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giovedì 6 agosto 2020

BlogTour: "I Corvi di Londra" di Elena Covani (NPS Edizioni) - Speciale Estratti e Colonna sonora



Carissimi astronauti,
oggi ospito un nuovo speciale: la quarta tappa del Blog Tour de "I Corvi di Londra" di Elena Covani, un Urban Fantasy che è il diretto seguito di "I Fuochi di Valencia", sempre edito da NPS Edizioni.
Prima di procedere con lo speciale della mia tappa che riguarda gli Estratti e la Colonna sonora (con tanto di musica!), diamo uno sguardo al libro.




Titolo: I Corvi di Londra
Autrice: Elena Covani
Editore: NPS Edizioni
Genere: Urban Fantasy
Data di uscita: 1 Luglio 2020 (digitale), 1 Agosto 2020 (cartaceo)
Formato: cartaceo ed ebook
Pagine: 206
ISBN: 978-88-31910-279
Prezzo: € 14,00 cartaceo / € 2,99 ebook
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
José e Maria sono in fuga.
Braccati dagli Erjes, in cerca di vendetta, e guardati a vista dalle Sentinelle, che ancora non si fidano di loro. Di lei. Un’umana refrattaria al virus o forse un piano segreto dei demoni per annientare la razza umana?
Nell’attesa di capire cos’è davvero Maria, chi è, il Concilio dei Dodici li invia a Londra, dove una brillante scienziata effettua esperimenti su di lei. Una cavia, così si sente la ragazza, un ibrido incapace di comprendere il proprio ruolo nel mondo, incapace di prendere posizione nella guerra tra demoni e protettori dell’umanità.
Basterà l’amore di Josè a salvarla? O il fascino di Galen la porterà verso un destino diverso?
La guerra per l’evoluzione giunge a un punto di svolta.


Da quando era stata contagiata, il suo mondo era stato rivoluzionato. Aveva scoperto l’esistenza di demoni che di notte si aggirano per le strade, aggredendo esseri umani per ridurli a marionette nelle loro mani, e di coraggiosi Soldati che li combattono per difendere gli uomini.
Poi c’era lei. Non del tutto umana, perché infettata dagli Erjes, ma non ancora assuefatta al virus.
Quanto avrebbe resistito? Quanto sarebbe riuscita a trattenere la bestia?





L'autrice:
Elena Covani è nata e cresciuta in Versilia. Appassionata di storia e cultura spagnola, ha trascorso un anno universitario a Valencia, le cui atmosfere le hanno ispirato il suo romanzo fantastico. Trascorre le giornate tra lavoro, famiglia, scrittura e la ginnastica ritmica, sua grande passione.
Dal 2015 conduce la rassegna “Un libro al tramonto” a Viareggio, insieme a Alessio Del Debbio, per promuovere gli scrittori locali.
Ha pubblicato il romanzo urban fantasy “I fuochi di Valencia” (NPS Edizioni, 2018) e vari racconti in antologie per “Nati per scrivere”.
La sua pagina Facebook: Elena Covani autrice.






Speciale 4° Tappa:
Estratti e Colonna sonora


L’autobus procedeva lento sull’autovia, allontanandosi da Valencia in direzione nord. I passeggeri si rigiravano sui sedili, incapaci di trovare una posizione comoda per dormire. Alcuni ragazzi ridevano e scherzavano, parlando delle cose che avrebbero fatto nei giorni di vacanza a Madrid: la Puerta del Sol, il Prado, il Mercato di San Miguel. 
Maria guardava dal finestrino, le luci di Valencia sparivano nel buio e con loro le sue ansie e molte delle sue paure. A Valencia era cominciato il suo inferno, andarsene era un po’ come lasciarsi tutto alle spalle. Erano stati accompagnati alla stazione da Antonio, l’amico fraterno di José: l’aveva guardata con un sorriso triste, si era passato la mano nei ricci neri e l’aveva salutata riuscendo a dire soltanto: «Quitado, Maria!» Poi si era girato verso José, e l’aveva stretto in un abbraccio che lo aveva lasciato senza fiato. «Tranquillo, hermano, ci penso io qua!» Gli aveva dato due pacche sulle spalle, tirando su col naso, poi si era stretto nella giacca di pelle nera e si era allontanato con passo deciso. José era rimasto a guardarlo attraversare la strada e scomparire tra le luci e le macchine.” 




La tenue luce del mattino filtrava dalle tende e illuminava le pieghe delle lenzuola. Maria guardava il pulviscolo che si insinuava nella luce, formando vortici invisibili. Si cullò nella sensazione di calore che le davano le braccia di José intorno a lei, come una catena dalla quale non avrebbe mai voluto liberarsi. Non deve finire, deve rimanere per sempre così. Chiuse gli occhi, e inspirò il suo odore che sapeva di mare e di sabbia, come la prima volta che lo aveva conosciuto. Si sentì stringere più forte e lei ricambiò l’abbraccio. «Ti amo, Maria. Come non ho mai amato nessuno e come non amerò mai nessuno, voglio che tu lo sappia ora. Quando smetterai di prendere le pillole e guarirai, staremo così per sempre». Lei si girò e si trovò il suo viso davanti. I capelli neri arruffati sulla fronte, i suoi meravigliosi occhi verdi che la guardavano sembravano brillare. E le sue labbra, rosse, carnose, che le sorridevano. «Ti amo, José, sei il motivo per cui voglio continuare a vivere. Grazie, di tutto». Lo baciò teneramente, non come erano stati i loro baci durante la notte.” 




Maria ebbe l’impulso di saltargli alla gola, ma si trattenne, non sarebbe servito a nulla. Ingollò la bile amara. «Hanno tutti i dati di cui hanno bisogno, non si fermeranno. Riusciranno a trovare una cura e allora la tua razza sarà finalmente estinta. Non avrà più senso contagiare gli esseri umani, le Sentinelle li guariranno» disse, con la voce che tremava. 
Galen fece una smorfia di disappunto. Non era abituato a essere contraddetto, le sue mani scattarono in avanti, ma le fece ricadere subito lungo i fianchi. La guardò con odio, come un bambino che è sull’orlo di scoppiare in lacrime, poi il suo sguardo si rilassò. 
«Questo è tutto da dimostrare». In un lampo le fu addosso, e Maria si piegò in due come un ramo secco. L’ultima cosa che ricordò fu il dolore lancinante al collo, alle spalle, alle braccia e ancora in tutto il corpo. Galen continuava a morderla ovunque, accanendosi su di lei come su un corpo già senza vita. Poi finalmente tutto finì e fu il buio assoluto.






Cosa ne pensate di questo libro?
Lo speciale vi ha incuriosito?
Per approfondire ulteriormente vi rimando al calendario con le tappe fissato in alto in questo post.
Fatemi sapere cosa ne pensate!


venerdì 12 giugno 2020

BlogTour: "L'altra anima della città" di Francesca Cappelli (NPS Edizioni) - Speciale Personaggi



Carissimi astronauti,
oggi mi sono prenotata per un evento speciale, ossia per ospitare una tappa del Blog Tour de "L'altra anima della città", urban fantasy ambientato in Italia (precisamente a Firenze) di Francesca Cappelli, edito da NPS Edizioni, che mi ha conquistata fin dalla copertina realizzata da Mala Spina (non è meravigliosa? *___*)
Prima di procedere con lo speciale della mia tappa che riguarda i Personaggi, diamo uno sguardo al libro.




Titolo: L'altra anima della città
Autrice: Francesca Cappelli
Editore: NPS Edizioni
Genere: Urban Fantasy
Data di uscita: 1 Giugno 2020 (digitale), 1 Luglio 2020 (cartaceo)
Formato: cartaceo ed ebook
Pagine: 322
ISBN: 978-88-31910-293
Prezzo: € 14,00 cartaceo / € 2,99 ebook
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
Nel giorno del suo diciannovesimo compleanno, Elia Chiari, un liceale fiorentino, viene aggredito da una vecchia in Piazza Santa Croce. Da quel momento, inizia ad avere visioni di versioni alternative della città e a incontrare bizzarri personaggi che nessun altro vede.
Il ragazzo cerca di ignorare le strane presenze sovrannaturali, concentrandosi sull’imminente esame di maturità, sugli amici e sulla sua sgangherata rock band, ma “l’altro mondo” continua a presentarsi con prepotenza, finché il Raduno dei Magici Fiorentini non lo mette al corrente del suo ruolo: egli è una Memoria, custode delle storie e dei ricordi di Firenze e delle vite che vi sono vissute, e come tale ha il potere di viaggiare tra tutti i mondi possibili.
Proprio quei mondi adesso sono in pericolo, minacciati da qualcuno che sta uccidendo tutte le Memorie, cancellando le storie e i ricordi dell’umanità. Davanti a Elia si apre una strada splendida e rischiosa, e percorrerla è l’unico modo per impedire il crollo dei mondi.


«Quindi io posso viaggiare liberamente tra le città?»
«Sì. Città che sembrano perse in epoche antichissime, ma che in realtà hanno avuto semplicemente una storia diversa da questa. Città magiche, città tecnologiche, città rumorose e città silenziose. Città guidate da uomini saggi e città nelle mani di tiranni. Città strabilianti, mediocri, all’avanguardia, degradate, invitanti, pericolose, piene di segreti, spaventose. Tante quante sono gli universi. E gli universi non finiscono mai».



L'autrice:
Francesca Cappelli nasce in provincia di Firenze nel 1983. È insegnante di Lettere nella scuola media. Dal 2009 a oggi i racconti di Francesca, che esplorano il fantastico in tutte le sue declinazioni, sono apparsi su varie antologie.
Nel 2015 esce il suo primo romanzo, l’urban fantasy "Il Negoziato del Numero 47", per Lettere Animate. Si dedica anche alla musica folk, con il nome di Edlynn, e al teatro. Tra le sue passioni ci sono il gioco di ruolo e il cosplay.



Speciale 3° Tappa:
Personaggi


Elia
Un liceale a un passo dalla maturità classica, con la testa piena di confusione e l’impressione di non avere ancora capito quali sono le cose veramente importanti, come gli dicono tutti. Per i suoi familiari, i suoi professori e qualche volta anche i suoi amici, Elia è una persona intelligente che spreca il suo talento per le sciocchezze. Lui non lo sa ancora, chi vuole diventare. Sa però cosa gli piace: la sua band di cover metal, la sua ex, la musica, la storia medievale, la sua città.
All’improvviso, il giorno del suo compleanno, una donna misteriosa lo aggredisce, ma non vuole fargli del male. Gli sta donando un’eredità smisurata e spaventosa che potrebbe spalancargli davanti infinite, nuove possibilità. Forse è arrivato anche per lui il momento di scoprire queste famose cose veramente importanti.



Ginevra
La migliore amica di Elia, una ragazza estremamente matura e responsabile, spesso sarcastica e capace di dire la verità senza mezzi termini. Razionale, posata e pragmatica, sarà messa alla prova dal mondo inaspettato e illogico che Elia le farà conoscere.

Aida
Un’anziana signora gentile. Una sapiente che sembra conoscere tutti i volti della città. Una persona che ha visto tante, tante cose – fin troppe, per una vita sola. Una donna che vuole fare di tutto per proteggere la città. Un’eroina. Una manipolatrice. Chi è, davvero?


Damiano
Anni prima era un mago conosciuto, un uomo di successo, una persona che andava per la sua strada incurante degli altri. Finché non è caduto in disgrazia e si è ritrovato a gestire un negozio di souvenir discutibili e oggetti magici venduti sottobanco. Teatrale, esagerato, sopra le righe, malizioso e talvolta esasperante, ha il dono di una curiosità che gli permette di avvicinarsi a tutte le stranezze della città con grande tranquillità. Tanto, anche lui fa parte delle cose strane, no?


Samuele
Qualche tempo prima Damiano lo ha fregato e Samuele ci è cascato in pieno, rovinandosi la vita. Ora vuole vendicarsi. Oppure rivuole ciò che ha perduto. Si ritrova suo malgrado a lavorare con Damiano – una cosa che non augurerebbe al suo peggior nemico. Riuscirà a resistere e a ritrovare se stesso? Oppure troverà qualcos’altro, qualcosa che potrebbe essere molto bello ma fa davvero paura?




Crediti illustrazioni:
Elia, Damiano e Samuele: Lillabullero (link: @lillabullero su Instagram)
Aida e Ginevra: Viola Tanganelli (link: @Inhmart su Instagram)




Cosa ne pensate di questo libro?
Lo speciale vi ha incuriosito?
Per approfondire ulteriormente vi rimando al calendario con le tappe fissato in alto in questo post.
Fatemi sapere cosa ne pensate!


venerdì 24 gennaio 2020

BlogTour: "Perla di Mare" di Luciana Volante, illustrazioni di Stefania Franchi (NPS Edizioni)



Carissimi astronauti,
come forse sapete mi piacciono gli eventi speciali, per cui eccomi oggi a ospitare una tappa del Blog Tour di "Perla di Mare", racconto scritto da Luciana Volante, illustrato da Stefania Franchi, edito da NPS Edizioni.
Prima di procedere con lo speciale della mia tappa, ossia l'intervista all'autrice, diamo uno sguardo al libro.




Titolo: "Perla di Mare"
Autore: Luciana Volante
Illustratore: Stefania Franchi
Editore: NPS Edizioni
Genere: Narrativa per ragazzi
Data di uscita: 15 Ottobre 2019
Formato: cartaceo
Pagine: 92
ISBN: 978-8831910200
Prezzo: € 10,00
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
Perla ha dodici anni. Vive con il nonno nella Villa dei Gabbiani, in cima al promontorio, e tutti i giorni osserva la Baia di Tagea dall'alto, inebriandosi degli aromi del mare. Ha un dono, un'eredità che fatica ad accettare: può parlare con gli animali, può sentirne il dolore e la paura. Aiutata dal suo amico Tommy e da un gabbiano pasticcione, Perla dovrà trovare un modo per proteggere la baia e tutti gli abitanti del mare dagli infidi scaricatori di rifiuti e impedire che il suo incubo si avveri. Una storia d'avventura e coraggio, perché la salvezza del mare è un dovere, anche dei più giovani. «Inspira e lascia che la tua mano trasmetta ciò che senti dentro il cuore: ascolta il respiro delle onde, sentiti una di loro e non avranno paura di te». Chiusi gli occhi, ascoltando il rumore del mare: le sue onde, il suo infrangersi sugli scogli, il leggero sibilo che si sente quando ti immergi nell'acqua, l'azzurro smeraldo che ti avvolge quando nuoti. La magia avvenne. 
Età di lettura: da 10 anni.


Speciale 3° Tappa:
Intervista all'autrice Luciana Volante


1) Ciao Luciana, parlaci un po’ di te. Presentati ai lettori di Universi Incantati.

Ciao a tutti, sono nata a Roma e vivo sulle colline della Versilia. Sono mamma di tre bellissime figlie, ho un marito e lavoro come contabile in un'agenzia di viaggi. Amo viaggiare, scrivere e disegnare. Adoro la musica rock (specialmente anni '60 - '80).
Sono vice presidente dell'Associazione "Nati per scrivere" con la quale organizziamo eventi, reading,  fiere, incontri sulla letteratura per promuovere la cultura e i gli scrittori del territorio.


2) Come sei approdata alla scrittura? Cosa rappresenta per te?

Scrivo da sempre: diari, lettere (quando ancora si usavano!) piccole storie, pensieri, appunti dappertutto fino a quando ho pensato che sarebbe stato bello dare una forma a tutte queste parole e allora ho frequentato un laboratorio di scrittura creativa. Dopo uno ne ho fatti due e poi tre,  mi sono appassionata allo scrivere racconti e ancora sogno di scrivere il grande romanzo, una di quelle belle saghe familiari che attraversano un secolo e uniscono diverse generazioni! 
Scrivere per me è terapeutico, nel senso che mi fa stare bene. Sento di avere campo libero fra le parole e di potere giocare, osare e perché no qualche volta prendersi anche qualche bella rivincita! (in senso letterario ovviamente!) 


3) Come definiresti il tuo libro “Perla di mare”?

“Perla di mare” è una storia scritta per ragazzi, ma adatta a tutti. Un’avventura dai risvolti teneri e divertenti, che cela un messaggio importante: “tutti possiamo fare qualcosa per cambiare una situazione, anche i più piccoli!”, ma non dico di più per non dare troppe anticipazioni.
“Perla di mare” ha un forte messaggio ecologico, invita alla battaglia per proteggere il mare dall’inquinamento. 


4) Che valore ha, per te, il rispetto dell’ecologia e dell’ambiente?

Preservare la natura e rispettarla dovrebbe essere un dovere civico di tutti. Per me è una regola di vita e cerco di rispettarla ogni giorno a partire dalle piccole cose.


5) Ti piace molto scrivere per ragazzi. Quali sono gli elementi, a tuo parere, che rendono una storia accattivante per i giovani lettori?

La fantasia, l’avventura e anche un occhio critico verso il mondo degli adulti troppo spesso distratti nei confronti dei ragazzi. 


6) Sei una grande appassionata di letteratura per ragazzi, consigliaci qualche titolo per l’inverno?

“Le streghe” e anche “James e la pesca gigante” di Roald Dahl sono due romanzi divertenti e cinici verso il mondo degli adulti. “La tela di Carlotta” di E.B. White un romanzo sull’amicizia e l’accettazione del diverso. “Pippi Calzelunghe” di A.Lindgren un romanzo sul potere dell’immaginazione all’insegna dell’anticonformismo della protagonista.


7) Salutaci con un estratto da “Perla di mare”.

“Siamo ritornate dalla città dopo anni che non venivo qui, gli studi e il lavoro mi hanno portato lontano. I ricordi mi sommergono, da un angolo buio Anna e il nonno sembrano sorridermi e approvare che io abbia scelto di venire qui per passare il testimone a lei. Non ho mai pensato che non avrebbe creduto a una parola della storia che le ho raccontato mille volte.”





Cosa ne pensate di questo libro?
Lo speciale vi ha incuriosito?
Per approfondire ulteriormente vi rimando al calendario con le tappe fissato in alto in questo post.
Fatemi sapere cosa ne pensate!


martedì 10 dicembre 2019

BlogTour: "Percussor - I Delitti del Reame Pisano" di Marco Bertoli (NPS Edizioni)



Carissimi astronauti,
dopo un lungo periodo d'inattività qui sul blog, ritorno con una tappa speciale dedicata al Blog Tour di "Percussor - I Delitti del Reame Pisano" di Marco Bertoli, edito da NPS Edizioni.
Prima di procedere con lo speciale dedicato ai personaggi, diamo insieme un'occhiata al libro.




Titolo: "Percussor - I Delitti del Reame Pisano"
Autore: Marco Bertoli
Editore: NPS Edizioni
Genere: Giallo ucronico
Data di uscita: 1 Dicembre 2019 (ebook), 15 Dicembre 2019 (cartaceo).
Formato: cartaceo ed ebook
Pagine: 214
ISBN: 978-8831910231
Prezzo: € 2,99 ebook / € 14,00 cartaceo
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
Reame Pisano, anno 1637. Trecentocinquanta anni dopo la vittoria di Pisa nella Battaglia della Meloria.
Un gruppo di nobili ordisce un complotto per rovesciare Banduccio III della Gherardesca, attuale sovrano ed erede di quell’Ugolino che trasformò l’antica repubblica marinara in un regno. Per metterlo in atto, convocano un potente negromante e incaricano Percussor, il più famoso sicario del reame, di recuperare gli “ingredienti” necessari a lanciare il sortilegio.
Spetta al colonnello dei Reali Moschettieri, il prode Manfredi Gambacorti, e al suo fido aiutante, il mago giudiziario Gentilini, risolvere l’intrigo, coadiuvati da una giovane sensitiva e da un sergente delle Guardie di Città.

Un appassionante romanzo con cui Marco Bertoli gioca con la Storia, dipingendo un magistrale affresco di una Pisa inedita e magica.



Percussor, l’uccisore.
Un mito di cui nessuno conosceva età, aspetto e dove si nascondesse. Voci insistite lo volevano risiedere nella capitale, ma in ogni città o vico sperduto era possibile lasciare l’offerta d’ingaggio. 
Il suo stiletto intinto nell’aconito aveva condotto a morte prematura mogli fedifraghe e rivali d’affari, risolto dispute dinastiche e successioni a importanti cattedre ecclesiastiche.
Un uomo apparso dal nulla e asceso all’empireo dei sicari di professione. O forse una guerriera proveniente dal leggendario Zipangu?


L'autore:
Marco Bertoli è geologo. Vive a Pisa. Numerosi suoi racconti hanno vinto concorsi, o si sono classificati finalisti, e sono stati pubblicati in duecento antologie e riviste.
Tra i suoi numerosi romanzi: La Signora che vedeva i morti (Felici Editore), vincitore del Premio Scrittore Toscano 2012 selezione online e quello della Giuria al Concorso “Città di parole”, 2013; il giallo storico L’avvoltoio. Delitti all’alba della scrittura, e il romanzo steampunk 1886. Quando le Lunatermiti invasero la Terra, entrambi editi dall’associazione culturale “I doni delle muse”.
​​​​​​​Per NPS Edizioni, ha scritto racconti per il progetto "Bestie d'Italia".


Link Utili:
Sito


Speciale 3° Tappa:
Personaggi principali di “Percussor. I delitti del Reame Pisano”


Debrena Mori
  • Nasce il 29 maggio 1623, giorno dedicato a Santa Bona, a Villafranca in Lunigiana. È l’unica figlia di Zefiro Mori e Maria Olivieri, contadini.
  • All’età di otto anni diventa cieca per essere stata sfiorata da un fulmine durante un temporale estivo.
  • Nel 1633 muore la nonna paterna Vittoria, che è stata fondamentale per aiutarla ad accettare la menomazione.
  • Nei primi giorni di dicembre del 1636 scopre di possedere il dono di vedere gli spiriti degli assassinati e aiuta Manfredi Gambacorti e Franco Gentilini a risolvere un caso di omicidio.
  • Subito dopo viene condotta a Pisa, dove riceverà un’istruzione a spese della monarchia frequentando il ‘Collegio Reale’.

È una ragazza adolescente dall’indole solitaria e assennata. I lineamenti del viso non sono particolarmente belli, tuttavia l’alternarsi di linee morbide e tagli volitivi creano un insieme gradevole alla vista. La fronte è alta e le sopracciglia, sottili e di un color biondo cenere, disegnano archi perfetti.
Nei momenti di maggior tensione emotiva ha l’abitudine di tormentare una ciocca dei capelli, che le arrivano alla base del collo sottile, attorcigliandoli con le dita.
La dote che possiede è simile al talento magico, si manifesta, però, senza bisogno di alcun intervento e le consente di individuare l’anima di chi è stato vittima di un delitto.
Questa specie di seconda vista è soggetta a due vincoli assai rigidi. Anzitutto la persona non deve essere deceduta da oltre due giorni e l’ucciso deve avere un motivo importante per non abbandonare le proprie spoglie mortali. I più comuni sono l’esistenza di un forte legame affettivo, la volontà di non lasciare incompiuto un progetto o di vendicarsi dell’assassino.


Manfredi Gambacorti
  • Nasce il 27 gennaio 1594 a Pisa.
  • Nel 1614 si arruola come Luogotenente dei Reali Moschettieri.
  • Nel 1619 diventa Capitano e si sposa.
  • Nel 1622 diventa Maggiore.
  • Nel 1626 diventa Luogotenente colonnello.
  • Nel 1630 è promosso Colonnello.

È un individuo alto tre braccia, dalla corporatura solida ma longilinea. I capelli castani e ondulati incorniciano un viso squadrato su cui s’impone un naso aquilino. Mustacchi imponenti e arricciati verso l’alto ombreggiano una bocca scolpita in una posa sarcastica. Sono gli occhi verde oliva, però,la caratteristica più interessante della faccia. Chiunque desti la loro attenzione, infatti, si sente come posizionato sotto una lente e soppesato da un temperamento freddo e riflessivo che racchiude una natura capace di fulminei slanci di passione.
Discendente da una famiglia aristocratica, prodiga di uomini d’arme e di governo, e di una beata, è nato in un palazzo sulla riva sinistra dell’Arno, al termine di una notte di travaglio che gli è valsa il soprannome di “Altra acqua calda”.
Terzogenito di un terzetto tutto maschile era stato indirizzato a una carriera nella magistratura, ma al compimento della maggiore età è uscito dal solco della tradizione per intraprendere quella di ufficiale di polizia. La genialità e l’impegno profusi nel risolvere indagini complesse e pericolose gli hanno guadagnato il riconoscimento dei superiori, consentendogli di diventare colonnello ad appena trentasei anni.


Franco Gentilini
  • Nasce il 17 Aprile 1609 a Pescia da una famiglia borghese.
  • Nel 1620, all’inizio della pubertà, scopre di possedere il “Dono”.
  • Nel 1629 viene contattato dai Reali Moschettieri e arruolato come Aspirante Mago giudiziario.
  • Nel 1634 raggiunge la qualifica di Mago giudiziario.

È basso di statura, magro al limite del segaligno. Un caschetto di capelli neri e lisci, tagliati corti, corona la fronte spaziosa. Occhi piccoli e scuri, in perenne movimento, sono incassati nelle orbite di un viso dai tratti ossuti. Una linea di baffi sottili, spioventi in un pizzetto appuntito, sono l’unico vezzo di un viso altrimenti anonimo.
Potrebbe passare per un pizzicagnolo o un falegname, non fosse per l’aura di potere esoterico che emana dai suoi gesti.
A una mente dall’intelligenza vivace si associa un carattere pronto alla battuta e insofferente alla disciplina dei Reali Moschettieri.


Percussor
È il sicario più famoso e apprezzato del Reame Pisano. Privo di scrupoli, uccide le vittime con uno stiletto dalla punta avvelenata con l’aconito.
Di lui, o lei, s’ignora tutto: aspetto, età e provenienza.
L’unica notizia certa è il legame con una donna di nome Cattarina, sepolta lungo le rive di un torrente della Lunigiana.




Cosa ne pensate di questo libro?
Lo speciale vi ha incuriosito?
Per approfondire ulteriormente vi rimando al calendario con le tappe fissato in alto in questo post.
Fatemi sapere cosa ne pensate!


mercoledì 30 ottobre 2019

Blogtour: "Bestie d'Italia vol. 2" di AA. VV. (NPS Edizioni) - Speciale 12° Tappa: Recensione



Carissimi astronauti,
come preannunciato lunedì, eccomi a ospitare un nuovo evento speciale: la tappa finale del Blogtour "Bestie d'Italia vol. 2" edita da NPS Edizioni, con tanto di recensione!

Comincio con l'annunciarvi che oggi esce quest'antologia di racconti folcloristici ambientati nel nostro Bel Paese, e ho scelto di ospitare la decima tappa del BlogTour che tratta il racconto di Daniela Tresconi, "Il Mistero di Atlanta".
Ma prima di approfondire l'argomento, eccovi una panoramica generale del libro.




Titolo: Bestie d’Italia – volume 2
Autori: AA. VV.
Editore: NPS Edizioni
Genere: antologia di racconti fantastici
Data di uscita: 1 Ottobre 2019 (ebook), 15 Ottobre 2019 (cartaceo).
Formato: cartaceo ed ebook
Pagine: 194
ISBN: 978-88-31910-217
Prezzo: € 2,99 ebook / € 14,00 cartaceo
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
Ogni terra ha i suoi segreti, ogni regione le sue leggende. Ogni fiume, monte o borgo ospita le sue creature, nate dalle “paure” della gente, alimentate dalla fantasia, dal bisogno di esorcizzare il male quotidiano, di dargli un volto: animalesco, bestiale. Non poi così diverso da quello degli umani.

Il progetto “Bestie d’Italia” parte dal recupero delle tradizioni folcloristiche italiane, per raccontarle a chi non le conosce, per guardare con occhi diversi il nostro territorio, ricco di storia, misteri e magia. 

La seconda tappa di questo viaggio nel folclore regionale ci porterà nel nord Italia, per scoprire i segreti delle Alpi e delle Dolomiti e le creature fantastiche che si annidano nelle anse del fiume Po e negli anfratti del Carso: basilischi, orchi, lupi e aquile, ninfe ammaliatrici e draghi.

Alzate lo sguardo, amici lettori, e fronteggiate la furia delle Bestie d’Italia!

Il volume 2 di “Bestie d’Italia” contiene dieci racconti di scrittori italiani, appassionati di fantastico e folclore, ambientati nelle regioni del Nord Italia: La notte del Re di Biss, di Giuseppe Gallato; L’Orcul di Len, di Giuseppe Chiodi; Il mostro del fiume, di Alessandro Ricci; La fiera bestia del milanese, di Alessio Del Debbio; I suoni della montagna, di Maria Pia Michelini; Le nebbie di Parma, di Alessandra Leonardi; Il caso del basilisco, di Debora Parisi; La ninfa e il cacciatore, di Micol Fusca; L’eredità di Dolasilla, di Luciana Volante; Il santo di nessuno, di Francesca Cappelli.


Speciale 12° Tappa:
Recensione

Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati


Ho provato interesse per questo progetto fin dal suo annuncio: quando sei appassionata di libri fantasy e di creature soprannaturali, e provi un forte interesse nei confronti di miti e leggende, non puoi lasciarti sfuggire un libro che raccoglie le origini, i detti e le credenze popolari del nostro Bel Paese.
In attesa di leggere il primo volume dell'antologia, ho approfittato del blog tour per candidarmi alla tappa che prevedeva la recensione del secondo; trattandosi di raccolte di racconti, i volumi non sono collegati tra loro e si possono leggere indipendentemente gli uni dagli altri, ma vi assicuro che dopo aver cominciato con uno, non potrete fare a meno di cimentarvi anche nei restanti!

Il filo conduttore di ogni volume è la localizzazione geografica: in questo secondo libro si tratta del Nord Italia e non manca, oltre alla leggenda, la storia di alcuni paesi. Ma ciò non significa che l'ambientazione sia sempre rivolta al passato, perché in un paio d'occasioni le storie sono immaginate in epoca moderna o nel futuro!
L'antologia conta ben dieci racconti di dieci autori italiani diversi, preceduti da un'introduzione esplicativa del progetto, scritta da Alessio Del Debbio, interessante e intrigante, che alimenta la curiosità e ne fa crescere il bisogno impellente d'essere soddisfatta.

Come per ogni raccolta, ora mi soffermerò su ogni racconto preso singolarmente prima di fare il bilancio dell'esperienza di lettura.

"La notte del Re di Biss" di Giuseppe Callato è il racconto con ambientazione futuristica, ma che ho trovato simile a un'avventura del videogioco "Monster Hunter": protagonista è un cacciatore armato di ogni strumento avanzato e tecnologico, la cui missione è quella di uccidere il Basilisco che invade la Valsesia. Lo assistiamo durante la caccia, mentre s'ingegna a stanare la bestia consultando vecchi documenti per approfondirne la natura e mentre prepara esce e trappole, in una lotta che non può contare sulla forza, visto la creatura in questione, ma sull'ingegno. E' un racconto ben riuscito perché sa catturare il lettore, astutamente lo inganna, e infine lo lascia sorpreso con uno scenario apocalittico che mi ha ricordato l'atmosfera del primo e tesissimo episodio di "The Walking Dead". Il protagonista non è altrettanto carismatico perché sembra piuttosto l'alter ego del lettore/videogiocatore, mentre mi è piaciuta molto la descrizione che appare sul finale.
Un racconto che si può etichettare nello scaffale del genere horror e che si conclude con il sapore aspro di una morale. Voto: 4 stelle.

"L'Orcul di Len" di Giuseppe Chiodi è l'unico racconto che mi ha dato delle difficoltà perché contiene delle espressioni dialettali (il paese è Sutrio) e non ci sono note per comprenderle; ci si arriva tramite intuizione oppure leggendo il racconto due volte, come ho fatto io. Ho sentito il bisogno di rileggerlo anche perché non avevo capito la storia già dall'incipit: la narrazione parte col protagonista nel bel mezzo dell'azione mentre costruisce un microcosmo e i suoi personaggi; si tratta, come capiremo, di un falegname. Il racconto è dunque un po' ostico all'inizio, complice l'entrata repentina di altri personaggi, ma leggendo, la matassa scioglie i suoi nodi fino a rivelare una trama geniale, intrigante e magica. Purtroppo, però, il racconto si conclude sul più bello, ossia quando ci siamo finalmente ambientati, strappandoci dalla magia bruscamente. Per questo racconto l'idea è ottima, l'atmosfera fantasy che strizza l'occhio alla quotidianità è riuscita, ma la trama troppo elaborata per condensarla in così poche pagine e le difficoltà linguistiche, mi concedono di valutarlo non più di 3 stelle.

"Il mostro del fiume" di Alessandro Ricci è il racconto che mi è piaciuto di meno. Ambientato a Sancto Zenono, piccolo villaggio sulle rive del Po, vede protagonisti un soldato e un bambino che vanno insieme alla ricerca di un mostro che vive nelle acque del fiume. Il bambino è un improbabile eroe per il modo in cui si comporta, per ciò che fa e per ciò che dice (ad esempio, ammette due volte con nonchalance di essersela fatta addosso per la paura), ma non ho trovato convincenti nemmeno i dialoghi tra lui e il soldato o addirittura quando parla il mostro.
E' un racconto che mi ha lasciato pochissimo, infatti è l'unico che mi devo sforzare di ricordare; la trama l'ho trovata debole. Ho sottolineato qualche frase memorabile ma a parte queste citazioni non ho motivo per salire oltre le 2 stelle, purtroppo.

"La fiera bestia del Milanese" di Alessio Del Debbio è uno dei racconti che spicca di più: si nota che le proprietà linguistiche di Del Debbio sono di livello professionale, così come l'abilità narrativa. Qualche pagina e si nota anche che il racconto è collegato, tratto o ispirato a una sua serie urban fantasy con protagonisti i lupi mutaforma: "Ulfhednar war". L'ho compreso pur non avendo ancora letto gli altri libri e devo dire che questo assaggio ha fatto crescere in me la curiosità di approfondire la trama, perché i personaggi son ben costruiti con il loro passato maledetto e i tormenti interiori. Pur essendo un racconto che ha origine in altri libri (o pone la sua base qui; non avendoli ancora letti non lo so dire) si regge perfettamente con le sue sole gambe e l'ho trovato completo: inizio in media res, svolgimento ed epilogo epicoHa ritmo, è intenso. Ha azione e ha sentimento. E' coinvolgente e lascia la soddisfazione nel palato, perciò il mio voto è di 5 stelle.

"I suoni della montagna" di Maria Pia Michelini è il racconto più tetro, cupo e violento, eppure anche magico. Ambientato nella vallata di Sardagna vede protagonisti un uomo represso, la moglie all'apparenza dittatrice, e un'acquila fuori dall'ordinario. Si presenta con un incipit forte, a cui segue la descrizione precisa del carattere del protagonista a partire dal suo passato in famiglia. Il racconto contiene diversi colpi di scena mentre la leggenda narrata è una delle più belle del libro, nonché una delle poche in cui la creatura fantastica non è vista come una bestia malvagia da affrontare, piuttosto, è una creatura pura. Classico esempio di quanto siano più bestie gli uomini degli animali, un esempio che in una simile raccolta non poteva mancare e che è reso benissimo dall'autrice in questo racconto breve ma intenso. 5 Stelle.

"Le nebbie di Parma" di Alessandra Leonardi è il racconto che vanta il numero più vasto di creature fantastiche. Ambientato a Parma, comincia nel presente poi torna al passato, alternando i due tempi fino all'epilogo. Al centro della trama troviamo dei personaggi di Chiesa, una peccatrice e un alchimista; non si dà molto peso alla descrizione di questi poiché l'attenzione si concentra sulla catena di eventi che hanno origine nel 1195, da fatti storici e da una reliquia. Scrivere di più vorrebbe dire svelare la trama, dunque mi limito a giudicare: la leggenda è interessante, ma la ragazza protagonista mi è parsa alquanto bizzarra e sento che manca qualcosa nel suo profilo... perciò non mi sento di andare oltre le 3 stelle.

"Il caso del Basilisco" di Debora Parisi è un racconto fantasy che vanta la presenza dei classici nani e draghi. Ma diversamente dai classici ha come protagoniste due eroine, cacciatrici, che sono anche una coppia. Beatrice è un personaggio molto ben delineato e carismatico, forse il meglio caratterizzato dell'antologia. Per questo racconto ho avuto la stessa sensazione di quello di Alessio Del Debbio, poiché trovo che qui ci sia tutto: amore, azione, fantasia, leggende; animali e il loro rispetto, personaggi che evolvono e già di per loro hanno personalità. Un buon racconto su tutti gli aspetti nonché uno dei miei preferiti. 5 stelle.

"La ninfa e il cacciatore" di Micol Fusca è un racconto fantastico che si tinge di giallo. A Montello, una collina del Trevigiano, c'è un alone di mistero sulla morte di due ragazzi, e colui che si occupa di tenere in ordine la tenuta della famiglia benestante, Lele, diventa suo malgrado lo Sherlock Holmes della situazione. Fortunatamente la scelta di questo personaggio non è data al caso ma è, al contrario, ben motivata nel finale chiarificatore. Il racconto è avvolto da un'atmosfera tesa e misteriosa, quasi da incubo, poi ogni mistero è risolto e... ed è un peccato! Perché la soluzione è semplificata (ma non banale) e davvero sembra finire troppo presto. Credo sarebbero state necessarie delle pagine in più, per questo il mio voto è tra 3/4 stelle.

"L'eredità di Dolasilla" di Luciana Volante è un altro racconto fantasy con tanto di creature classiche come basilischi (i più gettonati della raccolta, devo dire!) e folletti. E' ambientato a Braies e resta sul classico fantasy con l'eroe predestinato che non conosce il mondo magico, figuriamoci le creature che lo abitano, e si ritrova catapultato ad affrontare una guerra già in corso e più grande di lui. Protagonista è però una ragazza, la nipote che riceve in eredità dalla nonna l'incarico di proteggere la zona dalle creature straordinarie. L'atmosfera è bellissima, ben descritta sia per quanto riguarda la quotidianità (la casa ora vuota dei nonni) sia per il mondo magico (il sogno premonitore e la creatura che si palesa), purtroppo, però, questo racconto sembra l'introduzione a un romanzo dal respiro più ampio perché potrebbe benissimo continuare. Mi spiego meglio: l'episodio si conclude ma ci mostra che c'è dell'altro. Questo finale aperto potrebbe piacere o infastidire, ma ripensandoci, appoggio la scelta dell'autrice (a suo modo geniale) e valuto con 4 stelle.

"Il Santo di nessuno" di Francesca Cappelli è il racconto conclusivo della raccolta nonché l'altro mio preferito. Ambientato nella Valle Isarco, il racconto ha un ottimo incipit che si concentra sullo stato d'animo della protagonista: la sua caratterizzazione è ben fatta e si esprime con pensieri credibili. C'è pathos nella trama che si sta delineando man mano che si procede con la lettura, e al tempo stesso c'è un buon ritmo, scandito da un rapido alternarsi della narrazione che passa dal presente a un dialogo avvenuto nel passato; c'è mistero su chi siano i due interlocutori, e c'è mistero su cosa sia successo in passato e su cosa stia accadendo adesso.
Ho amato questo dialogo.





"Era questione di un istante. Ogni cosa riprendeva il suo corso. La montagna offriva il suo volto più dolce. Ai turisti non succede mai niente. E' sempre
alla gente del posto che capita, sai. E se ci pensi bene, è logico. Quei turisti saranno
preda di qualcos'altro, a casa loro. Ogni posto ha le sue ombre."




A un certo punto, questo dialogo così serio, che si potrebbe ricondurre alla nostra realtà, è riuscito perfino a farmi ridere, sempre grazie all'ottima caratterizzazione della protagonista. L'intero racconto è interessante e offre spunti di riflessione, mi ha trasmesso tensione e addirittura romanticismo, bellezza, amore per la natura, in un passo particolare che è quasi poesia. Il finale è sospeso ma solo in apparenza, poiché visto quanto descritto prima lo possiamo immaginare benissimo; una soluzione perfetta. 5 Stelle.

Al termine di ogni racconto c'è una bellissima illustrazione a cura di Marco Pennacchietti, e a concludere l'antologia ci sono le varie biografie degli autori protagonisti.

A questo punto non mi resta che terminare questa lunghissima recensione (son tre ore che scrivo!) dicendo che "Bestie d'Italia vol. 2" è esattamente come mi aspettavo, con il giusto mix di leggende nostrane coi riflessi dei tempi moderni, un tour attraverso la penisola ma anche un viaggio nelle profondi radici che caratterizzano il nostro popolo.
Dopotutto, il fantastico ha origini lontane. E l'Italia è Storia.


Il voto di Universi Incantati:




Cosa ne pensate di questo libro?
La mia recensione vi ha incuriosito?
Vi lascio al link d'acquisto di questo volume e anche del precedente, casomai foste degli appassionati di miti e leggende come me!


martedì 3 settembre 2019

Segnalazione concorso letterario: "Misteri d'Italia" (NPS Edizioni)

Cari astronauti,
oggi vi scrivo per condividere con voi il comunicato stampa di un concorso letterario mi è stato segnalato dalla casa editrice NPS Edizioni.


Rubrica dedicata ai concorsi per scrittori/illustratori 
che desiderano emergere!

Si tratta del Concorso letterario nazionale "Misteri d'Italia" promosso dall'associazione "Nati per scrivere", per romanzi inediti a tema. Il concorso, a partecipazione gratuita, intende valorizzare leggende, segreti e ricchezze del Belpaese, rivisti in forma narrativa o fantastica. In palio: borse di libri, per i finalisti, la pubblicazione con NPS Edizioni e un weekend in Versilia, per i vincitori, ospiti della struttura "La stagione dell'arte".
Il concorso è abbinato al festival "Lucca Città di Carta", che si terrà dal 24 al 26 aprile 2020 presso il Real Collegio di Lucca.
Vi lascio il comunicato stampa e vi auguro in bocca al lupo!


Comunicato Stampa




“NATI PER SCRIVERE” LANCIA IL CONCORSO LETTERARIO “MISTERI D’ITALIA”
IN PALIO LA PUBBLICAZIONE CON NPS EDIZIONI E UN WEEKEND IN VERSILIA


Viareggio, 1 settembre 2019 – L’associazione “Nati per scrivere”, da anni attiva in Versilia e in Toscana per promuovere cultura e valorizzare i meritevoli scrittori emergenti, lancia il Concorso letterario nazionale “Misteri d’Italia”, per romanzi inediti a tema. Il concorso, a partecipazione gratuita, è aperto a tutti i cittadini italiani maggiorenni, che hanno un manoscritto nel cassetto, che dovrà essere inviato, via mail, entro il 20 dicembre 2019.

Il concorso “Misteri d’Italia” cerca romanzi che affondino nella Storia e nelle storie del Belpaese, nelle leggende di cui le regioni italiane sono ricche, nei segreti e nei misteri che si portano dietro, come da linea editoriale di NPS Edizioni, il marchio dell’associazione “Nati per scrivere”.
«Il nostro territorio è ricco di storia, arte, cultura, leggende e folclore, tradizioni che devono essere recuperate e valorizzate» dichiara Alessio Del Debbio, presidente dell’associazione “Nati per scrivere” e direttore di NPS Edizioni. «Cosa si nasconde all’ombra delle città medievali o degli antichi borghi italiani? Quali segreti la Storia non ha ancora svelato? Siamo pronti per scoprirli con i romanzi che riceveremo».
Il tema potrà essere declinato in chiave reale o fantastica, purché non venga meno l’ambientazione italiana e l’attenzione al territorio e ai suoi misteri.

Tra tutti i manoscritti pervenuti, l’associazione sceglierà una rosa di finalisti, che riceveranno in premio una borsa di libri. La premiazione si terrà domenica 26 aprile 2020, presso il prestigioso Real Collegio di Lucca, in occasione del festival culturale “Lucca Città di Carta”, che “Nati per scrivere” sta organizzando insieme al magazine “L’Ordinario”.

In palio per il vincitore un weekend in Versilia, ospite della struttura “La stagione dell’arte”, a Camaiore e Stiava, partner di “Nati per scrivere”, e ovviamente la pubblicazione del romanzo con NPS Edizioni. L’associazione si riserva il diritto di selezionare più di un vincitore, nel caso di testi meritevoli, o di non assegnare il premio, in caso di scarsa qualità degli elaborati presentati.

Per rimanere aggiornati sul concorso, è in rete la pagina evento su Facebook: https://www.facebook.com/events/459879251493276/
Il regolamento completo è disponibile sul sito NPS Edizioni, sulla pagina Facebook o può essere richiesto all’associazione, alla mail natiperscrivere@hotmail.com

Per informazioni:
L’associazione culturale Nati per scrivere nasce nel 2016 a Viareggio, da un gruppo di appassionati lettori, decisi a promuovere la cultura del libro e a valorizzare gli scrittori emergenti, soprattutto locali. Organizza eventi e incontri letterari, reading e laboratori di scrittura.

Nel 2018 ha lanciato il marchio editoriale NPS Edizioni, specializzato in storie fantasy, horror e mistery per tutte le età.


Associazione culturale Nati per scrivere:
Sede legale: Piazza Diaz 10, 55041, Camaiore (LU)
Riceviamo solo su appuntamento.
Pagina Facebook Nati per scrivere: https://www.facebook.com/natiperscrivere/




lunedì 6 maggio 2019

BlogTour: "Quando Betta filava" di Alessio Del Debbio (NPS Edizioni) - 3° Tappa: Creature fantastiche del folclore toscano



Carissimi astronauti,
la settimana comincia subito con il botto: un evento speciale!

Oggi ospito infatti la terza tappa del BlogTour dedicato al libro di Alessio Del Debbio, "Quando Betta filava", edito da NPS Edizioni.
Si tratta di una raccolta di racconti ispirati al folclore toscano, e prima di approfondire l'argomento della mia tappa, v'invito a dare uno sguardo generale al libro.




Titolo: Quando Betta filava
Autore: Alessio Del Debbio
Editore: NPS Edizioni
Genere: raccolta di racconti fantastici
Data di uscita: 1 Maggio 2019 (ebook), 15 Maggio 2019 (cartaceo).
Formato: cartaceo ed ebook
Pagine: /
ISBN: 978-88-31910-132 (cartaceo) / 978-88-31910-149 (digitale)
Prezzo: € 2,99 ebook / € 14,00 cartaceo
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
Molto tempo fa, il mondo era pieno di meraviglie: folletti che burlavano i paesani, donne depositarie dei segreti delle erbe, cavalieri erranti in cerca di gloria e diavoli tentatori. Non era raro, per gli incauti viandanti, imbattersi in chimere e serpenti volastri, strigi e mannari. Ma solo chi aveva occhi attenti, e mente aperta, poteva ammirare i tesori nascosti negli anfratti delle Alpi Apuane e in Maremma, immergersi negli abissi del mare e camminare per l’antica Tirrenide.
Nelle pagine di questo libro rivivono storie e leggende dimenticate, creature fantastiche che popolavano la Toscana e, chissà, magari la popolano tutt’oggi, sfuggendo allo sguardo distratto dell’uomo moderno.
Quando Betta filava” contiene quindici racconti fantastici ispirati a leggende del folclore toscano, che offrono uno spaccato dell’immaginario della regione.

Quando Betta filava” contiene i racconti: Il diavolo vede lungi, La lupa di sangue, La vera storia di Burlaman, Il tesoro nel castello, La rificolona, Il labirinto del re, L’ultimo cavaliere, La camera rossa, Il tempio del destino, Anime nella bufera, Sulle tracce della Tirrenide, L’ombra della sera, L’amore di Lencio Meo, Oltre gli stretti L’ultima Kinzica.


Col tempo, Jonathan aveva imparato che il diavolo esisteva davvero, in forme orribili e diverse, come esistevano torme di disperati pronti a evocarlo e a chiederne i favori. Aveva cacciato ed era stato cacciato, aveva visto gli orrori celati negli abissi del mare e nei boschi delle Alpi Apuane, creature dimenticate che attendevano nell’ombra il soffio del vento del riscatto.


L'autore:
Alessio Del Debbio, scrittore viareggino, appassionato di tutto ciò che è fantastico e oltre la realtà. Numerosi suoi racconti sono usciti in riviste e in antologie, cartacee e digitali. I suoi ultimi libri sono la saga fantasy contemporanea Ulfhednar War, composta da “La guerra dei lupi” e “I Figli di Cardea” (Edizioni Il Ciliegio, 2017), l’urban fantasy “Berserkr” (DZ Edizioni, 2017) e l’antologia “L’ora del diavolo” (NPS Edizioni, 2018).
Cura il blog “i mondi fantastici”, che sostiene la letteratura fantastica italiana. Presiede l’associazione culturale “Nati per scrivere”, che organizza eventi e incontri letterari con scrittori locali. Tiene laboratori e workshop di scrittura e lettura creativa e editoria, in giro per l’Italia.


Link Utili:
Sito
Blog “I mondi fantastici”
Pagina Facebook “I mondi fantastici – Alessio Del Debbio”


Speciale 3° Tappa:
Creature fantastiche del folclore toscano
A parlarcene è direttamente l'autore!

Il folclore toscano, al pari di quello di altre regioni, è ricco di leggende e tradizioni popolari, in cui esistono tantissime figure, animalesche o bizzarre, che popolano i boschi, i campi, i laghi del nostro territorio. Durante la stesura di “Quando Betta filava” mi sono divertito a recuperare alcune di queste figure, inserendole nei miei racconti.


STREGHI
Sono gli stregoni del folclore lucchese, noti soprattutto sulle Alpi Apuane e in Garfagnana. Queste creature prediligono infatti luoghi appartati, di collina o di montagna, che non le città, troppo rumorose e soprattutto troppo piene di persone. Non amano la compagnia, solo quella dei loro simili, e non sempre. Sono riservati, schivi, tanto che molti li temono, ma non sono mai stati registrati atti di aggressione nei confronti dell’uomo.
Nei miei racconti, sono i Signori dei Boschi e della Natura, figure quasi sciamaniche che vivono in grotte o nei boschi, in comunione con la natura. Si mostrano di rado, non amando la compagnia, né la scelleratezza del genere umano, ma sono sempre prodighi ad aiutare chi li aiuta o chi si comporta bene con la natura, come fa Sandorino.
Cavalcano Serpenti Volastri e si ritrovano la notte alla tavola di pietra in cima al Monte Matanna, dove spesso tengono adunate in compagnia di fate, folletti e centauri.
Uno strego, di nome Cadmo, compare nel racconto “Il tesoro nel castello”, ma vengono citati anche in altre occasioni.

«A me piace andare per boschi. Ho tanti amici da vedere» disse Sandorino.
«Sì, sì, questi amici invisibili di cui parli spesso: folletti, fate e centauri. Scommetto che hai visto pure gli streghi!» riprese Tonino.
«No, gli streghi e le fate escono per lo più di notte, ma di buffardelli ne ho visti tanti. Nel castagneto giù a valle. E una volta l’Omo Selvatico mi ha portato nella sua tana per farmi assaggiare la ricotta appena fatta».
(estratto dal racconto “Il tesoro nel castello”)


GATTO MAMMONE
Creatura fantastica conosciuta in molte regioni d’Italia, che assomiglia a un gatto, ma con connotati più terrificanti, quasi demoniaci (da “mammona”, il demone tentatore della ricchezza, nella Bibbia).
È uno spauracchio utilizzato per spaventare i bambini, ma nella campagna senese, a volte, lo si può vedere aggirarsi di notte, soprattutto vicino alle case dove vivono bambini.
È uno degli antagonisti con cui dovranno vedersela Galvano e Aloisio nel racconto “L’ultimo cavaliere”. In questo contesto, l’ho immaginato come un mutaforma, in grado di mutare tra gatto e uomo. Perché il gatto? Proprio per la vicinanza all’ambiente domestico, ho immaginato fosse un animale ideale per chi desideri entrare nella vita di qualcuno, studiare le sue vittime, prima di sorprendersi con efferata violenza.


GAMBA GIALLA
Una gigantesca gallina, grossa e vorace, che becca tutti coloro che le stanno attorno.
Viene utilizzata come spauracchio, soprattutto in Versilia e in Lucchesia, per dissuadere i bambini dal fare qualcosa. “Stai buono o viene la Gamba Gialla e ti mangia!”
Compare nel racconto “La vera storia di Burlaman”, come uno degli antagonisti del supereroe.

Insomma, c’era quest’enorme gallina che imperversava nei campi, distruggendo le colture e danneggiando le serre. Gli agricoltori avevano provato a scacciarla, rimediando sonore beccate, ma quella bestiaccia aveva il diavolo in corpo, fomentata dal linchetto, suo emissario.
(estratto dal racconto “La vera storia di Burlaman”)


STRIGI
Grandi uccelli notturni rapaci.
Nel mio universo narrativo, sono uccelli dalle ali di tenebre, portatori di carestie e sciagure. Appaiono nei momenti critici dell’umanità, quando qualcosa di terribile, quasi di apocalittico, è alle porte.
Raramente si fanno addomesticare, certo non dagli uomini. Forse da negromanti o dal diavolo stesso, che tendono a temere: preferiscono infierire sulle vittime, nutrirsi dalle loro carcasse, succhiando via fino all’ultima stilla di energia vitale.
Compaiono nel racconto d’apertura, “Il diavolo vede lungi”, ambientato a Lucca, e nel racconto “L’ultimo cavaliere” e in entrambi i casi danno del filo da torcere ai protagonisti.




Cosa ne pensate di questo libro?
Lo speciale vi ha incuriosito?
Prossimamente pubblicherò anche la mia recensione!
Intanto, per approfondire ulteriormente il libro vi rimando al calendario con le tappe, fissato in alto in questo post.


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