tenetevi forte perché sto per ospitare un nuovo evento speciale!
Oggi ospito la terza tappa del BlogTour dedicato al terzo e ultimo volume di una serie intitolata "La Saga delle Streghe Quinti" di Simona Cremonini, ossia "La Leggenda degli amanti del Lago", edito da PresentARTsì.
Si tratta di una trilogia ispirata alle leggende del Lago di Garda e, come sapete, quando si tratta di mitologia nostrana io sono sempre curiosissima! E voi?
Intanto v'invito a dare uno sguardo al volume, dopodiché, in questa tappa, approfondirò con l'autrice il tema delle leggende contenute nel libro.
Titolo: "La Leggenda degli amanti del Lago" (La saga delle Streghe Quinti #3)
Autrice: Simona Cremonini
Editore: PresentARTsì
Genere: Fantasy Mitologico
Editore: PresentARTsì
Genere: Fantasy Mitologico
Data di uscita: 6 Maggio 2019
Formato: cartaceo
Pagine: 246
ISBN: 978-8897730750
Prezzo: € 15,00
Link per l'acquisto: amazon
Leggende, letteratura, mitologia e storia del lago di Garda: il terzo romanzo, l’avventura finale della giovane strega Brunella Quinti.
Leggende, letteratura, mitologia e storia del lago di Garda: il terzo romanzo, l’avventura finale della giovane strega Brunella Quinti.
Sinossi:
Dopo tante scoperte sulla propria famiglia di streghe, e non solo, Brunella ha una nuova missione personale da compiere, sulle tracce delle due gemelle annunciatrici di sventure sul lago di Garda, Les Eguales, e delle misteriose Anguane Nere.
Mentre un ammaliante e pericoloso corteggiatore insidia la sua storia con il carabiniere e templare Cristian, nella magia dell’attesa di Imbolc la ricerca porterà Bru da Manerba fino a Tenno e a Lazise, ma anche tutto attorno al lago lungo le vicende di coloro che, secondo una paradossale leggenda, tra la Lugana, Sirmione e il Lavagnone sono stati amanti: il poeta Catullo e la regina Adelaide di Borgogna, vissuta mille anni dopo di lui.
Da Catullo a Gabriele D’Annunzio, dal periodo romano all’Alto Medioevo, dall’epoca d’oro del Vittoriale fino a quella contemporanea: con “La leggenda degli amanti del lago” la cronaca delle donne magiche del lago di Garda, la “Saga delle Streghe Quinti”, discendenti dal poeta Catullo e dalla sua amante Quinzia, giunge al terzo capitolo, in un crescendo di colpi di scena che accompagneranno Brunella a scoprire non solo nuovi segreti della sua famiglia ma anche i lati più oscuri della sua anima e delle leggende del lago di Garda.
L'autrice:
Nata nel 1979 a Mantova, fin da bambina ha trascorso le estati nella casa di famiglia a Manerba del Garda. Il lago da una parte, la passione per il genere fantastico dall’altro: dall’incontro di queste due costanti della sua vita è nato il progetto sulle leggende del Garda, ovvero di scrivere narrativa fantastica ambientata intorno al lago e, così, di creare la sua saga di streghe – la Saga delle Streghe Quinti – ispirandosi alla mitologia locale e a tutte le situazioni del magico e del sovrannaturale che abbracciano la zona: leggende e aneddoti a cui ha dedicato una lunga ricerca dal 1999.Parallelamente, in questi anni, è stata autrice di racconti horror e fantastici pubblicati su numerose antologie e riviste e piazzati in diversi concorsi letterari, oltre che di numerosi articoli nell’ambito del folclore e della letteratura di genere editi su riviste e siti come LaTelaNera.com e sul blog personale PietreForate.com.
Oggi la scrittura è una sua passione ma soprattutto è il suo lavoro: è una copywriter ed editor freelance, cura l’editing e la correzione bozze di libri per autori e case editrici, si occupa di ghostwriting di libri per conto di imprenditori e scrive testi per la comunicazione istituzionale, stampa e web per aziende e agenzie di comunicazione.
Link Utili:
Sito
Uno sguardo ai volumi precedenti:
"Il Sigillo di Sarca" (La saga delle Streghe Quinti #1) di Simona Cremonini
PresentARTsì | 226 pagine | € 15,00 | 2016
Il romanzo che apre la saga, con la protagonista, l'erborista/strega Brunella che si troverà (ragazzina e poi adulta) a Manerba del Garda a fronteggiare il crudele dio Sarca (una delle divinità che hanno dato origine al lago di Garda) e a essere invece protetta dalla ninfa Garda, moglie di Sarca, e aiutata da una serie di personaggi femminili legati all'avventura vissuta da adolescente e al forum di stregoneria che frequenta.
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PresentARTsì | 226 pagine | € 15,00 | 2016
Il romanzo che apre la saga, con la protagonista, l'erborista/strega Brunella che si troverà (ragazzina e poi adulta) a Manerba del Garda a fronteggiare il crudele dio Sarca (una delle divinità che hanno dato origine al lago di Garda) e a essere invece protetta dalla ninfa Garda, moglie di Sarca, e aiutata da una serie di personaggi femminili legati all'avventura vissuta da adolescente e al forum di stregoneria che frequenta.
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"Le streghe del Monte Corno" (La saga delle Streghe Quinti #2) di Simona Cremonini
PresentARTsì | 222 pagine | € 15,00 | 2017
La seconda avventura di Brunella in un luogo, il Monte Corno di Desenzano del Garda, su cui da sempre si racconta di processioni pagane vocate al dio Cernunnos. Il tema del romanzo sono i luoghi celtici e in particolare questo, dove Bru andrà in cerca del padre che non ha mai conosciuto.
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Speciale 3° Tappa:
Le leggende trattate nel libro
Disclaimer: le foto sono mie. Sono stata sul Lago di Garda proprio un mese fa: che combinazione!
Ciao Simona e benvenuta nel mio blog!
Perché hai scelto di basarti su leggende italiane piuttosto che inventarne tu stessa?
Perché hai scelto di basarti su leggende italiane piuttosto che inventarne tu stessa?
L’ispirazione di trarre idee e personaggi dalle leggende esistenti personalmente a me è arrivata per caso, perché una ventina d’anni fa ho scoperto la storia di una strega bruciata sulla collina dietro casa mia a Manerba... Questo fatto mi ha particolarmente impressionato, perché allora, come lettrice di autori del fantastico come Stephen King o Anne Rice, vedevo certe storie lontane dai luoghi del mio quotidiano.
Quando però ho iniziato ad approfondire l’argomento ho scoperto che così non era e mi si è aperto un mondo... un mondo ricchissimo di leggende, di personaggi, di aneddoti e di rimandi che appartengono alle diverse culture che hanno attraversato i nostri territori, quindi un patrimonio da cui è possibile attingere tantissimo per parlare di fantastico e sovrannaturale senza dover prendere a prestito da Oltreoceano.
sulle rive del Garda a Sirmione |
In generale credo che il patrimonio italiano ed europeo siano così ricchi (pensiamo solo al fatto che abbiamo “reimportato” Halloween dagli Stati Uniti, quando le zucche in quel periodo nelle nostre campagne le hanno sempre intagliate e riempite con delle candele) che sia possibile utilizzarli senza prestiti da altri luoghi.
Cosa ne pensate, carissimi?
Questa tappa vi ha incuriosito?
Allora non vi resta che seguire l'invito dell'autrice e proseguire il Tour nel blog Infiniti Universi Fantastici prevista il 16 Maggio!
Se nel frattempo volete approfondire i volumi precedenti, vi lascio qui sotto i link dei libri in ordine di lettura.
Dal mondo romano a quello celtico, dagli Etruschi al Medioevo, arrivando anche a culture molto localizzate come quella retica o cimbra: penso che abbiamo davvero tanto da cui attingere spunti, se vogliamo scrivere fantastico.
Mi trovi perfettamente d'accordo! Allora dicci, quali sono le leggende coinvolte nella Saga delle Streghe Quinti?
Come “sfondo” delle vicende di Brunella, la mia protagonista, e della sua famiglia esistita fin dall’epoca romana, ho deciso di utilizzare l’insieme delle divinità e delle creature del piccolo popolo che sono state raccontate attorno al lago di Garda, anche perché si tratta di un argomento molto affascinante: infatti in questi luoghi l’esistenza di ninfe e altre figure è stata trasformata in una vera e propria mitologia locale collegata a quella classica romana.
Il dio del lago di Garda, Benàco, figlio del dio Nettuno, si è trasformato nelle leggende locali in una sorta di piccolo Giove che, viaggiando attorno al lago, ha avuto modo di amare ed essere amato da ninfe di ogni anfratto, città, golfo, collina, e di generare numerosi figli e figlie. Riunificare tutte queste storie in modo organizzato e non frammentario mi ha permesso di creare uno sfondo davvero unico.
Tra i personaggi più interessanti in cui mi sono imbattuta negli anni, e che poi ho utilizzato, c’erano senz’altro la ninfa Garda, figlia di Benàco, e il dio Sarca, divinità legata al fiume omonimo. Il loro matrimonio, secondo la leggenda dà origine al lago... e nel cercare di creare una storia ho capito che volevo qualcosa di meno fiabesco e più passionale. Così nella mia saga la loro unione diventa l’ultimo tassello di una guerra tra gli dèi in lotta per conquistare il lago di Garda e soprattutto un matrimonio infelice. Sarca è infatti un marito infedele e crudele, mentre Garda ama ricambiata il pescatore Carpio che, a differenza di quanto raccontano le leggende, non è un bandito ma un brav’uomo che cade vittima di un inganno.
Con questa premessa ho ottenuto un’atmosfera più intrigante che a sua volta ha creato la situazione giusta perché Brunella si scontri con questa realtà sovrannaturale nel primo romanzo, "Il Sigillo di Sarca".
Nel secondo romanzo, invece, "Le streghe del Monte Corno", ho scelto di omaggiare la presenza celtica attorno al lago di Garda avvenuta tramite il popolo dei Cenomani. Qui Brunella, dopo aver scoperto buona parte della storia della famiglia della madre, andrà alla ricerca del padre mai conosciuto grazie a una serie di visioni collegate al Monte Corno di Desenzano, un luogo che anticamente, grazie alla leggende e a misteriose usanze locali, si può ricollegare a un culto al dio celtico Cernunnos.
La differenziazione dei due romanzi è abbastanza forte: pur essendo presente la ninfa Garda, come protettrice della famiglia Quinti come nel primo romanzo, nel secondo c’è un’atmosfera molto più naturalistica e spirituale.
Al riguardo c’è un brano (in cui a parlare è proprio la ninfa Garda) che spiega secondo me questa essenza:
«Io non conosco molto del dio cornuto... così come degli altri dèi celtici, come Lugh, Epona, che comunque hanno toccato queste terre con la loro presenza. Mio nonno, il dio Nettuno, nonostante l’amore per questi luoghi ha sempre preferito stare lontano da mio padre e dalle acque dolci di cui è lui il dio supremo, perché è come se queste divinità celtiche avessero dei poteri che travalicano quelli del ceppo della mia famiglia, come se fossero collocati e vivessero a un diverso livello della realtà e non fosse possibile, per gli dèi gardesani e per i nostri progenitori divini, di trovare il modo di avere un reale scambio con questi dèi: e quando è successo, è sempre stato un incontro dai contorni foschi.
Quel che è certo, insomma, è che da sempre i contatti con loro per me e la mia famiglia sono difficili, ambigui, così non ho molte informazioni ma... di sicuro a un dio, di qualunque natura egli sia, non farà piacere che i seguaci di un’altra divinità invadano il suo tempio... potrebbero essere giorni difficili».
E riguardo al nuovo “La Leggenda degli amanti del Lago”, quali sono le sue caratteristiche rispetto ai precedenti volumi?
In “La leggenda degli amanti del lago” il tema preponderante è ancora quello del lago e delle sue leggende, ma c’è un fortissimo legame anche con i personaggi letterari passati per il lago (Catullo in particolare ma anche D’Annunzio) e con i personaggi storici, in particolare la regina Adelaide di Borgogna.
Ma al centro del libro ci sono anche leggende sovrannaturali, e così chi ha letto il mio libro di racconti “Garda Doble”, oppure il saggio “Fantastico Garda” sulle creature fantastiche attorno al lago, ritroverà due personaggi che a suo tempo hanno dato parecchio filo da torcere alle streghe Quinti: si tratta di due ragazzine spaventose, Les Eguales, considerate nelle leggende le annunciatrici di sventura del lago di Garda.
A questi due personaggi in particolare la mia protagonista è già legata: infatti è proprio per colpa loro che la madre di Bru è morta (dando un immenso dispiacere ad alcuni miei fan, tra l’altro, che me lo rinfacciano dal 2014!).
In questo nuovo libro ci sarà perciò una resa dei conti... ma la matassa da sciogliere sarà molto più complessa di quanto può apparire e incrocerà tra loro diverse leggende!
Ovviamente non voglio spoilerare troppo... ma credo che dopo aver letto questo libro nessuno vedrà più il lago di Garda alla stessa maniera!
Se poi volete scoprire di più del titolo di questo libro, lo potete fare alla prossima tappa del blog tour!
Come “sfondo” delle vicende di Brunella, la mia protagonista, e della sua famiglia esistita fin dall’epoca romana, ho deciso di utilizzare l’insieme delle divinità e delle creature del piccolo popolo che sono state raccontate attorno al lago di Garda, anche perché si tratta di un argomento molto affascinante: infatti in questi luoghi l’esistenza di ninfe e altre figure è stata trasformata in una vera e propria mitologia locale collegata a quella classica romana.
Il dio del lago di Garda, Benàco, figlio del dio Nettuno, si è trasformato nelle leggende locali in una sorta di piccolo Giove che, viaggiando attorno al lago, ha avuto modo di amare ed essere amato da ninfe di ogni anfratto, città, golfo, collina, e di generare numerosi figli e figlie. Riunificare tutte queste storie in modo organizzato e non frammentario mi ha permesso di creare uno sfondo davvero unico.
scorcio di un giardino privato |
Con questa premessa ho ottenuto un’atmosfera più intrigante che a sua volta ha creato la situazione giusta perché Brunella si scontri con questa realtà sovrannaturale nel primo romanzo, "Il Sigillo di Sarca".
Nel secondo romanzo, invece, "Le streghe del Monte Corno", ho scelto di omaggiare la presenza celtica attorno al lago di Garda avvenuta tramite il popolo dei Cenomani. Qui Brunella, dopo aver scoperto buona parte della storia della famiglia della madre, andrà alla ricerca del padre mai conosciuto grazie a una serie di visioni collegate al Monte Corno di Desenzano, un luogo che anticamente, grazie alla leggende e a misteriose usanze locali, si può ricollegare a un culto al dio celtico Cernunnos.
La differenziazione dei due romanzi è abbastanza forte: pur essendo presente la ninfa Garda, come protettrice della famiglia Quinti come nel primo romanzo, nel secondo c’è un’atmosfera molto più naturalistica e spirituale.
Al riguardo c’è un brano (in cui a parlare è proprio la ninfa Garda) che spiega secondo me questa essenza:
«Io non conosco molto del dio cornuto... così come degli altri dèi celtici, come Lugh, Epona, che comunque hanno toccato queste terre con la loro presenza. Mio nonno, il dio Nettuno, nonostante l’amore per questi luoghi ha sempre preferito stare lontano da mio padre e dalle acque dolci di cui è lui il dio supremo, perché è come se queste divinità celtiche avessero dei poteri che travalicano quelli del ceppo della mia famiglia, come se fossero collocati e vivessero a un diverso livello della realtà e non fosse possibile, per gli dèi gardesani e per i nostri progenitori divini, di trovare il modo di avere un reale scambio con questi dèi: e quando è successo, è sempre stato un incontro dai contorni foschi.
Quel che è certo, insomma, è che da sempre i contatti con loro per me e la mia famiglia sono difficili, ambigui, così non ho molte informazioni ma... di sicuro a un dio, di qualunque natura egli sia, non farà piacere che i seguaci di un’altra divinità invadano il suo tempio... potrebbero essere giorni difficili».
E riguardo al nuovo “La Leggenda degli amanti del Lago”, quali sono le sue caratteristiche rispetto ai precedenti volumi?
Le grotte di Catullo |
Ma al centro del libro ci sono anche leggende sovrannaturali, e così chi ha letto il mio libro di racconti “Garda Doble”, oppure il saggio “Fantastico Garda” sulle creature fantastiche attorno al lago, ritroverà due personaggi che a suo tempo hanno dato parecchio filo da torcere alle streghe Quinti: si tratta di due ragazzine spaventose, Les Eguales, considerate nelle leggende le annunciatrici di sventura del lago di Garda.
A questi due personaggi in particolare la mia protagonista è già legata: infatti è proprio per colpa loro che la madre di Bru è morta (dando un immenso dispiacere ad alcuni miei fan, tra l’altro, che me lo rinfacciano dal 2014!).
In questo nuovo libro ci sarà perciò una resa dei conti... ma la matassa da sciogliere sarà molto più complessa di quanto può apparire e incrocerà tra loro diverse leggende!
Ovviamente non voglio spoilerare troppo... ma credo che dopo aver letto questo libro nessuno vedrà più il lago di Garda alla stessa maniera!
Se poi volete scoprire di più del titolo di questo libro, lo potete fare alla prossima tappa del blog tour!
Questa tappa vi ha incuriosito?
Allora non vi resta che seguire l'invito dell'autrice e proseguire il Tour nel blog Infiniti Universi Fantastici prevista il 16 Maggio!
Se nel frattempo volete approfondire i volumi precedenti, vi lascio qui sotto i link dei libri in ordine di lettura.
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