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venerdì 25 agosto 2017

5 Cose Che... #72: 5 libri rosa che mi piacciono di più

Carissimi astronauti,
eccoci a un nuovo appuntamento con la rubrica ideata dal blog Twins Book Lovers.
L'iniziativa si svolge ogni venerdì, e ogni volta si tratta un argomento diverso; dai libri ai fumetti, dai telefilm ai film, talvolta anche canzoni e locations!
Vi ricordo che la partecipazione è libera e aperta a tutti; basta iscriversi QUI.





5 libri rosa che mi piacciono di più
Non amo il rosa, di conseguenza pensavo di non partecipare, oggi...
Poi mi sono venuti in mente dei classici e, un tempo, le storie d'amore le leggevo eccome!
Alla fine ho trovato i miei 5 libri senza alcuno sforzo; che prevenuta che sono!


1. "Jane Eyre" di Charlotte Brontë


Cito "Jane Eyre" spesso, e oggi non poteva essere da meno. Uno dei miei romanzi preferiti da sempre e per sempre; non mi stancherò mai di leggerlo o di vedere tutte le trasposizioni possibili. Jane Eyre è per me un'eroina, un esempio, in più c'è quell'alone di mistero che avvolge il signor Rochester che rende la lettura avvincente e intrigante... quel colpo di scena è tuttora potente!

Sinossi: Dopo un'infanzia difficile, di povertà e di privazioni, la giovane Jane trova la via del riscatto: si procura un lavoro come istitutrice presso la casa di un ricco gentiluomo, il signor Rochester. I due iniziano a conoscersi, si parlano, si confrontano e imparano a rispettarsi. Dal rispetto nasce l'amore e la possibilità per Jane di una vita serena. Ma proprio quando un futuro meraviglioso appare vicino, viene alla luce una terribile verità, quasi a dimostrare che Jane non può essere felice, non può avere l'amore, non può sfuggire al suo destino. Rochester sembra celare un tremendo segreto: una presenza minacciosa si aggira infatti nelle soffitte del suo tetro palazzo.


2. "Cime Tempestose" di Emily Brontë


Altro libro che cito spesso, e che per me è stata una vera e propria rivelazione: non avrei mai immaginato che si trattasse di una storia così tormentata e che avesse dei personaggi maledetti e dannati! Sono entrata nel vortice delle loro emozioni e ho trovato struggente quel loro pazzo, insano amore. Queste sono le storie che mi piacciono! Niente di facile o scontato: amo il modo in cui Heatcliff e Catherine complicano le cose, e come ogni loro atto sia privo di ragione, e piuttosto mosso da torbide passioni selvagge. Un'altro dei miei libri preferiti in assoluto: meraviglioso!
Ma si può considerare un rosa un romanzo così dark e gotico?

Sinossi: Unico romanzo di Emily Brontë, pubblicato nel 1847, "Cime tempestose" narra la passione di Heathcliff, trovatello orgoglioso e ribelle, per Catherine, legata a lui da un sentimento che non le dà pace neppure dopo il matrimonio con il ricco Edgar Linton. Attorno a questo nucleo centrale si costruisce un romanzo d'amore che via via si rivela una tormentata vicenda di vendetta. Le deserte e ventose lande dello Yorkshire, le sue brughiere aspre e selvagge sono l'indimenticabile sfondo di una storia in cui si fondono le suggestioni delle grandi tragedie shakespeariane e il clima romantico ottocentesco. Nella temperie di esasperata sensibilità tipica del Romanticismo, "Cime tempestose" si segnala per la finezza del disegno psicologico e per un senso di commossa interiorità che sembra precorrere alcune tra le più mature conquiste del romanzo inglese del primo Novecento come i capolavori di Joyce e Virginia Woolf.


3. "Le Pagine della nostra vita" di Nicholas Sparks


Il mio romanzo preferito tra tutti quelli di Nicholas Sparks, letto nel mio periodo post-adolescenziale in cui facevo incetta di ogni titolo che usciva sotto il nome di questo autore! Una storia d'amore romantica messa alla prova da una difficoltà che lo rende intenso e struggente. 
Penso davvero che non ci sia libro più romantico di questo... e strappalacrime!

Sinossi: North Carolina, 1946: il giovane Noah, tornato nel paese natale dopo la guerra, realizza il sogno - coltivato da tempo - di abitare nella grande casa vicino al fiume, da lui riportata all'antico splendore. Alla perfezione del quadro manca però Allie, una seducente ragazza incontrata anni prima, amata disperatamente nel breve spazio di un'estate e mai più ritrovata. Invece, un giorno lei ricompare, per vederlo un'ultima volta prima di sposarsi... Ma il destino ha deciso altrimenti, scrivendo per loro una storia diversa...


4. "Ragione e sentimento" di Jane Austen


Ora che ho letto anche "Orgoglio e pregiudizio", confermo che è "Ragione e sentimento" il mio libro preferito della Austen! Mi è piaciuto soprattutto perché definisce le personalità opposte delle due sorelle, che solo alla fine (a seguito degli eventi amorosi) diventano più equilibrate. Marianne è amore ingenuo e puro, Elinor è logica e fredda: un bel confronto amoroso!

Sinossi: Elinor e Marianne sono due sorelle legate da un fortissimo affetto, ma dalle personalità profondamente distanti: la diciannovenne Elinor, riflessiva e razionale, osserva con estrema preoccupazione l'indole romantica, impulsiva e sognatrice della sorella minore. Quando il padre muore lasciandole in una condizione di estrema precarietà economica, la madre teme per il futuro delle proprie figlie. Finché un giorno nella loro vita appartata irrompe l'affascinante Willoughby: colto, galante, impetuoso, non può che rubare il cuore della giovane Marianne. Ma anche la passione più ardente è destinata a scontrarsi con la spietatezza della realtà. L'eterno conflitto tra cuore e ragione in un capolavoro che ha fatto riflettere e sognare generazioni di lettrici.


5. "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen


Nonstante l'affermazione di qui sopra, inserisco anche "Orgoglio e pregiudizio" tra i libri rosa che mi sono piaciuti di più! Lizzy ha un bel caratterino e ha una visione indipendente e moderna di quelli che devono essere i rapporti di coppia. Come nel romanzo precedentemente citato, anche in quest'opera di Jane Austen i personaggi sono etichettati tra chi impersonifica l'orgoglio e chi impersonifica il pregiudizio, tuttavia non è una distinzione così netta, e spesso i ruoli sono intercambiabili!
L'amore, quello vero, però, è capace di andare oltre all'orgoglio, e anche al pregiudizio...

Sinossi: Elizabeth Bennet è carina, brillante, una perfetta ragazza da marito. Ma, a differenza delle sorelle e in barba ai consigli della madre, non smania per darsi in sposa al primo pretendente. Ha un sogno: vuole innamorarsi e una vera eresia per i suoi tempi - sposare l'uomo che ama. Non sembra cosa facile, ma quando si presenta alla porta di casa Bennet un nuovo interessante vicino, il giovane Mr Darcy, il più appare fatto. Lui è bello, intelligente, pieno di fascino, eppure le cose tra i due non riescono a ingranare e tra fraintendimenti, pettegolezzi, reciproche incomprensioni sembra proprio che Lizzy e Darcy non vogliano rassegnarsi ad ammettere quello che i loro cuori hanno già perfettamente capito.




Pur non essendo il mio genere, come vedete ci sono delle eccezioni, e alcuni di questi romanzi sono i miei libri preferiti!

Cosa ne pensate delle mie scelte?
E voi, quali sono i libri rosa che vi piacciono di più?
Lasciate nei commenti le vostre opinioni in proposito e le vostre eventuali 5 scelte; se poi siete tra i blog partecipanti all'iniziativa, passo volentieri a curiosare! ;)

Nel gruppo di discussione Facebook "Blogger: 5 Cose Che " stiamo decidendo gli argomenti di settembre; partecipate al gruppo per esprimere la vostra scelta!










venerdì 31 marzo 2017

5 Cose Che... #52: 5 Citazioni che mi rispecchiano

Carissimi astronauti,
eccoci a un nuovo appuntamento con la rubrica ideata dal blog Twins Book Lovers.
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5 Citazioni che mi rispecchiano
mmm... consulto la mia rubrica sugli estratti "Leggi Universali"...
Mi è venuto di fare anche qualcosa di diverso dal solito: citazioni grafiche!


1.


Miss Lucas si riferisce così a Jane Bennet, e io mi sono ritrovata perfettamente in questa descrizione! Specialmente per quanto riguarda l'era della mia infanzia e dell'adolescenza. Sì, insomma, sono cambiata dopo i vent'anni! XD Può non sembrarvi perché scrivo parecchio, ma in realtà, dal vivo, sono ancora una persona taciturna, ma non ho più quel timore assurdo di rivelare i miei veri sentimenti.
Miss Lucas aveva ragione (almeno su questo; il resto lasciamo stare)!


2.


"...Prova, una volta che ti senti solo e infelice o di cattivo umore, a guardare fuori quando il tempo è cosí bello. Non le case e i tetti, ma il cielo. Finché potrai guardare il cielo senza timori, saprai di essere puro dentro e che tornerai a essere felice."
Ho sempre sentito Anne come uno spirito affine: condividiamo gli stessi sogni e le stesse riflessioni.
Sono cresciuta leggendo il suo diario, e lei mi è stata d'ispirazione sull'affrontare la vita. Di certo non mi sono trovata in una situazione tragica come la sua, ma ho avuto grandi prove e traumi da superare. Nonostante tutto, non ho mai perso la speranza. Non ho mai perso il sorriso nemmeno quando dentro di me si agitavano le fiamme dell'inferno.


3.


Aomame, la protagonista di "1Q84" del grande Murakami non mi assomiglia se non in questa frase: io mi lascio trasportare e governare dall'amore. Credo fermamente che sia l'amore quella forza a muovere tutto, e si può manifestare in un infinita serie di modi diversi... io amo l'amore!


4.


Il mio tempo... il tempo che trascorro scrivendo un romanzo (o una serie, "Eleinda", dal 2006 a oggi!), o scrivendo articoli qui sul blog. 
Oppure i pomeriggi che mi prendo per stare da sola con la mia beagle, portandola a spasso. 
Oppure ancora, il tempo durante il quale rinuncio alle mie passioni letterarie per stare con mio marito.
Non ho mai dato molta importanza al tempo, ma ho imparato a farlo in questi ultimi anni: il tempo è quanto di più prezioso abbiamo: meglio trascorrerlo con chi vogliamo bene e a fare ciò che amiamo davvero fare.


5.


Questa è da sempre la frase che mi caratterizza; spiegarla vorrebbe dire cancellarne tutta la poesia, ma ecco, diciamo che mi affido sempre relativamente alla vista, perché tendo a guardare oltre... sì, guardo con il cuore. Sempre.
Sono una persona troppo emotiva-ricettiva!




Cosa ne pensate di queste citazioni?
Ne abbiamo in comune?

Lasciate nei commenti le vostre opinioni in proposito e le vostre eventuali 5 scelte; se poi siete tra i blog partecipanti all'iniziativa, passo volentieri a curiosare! ;)

Nel gruppo di discussione Facebook "Blogger: 5 Cose Che " abbiamo deciso gli argomenti delle prossime settimane.
Non perdetevi questi appuntamenti!

7 Aprile - 5 libri che mi hanno costretto a leggere (es. scuola, università...)
14 Aprile - 5 cose che amo dei libri
21 Aprile - 5 libri che mi sono piaciuti nonostante la copertina brutta
28 Aprile - 5 titoli di libri che cambierei





venerdì 10 marzo 2017

5 Cose Che... #49: 5 Libri, 5 Tipi di Tè

Carissimi astronauti,
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5 Libri, 5 Tipi di Tè
Non so voi, ma io ho fatto il contrario: ho selezionato prima il tè, poi il libro!


1) Tè nero: "Amore Obliquo" di Maria Teresa Casella


Il tè nero è quello che contiene, rispetto agli altri, la percentuale più alta di teina, per cui mi è venuto automatico scegliere questo bellissimo thriller che mi ha reso difficile il sonno! Nero come la copertina, la torbida storia raccontata, e la mente psicopatica della protagonista. 
Leggere questo romanzo è stato un tuffo di adrenalina, tensione... non riuscivo a smettere di leggerlo e l'ho fatto quasi tutto d'un fiato in pochissimi giorni; ciò nonostante lo ricordo ancora alla perfezione. Insomma, secondo me è l'abbinamento perfetto (sempre che non vogliate rilassarvi XD)!
Se siete curiosi di saperne di più, trovate QUI la mia recensione al libro (che a proposito, è di cinque stelle ;))


2) Tè Jasmine: "Siddharta" di Hermann Hesse


Ho conosciuto questo tè dopo che mio marito me lo ha portato da Singapore, ma per il forte profumo, il sapore dolce e il nome, mi ricorda soprattutto l'India (se non sbaglio, è proprio là la sua origine). Così ho scelto di abbinargli "Siddharta", la storia romanzata del Buddha, e dato che l'ho letto quand'ero ragazzina, non mi dispiacerebbe rileggerlo ora mentre sorseggio questo particolare tipo di tè: evocherebbe la stessa atmosfera dei luoghi, ma sono certa che aiuterebbe anche a rilassarmi e a meditare.


3) Tè bianco: "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen


Il tè bianco è il tipo più pregiato di tè, quindi ho pensato dovessi scegliere un classico, e come classico sono ricaduta su un'opera di Jane Austen! Tra i tanti tè delle cinque e i banchetti, non potevo non citare questo libro che sì, stimola a sorseggiare questa bevanda in compagnia dei protagonisti! Oltretutto, qui c'è l'alta società, e se penso alla villa di mr. Darcy, beh, il tè bianco andrebbe sicuramente bevuto in una delle sue stanze, o magari in un angolo del suo splendido giardino.


4) Tè rosso: "Twilight" di Stephenie Meyer


Detto anche "rooibos", il tè rosso ha origine in Africa, dov'è considerato un elisir di lunga vita; ciò non può che farmi pensare ai vampiri, e precisamente, ai vampiri "vegetariani" che non bevono sangue umano, insomma, i vampiri di Stephenie Meyer! XD Io me li vedo benissimo mentre sorseggiano il tè rosso XD Ma non so se riuscirei a berlo anch'io se penso alla parte dell'ultimo libro in cui persino Bella, ancora umana, si costringe a bere sangue... bleah! Abbinamento disgustoso, ma pur sempre un abbinamento possibile, no? :P De gustibus...


5) Tè Oolong: "Temeraire - Il Trono di Giada" di Naomi Novik


Il tè Oolong è principalmente diffuso in Cina e il suo nome significa "drago nero": dovevo per forza abbinargli un libro con un drago come protagonista, e per di più, questo secondo volume della serie "Temeraire" è ambientato in Cina! Direi che è il suo ;) 
Confesso che devo ancora leggere questo libro perché dall'epoca in cui ho letto il primo ("Temeraire - Il drago di sua maestà"), poi mi era stato difficile recuperare i seguiti: per un po' sono stati fuori catalogo, ma io li ho trovati casualmente in una libreria di un paesino vicino Rimini, così ho fatto combo acquistando il secondo e il terzo volume, ma ormai non mi ricordo più il primo dunque devo riprendere tutto d'accapo! Voglio una full immersion nella storia dal principio *__*




Non è stato facilissimo, ma alla fine ce l'ho fatta!
Cosa ne pensate di questi abbinamenti?
Anche voi avete scelto prima il tè poi il libro? E vi è stato facile trovare il titolo giusto?

Passo a curiosare nei vostri blog se ne avete uno e partecipate all'iniziativa, ma se non avete un blog potete comunque partecipare, anche adesso, scrivendo la vostra lista in un commento qui sotto ;)

Nel gruppo di discussione Facebook "Blogger: 5 Cose Che " abbiamo già scelto i prossimi argomenti; segnateveli per partecipare in tempo!

17 Marzo - 5 personaggi di cui vorrei leggere uno spin-off





martedì 24 gennaio 2017

Leggi Universali: Estratti da "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen

Carissimi astronauti,
l'ultima volta che ho aperto questa rubrica è stato a marzo dell'anno scorso! :O
Ovvio che nel frattempo abbia letto diversi libri, solo che non avevo più trovato qualche testo che potesse rientrare in questa rubrica; con "Leggi Universali" infatti, non si tratta di semplici estratti...


Rubrica dedicata agli estratti
Letture significative che vanno oltre la letteratura d'evasione

Nei prossimi giorni, invece, aprirò questa rubrica un'altra volta... ma oggi mi dedico a Jane Austen e a quello che è considerato uno dei suoi migliori romanzi: "Orgoglio e Pregiudizio"!




Il primo estratto riguarda uno dei concetti chiave del romanzo: l'orgoglio! Leggete un po' qua:




«L’orgoglio», osservò Mary che teneva a dimostrare la profondità dei suoi pensieri, «è un difetto assai comune. Da tutto quello che ho letto, sono convinta che è assai frequente; che la natura umana vi è facilmente incline e che sono pochi quelli tra noi che non provano un certo compiacimento a proposito di qualche qualità — reale o immaginaria — che suppongono di possedere. Vanità e
orgoglio sono ben diversi tra loro, anche se queste due parole vengono spesso usate
nello stesso senso. Una persona può essere orgogliosa senza essere vanitosa.
L’orgoglio si riferisce soprattutto a quello che pensiamo di noi stessi; la vanità a ciò che vorremmo che gli altri pensassero di noi».



Quest'altra perla di saggezza è invece dell'amica di Elizabeth, Charlotte; avrei dovuto leggere una cosa del genere in età adolescienziale, così avrei capito come funzionavano le cose! Anche in amore occorrono tattiche e il mio carattere assomiglia fin troppo a quello di Jane.





[...] per Elizabeth non era meno evidente che anche Jane si abbandonava a quella simpatia che aveva provato per lui fin dal primo momento, simpatia che era già sulla buona strada per diventare un vero e proprio amore. Vedeva anche, e se ne compiaceva, che nessun altro poteva accorgersi di questo, perché Jane univa a una grande profondità di sentire un temperamento così calmo e una così uniforme serenità di contegno, che la salvaguardava da ogni commento maligno. Ne parlò con la sua amica, Miss Lucas.
«Forse, può essere comodo riuscire a non tradirsi davanti alla gente», rispose Charlotte. «Ma essere troppo prudenti può costituire anche uno svantaggio. Se una donna nasconde i suoi sentimenti con tanta cura anche all’oggetto amato, può perdere l’occasione di conquistarlo, e in questo caso sarebbe una ben magra consolazione pensare che nessuno ne ha saputo mai nulla. Vi è tanta parte di gratitudine e addirittura di vanità in quasi tutti i sentimenti, che è più prudente saper far vibrare tutte queste corde all’unisono. Ognuno di noi s’innamora spontaneamente, ma sono ben
poche le persone dal cuore tanto generoso da amare senza essere incoraggiate. In
nove casi su dieci, a una donna conviene mostrare ancora più affetto di quello che
prova. A Bingley tua sorella piace di sicuro, ma, se non lo incoraggia, questo
sentimento rischia di rimanere una pura e semplice simpatia».




Un altro dialogo interessante è quello che intercorre tra Elizabeth e Mr. Darcy a proposito del ruolo della donna nella società inglese dell'800. Rilevante il punto di vista della Austen espresso attraverso le acute parole di Lizzie: queste considerazioni sono i primi passi verso l'emancipazione femminile!




«La tua lista delle abilità femminili», disse Darcy, «è anche troppo esatta purtroppo. Si usa la parola “colta” per definire una signorina che spesso sa soltanto ricoprire un paravento o ricamare una borsa. Tuttavia non sono affatto d’accordo con te nell’ affermare che tutte le donne in genere meritino i tuoi complimenti. Nell’intera cerchia delle mie conoscenze non saprei trovarne più di una mezza dozzina che siano veramente colte».
«Nemmeno io», confermò Miss Bingley.
«È segno che vi fate un’idea molto alta di come dovrebbe essere una donna», disse Elizabeth.
«Sì, secondo me, una donna deve possedere molte qualità».
«Oh, certo!», esclamò la sua vivace interlocutrice, «nessuna donna può essere considerata veramente colta se non sorpassa di gran lunga la misura comune. Una donna deve possedere una conoscenza profonda della musica, del canto, del disegno e della danza, conoscere le lingue moderne, e, oltre a questo, deve avere nel suo aspetto e nel suo modo di muoversi, nella sua voce e nella sua maniera di parlare, qualcosa che la distingua veramente».
«Non solo», continuò Darcy, «ma deve aggiungere a tutto questo qualcosa di ancor più importante: sapere coltivare la sua mente con delle profonde letture».
«Non c’è da meravigliarsi se conoscete soltanto sei donne di questo genere; è già strano che ne conosciate una».
«Siete così severa verso il vostro sesso?»
«Io non ho mai incontrato una donna simile. Mai ho visto tanta cultura, gusto,
applicazione ed eleganza, come quelle da voi descritte, riunite in una persona sola».



Per finire, vi lascio alle considerazioni sull'amore verso la fine del libro: non ho mai trovato delle definizioni così precise come in questo romanzo. Esistono, in effetti, diversi sistemi per innamorarsi, così come altrettanto numerosi sono i modi in cui si può esprimere quest'emozione. La considerazione mossa nei confronti di Elizabeth, pur se razionale e lucida, è comunque romantica ai miei occhi...




[...]
Né si può biasimare il cambiamento dei sentimenti di Elizabeth, se stima e gratitudine possono essere le basi per un affetto. Ma se si vuole ritenere che il vero amore è quello che nasce a prima vista e prima ancora che si siano scambiate due parole con l’oggetto amato, allora nulla può essere detto in difesa di Elizabeth, se non che, avendo provato questo metodo con la sua inclinazione per Wickham, così
mal riuscita, era naturale che fosse ora portata a tentare un’altra forma di affetto,
anche se meno romantica. Ma qualunque ne fosse la ragione, Elizabeth
vide con rimpianto Darcy allontanarsi.






Cosa ne pensate, carissimi?
Qual'è il vostro passo preferito?
Pensate anche voi che tra questi concetti siano racchiuse delle leggi universali?
Ora tocca a voi esprimervi! ;)






lunedì 16 gennaio 2017

Recensione: "Orgoglio e Pregiudizio. Edizione Integrale" di Jane Austen (Newton Compton Editori)

Carissimi astronauti,
le mie Reading Challenge del 2016 si sono concluse con questa lettura di dicembre portata a termine per la sfida del blog Le Parole Segrete di Gaia. Per l'ultimo mese dell'anno era richiesta la lettura di un classico con meno di 300 pagine, ma devo dire che sono rimasta "fregata" da questa edizione!

Il libro in questione sarebbe ancora più lungo se non fosse stato scritto con dei caratteri così piccoli e avesse presentato i capitoli in nuove pagine, anziché tutto di seguito a sfruttare lo stesso spazio. Ciò non toglie che sia stata una lettura bellissima, e anzi, almeno la mole del libro non mi ha scoraggiato dall'intraprendere quest'impresa! Per cui, ecco a voi la mia recensione.




Titolo: Orgoglio e Pregiudizio. Edizione integrale
Autrice: Jane Austen
Editore: Newton Compton Editori
Collana: Alphabet n.1
Genere: Classici moderni
Data di uscita: 1 settembre 2016
Pagine: 256
Formato: cartaceo ed ebook
ISBN: 9788854195516
Prezzo: € 4,90 cartaceo / € 1,99 ebook
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
Pride and Prejudice è certamente l’opera più popolare e più famosa di Jane Austen, vero e proprio long-seller, ineccepibile per l’equilibrio della struttura narrativa e lo stile terso e smagliante, ed emblematica della «cristallina precisione» austeniana. Attraverso la storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro corteggiatori, lo sguardo acuto della scrittrice, sorretto da un’ironia spietata e sottile, annota e analizza con suprema grazia fatti, incidenti, parole di un microcosmo popolato da struggenti personaggi femminili, sospesi tra l’ipocrisia della società inglese dell'epoca e la voglia di un amore romantico e senza compromessi.


Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati

Ora ho capito perché questo libro è spesso nominato dalle book blogger: Elizabeth Bennet è un personaggio feminile da cui prendere esempio (nonostante il pregiudizio iniziale) e la sua storia d'amore è una delle più belle che abbia mai letto; non si tratta di un amore passionale o tormentato, ma di un amore che ha del sensato, del reale, perché matura col tempo, coi gesti dei protagonisti. Il sentimento che provano Elizabeth e Mr. Darcy è al tempo stesso razionale e spontaneo, ed è proprio per questo che trovo la storia molto più originale dei tanti romance in circolazione oggi che si limitano alla bellezza esteriore, alla ricchezza dell'uomo, e alla donna quasi sempre succube (accidenti a E.L. James che con le sue "Cinquanta sfumature" ha traviato la mente di autrici e lettrici!); "Orgoglio e pregiudizio" è comunque la rivincita della protagonista insignificante, perché Elizabeth non sarà una gran bellezza ma è arguta e intelligente, ed è così, con le argomentazioni, con il saper tener testa a lui, che si differenzia dalle altre e fa breccia nel duro cuore di Mr. Darcy (duro, poi, solo all'apparenza). Elizabeth ha di contro anche la posizione sociale, così inferiore che non la si dovrebbe neanche paragonare perché Mr. Darcy non è solo ricco ma gode di una posizione di prestigio. Insomma, è la favola che tutte le ragazze/donne vorrebbero e dovrebbero leggere, perché Elizabeth ha una dignità, ma contemporaneamente ha il dono dell'umiltà che le permette di mettere in gioco le sue convinzioni, ricredersi e pentirsi se si è sbagliata. E' un personaggio dai visibili difetti, ma la stessa cosa si può affermare per Mr. Darcy; a entrambi spetta una bella lezione.
I due, infatti, sono la personificazione del titolo del romanzo: "pregiudizio" lei, "orgoglio" lui. Ma a tratti s'invertono i ruoli.

Definirlo "romance" è riduttivo: "Orgoglio e Pregiudizio" è anche una storia di formazione, e soprattutto, un romanzo sociale.
Nell'800, la preoccupazione principale di una donna era trovare marito, meglio se un buon partito in grado di garantire una certa rendita annuale; la madre di Elizabeth è ossessionata in tal senso, ed è l'incarnazione della superficialità perché giudica le persone in base a possedimenti e ricchezze; non le importa della felicità (o del buon nome) delle figlie, l'importante è che si sistemino con uomini ricchi, e prima delle figlie dei vicini! E' un personaggio esagerato, egoista e insopportabile, ma d'altra parte è con lei che la Austen sfoga il suo sense of humor.

I personaggi di "Orgoglio e Pregiudizio" sono tutti memorabili e ben distinguibili gli uni dagli altri: oltre a Elizabeth e a Mr. Darcy mi ha colpito l'ingenua e limpida sorella Jane (mi ha ricordato Marianne di "Ragione e Sentimento", altra opera della Austen), la migliore amica della protagonista, Charlotte (furba la ragazza! Mi è comunque piaciuta perché mostra come le persone si possono rivelare, perché alla fine non si conosce mai nessuno fino in fondo), quel "fenomeno" - la Austen mi ha contagiato col suo humor - di Mr. Collins (dapprima incorreggibile, cambia obiettivo come fosse niente), l'altezzosa Lady Catherine de Bourgh (ho adorato come le risponde Lizzy alla fine!) e Mr. Wickham per cui non basterebbe una definizione, tanto lo disprezzo. Ci sono poi le sorelle minori di Lizzy, ma tra tutte è Lydia quella che mi è rimasta impressa: assume, più o meno consapevolmente, il ruolo di "cattiva ragazza"; crede d'essere furba mentre non si accorge di essere la più sciocca. Ho provato compassione per lei, ma in fondo anche l'autrice sembra volerlo dire: ognuno deve prendersi le proprie responsabilità e avere ciò che merita. Per la sua vicenda sono rimasta davvero colpita perché, d'improvviso, il romanzo si tinge di mistero con tanto di indagini!

Dunque non solo balli e ricevimenti; spesso mi è stato difficile smettere di leggere appunto perché la storia è avvincente e intrigante, mai noiosa e anzi, è ricca di sorprese.
Ho letto su internet alcune critiche riguardo quest'edizione (forse in ebook) perché accusata di errori ortografici e traduzione non curata, ma per quanto mi riguarda non ho trovato alcuna difficoltà durante la lettura che è stata sempre scorrevole e piacevole a parte qualche fastidioso errore di battitura come una sequenza di asterischi apparsa tre/quattro volte (***) e una formattazione sfuggita di mano nelle ultime pagine che mi ha fatto addirittura urlare mentre leggevo. Fate conto che mentre leggete un importante dialogo vi trovate simboli e parentesi che non c'entrano nulla: distolgono dalla magia che si era creata!
La copertina di quest'edizione è adorabile e l'ho fotografata più volte per postarla nei miei profili social, ma a dispetto della bellissima "confezione", un altro neo sono i caratteri di stampa, un po' troppo piccoli per la mia vista. Apprezzo comunque l'edizione pocket e il risparmio della carta a favore di capitoli che, piuttosto che essere riportati in nuove pagine, si presentano tutti di seguito.
Ho deciso di non tenere conto di difetti sopracitati perché non mi hanno disturbato così tanto come ha scritto qualcuno, inoltre la prosa della Austen non è mai prolissa ed ha uno stile che rende le sue opere accessibili a tutti.
Penso che quello di "Orgoglio e Pregiudizio" sia uno dei migliori incipit in assoluto:



È cosa ormai risaputa che a uno scapolo in possesso di un vistoso patrimonio manchi soltanto una moglie.
Questa verità è così radicata nella mene della maggior parte delle
famiglie che, quando un giovane scapolo viene a far parte del
vicinato - prima ancora di avere il più lontano sentore di quelli
che possono essere i suoi sentimenti in proposito - è subito
considerato come legittima proprietà di una o dell'altra delle loro figlie.










Tra equivoci, inganni e il tentativo (riuscito) di spiegare un sentimento così versatile come l'amore (che può essere fulmineo o lontano, passionale o razionale...) in quest'opera ho ritrovato alcuni elementi di "Ragione e Sentmento"; anche le sorelle Bennet hanno un po' di Elinor e Marianne. Ho amato la mia precedente lettura di Jane Austen, ma devo riconoscere che "Orgoglio e Pregiudizio" ha qualcosa in più, probabilmente perché pregiudizio e orgoglio sono sentimenti più nascosti e difficili da mostrare e spiegare.
Anche in questo caso, però, la Austen ha fatto centro.


Il voto di Universi Incantati:








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