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lunedì 13 luglio 2020

Review Tour: "Crescent City: La Casa di Terra e Sangue" di Sarah J. Maas (Mondadori)



Carissimi astronauti,
eccoci al secondo appuntamento speciale di oggi, il secondo Review Tour della giornata (e domani ne ho un altro; non chiedetemi come sto facendo)!
Non potevo proprio rinunciare all'opportunità di leggere in anteprima l'ultima opera di Sarah J. Maas, un'autrice del fantastico di cui ho sempre sentito parlare molto bene ma che non avevo mai avuto occasione di leggere; dopo questa meravigliosa esperienza sono decisa a recuperare tutte le sue opere!
Ma tornando al presente, ecco il volume che da domani troverete in tutte le librerie; prima ve lo presento, poi vi lascio alla mia recensione.




Titolo: Crescent City: La casa di Terra e Sangue
Autrice: Sarah J. Maas
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Data di uscita: 14 Luglio 2020
Pagine: 708
ISBN: 978-8804726661
Formato: cartaceo ed ebook
Prezzo: € 19,90 cartaceo € 9,99 ebook
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
Ventitré anni, mezza Fae e mezza umana, Bryce Quinlan ha una vita perfetta: di giorno lavora in una galleria d'arte e di notte passa da una festa all'altra, senza problemi e senza preoccupazioni. Quando però una brutale strage scuote profondamente Crescent City, la città in cui vive, e Bryce perde una persona a lei molto cara, il suo mondo crolla in mille pezzi lasciandola disperata, ferita e molto sola. Adesso non cerca più il divertimento, ma un oblio in grado di farle dimenticare i terribili fatti che hanno cambiato la sua vita per sempre. Due anni dopo l'imputato è finalmente dietro le sbarre ma i crimini ricominciano e Bryce è decisa a fare tutto il possibile per vendicare quelle morti. Ad affiancarla nelle indagini arriva Hunt Athalar, un famoso angelo caduto, prigioniero degli arcangeli che lui stesso aveva tentato di detronizzare. Le sue grandi capacità e la sua forza incredibile sono utilizzate all'unico scopo di eliminare i nemici del suo capo. Quando però si scatena il caos in città, Hunt riceve una proposta irrinunciabile: aiutare Bryce a trovare l'assassino e riconquistare, in cambio, la sua libertà. Quando Bryce e Hunt cominciano a scavare in profondità nel ventre di Crescent City, scoprono un potere terrificante e oscuro che minaccia tutto e tutti, e vengono travolti da una passione irrefrenabile, che potrebbe renderli entrambi liberi, se solo lo volessero. Il dolore della perdita, il prezzo della libertà e il potere dell'amore sono i temi principali de "La casa di terra e sangue", il primo romanzo di questa serie fantasy di Sarah J. Maas, che mescola romanticismo e suspense.


Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati


Questo è il primo libro che leggo di Sarah J. Maas, una prolifica autrice di genere fantastico di cui ho sempre sentito parlare molto bene, e a ragione. Oggi posso confermarlo perché "Crescent City: La Casa di Terra e Sangue" è un romanzo molto ricco di contenuti, personaggi, creature, vario nella sua ambientazione, profondo a livello di sentimenti, e ben ingarbugliato in fatto di trama: impossibile indovinare la direzione nella quale la storia ci vuol portare e i colpi di scena ci fanno stare a bocca aperta. Altrettanto imprevedibile è la collocazione del genere, perché si potrebbe pensare sia un Urban Fantasy, dato che è ambientato in un mondo moderno e tecnologico popolato da ogni creatura fantastica immaginabile (fae, lupi mutaforma, angeli, demoni, chimere, fauni, folletti...) ma nei capitoli finali ci sorprende con delle rivelazioni da romanzo di fantascienza. E naturalmente è Paranormal Romance nella connotazione adulta vista l'età dei protagonisti, non solo per qualche contenuto esplicito, ma soprattutto perché tratta di seconde occasioni, di ricominciare ad amare e a lasciarsi andare.

Personalemnte non mi sono resa conto subito che tra le pagine è nascosto anche un romanzo di formazione: Bryce Quinlan, mezza umana e mezza Fae, protagonista senza caratteristiche speciali evidenti se non quelle riguardanti l'aspetto fisico. Addrittura non si tratta della ragazza semplice e indifesa, quasi anonima, perché Bryce calca un modello negativo che porta a farci pensare che sia una antieroina: beve come una spugna, si sballa e va con i primi che le capitano. Fa' ciò che le va di fare senza pensare mai alle conseguenze, perciò appare come una persona festaiola e modaiola, dunque superficiale. Ma non è questa l'equazione: dietro (dentro) c'è molto di più, ed è quello che emerge prepotente quando perde qualcuno che era fondamentale per lei; il suo punto di riferimento.

"Crescent City: La Casa di Terra e Sangue" è una bellissima storia d'amicizia, tradimenti e riconquista della fiducia. In poche parole: una meravigliosa storia d'amore che non si limita all'attrazione che nasce dal genere opposto. Le relazioni che si creano tra i personaggi sono sviluppate in ogni sfumatura possibile e l'amore non è mai dimostrato in modo plateale: c'è quello delle amiche, quello familiare, quello ancora da scoprire... in ogni caso è racchiuso nei piccoli gesti, celato al sicuro nel cuore di ognuno come se manifestarlo possa rendere i personaggi più vulnerabili, perciò quando si rivelano, toccano con forza anche l'emozione di chi legge. Personalmente mi sono commossa in così tante occasioni che ho perso il conto. Certi personaggi riservano molte sorprese... anzi, direi che ognuno, anche quello più in ombra e secondario, puoi etichettarlo col rischio di cambiare idea in un momento successivo: spesso assistiamo a delle rivelazioni sconcertanti!

Il romanzo è caratterizzato anche di qualche venatura horror per via di certe creature e di una palpabile tensione emotiva, per oltre 700 pagine che non stancano nemmeno un minuto e di cui mi è piaciuta ogni singola cosa: l'unica delusione che ho avuto è stata la stessa della protagonista Bryce, perché mi ero immedesimata in lei, facevo il tifo per lei, e mi sono affezionata a ogni singolo carismatico personaggio; una delusione che corrisponde a un evento clou della trama che non posso proprio svelare, ma, come dire... un dolore utile e necessario che rende la storia ancor più credibile, iprevedibile, e che rappresenta un'opportunità di evoluzione sia per la trama sia per i personaggi.

Un'altra sorpresa è la caratteristica del romanzo giallo, poiché la storia ruota intorno a un'indagine molto complicata, quella dell'angelo caduto Hunt con l'improvvisata detective Bryce che si rivela essere molto più furba delle apparenze, arguta, e persino stratega: la sua personalità si sviluppa in crescendo fino a quando ci troviamo al 70% del libro e stentiamo quasi a riconoscerla talmente si trasforma nell'eroina che speravamo d'incontrare; nel contempo le nostre teorie possono essere cambiate milioni di volte, gli indizi (personaggi e manufatti) potrebbero averci sviato, senza contare le volte in cui ci siamo sentiti brancolare nel buio, spaesati
A rendere la trama ancor più intrigante c'è il mistero che avvolge l'intera figura di Bryce, o un episodio in particolare avvenuto tra lei e la sua migliore amica Danika, oppure ancora quello accaduto tra lei e il fratello Ruhn, per citarne solo alcuni! Sono infatti parecchie le storie collegate a Bryce e che restano celate ai nostri occhi fino alle ultimissime pagine, impedendoci di inquadrarla nel suo complesso quando, in realtà, abbiamo già imparato ad amarla e ci ha conquistato prima coi suoi difetti. Soprattutto, forse, col suo dolore. 
Il tono di questo romanzo fantasy è scherzoso in certi punti, ma è drammatico nell'essenza, fatto di tragedie e depressioni profonde. E' interessante la formazione anche da questo punto di vista, e osservare le differenti reazioni di ogni personaggio: chi simile e chi diverso, è attraverso il dolore che si manifesta la personalità e il carisma di ognuno. 
Tutte le scene e i dialoghi che riguardano Bryce e Hunt sono memorabili, che si tratti di botta e risposta spassosi in cui lei gli tiene testa, o di tenerezze nei momenti di sconforto, la coppia non può fare a meno di conquistare anche il lettore più cinico, grazie anche al fatto che il rapporto nasce e scresce col passare delle pagine e non cede mai nel miele: è sempre pepe!



Hunt si precipitò verso Bryce, camminando sul selciato in frantumi dopo l'atterraggio. Aveva percepito immediatamente il suo profumo di lilla e noce moscata nell'aria, nell'istante in cui lei uscì dalla porta sul retro di casa sua, e lui scoprì dove si dirigeva su quello scooter...
Bryce ebbe il coraggio di tirarsi su la manica della giacca di pelle, accigliandosi guardando il polso come se stesse leggendo un maledetto orologio e commentare: "Hai due minuti di ritardo".
Hunt voleva strangolarla. Qualcuno avrebbe dovuto farlo già molto tempo addietro.
Bryce sorrise in un modo che sembrava sfidarlo a provarci e gli si avvicinò lentamente, lasciandosi alle spalle scooter e casco.
Hunt ringhiò: "Non hai neanche una possibilità di ritrovare lo scooter ancora lì quando torneremo."
Bryce sbatté le palpebre, scuotendo i capelli schiacciati dal casco. "Ottima scelta quell'entrata teatrale. Nessuno oserà toccarlo adesso, non quando accanto a me c'è l'iracondo Umbra Mortis."






Stando al contatore del mio Kindle, l'atto finale comincia quando manca ancora il 30% all'ultima pagina, con una catena di eventi strettamente collegati tra loro che si sviluppa a effetto domino e si estende in una battaglia di proporzioni epiche inimmaginabili. Ho avuto la sensazione che non finisse più, talmente tante erano le carte in gioco e le rivelazioni lanciate, a cui facevano seguito altre rivelazioni e altre sorprese: le verità sono esplosive, e scoppiano come bombe a grappoloAlla catena di eventi corrispondevano le mie emozioni di stupore e commozione, poi ancora stupore e commozione; a ripetizione.
L'epilogo, in confronto, è poca cosa.
Si potrebbe considerare questo volume autoconclusivo poiché niente è lasciato in sospeso, salvo dettagli appena accennati che potrebbero far intendere che i protagonisti principali abbiano ancora delle sorprese in serbo per noi e la guerra che coinvolge gli esseri umani dall'altra parte del mondo... ad ogni modo, l'esperienza di lettura è soddisfacente e completa già quando si chiude questo libro.

Consiglio "Crescent City: La Casa di Terra e Sangue" agli appassionati di fantasy: non potete perdervi questo tuffo in un affascinante mondo ricco di una multitudine di creature diverse. Rileggendo le mie note, al 7% del libro ho scritto "mi è preso un colpo", segno che ero già coinvolta nella storia, oltre al fatto che riserva contiui colpi di scena e rivelazioniLa mole di pagine non deve assolutamente scoraggiare perché la sentirete solo nei polsi: a livello mentale è uno stimolo continuo; altro che noioso! Ma soprattutto, dovete leggerlo perché "tutto è possibile grazie all'amore", e se ci credete, indipendentemente dal fatto che leggiate fantasy, questo libro è per voi.
Preparate i fazzoletti ed emozionatevi!


Il voto di Universi Incantati:




Il Calendario con tutte le tappe del Review Tour:





Cosa ne pensate, carissimi?
Commentate con le vostre impressioni... e non perdetevi assolutamente il primo volume di questa nuova ed epica serie!



venerdì 27 ottobre 2017

5 Cose Che... #81: Le 5+1 Case Editrici più presenti nella mia libreria

Carissimi astronauti,
eccoci a un nuovo appuntamento con la rubrica ideata dal blog Twins Book Lovers.
L'iniziativa si svolge ogni venerdì, e ogni volta si tratta un argomento diverso; dai libri ai fumetti, dai telefilm ai film, talvolta anche canzoni e locations!
Vi ricordo che la partecipazione è libera e aperta a tutti; basta iscriversi QUI.





Le 5 Case Editrici più presenti nella mia libreria
... vado a occhio!

1. Mondadori


Non ho bisogno di controllare la mia libreria per sapere che la Mondadori regna sovrana: tra gli Oscar bestseller, i Mondadori ragazzi, gli Urania, alcuni classici e le grandi serie ("Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco", "Hunger Games", "Le cronache del Mondo Emerso"...), ho un'infinità di libri pubblicati da questa casa editrice!


2. TEA Libri


Sono un'amante dei tascabili TEA, che adoro proprio grazie al loro formato... e al prezzo! Ho acquistato nell'edizione TEA quasi tutti i libri della serie di Anita Blake, oltre ad altri diversi fantasy.


3. Newton Compton


Non solo libri cartacei (dai classici alle ultime novità) ma anche tantissimi ebook, grazie anche alla collaborazione del blog; per questo il mio elenco di libri editi da Newton Compton è in continua crescita!


4. Piemme


Della Piemme ho diversi libri della collana "Il Battello a Vapore", dopodiché troviamo dei fantasy, dei libri di narrativa...


5. Fanucci & Salani


Mi sembra di notare un parimerito! Della Fanucci ho la serie "Temeraire" più altri libri di vario genere tra lo sci-fi di Dick e (ancora) altri fantasy; della Salani ho la serie di "Harry Potter" più i libri di Silvana De Mari. A occhio, direi che sono pari!




Cosa ne pensate delle 5+1 Case Editrici più presenti nella mia libreria?
Scommetto che le nostre situazioni non sono poi così diverse ;)

In ogni caso, lasciate nei commenti le vostre opinioni in proposito e le vostre 5; se poi siete tra i blog partecipanti all'iniziativa, passo volentieri a curiosare! ;)

Nel gruppo di discussione Facebook "Blogger: 5 Cose Che " stiamo per decidere gli argomenti da trattare a novembre... iscrivetevi per partecipare e sceglierli insieme a noi!









lunedì 2 ottobre 2017

Review Party: "Signore delle Ombre (Shadowhunters The Dark Artificies Vol. 2)" di Cassandra Clare (Mondadori)




Cari astronauti,
contrariamente alle aspettative sono riuscita a partecipare a qualcos'altro oltre al Release Party del secondo volume della nuova serie Shadowhunters - The Dark Artificies!
Sono molto felice perché nonostante mi fossi proposta sia per il Blog Tour sia per il Review Party troppo tardi, quando le adesioni erano già ultimate e i posti disponibili già riempiti, il fatto che una blogger si sia dovuta ritirare a quest'ultimo ha fatto sì che si liberasse un posticino per me!
Ci tenevo tanto perché la prima avventura di questa serie mi era piaciuta molto (recensione de "Signora della Mezzanotte" QUI), avevo avuto l'occasione di leggerla in anteprima, e la Mondadori con la blogger di Books to Read Antonella Migliore mi ha concesso nuovamente quest'opportunità: grazie!




Titolo: "Signore delle Ombre" (Shadowhunters - Dark Artificies Vol. 2"
Autrice: Cassandra Clare
Editore: Mondadori
Collana: Chrysalide
Genere: Urban Fantasy
Data di uscita: 19 Settembre 2017
Pagine: 660
ISBN: 978-8804678953
Formato: cartaceo ed ebook
Prezzo: € 19,90 cartaceo / € 9,99 ebook
Link per l'acquisto: amazon


Rinunceresti all’amore della tua vita per salvare la tua anima?


Sinossi:
Onore, senso del dovere, rispetto della parola data: questi sono i principi che guidano l’esistenza di ogni Shadowhunter. Oltre alla certezza che non esista un legame più sacro di quello che unisce due parabatai, compagni di battaglia destinati a combattere e a soffrire insieme. Un legame che mai e poi mai – questo dice la Legge – dovrà trasformarsi in amore.

Emma Carstairs sa bene che il sentimento che la unisce al suo parabatai, Julian Blackthorn, è proibito e che proprio per questo potrebbe distruggere entrambi. Sa anche che, per non rischiare la loro vita, dovrebbe scappare il più lontano possibile da lui. Ma come può farlo, proprio ora che i Blackthorn sono minacciati da nemici provenienti da ogni dove?

L’unica loro speranza sembra racchiusa nel Volume Nero dei Morti, un libro di incantesimi straordinariamente potente su cui tutti vogliono mettere le mani. Per questo, dopo aver stretto un patto con la Regina Seelie, Emma, la sua migliore amica Cristina, Mark e Julian Blackthorn partono alla ricerca del libro, affrontando mille insidie, imbattendosi in potenti nemici ben consapevoli che nulla è ciò che sembra e nessuna promessa è degna di fiducia.

Nel frattempo, a Los Angeles, la tensione crescente tra Shadowhunter e Nascosti ha rafforzato la Coorte, la potente fazione interna al Consiglio strenua sostenitrice della Pace Fredda e disposta a tutto pur di impossessarsi dell’Istituto.

Ben presto però un’altra, nuova minaccia si fa avanti, sotto le spoglie del Signore delle Ombre – il Re della Corte Unseelie -, che spedisce i propri guerrieri migliori sulle tracce dei Blackthorn e del libro. Con il pericolo ormai alle porte, Julian concepisce un piano rischioso che prevede la collaborazione con un personaggio imprevedibile. Ma per ottenere la vittoria finale sarà necessario pagare un prezzo che lui ed Emma non possono nemmeno immaginare, e che avrà ripercussioni su tutti coloro e tutto ciò che hanno di più caro al mondo.


Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati

Ho iniziato a seguire la serie Shadowhunters proprio da The Dark Artificies con "Signora della Mezzanotte", e in attesa di colmare le mie lacune, questo secondo volume mi ha colpita ancor più del primo, facendo crescere in me l'urgenza di conoscere ogni capitolo che mi sono persa, bisognosa d'immergermi ancor più a fondo in questo universo fantastico dove storie passate e future s'intrecciano collegando ogni personaggio.
Niente è nessuno è messo lì per caso, i legami tra i personaggi sono travolgenti e coinvolgenti, e nel caso specifico dei Blackthorn non si tratta solo di una storia d'amore ma (anche) di un'appassionante storia famigliare; la narrazione è dinamica, gli eventi capaci di scatenare più di un colpo di scena; non so davvero cosa si possa volere di più.

Diversamente da "Signora della Mezzanotte", in questo secondo volume dovrete fare attenzione se non avete ancora letto la serie principale perché ci saranno delle rivelazioni importanti, ma, personalmente, ciò non mi ha portato via il gusto della storia e anzi, credo che mi abbia intrigato ancor più. In questo volume spicca infatti il ritorno dei protagonisti principali della serie Shadowhunters: Clary, Jace, Magnus e Alec. Ma salvo i loro piccoli-grandi cammeo (uno di loro in particolare avrà un'importanza fondamentale in questa storia) i protagonisti indiscussi di The Dark Artificies restano loro: la grandiosa Emma, il tormentato eroe Julian, la gentilissima e ponderata Cristina, il mezzo Shadowhunters/fata Mark, i gemelli Livvy e Ty, il fratellino più piccolo Tavvy, l'emarginata sorella Dru, il principe delle fate Kieran, e il personaggio che nel primo volume di questa serie avevamo visto solo di sfuggita che ora rivela la sua natura promettente, tale Kit, alla ricerca della propria identità come in un perfetto romanzo di formazione.

Prima di cominciare la lettura di questo volume temevo di trovarmi spaesata visto che non ricordavo perfettamente quanto accaduto nella "Signora della Mezzanotte", uscito più di un anno fa, ma fortunatamente l'autrice lascia delle briciole qua e là che consentono al lettore di ricomporre il sentiero che ha lasciato con il primo volume, conducendolo al secondo senza difficoltà con estrema naturalezza e senza annoiare con banali riassunti.
E' così che ci ritroviamo qualche mese dopo la fine degli eventi narrati nella "Signora della Mezzanotte", e non saprei dire qual'è l'impresa o la svolta che più mi ha incuriosita fin dai primi capitoli, ma senz'altro l'evento che ha a che fare con la negromanzia è quello che più mi ha sorpresa e affascinata, specialmente perché pone i riflettori su un nuovo personaggio particolarmente emblematico (come se gli altri fossero semplici!) dal passato torbido e misterioso; non vi svelerò di chi si tratta per non compromettere il piacere della lettura!

Il piacere della lettura è dato anche dallo stile di scrittura della Clare, che oltre a saper abilmente gestire i cambi di scena quando i nostri eroi si dividono in più gruppi, ci delizia con poetiche metafore che si presentano persino quando il dramma è ai suoi apici e la scena è crudele, in pieno stile tragedia Shakespeariana.




Le ciglie di Julian erano lunghe e folte, così scure che sembravano disegnate a carboncino; lei si aspettava quasi che, al battito delle palpebre,
qualche granello di polvere nera gli piovesse sugli zigomi.





Tra i temi trattati non spicca solo la formazione di Kit ma soprattutto il tema dell'integrazione e dell'accettazione del diverso: questa serie mi colpisce perché non pone attenzione sull'orientamento sessuale (l'amore è semplicemente amore, indipendentemente dal fatto che l'altro sia uomo o donna) bensì sul razzismo, con tanto di pregiudizi dei Nascosti verso i Nephilim e viceversa; man mano che si procede alla lettura si evidenzia la mancanza di dialogo e confronto pacifico, ostacolati da un'intolleranza che ha radici profonde e lontane. Mi stupisce come questa serie tratti temi sociali e politici, e gran parte della mia curiosità va alle Corti delle fate Seelie e Unseelie, grazie anche all'incantevole descrizione delle ambientazioni e degli esseri fatati, sia per quanto riguarda le loro caratteristiche fisiche sia per i comportamenti. Notevole anche la descrizione di ogni singola creatura demoniaca; non se ne trova mai una uguale a un'altra.

Anche stavolta ho provato uno slancio adolescenziale nei confronti dell'amore proibito tra i parabatai Emma e Julian, ma ho trovato ancor più interessante assistere alla nascita dell'amicizia tra Ty e Kit (il primo, autistico, è tenerissimo e intelligente), il complesso triangolo Mark-Cristina-Kieran (mai visto qualcosa di simile prima d'ora! Intrigante!), e come dicevo all'inizio, l'amore incondizionato per la famiglia che si mostra pagina dopo pagina, intensificandosi al punto che sul finale non potrà fare a meno di trasmetterci un'emozione straziante.

Tra avventura mistery, combattimenti ricchi d'azione, creature fantasiosamente orribili o straordinarie, scenari mozzafiato, sentimenti forti, intrighi e intrecci, temi che si fondano sulla nostra attualità, non posso fare a meno di considerare questo libro, nonostante il finale aperto, completo di tutto quanto un lettore possa desiderare.

Imperdibile per i fan della serie, mentre per i neofiti... che cosa state aspettando? ;)


Il voto di Universi Incantati:








Cosa ne pensate, carissimi?
Vi invito a leggere le recensioni degli altri blog partecipanti (trovate i nomi nel banner ;)), e a scoprire, se non l'avete già fatto, il primo volume di questa nuova, imperdibile serie Shadowhunters!




martedì 19 settembre 2017

Release Party: "Il Signore delle Ombre" (Shadowhunters - Dark Artificies Vol. 2" di Cassandra Clare (Mondadori)



Cari astronauti,
Sono felice di annunciarvi che oggi esce (finalmente) il secondo volume della serie Shadowhunters - Dark Artificies!
Se come me avete letto "La signora della mezzanotte" ed eravate in ansia per il seguito, eccovi accontentati: non ci resta che festeggiare con questi estratti in anteprima e la possibilità di vincere un gadget attraverso il Giveaway!




Titolo: "Il Signore delle Ombre" (Shadowhunters - Dark Artificies Vol. 2"
Autrice: Cassandra Clare
Editore: Mondadori
Collana: Chrysalide
Genere: Urban Fantasy
Data di uscita: 19 Settembre 2017
Pagine: 660
ISBN: 978-8804678953
Formato: cartaceo ed ebook
Prezzo: € 19,90 cartaceo / € 9,99 ebook
Link per l'acquisto: amazon


Rinunceresti all’amore della tua vita per salvare la tua anima?


Sinossi:
Onore, senso del dovere, rispetto della parola data: questi sono i principi che guidano l’esistenza di ogni Shadowhunter. Oltre alla certezza che non esista un legame più sacro di quello che unisce due parabatai, compagni di battaglia destinati a combattere e a soffrire insieme. Un legame che mai e poi mai – questo dice la Legge – dovrà trasformarsi in amore.

Emma Carstairs sa bene che il sentimento che la unisce al suo parabatai, Julian Blackthorn, è proibito e che proprio per questo potrebbe distruggere entrambi. Sa anche che, per non rischiare la loro vita, dovrebbe scappare il più lontano possibile da lui. Ma come può farlo, proprio ora che i Blackthorn sono minacciati da nemici provenienti da ogni dove?

L’unica loro speranza sembra racchiusa nel Volume Nero dei Morti, un libro di incantesimi straordinariamente potente su cui tutti vogliono mettere le mani. Per questo, dopo aver stretto un patto con la Regina Seelie, Emma, la sua migliore amica Cristina, Mark e Julian Blackthorn partono alla ricerca del libro, affrontando mille insidie, imbattendosi in potenti nemici ben consapevoli che nulla è ciò che sembra e nessuna promessa è degna di fiducia.

Nel frattempo, a Los Angeles, la tensione crescente tra Shadowhunter e Nascosti ha rafforzato la Coorte, la potente fazione interna al Consiglio strenua sostenitrice della Pace Fredda e disposta a tutto pur di impossessarsi dell’Istituto.

Ben presto però un’altra, nuova minaccia si fa avanti, sotto le spoglie del Signore delle Ombre – il Re della Corte Unseelie -, che spedisce i propri guerrieri migliori sulle tracce dei Blackthorn e del libro. Con il pericolo ormai alle porte, Julian concepisce un piano rischioso che prevede la collaborazione con un personaggio imprevedibile. Ma per ottenere la vittoria finale sarà necessario pagare un prezzo che lui ed Emma non possono nemmeno immaginare, e che avrà ripercussioni su tutti coloro e tutto ciò che hanno di più caro al mondo.






L'autrice:
Cassandra Clare è nata a Teheran e ha vissuto i primi anni della sua vita in giro per il mondo con la famiglia, trascinandosi sempre dietro bauli di libri. Dopo aver lavorato come giornalista tra Los Angeles e New York, ora si è fermata a Brooklyn dove, per non farsi distrarre dai suoi gatti e dalla TV, scrive i suoi libri nei bar e nei ristoranti. La saga Shadowhunters ha appassionato milioni di lettori amanti del genere urban fantasy con oltre 36 milioni di copie vendute nel mondo. La saga ha ispirato un film per il cinema uscito nelle sale nel 2013 e una serie tv in onda nel 2016. Della serie "Dark Artifices" è uscito nel 2016 Signora della Mezzanotte. 


Vi ho incuriosito?
Tentate la sorte con questo Giveaway:

in palio, un segnalibro magnetico Shadowhunters!


Regole:
- Mettere la propria email SOLO nel form così che verrete contattati in caso di vincita.
- Essere follower dei blog partecipanti
- Commentare almeno cinque tappe.
- Seguire la pagina FB di Born to Read che è stata così gentile a mettere in palio un suo bellissimo segnalibro (quello in foto)
- Condividere l'iniziativa nei vostri social

Il Giveaway inizia oggi 19 Settembre e finisce il 22 Settembre; il giorno dopo sarà estratto il vincitore e contattato.



BLOG PARTECIPANTI:



Cosa ne pensate di questo romanzo?
Avete letto il precedente volume e/o seguite la serie Shadowhunters?
Fatemi sapere nei commenti e in bocca al lupo per il giveaway!





mercoledì 10 agosto 2016

Recensione: "Il segno dei due mondi" di Keith Laumer (Urania n° 691 - Mondadori)

Carissimi astronauti,
ultimamente sono sempre in ritardo con la pubblicazione della recensione al libro con cui partecipo alla sfida mensile del blog Le Parole Segrete di Gaia!
Per il mese di Luglio, dato che era previsto leggere un libro la cui copertina non ci piace, ho scelto questo volume della collana Urania Mondadori, acquistato alla bancarella dell'usato qualche settimana prima al RiminiComix (il reportage qui)!
La copertina non mi piace molto... ma il contenuto?
Lo scoprirete con questa recensione! ;)




Titolo: Il segno dei due mondi
Autore: Keith Laumer
Editore: Mondadori
Collana: Urania (n° 691)
Genere: Fantascienza
Data di uscita: 29 febbraio 1976
Formato: cartaceo
Pagine: 144
ASIN: B00AP5EHK4
Prezzo: 600 lire
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
La fantascienza archeologica o di "scavo", combinata o meno con la presenza di aliens, si svolge il più sovente nella Valle del Nilo o tra le rovine dei templi Maya: con laborioso contorno di leggende che non sempre giovano all'interesse della narrazione. In questo magistrale romanzo di Laumer invece uno dei più antichi e misteriosi monumenti terrestri s'impone subito e semplicemente col suo valore di segno, senza bisogno di dotte disquisizioni. La vicenda che ne risulta ha la stessa rapidità allucinante della gigantesca astronave che da millenni si muove a cerchi intorno a due cerchi, in attesa del segnale.


Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati

Data la premessa vi starete forse chiedendo: "perché la copertina non ti piace?"
In effetti trovo che sia una bella ambientazione quella di Stonehedge (l'avevate riconosciuta, no? ;)) con un uomo che scappa lontano mentre si avvicina una gigantesca mano scheletrica che segna due cerchi concentrici; ebbene, ciò che non mi piace e ciò che ritengo inquietante è proprio quella mano! Mi ha portato subito alla mente (come il titolo, del resto) il libro/film "La guerra dei mondi", ma questo racconto non ha niente a che fare con la sopracitata storia; non ci sono nemmeno degli alieni le cui sembianze sono come quelle illustrate nella copertina! Piuttosto, l'aspetto degli alieni è simile a quello dei terrestri, e si distinguono da noi solo per questa capacità di rinascere, o meglio, ringiovanire nello stesso corpo (processo naturale definito "mutamento"), a discapito della totale perdita di memoria. Non ricordare nulla della vita precedente è un po' come la reincarnazione, solo che qui avviene nello stesso corpo e a pochissima distanza di tempo. Inoltre, siccome si tratta pur sempre di alieni, quindi di forme d'intelligenza superiori, questa razza ha studiato il modo di conservare il passato: basta registrare le proprie memorie su un cilindro, da accostare alla tempia in punto di morte.





In quel mondo d'immortali l'assassinio era veramente l'unico

crimine imperdonabile, perché non spegneva una vita soltanto,
ma tutte le vite di un uomo.





Foster, protagonista di questa storia assieme a Legion, invece, non ricorda nulla. Ciò che resta del suo passato è un vecchio diario, per metà illeggibile (scritto in caratteri incomprensibili) e per metà in inglese. Incontra Legion quasi per caso, quando quest'ultimo stava per andare a rubare in una tabaccheria ma, imbattendosi in un poliziotto, ripiega sull'annuncio di un tale Foster che aveva letto poco prima, ed è proprio l'agente a scortarlo da lui.

Pensavo di leggere il mio primo vero libro di fantascienza con astronavi e globi di luce fluttuanti, e invece mi sono trovata a leggere un mystery, poi un racconto d'avventura alla ricerca d'indizi con viaggi intorno al mondo, poi ancora, un'avvincente thriller ricco anche d'azione, il tutto per finire, con mio grande stupore, in un fantasy d'ambientazione medioevale!
E dire che questa volta non volevo leggere fantasy... !
Non a caso mi è piaciuta molto di più la prima parte (mystery, thriller, avventurosa) che la seconda, dove davvero sembra di leggere un fantasy qualsiasi con tanto di banchetti, corti, duelli, e, oserei dire, gioco di ruolo con punti esperienza dove l'eroe Legion passa da un ruolo a un altro salendo di grado.
La prima parte ha invece una trama più fitta e intrigante che si svela poco alla volta dando al lettore gustose rivelazioni su ogni mistero; il cambio di ambientazione rende la lettura dinamica e mai prolissa, grazie anche all'interessante intreccio tra passato e presente; io adoro questi "giochetti" temporali!
In sostanza, il racconto cambia drasticamente quando Legion e Foster si separano; mai mi sarei aspettata simili risvolti!

Mi rendo conto che qualunque cosa cerco di dire rischia di rovinare parecchie sorprese per chi non ha ancora avuto il piacere di leggere questo libro: ciò significa che la storia è una continua rivelazione inaspettata, e il mistero sulla memoria di Foster perdura sino a una decina di pagine dalla fine.
E' raro che un libro riesca a conservare tutti i suoi segreti fino all'ultimo, e oltretutto, la rivelazione ultima è sensazionale, sia nei modi, sia per la soluzione in sé che è piuttosto elaborata.

Con le sue poche ma intense pagine, questo libricino è riuscito a trasmettermi diversi messaggi e a farmi riflettere; mi ha persino ricordato la recente lettura di "1984" di Orwell (la recensione qui) con questa società che tenta di oscurare il passato per imporre un sistema totalitario, e anziché progredire retrocede. Mi sono trovata di fronte a un altro libro che tratta di politica, dove l'uomo combatte per la propria libertà e quei sani valori dimenticati.
E' affascinante anche la parte spirituale del racconto così come quella antropologica con la civilizzazione del popolo della Terra, ma non aggiungo altro per non cadere in ulteriori anticipazioni.





Pensate all'immensità dello spazio. La Terra non è che un piccolo mondo, sperduto tra le stelle.
[...]
Ci sono postazioni analoghe su migliaia di altri mondi [...]
Sono come tante boe, come fari nell'immensità dello spazio.




La scrittura di Laumer è lineare e scorrevole: non ci sono termini complicati e anzi, i nomi di alcune zone "straniere" sono persino più leggibili di quegli scioglilingua che si è soliti usare nel fantasy!
Ho però notato alcuni errori di battitura piuttosto fastidiosi.

Entrambi i protagonisti mi sono piaciuti molto: Foster con la sua imprevedibilità, variabilità e saggezza, e Legion che incarna l'uomo comune con in più delle naturali doti di simpatia; la sua ironia aiuta il lettore a immedesimarsi nella storia, e al tempo stesso, è capace di dare un tocco di realismo.

"Il segno dei due mondi" è classificato sotto "Urania - Capolavori" ed è stato riproposto ben tre volte nell'edizione del periodico quindicinale, eppure non riesco a dare una valutazione a cinque stelle.
Negli anni '70 poteva considerarsi originale e penso che lo sia tuttora, ma, francamente, solo nella prima parte; la seconda, quella del fantasy, cade purtroppo nel banale, e le azioni sono ripetitive.
Generalmente adoro quando si mescolano i generi, ma stavolta il fantastico-medioevale non si è dimostrato all'altezza del resto della storia, salvo il finale e l'epilogo, per cui avrei comunque preferito che si spendesse qualche parola in più.
Mi sento comunque di consigliare la lettura a chi solitamente legge fantasy ma vuole avvicinarsi alla fantascienza: potrebbe essere un primo passo!


Il voto di Universi Incantati:





mercoledì 23 marzo 2016

Recensione: "Il Palazzo della Mezzanotte" di Carlos Ruiz Zafón (Mondadori)

Cari astronauti,
eccomi a scrivere questa recensione, finalmente! :D
Mi sono ridotta un po' tardino anche oggi, ma almeno sono rilassata perché più che incombenze, oggi mi sono dedicata all'aspetto "social" iscrivendomi a Instagram (mi trovate come valentina_bellettini), scambiando e-mail per nuove collaborazioni del blog e per chiacchierare con un'altra autrice, e infine per partecipare a un concorso!

Ma veniamo a noi ;)
Questo è il libro che ho scelto per partecipare alla sfida di Marzo de Le Parole Segrete di Gaia, che in questo mese prevede la lettura di un libro non ancora letto di un autore che si ama.

Erano anni che avevo questo libro sullo scaffale, ma passava sempre in secondo piano per via di altre urgenze (tipo gli impegni presi con autori ed editori attraverso il blog, oppure proprio con le mie stesse opere!); oh, mio amato Zafón, quanto mi sei mancato! *___*




Titolo: Il Palazzo della Mezzanotte
Autore: Carlos Ruiz Zafón
Editore: Mondadori
Collana: Numeri Primi
Genere: Fantastico, noir
Data di pubblicazione: 17 giugno 2011
Formato: cartaceo / ebook
ISBN-10: 8866210099
ASIN: B008ESPSEI
Pagine: 299
Prezzo: 13 euro / 9 euro (ebook)
Link per l'acquisto: amazon


Sinossi:
Calcutta, 1916. Una locomotiva infuocata squarcia la notte portandosi dietro un carico di morti innocenti mentre un giovane tenente inglese sacrifica la vita per salvare due gemelli neonati, un maschio e una femmina, inseguiti da un tragico destino. Calcutta, 1932. Ben, il gemello maschio, compie sedici anni e festeggia l'inizio della sua vita adulta, il giorno in cui dovrà abbandonare l'orfanotrofio. Festeggia anche l'ultimo giorno della Chowbar Society, un club segreto formato da sette orfani che per anni si è riunito in un antico edificio in rovina, il Palazzo della Mezzanotte. Ma il passato bussa alla porta. Una bellissima ragazza, la sorella gemella Sheere, entra nel palazzo e inizia a raccontare una storia d'amore, morte, pazzia e vendetta che come un'ombra nera si proietta sul futuro del fratello. Le braci dell'incendio di sedici anni prima ricominciano ad ardere...


Le recensioni e gli articoli di Universi Incantati


Vorrei riuscire a cominciare questa recensione senza osannare Zafón ma non ci riesco.
Sono passati anni da quando l'ho conosciuto con "L'ombra del vento" e ho iniziato a seguirlo leggendo "Il gioco dell'angelo", "Il principe della nebbia" e "Marina". Era subito rientrato tra i miei autori preferiti e nell'incetta delle sue opere, "Il Palazzo della Mezzanotte" è rimasto a prendere polvere nel mio scaffale per diversi anni. Troppi.
Presa com'ero dalla creazione dei miei mondi e dalle letture degli emergenti l'ho lasciato in disparte, ma il detto "lontano dagli occhi, lontano dal cuore" non è mai stato il mio caso, e il concetto vale anche per questo libro; è stato il primo e unico romanzo che mi è venuto in mente quando ho letto la scaletta della sfida di lettura! Insomma, sono una fan di Zafón.
Dopo tutti questi anni di auto-costretta attesa, "Il Palazzo della Mezzanotte" ha deluso o rispettato le mie aspettative?

Sono stata travolta, come se il treno infuocato dell'immagine di copertina fosse fuoriuscito.
Gli elementi tipici dello stile narrativo di Zafón mi hanno investito dei più diversi sentimenti, tutti schiavi della passione: la tensione per il mistero che s'infittisce, l'adrenalina delle scene d'azione, la paura "gotica" per l'ignoto, gli intrighi del passato e gli amori maledetti... impossibile non divorare il libro pagina dopo pagina.

L'atmosfera rientra nel genere di solito trattato da Zafón, ma in particolare condivide con "Il Principe della Nebbia" la scelta dei protagonisti adolescenti (qui ce ne sono molti di più, per un totale di otto) e i temi dell'amicizia e della famiglia che sorpassano quello dell'amore di coppia.
Verrebbe da pensare che si tratti anche di un romanzo di formazione, ma qui non c'è la magia, il riscatto, né un'evidente evoluzione personale: la visuale di Zafón è quasi sempre fondata sul cinico realismo, e il percorso in cui si muovono i protagonisti è rischioso come la vita vera, fatta anche di sogni infranti e false speranze.
L'epilogo risolve il mistero della storia, ma non si pone come obiettivo quello di risolvere i misteri della vita; nessuna morale, solo emozioni e sentimenti. Cosa succede a Ben, dopo, possiamo solo intuirlo, o magari sognarlo, sperarlo con lui; il lettore si trasforma in autore disegnando il futuro dei personaggi che Zafón è riuscito a incastonargli nel cuore.
Non c'è coinvolgimento più totale di questo.

La maggiore differenza rispetto alle opere a cui l'autore spagnolo ci ha abituato, è che ne "Il Palazzo della Mezzanotte" l'ambientazione non è Barcellona, ma Calcutta. All'inizio mi ha un po' disorientato (non avevo riletto la trama!) e, a essere sincera, fatto storcere anche il naso, ma mano a mano che proseguivo la lettura non ho rimpianto le gloriose cattedrali e le strade europee: il fascino gotico (maledetto e spettrale) si ritrova, incredibilmente, anche qui: nell'orfanotrofio St. Patrick, nei vicoli della città nera, nel palazzo in cui si ritrovano i ragazzi della Chowbar Society, nella stazione distrutta dall'incendio, in una fantastica casa...

Esatto: "fantastica". Perché, come sempre, il noir di Zafón si amalgama con elementi sorpannaturali, con inquietanti presenze, spiriti tormentati, angeli e demoni, toccando anche il genere horror con scene di trucida violenza.
Sono cresciuta, sono passati anni dall'ultima volta in cui ho letto uno dei libri di Zafón, ma leggere una sua opera, specie la sera, circondata dal buio, mi causa ancora tensione e il timore di avere un incubo la notte!
Al tempo stesso sa anche commuovermi: la tenerezza di Ben e Sheree che si ritrovano dopo sedici anni, l'iperprotettività della nonna Aryami, il legame del direttore dell'orfanotrofio con i ragazzini con cui è costretto a separarsi, la solidarietà e la solidità dell'amicizia tra i sette/otto della Chowbar Society, e persino i barlumi di lucidità nella follia dell'antagonista.
Il fatto che il libro sia scritto dal punto di vista di uno dei membri della Chowbar Society, Ian, coinvolge maggiormente nella storia dei gemelli Ben e Sheree, poiché attraverso le sue parole e il suo sguardo emergono i suoi sentimenti, ed è come se rafforzassero quelli che si formano, nel lettore, quando legge le parti scritte in terza persona. Il libro è infatti scritto con due tecniche: ci sono pagine d'intermezzo scritte in prima persona da Ian che si alternano ai capitoli narrati in terza persona in una visuale impersonale. Potrebbe sembrare fuorviante e destabilizzante, all'inizio, ma una volta abituati si diventa curiosi di conoscere ciò che pensa Ian davanti a certe rivelazioni.

Anche in questo romanzo si nota l'amore reverenziale di Zafón per i libri: non manca il personaggio che scrive, con le frasi che sono come enigmi da risolvere dove le lettere si trasformano in giochi di parole. La prosa stessa di Zafón è ancora una volta affascinante, capace di rinnovare il mio amore per la scrittura e le parole che lui abilmente intreccia quasi fossero fili di un tessuto che ricamano una frase e la legano a un concetto. Il risultato finale è pura poesia (qui gli estratti che ho raccolto nella rubrica "Leggi Universali").

L'epilogo è straziante, disarmante: ho pianto come una fontana.
Ed ero in giro.
Ma mi piace così: adoro il modo in cui mi travolgono le storie di questo autore perché sono un tipo passionale e desidero vivere queste emozioni sulla mia pelle; in fondo è questo che cerco in un libro.
Perciò, in casi del genere cinque stelle non bastano.
Chi è passionale non può contenersi.
Voglio leggere un altro suo libro, immediatamente!


Il voto di Universi Incantati:




venerdì 18 marzo 2016

Leggi Universali: Estratti da "Il Palazzo della Mezzanotte" di Carlos Ruiz Zafón

Carissimi astronauti,
pur avendo delle segnalazioni da recuperare, oggi vi propongo qualcosa di diverso, altrimenti il blog rischia di diventare un po' monotono! ;)

Il mio tempo in queste due settimane è stato molto scarso, quindi, in attesa di averne per poter scrivere una recensione in tranquillità, ho deciso di dedicarmi comunque all'ultimo libro che ho letto rendendolo protagonista della rubrica degli estratti "Leggi Universali".
Carlos Ruiz Zafón è uno dei miei autori preferiti dai tempi de "L'ombra del vento", e dopo tanti anni di distacco (nel corso dei quali mi è mancato! *__*) ho finalmente letto "Il Palazzo della Mezzanotte".


Rubrica dedicata agli estratti
Letture significative che vanno oltre la letteratura d'evasione


Adoro Zafón.
Il modo in cui mette insieme le parole e le accorda... la sua scrittura mi affascina. E non è solo questione di forma, ma anche di contenuti, per cui doveva per forza esserci in questa rubrica!




Il primo estratto che vi propongo è un po' sadico e triste; del resto, il fascino delle opere di Zafón è proprio quest'aurea maledetta che permea personaggi e ambientazioni. Il fascino gotico, insomma. Tuttavia, riflettendoci, ciò che scrive potrebbe anche essere una "Legge Univerrsale", che personalmente non condivido come ondata di pensiero, ma trovo comunque interessante.




Quel giorno, nessuno di noi ospitava nel proprio cuore la paura che, dietro lo strano incidente e le parole incerte pronunciate dalle labbra baciate dal fuoco del nostro rettore, potesse celarsi una minaccia più grande di quella della separazione e del vuoto verso il quale le pagine bianche del nostro futuro
sembravano condurci. Dovevamo ancora imparare che il Diavolo ha creato la gioventù per farci commettere i nostri errori e che Dio ha istituito la maturità e la vecchiaia per consentirci di pagarne il prezzo.





Un'altra serie di massime è contenuta in questo monologo dell'anziana Aryami.




"So che queste rivelazioni non sono il regalo più adatto per il vostro sedicesimo compleanno; normalmente si permette ai ragazzi di vivere nell'ignoranza del vero volto del mondo fino alla gioventù inoltrata, ma temo che voi non godrete di questo dubbio privilegio. So anche che, per il semplice fatto che provengono da un'anziana, dubiterete delle mie parole e dei miei giudizi. In tutto questo tempo ho imparato a riconoscere quello sguardo negli occhi di mia nipote. E in effetti nulla è
difficile da credere come la verità e, al contrario, niente è più seducente della forza
della menzogna quanto maggiore è il suo peso. E' una legge della vita e starà al
vostro giudizio trovare il giusto equilibrio."




Dalla saggezza della nonna, a una verità pronunciata dalla nipote Sheeree; mi è piaciuta molto perché evidenzia come spesso si usi dare le cose per scontato, in particolare il fatto che siccome sei giovane/bambino/ragazzino, allora non hai problemi di alcun genere. Non si può sapere cosa si porti dietro ogni persona e quale che sia il suo passato...




"Lo sai, Ben? Ieri notte, con i tuoi amici in quella casa abbandonata, il vostro Palazzo della Mezzanotte, mentre vi raccontavo la mia storia, pensavo che non ho mai potuto essere una bambina come le altre. Sono cresciuta in mezzo ai vecchi, tra paure e menzogne, con mendicanti e viaggiatori come unica compagnia. Mi sono ricordata che inventavo amici invisibili e parlavo con loro per ore nelle sale d'attesa delle stazioni o sui carri. Gli adulti mi guardavano e sorridevano. Ai loro occhi, una bambina che parlava da sola era una visione incantevole. Invece non lo è, Ben. Non è
incantevole essere soli, né da bambini né da vecchi. Per anni mi sono chiesta
com'erano gli altri bambini, se avevano i miei stessi incubi, se si sentivano infelici
come me. Chi dice che l'infanzia è l'età più felice della vita è un bugiardo o uno
stupido."



Per finire, una sola frase che (di nuovo) afferra la differenza tra adolescenza ed età adulta con semplicità e onestà disarmanti, nonostante possa suonare anch'esso un po' cinico.




"Maturare non è altro che il processo attraverso il quale si scopre che tutto ciò a cui credevi da giovane è falso mentre tutto quello a cui ti rifiutavi di credere in gioventù risulta vero"







Cosa ne pensate, carissimi?
Siete d'accordo con queste affermazioni?
Qual'è il vostro passo preferito?
Io, come al solito, sono letteralmente conquistata dalla prosa di questo autore *__*
Ma ora tocca a voi: ditemi la vostra!
E prossimamente tornerò con la recensione a questo splendido libro...


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