonostante il dramma, e certe espressioni di Kabal mi hanno fatto sorridere, cito ad esempio questo passo in cui l'ancestrarca accompagna le anime dei caduti:



"Sono morto?"
"Sì, figlio mio. Tutti voi siete morti."
Non aveva finito di rispondere che già un'altra domanda rimbombava nello Spirito: "il mio dito è ritornato, com'è possibile? Me l'ero schiacciato in una macina!"
"Solo il tuo corpo aveva perso quel dito, figlio mio. Non la tua anima."
Persino rispondere gli costava fatica. Perché i morti non lo seguivano mai in silenzio?
"Ho paura. Fa freddo. Perché ho così freddo?"
E la monotonia! I morti facevano sempre le stesse domande: "Perché ti sei appena tolto un vestito caldo, fatto di carne e sangue. Rasserenati, figlio mio."
[...]
Appena la comitiva fosse giunta a Palazzo Cavalcanti, avrebbe potuto bagnare i
suoi drappi e spedire nell'Aldilà quei rompicoglioni una volta per tutte.




Tra magia, battaglie epiche, storia, e spiritualità, non poteva mancare l'amore a completare il quadro di questo romanzo, un amore romantico che si conquista con dichiarazioni sdolcinate e poesie.
La poesia è l'altra grande protagonista del libro: tra Guido Cavalcanti che si scopre poeta (cosa che effettivamente era in realtà) e Dante Alighieri che fa la sua attesissima comparsa dopo la metà del romanzo in una veste inedita (persino un po' antipatica!) assistiamo anche a una tenzone poetica, che per chi non lo sapesse è una disputa a suon di poesie; altro che la "guerra" tra i rapper moderni!

Ricchi dettagli, espressioni dialettali e personaggi perfettamente caratterizzati, oltre che differenziati l'uno dall'altro, più delle trovate originali come misurare il tempo con gli "avemaria", fanno di quest'opera il mio primo fantasy storico ambientato in Italia; non so se ne esistono altri, ma visto lo stile, invito l'autore a confezionarne un altro al più presto! A tal proposito aggiungo che il libro sembra autoconclusivo, ma non mi dispiacerebbe affatto leggere un seguito; scommetto sarebbe ancora più avvincente seguire Guido nella sua duplicità!

"Eternal War" ha quel raro pregio di lasciare il segno oltre la lettura, addirittura mi è cresciuta una curiosità tale per la Storia, che ho passato un intero pomeriggio a cercare tutti gli approfondimenti del caso. Credo che questo particolare costituisca la fondamentale differenza tra un libro qualsiasi e un'opera imperdibile.
Visto che ho iniziato la recensione ipotizzando un contesto scolastico, concludo dicendo che se questo libro fosse un compito in classe sarebbe promosso a pieni voti.
Con lode.


Il voto di Universi Incantati:





2 commenti:

  1. Un romanzo storico / fantasy?
    Mi ispira troppo!
    Poi quando sento nominare Dante, non posso resistere nel leggere ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Leggilo! Da comprare a occhi chiusi, fidati ;)
      Se poi sei una fan di Dante, questa sua inedita veste ti piacerà ;)

      Elimina

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